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I migliori sparatutto del 2020

Lo scorso anno abbiamo visto il ritorno di alcuni titoli ma anche l’arrivo di giochi attesi. In più qualche sorpresa di notevole spessore

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Proseguiamo la nostra carrellata con i nostri GOTY dello scorso anno e questa volta vi parleremo rapidamente dei migliori sparatutto del 2020. Almeno quelli che abbiamo provato in redazione.

Non tantissimo, a dir la verità. Tra sparatutto in terza persona ed in prima persona o dall’alto abbiamo provato pochino.

Iniziamo comunque con un titolo italiano Headbangers in Holiday dove vestiamo i panni di una persona disposta a tutto per liberare gli amici delle grinfie benevoli di Babbo Natale. Uno sparatutto dual stick in pixel art ben fatto e divertente.

Segnaliamo anche il ritorno in versione rimasterizzata di Crysis che a settembre ha fatto il suo esordio su PlayStation 4. Una buona edizione tutto sommato che mostra il raytracing su console ma che vede anche downgrade rispetto alla famigerata versione Pc.

Rimanendo in tema di ritorni, è giusto sottolineare quello di Borderlands con la sua Legendary Collection su Switch e lo shoot’em up degli italiani di Studio Evil, Syder Reloaded, remake di Syder Arcade uscito nel 2014 su Pc. Beh, su Borderlands non c’è molto da dire con l’edizione per la versione per la console portatile di Nintendo ben fatta e caratterizzata da una miriade di contenuti. Impera la modalità cooperativa, divertente e mai stancante ed in gradi di regalare migliaia di ore di gioco. Letteralmente.

Non possiamo chiudere questo cappello introduttivo senza ricordare il re ed il papà degli sparatutto: Space Invaders. Taito ed ININ Games hanno pubblicato a fine 2020 Space Invaders Forever per Switch e PS4. Non crediamo si debba descrivere il gameplay di Space Invaders. E questa raccolta include tre giochi interessanti che danno delle belle varianti sul tema fanno il resto.

Detto questo, però, vi lasciamo alle candidature ed al vincitore tra i migliori sparatutto del 2020. E, ricordando sempre che il voto della recensione è il criterio primario che assegna il riconoscimento, vi auguriamo una buona lettura.

5) POSITRONX

Realizzato da Scorpius Games (team indie acquisito recentemente da Amber), PositronX è un classico sparatutto che non offre innovazioni particolari ma che fa del divertimento e della sfida i suoi punti forti. A questi si aggiunge anche una buona sfida da domare.

Nonostante la sua ripetitività però, il nostro Donato Marchisiello lo ha descritto come “Un ottimo shooter, vecchio stampo, per chi ama le sfide e, semplicemente, sparare a tutto ciò che si muove”.

4) TOWAGA AMONG SHADOWS

Towaga: Among Shadows

Questo è un gioco atipico a cominciare dalla sua personalissima interpretazione del genere shoot’em up. Sviluppato da Sunnyside Games ed edito da Noodlecake, questo titolo mescola diversi elementi tipici dei vari Space Invaders (che torna sempre in auge come avete notato) o 1943.

Towaga: Among Shadows è una piccola perla artistica, ludica e meccanica. In ogni aspetto, il titolo cerca di proporre qualcosa di personale al genere di appartenenza. Il suo stile meccanico-ludico potrebbe risultare noioso o poco interessante per chi vuole azione a tutti i costi, ma il gioco merita tutta la vostra attenzione.

3) CALL OF DUTY: BLACK OPS COLD WAR

Call of Duty Black Ops: Cold War

Tra i re degli sparatutto del 2020 non poteva non esserci Call of Duty: Black Ops Cold War. Colossal di Activision che ogni anno rinnova la saga fps ed i relativi capitoli delle sotto-serie. Massimo Reina ha premiato il lavoro di TreyarchInfinity Ward e Raven Software che ha portato l’azione frenetica indietro al recente passato, ai tempi della Guerra Fredda.

Ecco cosa ha scritto Reina nel commento finale della recensione per Xbox Series X:

Call of Duty: Black Ops Cold War è uno dei capitoli più interessanti dell’intera saga, dotato di una Campagna più breve di quella promessa dagli sviluppatori, ma comunque più lunga della media, tecnicamente ben fatta, difficile e che ruota attorno ad una storia ben raccontata e coinvolgente.

Allo stesso modo non possiamo non elogiare l’enorme offerta del comparto multiplayer, che se da un lato rimane fedele ai canoni imposti dal genere e dalla saga, dall’altro rinvigorisce il tutto con un inedito sistema di customizzazione e una serie di nuove modalità e opzioni davvero interessanti, ai quali settimana dopo settimana se ne aggiungeranno gratuitamente altri attraverso le stagioni.

2) DOOM ETERNAL

Doom Eternal

Altro titolo di grande eccellenza è stato (ed è) Doom Eternal. Attesissimo il ritorno della “infernale” serie sparatutto griffata da ID Software e distribuita da Bethesda.

Il gioco, come scrive Massimo Reina, “si fa forte delle meccaniche classiche del predecessore, ma impreziosite da alcuni interessanti nuovi elementi che vanno a influire positivamente sul gameplay”.

E continua:

Questi si rivela estremamente divertente, con l’intero focus orientato sul tradizionale ritmo incessante e adrenalinico, e su un’azione ancora più aggressiva. Un “quasi” capolavoro del genere quindi, che nonostante qualche piccola imperfezione è destinato a diventare il nuovo standard di riferimento per i futuri prodotti dello stesso genere”.

Tantissimi i pregi segnalati come l’ottima libertà di personalizzazione dell’esperienza, la giocabilità dai ritmi incessanti ed un sistema di combattimento che incentiva l’azione progressiva. E tecnicamente è uno spettacolo grazie ai dettagli ed alla fluidità estrema. Il tutto accompagnato da un gunplay tra i migliori visti ed una colonna sonora epica.

Due però le gravi pecche riscontrate all’epoca della recensione: sezioni platform che rallentano il ritmo senza aggiungere niente di particolarmente interessante e la mancanza di una modalità multiplayer tra le più amate dai giocatori, ovverosia quella Deathmatch. Doom Eternal, però, non poteva mancare nel novero dei migliori sparatutto del 2020.

and the winner is… DEEP ROCK GALACTIC

Deep Rock Galactic

La sorpresa si materializza con un titolo indie che si chiama Deep Rock Galactic. In sviluppo da anni grazie al piccolo studio indipendente chiamato Ghost Ship Games, il gioco si è fatto apprezzare per tanti pregi. Tra questi, nella recensione del nostro vicecaporedattore, Davide Viarengo, menzioniamo l’esperienza videoludica cooperativa “con poghi eguagli in termini di divertimento e sinergia tra classi differenti”. Meccaniche di gioco ben teorizzate e realizzate che garantiscono un gameplay vario e costantemente bilanciato, una difficoltà scalabile che garantisce una sfida equilibrata per tutti i gusti ed ultimo, ma non ultimo, un comparto tecnico ineccepibile. Il 9,5 ha del clamoroso con il solo difetto segnalato che in single player, il gameplay tende ad essere ripetitivo.

Insomma, Deep Rock Galactic è il numero uno tra i migliori sparatutto del 2020. Nel commento finale della recensione, si legge:

Non sappiamo dove le loro ambizioni – e le loro competenze – li porteranno da qui in avanti, ma è certo che l’inizio è ben più che semplicemente incoraggiante. Deep Rock Galactic è uno sparatutto cooperativo che, al pari di mostri sacri del genere come Borderlands, arriva a dare il meglio di sé in multigiocatore.

Qualora si cerchi un titolo da giocare con amici difficilmente si potrebbe trovare un investimento migliore dei 29,99 euro da destinare al team danese per ciascuna copia.

Ciò tuttavia non estromette il giocatore dal godimento di una piacevole esperienza anche in singolo. Alcuni potrebbero lamentare l’assenza di un vero impianto narrativo, ma sappiamo bene come tale aspetto difficilmente riesce a convivere con ambienti sempre diversi generati in maniera procedurale. Nessuno di assennato, dopotutto, è mai arrivato a lamentarsi dell’assenza di trama in un Minecraft o in un Terraria. L’obiettivo di Ghost Ship Games è stato chiaro sin dal principio, e non possiamo che concludere quanto magistralmente siano riusciti a centrarlo. DRG raggiunge così l’Olimpo degli indie, caratterizzati da ottime idee realizzate in maniera eccellente (oppure il contrario).

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