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New Star Manager, Recensione PS4

Aspiranti allenatori? Potete cimentarvi in questo titolo semplice ma al tempo stesso interessante

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La genesi dei manageriali calcistici su console, ha sempre vissuto alti e bassi. Tra porting fatti troppo in fretta, o semplificazioni esagerate per aprirsi ad un pubblico più ampio, il genere ha sempre vissuto sulla sottile linea che separa una tiepida sufficienza da un flebile spiraglio di luce. Per colmare questo vuoto, lo sviluppatore indie Simon Read (già autore di New Star Soccer) insieme a Five Access Publishing, hanno fatto il grande passo, portando la loro ultima creatura produzione sulle nostre console. Stiamo ovviamente parlando di New Star Manager, già recensito nella sua versione Pc dal nostro direttore Edoardo Ullo. Per la recensione della versione Playstation, uscita il 9 luglio scorso, c’è stato un cambio di panchina.

ESORDIO IN PANCHINA

I manageriali calcistici su console hanno sempre vissuto una vita difficile. Non accontentano i fan più accaniti, perché troppo lontani nei contenuti rispetto ai Football Manager. Per assurdo, scontentano anche i fan più “casual”, perché ritenuti troppo difficili, con allenamenti e meccaniche di gioco non chiare e spiegate solo in maniera superficiale, o una grafica non all’altezza.

Se per altri generi, spesso vale la regola dei “punti di vista”, in questa particolare circostanza è purtroppo vero. Pur accettando gli ovvi compromessi dovuti al cambio di sistema di controllo (dalla combo mouse+tastiera si passa al caro joypad), il passaggio alle console prevede sempre un’eccessiva semplificazione delle meccaniche, con spesso meno campionati a disposizione di quello che ci si aspetterebbe. Una pezza, provò a metterla nel 2010 Urbanscan Limited con il suo Premier Manager, ma una qualità altalenante e l’assenza di un motore grafico all’altezza ne decretarono un insuccesso.

Peccato perché nel gioco venne inserita anche la mitica Conference Division inglese, ma la decisione di rendere disponibile l’aggiornamento al mercato del 2011 e questa nuova lega attraverso un dlc a pagamento, decretarono la fine anticipata di una serie che poteva e doveva fare di più. Stessa sorte per Football Manager 2014 su PSVita, con un engine di gioco che proprio non riusciva a girare fluido e un database ridotto all’osso.

Dopo il 2014, la parte “manageriale” dei calcistici rimase appannaggio solo di Fifa e PES, con le dovute astrazioni e semplificazione intrinseche della serie.

New Star Manager è apparso sulla pagina dello store di Playstation come un fulmine a ciel sereno. Eravamo già a conoscenza della buona qualità del prodotto e nonostante la mancanza delle licenze e alcune limitazioni tipiche di una piccola produzione, il gioco era in possesso di alcune caratteristiche degne di nota, perfette sia per il pubblico mobile, sia per quello console.

New Star Manager, vi mette alla guida di una nuova squadra, con il compito di portarla alla gloria, passando per i ranghi più bassi delle leghe professionistiche del Paese prescelto. All’Anzio del gioco, potremo decidere il nome del nostro alter ego, la nazionalità, e il campionato di partenza.

Decidiamo di partire con il campionato della nostra calda penisola, e veniamo introdotti ad un buon tutorial da uno dei nostri assistenti. Oltre alla gestione della squadra in campo, a differenza dei Football Manager, dovremo gestire anche diverse strutture. Passando per lo stadio e i campi di allenamento, il nostro compito sarà quello migliorare e ampliare lo store ufficiale della società, e confrontarci con il nostro staff.

PROGRAMMARE LA STAGIONE

Dopo il tutorial, il nostro assistente tornerà in ufficio ad occuparsi di altre faccende, mentre noi prendiamo confidenza con il gioco e andiamo ad approfondire il gameplay, partendo dall’interfaccia. L’estetica, è identica alla sua controparte Pc, con la differenza che per muoverci attraverso le schermate, potremo usare la levetta analogica o i tasti direzionali.

Il tutto funziona molto bene, risultando anche comodo nonostante sia necessario un periodo di ambientamento, dove spesso usciremo da questo o quel menu anziché andare avanti, o non riusciremo ad arrivare subito al profilo di uno dei giocatori disposti sulla lavagna tattica perché non abbiamo “inquadrato” l’undici iniziale. È chiaro che questa interfaccia, comoda su Pc e indirizzata anche ad un pubblico mobile, sia perfetta su console. Nella “home” dedicata alla squadra, avremo una panoramica grafica della qualità delle strutture del club, e alcune informazioni quali ad esempio il contante a disposizione, utile tanto al mercato, quanto al miglioramento degli edifici. Rimanendo in tema strutture, andiamo ad analizzarle nel dettaglio:

Lo Stadio

Usato per le amichevoli e per le partite del campionato, avrà un impatto importante su infortuni, resistenza fisica, mantenimento della qualità anche in condizioni meteo avverse.

Campo di allenamento

A cui fa capo il nostro collaboratore tecnico, sarà utile per arrivare a carte migliori, che potremo usare per i nostri giocatori. Un miglioramento di questa struttura avrà un impatto importante sulla qualità delle carte, e l’attesa prima di riceverne di nuove. Indispensabile ed è di fatto la prima struttura, oltre allo stadio, che in New Star Manager deve essere costruita.

Preparazione fisica e fitness

Legato al preparatore atletico, ci permetterà di acquisire carte per migliorare le doti fisiche dei giocatori, quali ad esempio la velocità. Migliore il campo, migliori le carte.

Giovanili

L’accademia delle giovanili è una delle strutture a nostro avviso più importanti, che può letteralmente salvare una stagione in determinati casi. Con a capo un buon allenatore delle giovanili, dopo un determinato numero di partire potremo acquisire nuovi giovani da usare in prima squadra. Una miglior combinazione del campo e dell’allenatore, permetterà di arrivare a giovani più forti, e con contratti più lunghi.

Centro medico

Il fisioterapista ci offrirà carte che potremo usare per ridurre il numero di giornate necessarie a far si che un giocatore guarisca. Da non sottovalutare, soprattutto se il nostro campo da gioco è di pessima qualità. Inoltre, più alto è il livello, più possibilità avremo di pescare carte con bonus maggiori con un bonus permanente sulla durata dell’infortunio che verrà comunque ridotta a prescindere.

Centro osservatori

Come per le giovanili, anche l’osservatore riveste un ruolo davvero importante. Migliorando la struttura legata agli osservatori, potremo visionare le statistiche dei giocatori che vogliamo acquistare, e il loro potenziale. Inoltre, dopo un determinato numero di turni, potremo contattare l’osservatore che ci indicherà un buon giocatore svincolato a parametro zero da ingaggiare in prima squadra, questo anche quando il calciomercato è chiuso.

Store del club

Il lato finanziario di New Star Manager è piuttosto semplice, ma per avere uno sponsor di successo che paghi bene le vittorie o i gol della squadra, avremo bisogno di uno store che pubblicizzi il nostro marchio. Migliorando lo store, potremo avere più sponsor che aumenteranno il nostro budget.

Dando un’occhiata alle strutture, appare chiaro come tutte siano importanti all’economia di gioco, e già qui c’è da esultare. Spesso, nei manageriali calcistici ritenuti più “casual” o immediati, si passa sempre per un determinato numero di funzioni/features totalmente inutili. Invece, ogni struttura ha un impatto davvero importante sulla squadra e su tutto il gameplay, devastante sul piano di gioco, specialmente passando da una lega a quella superiore.

IL GIOCO DELLE TRE CARTE

Come avrete notato in precedenza, abbiamo parlato di carte da spendere durante l’arco della stagione. Infatti, New Star Manager è un manageriale calcistico sotto le mentite spoglie di un card game piuttosto sfaccettato. Dopo ogni partita, potremo decidere quale carta pescare selezionando ad esempio l’osservatore oppure il collaboratore tecnico.

La carta (o le carte) che andremo a “spacchettare”, saranno immediatamente disponibili. Potremo anche decidere di lasciare che i giocatori si riposino, pescando alcune carte “NRG” che serviranno da tonici per i giocatori stanchi, permettendogli di partecipare ad una partita che invece avrebbero visto dalla tribuna.

Tramite una serie di mini-giochi, come quello delle interviste, potremo acquisire anche altri tipi di carte, come quelle relative al prolungamento dei contratti, alle discussioni con i giocatori o lo staff, o carte che andranno a migliorare il nostro settore tecnico. Infatti, tanto i giocatori quanto la nostra squadra fuori dal campo, sono a contratto per un determinato numero di partite. Al momento del rinnovo, potremo decidere se iniziare a discutere i termini (e il budget da spendere) o sfruttare una di queste utili carte.

Da notare, che il rinnovo non è mai automatico, ed è legato anche a fattori quali gestione sportiva e gestione del miglioramento del giocatore/staff. Se il rinnovo è inaccessibile per via di alcune preoccupazioni o una felicità troppo bassa, potremo optare per l’uso di una carta abilità (migliorando la qualità del tecnico in questione) o per la carta “discussione”, e tentare di risollevare il morale.

Anche in questo caso, è bene non sottovalutare mai questo lato “umano”, che è combinato anche con il carattere del nostro giocatore/collaboratore. Ad esempio, se pensate che basti migliorare la velocità, il dribbling, o aggiungere un ulteriore area di competenza (ad esempio, con la giusta carta, un esterno destro potrebbe coprire anche la parte centrale del campo, o diventare anche un difensore) di uno dei nostri giocatori per renderlo felice, potreste rimanere molto delusi. Spesso, la vera causa potrebbe essere uno scarso utilizzo, o la cattiva posizione in classifica della squadra. Trovarsi con un contratto in scadenza a 5 partite e una felicità troppo bassa, ci farà quasi certamente perdere quella persona a parametro zero, con tutti i problemi che comporta.

Se non avessimo un budget sufficiente all’ingaggio di un altro membro dello staff non potremo acquisire carte per quell’abilità. Se fosse un giocatore, è un trasferimento futuro andato perduto. I livelli relativi alle carte, seguono le loro controparti Pc da 1 a 100:

Carte di livello grigio (da 1 a 24), rappresentano il valore più basso, e sono utili solo per la fase iniziale del gioco. Appena vi è possibile, cercate di migliorare staff e strutture per arrivare al livello Bronzo (25-49) o ancora meglio a quello Argento (50-74). Carte di livello Oro (75-89) e Nero (90-100), rappresentano i Top Gun del gioco, e sono tanto forti quanto rare. Migliorando strutture e staff, con il tempo ci arriverete di sicuro.

CALCIOMERCATO.NEWSTAR

Nei manageriali calcistici, uno dei lati più importanti è quello relativo al calciomercato. E’ un po’ la fase più bella, più accattivante, e frustrante quando non si arriva a quell’esterno sinistro che volevamo a tutti i costi.

Anche in New Star Manager, il calciomercato è diviso in una lunga sessione estiva, e in una breve sessione invernale. Laddove il campionato scelto lo preveda. L’interfaccia, è simile ad altre già viste, con una serie di filtri legati ad abilità, età, ruoli, costo, etc. Peccato che la nazionalità dei giocatori che acquisteremo sia legata alla nazionalità del campionato in cui stiamo allenando, quindi niente colpi di mercato esteri. Mancano anche diverse opzioni, quali ad esempio i prestiti o la ricerca dei giocatori svincolati (relegata solamente alle indicazioni che ci darà l’osservatore).

L’acquisto di un giocatore, avverrà attraverso lo stesso mini-gioco che affronteremo durante il rinnovo dei contratti. Avremo una maglia con un determinato numero, e dovremo indovinare se quello successivo sarà minore o maggiore. Se porteremo a termine il mini-gioco, avremo un forte sconto sul prezzo d’acquisto, in caso contrario dovremo pagare un’ulteriore “penale” (stessa cosa per il costo del rinnovo di un contratto). Peccato non si possa abbassare il prezzo di partenza offrendo altri giocatori come contropartite tecniche. Il risultato però è buono, e anche divertente.

LAVAGNA TATTICA

La gestione tattica della squadra è molto immediata, e volutamente semplice. L’undici iniziale potrà essere deciso da noi o dal nostro vice, che a seconda del modulo scelto proporrà la formazione di partenza dal punteggio migliore.

Tenendo a mente quanto detto sopra, quindi dando sempre uno sguardo alla felicità di quei giocatori che si sentono “abbandonati” per via del basso numero di partite a cui hanno preso parte, l’uso del vice risulterà talmente comodo da sfruttarlo praticamente sempre.

Infatti, il modulo e la formazione avranno un impatto rilevante ma non fondamentale sull’esito di una partita. Ovviamente, due giocatori che non hanno sviluppato una buona intesa, potranno dare il via ad azioni avversarie spesso fatali. Ma principalmente conterà “l’overall” di tutta la formazione, ossia l’abilità media totale della squadra.

Durante il corso della partita, potremo scegliere strategia (dall’autobus davanti alla porta all’attacco totale) e il ritmo di gioco, e anche cambiare il modulo. Utile quest’ulima mossa soprattutto quando l’avversario ha un uomo in meno o quando dobbiamo recuperare uno svantaggio.

Se la resistenza fisica della squadra fosse bassa già a metà partita, potremo optare per una carta discorso, e indovinando le frasi giuste avremo un surplus di cui andranno a beneficiare nel secondo tempo. Il nostro vice, si occuperà di suggerirci un cambio di strategia o formazione, oppure la sostituzione di un giocatore troppo stanco.

VIVERE LA PARTITA

Il valore della squadra, determinerà la vittoria o la sconfitta di una partita, ma saremo noi a prendervi parte in prima persona. Infatti, durante le fasi salienti dei 90 minuti, la visuale cambierà e ci ritroveremo in campo con una visuale a volo d’uccello. Qui, New Star Manager si trasforma in strategico in tempo reale con pausa tattica.

Controlleremo i movimenti di un giocatore tramite la levetta analogica, mentre il tasto X è riservato ai passaggi. Quadrato e Cerchio saranno entrambi adibiti ai tiri. A gioco fermo, decideremo cosa fare, mentre tenendo premuto il tasto R2 il tempo scorrerà normalmente. Ogni movimento, passaggio e cross sarà effettuato in tempo reale, mentre il tiro gode di un ulteriore mini-gioco. Mentre ci muoviamo, dobbiamo stare attenti ai potenziali contrasti dei giocatori avversari, e potremo costruire strategie facendo muovere un compagno a cui vogliamo passare la palla in una determinata posizione. Quando tiriamo, il mini-gioco dell’inquadratura del pallone determinerà potenza e altezza del tiro. Lo ammettiamo, è davvero divertente, perché assisteremo a giocate alla Cristiano Ronaldo, con tiri da fuori area che sbattono su traversa e palo per finire in rete, a tiri in tribuna che ci faranno urlare un secco: “Nuuuuoooooo!”

Il lato “strategico” della partita è tutto incentrato su questa pausa tattica, che è veramente una trovata interessante. Far muovere un altro giocatore in una determinata posizione per passargli la palla, o usarlo come “esca” e continuare con il pallone tra i piedi? L’AI di gioco non è molto sveglia, e spesso potremo portarcela a spasso mentre evita contatti in area di rigore per non rischiare un penalty.

Complice l’uso del joypad, perfetto per questa parte del gioco, il risultato finale è davvero buono e molto divertente. Ci ha ricordato, da molto lontano, i bei tempi del Sensible.

GRAFICA E SONORO

Trattandosi di un porting, l’aspetto grafico non ha subito grossi mutamenti, e se l’interfaccia è ben sviluppata, il lato prettamente estetico si attesta su livelli discreti e nulla più.

Le carte sono ben realizzate, e anche se i volti hanno qualche differenza in più rispetto alla controparte Pc, risultano tutti ancora troppo simili, tanto da confonderli e spesso osservare soltanto il valore relativo all’abilità. La grafica degli uomini in campo è ridotta all’osso, e le animazioni sono tanto semplici quanto poco numerose.

L’audio è relegato ad alcuni effetti ed una traccia che fa da base durante tutto il corso del gioco, forse un po’ di varietà sotto questo aspetto non avrebbe guastato.

È importante specificare, che il titolo non fa certo della grafica e della colonna sonora il proprio cavallo di battaglia, saldamente in sella al variegato gameplay.

NON SONO FOOTBALL MANAGER

New Star Manager non vuole essere un’alternativa a Football Manager, quanto più un gioco che fa divertire. Tanta carne al fuoco e molta varietà, ma anche qualche mancanza. In un ipotetico New Star Manager 2, ci piacerebbe un calciomercato non più bloccato su base nazionale, ma ampio come dovrebbe essere. Più opzioni sull’acquisto e sulla vendita dei giocatori, più campionati simulati allo stesso tempo, e la possibilità per il nostro alter ego di ricevere offerte da altre squadre, sia della stessa nazione che estere, così da vivere una sorta di gioco di ruolo manageriale. Ancora, non sarebbe male l’aggiunta di competizioni europee e mondiali per le nazionali, con la possibilità di allenarle dopo aver raggiunto un buon numero di successi con i club. Sogni e belle speranze, ma spesso è da qui che nascono i campioni.

COMMENTO FINALE

New Star Manager è un gioco simpatico, e ben più profondo di quanto ci si potrebbe aspettare, seppure tutto sommato semplice. Il prodotto sviluppato da Simon Read è molto longevo, e ricco di cose da fare. Il lato card game è ben concepito e risulta essere il fulcro su cui si basa il gameplay. Questa fase si armonizza con una gestione del club immediata ed una meccanica relativa ai caratteri e alla felicità della squadra e dello staff che funziona. Ed anche bene.

È come trovarci davanti ad una versione alternativa, semplificata e squisitamente singleplayer di FUT, con tutti i pro e qualche mancanza che speriamo venga colmata in un capitolo successivo. Ad oggi, è difficile trovare di meglio sullo store Playstation, quindi siete amanti dei manageriali calcistici, vi suggeriamo di tenerlo seriamente in considerazione, non rimarrete delusi.

 

Pregi

Tante cose da fare. Longevo e sorprendentemente profondo. Azione in campo strategica e divertente. Accontenta un po' tutti, ma non è Football Manager.

Difetti

Graficamente paga dazio. Niente licenze. Alcune mancanze su calciomercato e campionati.

Voto

8

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