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Classic Sport Driving, intervista a Pixel Wrappers

Abbiamo parlato con gli autori del nuovo racing ad ispirazione retro per conoscere il team di sviluppo e le ultime novità sul gioco

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Tra i titoli indie che più hanno stuzzicato il nostro interesse spicca sicuramente Classic Sport Driving. Lo abbiamo provato qualche mese fa ed abbiamo avuto subito feeling.

Il progetto di Pixel Wrappers, un piccolissimo team indipendente franco-austriaco formato da cinque autori, strizza l’occhio, lo abbiamo scritto più volte, ai grandissimi classici del passato. Ma l’obiettivo del team è, chiaramente, andare ben oltre all’effetto nostalgia proponendo qualcosa di proprio in grado di affascinare. Offrire un gioco di carattere, con la propria anima nella speranza che gli appassionati sposino la filosofia di Classic Sport Driving.

Di certo il design e le particolari inquadrature di insieme che offrono panoramiche veramente interessanti sono, a nostro avviso, un tocco di classe.

Ma cosa c’è dietro Classic Sport Driving? E soprattutto chi c’è a lavorare al progetto? Conosciamo dunque, ed è questo uno dei compiti più belli del nostro giornale online, gli autori di questo promettente racing che abbiamo conosciuto meglio attraverso questa intervista. Per gli amici che non parlano l’italiano, qui c’è la versione inglese della nostra intervista.

Prima domanda di rito: presentate il team di Pixel Wrappers al pubblico, chi siete e che esperienze avete nel mondo degli sviluppatori?

(Sylvain). Pixel Wrappers è un team composto da cinque persone. Sebbene la nostra esperienza possa variare da membro a membro, Classic Sport Driving può essere considerato il nostro primo vero lavoro con GameDev. E finora è stato un grande piacere! Sono davvero felice di aver potuto mettere insieme il team, ed è davvero bello avere una buona varietà di abilità e competenze sia scientifiche che artistiche, emerse durante il lavoro assieme. Io vengo dalla Francia e sto lavorando sia al codice che al gameplay.

(Jill). Mi chiamo Jill e vengo dall’Austria. E’ la prima volta che lavoro a un videogioco, dunque per me è ancora più eccitante collaborare con questo team. Dar vita all’aspetto visivo del progetto è una grande sfida per me, e già ho potuto imparare molto. Normalmente mi occupo di illustrazioni e grafiche animate, perciò lavorare a Classic Sport Driving rappresenta proprio un bel diversivo! Qui potete trovare altri miei lavori.

(Koscape). Sono un compositore di musica elettronica e conduttore radiofonico. Sono anche l’autore della clip Shall We Start (2019), grazie alla quale Sylvain mi ha notato. Questa è un’esperienza nuova per me visto che ero totalmente estraneo al mondo dei videogiochi. Anche da giocatore mi ritengo piuttosto scarso.. Ma la sfida sembrava interessante, e così ho deciso di unirmi al team di Pixel Wrappers.

(Philipp). Anche io vengo dall’Austria e ho avuto il piacere di creare l’auto per Classic Sport Driving. Il gioco si è già portato notevolmente avanti nello sviluppo, ed è emozionante farne parte!

(Laurent). Sono Laurent e vengo dalla Francia. Attualmente vivo nei Paesi Baschi da cinque anni ma sono originario di Lille. Sono un ingegnere e un designer del suono. Ho già lavorato per videogiochi realizzati su tavolette digitali. Ho registrato Voices Actors e ho aggiunto il sound design quando necessario. E pure mixato le animazioni. Ho lavorato molto tempo come fonico di trasmissione per mixare pubblicità in televisione e radio, documentari ecc… Registro, mixo e masterizzo anche musica. Considero davvero eccitante lavorare su Classic Sport Driving. Mi occupo principalmente dei rumori di frenata, rumori fuoristrada, interfaccia utente, incidenti con l’ambiente e con le altre auto ecc.

Il progetto, pur non avendo avuto molta fortuna su Kickstarter, è molto interessante. Come è nata l’idea di sviluppare un racing che si ispira ai classici degli anni ’90?

(Sylvain). Non parliamo di Kickstarter. Facciamo finta che non sia mai successo ahahahah. Sono un corridore (su bicicletta, ma lo spirito è lo stesso) amatoriale (molto amatoriale), e anche un fisico. Ho ricordi molto belli su Amiga quando ero giovane.

Tutte e tre queste componenti assieme portano alla nascita dell’idea Classic Sport Driving. Un giorno di circa due anni fa mi sentivo ispirato e così ho realizzato un primo prototipo del gioco, fiducioso di poter gestire gli aspetti tecnici. Ho poi preso contatto con Jill e, nonostante l’aspetto della versione embrionale del gioco fosse miserabile, si è fidata della bontà del progetto e mi ha seguito. E questo è tutto. Con una grafica sempre più di qualità il gioco sembrava sempre di più tale. Sentivo di poter espandere il team e anche di ottenere dei fondi. Eravamo attivi e all’opera.

Abbiamo provato la demo su Steam di Classic Sport Driving. Quali e quante saranno le differenze con la versione finale del gioco?

Classic Sport Driving

(Sylvain). Innanzitutto grazie per aver provato il gioco. Questa prima demo alpha consisteva nel testare il feeling con la macchina. Abbiamo ricevuto costantemente dei feedback positivi, perciò quella parte rimarrà quasi invariata nella versione finale del gioco. Anche la grafica manterrà ovviamente l’aspetto tipico dei titoli anni ’90.

Il gameplay invece cambierà molto. Avremo una campagna per giocatore singolo simile a quella presente in Lotus Turbo Challenge 2 (1991). Attraversando i checkpoint prima dello scadere del tempo si potranno via via sbloccare nuove gare e nuovi scenari. Permetteremo ai giocatori anche di sfidare i propri amici. Classic Sport Driving è un gioco di corse, dunque vedremo chi sarà il miglior pilota. Questo funzionerà anche con i “fantasmi”, che verranno visualizzati con le loro linee di corsa in pista.

E avremo anche un generatore di tracciati, in questo modo ce ne saranno sempre di nuovi da scoprire. Tale strumento verrà messo ulteriormente a punto, anche se in realtà funziona già piuttosto bene. Infatti produce delle curve davvero interessanti. Esso funziona con un semplice sistema di generazione basata su codice. Non vediamo l’ora di sfidarvi, redazione de IlVideogioco.com!

(Jill). Aggiungeremo anche alcuni nuovi scenari, per esempio un paesaggio invernale. Inoltre stiamo giocando con diverse impostazioni di luce al fine di utilizzare gli stessi elementi sullo sfondo ma in diversi momenti della giornata. In questo modo possiamo suscitare molti stati d’animo diversi lungo i nostri tracciati. Da questo punto di vista c’è ancora parecchio lavoro da fare.

A che punto è lo sviluppo?

(Sylvain). Abbiamo una base di gioco (soggettivamente) solida grazie alla maneggevolezza dell’auto, alla sensazione di velocità e alla varietà di curve. Si tratta degli aspetti più importanti in un gioco di corse. Ovviamente c’è ancora molto lavoro da fare, per rifinire con cura in vista della versione finale del gioco. Saremo pronti per fine anno (dicembre, come annunciato su Twitter).

Ci sarà un aggiornamento nella demo o dovremo aspettare la versione finale del gioco?

(Sylvain). Bene, siete stati ufficialmente sfidati giusto qualche rigo fa ahahahah. Mi impegno a realizzare Pixel Wrappers vs IlVideogioco.com il mese prossimo, senza possibilità di scampo! Questa sarà una sfida privata, ma alla release del gioco consentiremo ovviamente anche sfide pubbliche, così che possiate sfidare tutti i vostri follower. C’è anche la concreta possibilità di avere una demo pubblica di Classic Sport Driving in occasione dello Steam Next Fest di ottobre… Restate sintonizzati!

È indubbio che questo gioco strizzi l’occhiolino ai classici degli anni ’90 quali Lotus, Jaguar XJ220, come farete a fare avvicinare anche i più giovani al vostro titolo?

(Sylvain). Penso che la bellezza di quei paesaggi minimalisti sia universale. Lo spirito delle corse non dipende propriamente dagli effetti visivi, dalle esplosioni o da un ray tracing di sorta. Per me invece dipende dall’intravedere la strada da percorrere, disegnare delle belle linee di corsa, uscire da una curva il più velocemente possibile e guadagnare qualche metro in più nel rettilineo seguente. Ecco, questo è sicuramente molto più importante!

(Jill). Per gli sfondi stiamo usando uno stile moderno, che porterà al presente un’atmosfera di gioco retrò. Con le forme e le tavolozze dei colori cercheremo di dare al gioco un’impressione moderna, ma sempre rivolta ai fasti del passato.

Quale sarà il punto forte del gameplay secondo voi?

(Sylvain). Si spera sia lo spirito delle corse che cerchiamo di infondere nel gioco, abbinato al piacere di guidare in bellissimi ambienti disegnati a mano. Se i giocatori riusciranno a provare l’amore per le lineee di corsa e per le lunghe strade in vasti spazi selvaggi, allora il nostro obiettivo sarà raggiunto!

Classic Sport Driving sarà più simile a Jaguar, a Lotus, ad Outrun o sarà la sua originalità a venire fuori?

(Sylvain). Questo è uno dei punti cruciali relativi al retrogaming. Alcuni giocatori tendono a riconoscere istantaneamente un gioco che amavano in passato. Alcuni addirittura arrivano a riconoscere giochi di cui io stesso non ero a conoscenza! E nel caso potrebbero finire col rimanere un po’ delusi dal fatto che Classic Sport Driving non sarebbe esattamente il gioco che potevano avere in mente… Perciò, per quanto sia fantastico vedere che il nostro progetto possa far rivivere le emozioni dei titoli anni ’80 e ’90, il nostro obiettivo rimane sempre lo stesso. Cercare di far capire che Classic Sport Driving avrà comunque il suo gameplay distintivo.

Esso riguarda le corse, e l’auto si comporta in modo da massimizzare il piacere per tale ambito. In qualche modo può essere visto come una sorta di Trackmania, ma in un ambiente retrò bidimensionale. Nella modalità più semplice il gioco sembrerà più arcade e i giocatori potranno godersi lo scenario durante la corsa. Tuttavia, quando si affronteranno le modalità più ostiche, le curve si faranno sempre più dure e difficili. Si tratta di pensare attentamente alle linee di corsa, di individuare il giusto punto dove iniziare a frenare… Insomma, questa è la corsa! E questa è l’essenza di Classic Sport Driving.

Ci saranno più vetture da scegliere o saranno tutte uguali?

(Sylvain). Potrebbero esserci macchine diverse per gli avversari controllati dall’IA, che tra l’altro non sono poi così intelligenti, e la loro missione sarà quelli di costringere il giocatore a improvvisare diverse linee di corsa. Ma tutti i giocatori avranno la stessa macchina, dove a variare saranno solo ed eventualmente i colori. Questo è un tratto fondamentale per le sfide a tempo! Di conseguenza Classic Sport Driving sarà un torneo-monomarca. Edoardo, potresti contattare le case automobilistiche italiane e vedere se desiderano creare una Ferrari Turbo Challenge o una Lamborghini Miura Challenge? Ahahaha

(Philipp). Il texturing è stato un passaggio molto importante nel processo di creazione dell’auto. L’intero aspetto dovrebbe corrispondere allo stile dell’ambiente. Poiché i paesaggi sono dipinti a mano, ho deciso di optare per un look “disegnato”. Tutte le trame hanno un livello base di rumore monocromatico, per conferire all’auto un tocco analogico. Anche i riflessi speculari del parabrezza sono dipinti, e le ombre sono “cotte” nelle texture. Questo aiuterà a migliorare l’aspetto in stile disegno.

Possiamo aspettarci una varietà nelle impostazioni presenti in Classic Sport Driving?

(Sylvain). Per lo stesso motivo di cui sopra, tutti i giocatori dovranno contare sulle stesse impostazioni. Ci sarà giusto la possibilità di scegliere tra il cambio manuale e quello automatico… In generale bisognerà battere i propri amici contando solamente sulle proprie abilità di guida.

Ci saranno i circuiti chiusi ed i campionati o saranno corse da un punto all’altro?

(Sylvain). Qui prendiamo la ricetta di Lotus Turbo Challenge (2 e 3), e andiamo di gare su strada di 20-30 km, dove la strada è dedicata alla corsa. Niente traffico (ma solamente avversari) e segnaletica stradale appositamente posizionata per la gara.

Insomma un vero circuito da corsa, ma lungo e affascinante come una strada di montagna. Il sogno di ogni corridore… Diciamo Tourist Trophy o Pikes Peak! Inizieremo con la possibilità di ospitare una semplice “gara” per i propri amici. Ma ovviamente sarebbe bello poter ospitare un rally completo, con diversi elementi speciali e classifiche giornaliere!

Abbiamo notato fin dai primi attimi, un notevole apporto artistico e, soprattutto, le inquadrature a campo lungo che propongono panorami molto interessanti. Sembrano due vostri tratti distintivi. Parlatecene.

Classic SPort Driving

(Jill). Grazie mille, siamo felici di sentire che vi piace il nostro stile artistico! Era nostra precisa intenzione usarne uno diverso da quello della maggior parte degli altri giochi di corse. E’ uno stile abbastanza “ridotto” graficamente, ma restituisce comunque una buona sensazione inerente alla vasta natura selvaggia, dove si stanno guidando le auto.

(Sylvain). Abbiamo scelto di avere una distanza di disegno molto lunga. Tuttavia questo ha un prezzo. Un motore grafico retrò, che mostra il terreno su strisce colorate come negli anni ’90, potrà sembrare un po’ vuoto da lontano. Prendiamo per esempio Horizon Chase. Ha una distanza di disegno relativamente breve e penso che questo aiuti con le sensazioni relative all’ambiente. In Classic Sport Driving abbiamo fatto invece una scelta opposta, poichè riteniamo che parte della bellezza vive proprio nelle curve. Perciò vogliamo vederle arrivare da lontano. Pensiamo che sia fantastico vedere una folle sezione di arrampicata in collina che si avvicina, in lontananza..

Certamente non possiamo dimenticarci del sonoro. Che ruolo avrà la musica?

(Koscape). Per quanto riguarda la musica, a eccezione della traccia Shall We Start che mi ha portato a essere parte del team, ogni singola traccia è una creazione originale per il gioco. Rispettando la filosofia e l’atmosfera di Classic Sport Driving, che comprende spazi selvaggi, competizione, sentimenti retrò ecc.. Possiamo ritrovare tali elementi negli alti e bassi delle tracce, o nelle scelte fatte per le linee melodiche.

L’obiettivo è nutrire il giocatore con una sorta di energia, spingerlo a viaggiare nella sua ricerca di prestazioni, o semplicemente accompagnarlo nel piacere di guidare. Le introduzioni sono un po’ più misteriose, e creano quel minimo di suspense che renderà più stimolante l’attesa del giocatore per la gara successiva.

(Laurent). Mi piace la musica di Koscape. Penso che si adatti bene al gioco, e ritengo assai importante la musica in un videogioco. Per il sound design è lo stesso, proviamo a portare delle sensazioni nel gioco attraverso i suoni. Il tutto coerentemente con grafica e gameplay. Sylvain adora le basse frequenze ahahaha.

Grazie per il vostro tempo e per l’ottimo lavoro svolto finora

(Sylvain).  A nome di tutto il team grazie mille a voi, anche per aver supportato Classic Sport Driving fin dall’inizio. E’ un piacere poter rispondere alle domande di una simile intervista, dato che ci dà davvero la sensazione di far parte della scena GameDev! Ricordate sempre che per la maggior parte di noi questa è la prima esperienza con lo sviluppo di un videogioco.

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