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Octopath Traveler II, la nostra recensione

Asano Tomoya e i suoi compagni ci fanno vivere nuove avventure con il sequel di uno dei più suggestivi jrpg degli ultimi anni

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Il primo Octopath Traveler (2019) fu una vera e propria ventata d’aria fresca in un mondo, quello dei giochi di ruolo giapponesi, sempre più occidentalizzato e slegato dalle sue origini. A livello narrativo non andò a innovare alcunchè, pur offrendo un cast e una storia di spessore. L’elemento che invece balzava subito agli occhi era quello del 2D-HD che ancora oggi rimane uno stile grafico molto diffuso ed emulato, anche e soprattutto da produzioni indie. Quei pixel in tre dimensioni, capaci di muoversi con inusuale naturalezza, nel tempo hanno conquistato anche chi, prima, non si era mai interessato di jrpg.

Era lecito aspettarsi un sequel, prima o poi… E infatti eccoci qui, oggi, a parlarvi di Octopath Traveler II. A discapito di grandi innovazioni o vere e proprie rivoluzioni in termini di gameplay, il team di Acquire guidato da Asano Tomoya ha optato per una rivisitazione dell’opera originale. Questo al fine di offrire al pubblico il prodotto migliore possibile, pur rimanendo su sentieri “sicuri”. Avremo quindi un buon numero di storie diverse (talvolta intrecciate) in un mondo in cui la pace viene spesso scandita dalla tranquillità della sana esplorazione.

Di seguito la nostra recensione della versione Pc di Octopath Traveler II. Ricordiamo che il gioco, pubblicato da Square Enix, è disponibile anche su PS4, PS5 e Switch. Buona lettura.

INIZI E SCELTE

Avviato Octopath Traveler II l’istinto ci ha imposto di soffermarci sulla schermata d’avvio, per godere qualche attimo della colonna sonora con le splendide immagini di fondo a corredo. Successivamente ci siamo diretti nel menu delle opzioni, per avere un’idea sia di quanto proposto sia di eventuali cambiamenti in merito alla grafica e ai comandi da tastiera. A tal proposito suggeriamo di attivare subito il controllo tramite mouse, perchè al netto dell’assenza del cursore sarà comunque possibile interagire con gli npc e in generale con l’interfaccia proprio attraverso i tasti del suddetto.

In caso decideste di affidarvi alla sola tastiera, sappiate che al di là della consueta combinazione “WASD” per i movimenti, il gioco si affida al pulsante “backspace” il comando “indietro”, tra le altre cose. E’ implicito che la produzione sia stata concepita per console, e che dunque darebbe il meglio di sé adoperando un buon pad. Tuttavia confermiamo che l’utilizzo del mouse costituisce un buon compromesso. Iniziando una nuova partita ci troveremo dinanzi a un’importante scelta, ovvero con quale personaggio iniziare la nostra avventura.

Octopath Traveler II

Acquire e Square Enix si sono date parecchio da fare, tant’è che già dall’incipit di ciascuna storia noteremo una certa profondità, oltre che il tentativo (riuscito) di offrire avventure diverse, capaci di soddisfare una nicchia eterogenea di giocatori. I personaggi presenti in Octopath Traveler II presentano background molto diversi… Noi abbiamo optato per il principe Hikari.

La sua storia e la lotta per il trono ci hanno ricordato non poco alcuni lungometraggi tipici del Giappone medievale. Indipendentemente dal personaggio scelto (sia pure l’ambizioso mercante Partitio o la danzatrice Agnea) il nostro viaggio ci porterà in due continenti distinti, divisi da un mare ma legati da una guerra apparentemente senza fine.

VITE APPESE A UN FILO

Octopath Traveler II

Quale che sia il personaggio con cui sceglierete di muovere i passi nello splendido mondo di Octopath Traveler II, un corposo tutorial vi seguirà nelle battute iniziali per poi lasciarvi liberi di sperimentare ed esplorare. Per chi non lo sapesse, la struttura del gioco prevede che la possibilità di incrociare il destino del proprio personaggio con quello degli altri otto protagonisti. Assisteremo quindi a una narrativa non lineare che, azzardando, potremmo paragonare a una sorta di antologia episodica.

Gli eventi saranno collegati da una filo rosso comune ma slegati nella “forma interiore”, poichè affini al personaggio guidato in quel momento. Mentre l’avventura principale ci farà vivere conflitti che si estenderanno ben oltre le battute iniziali, le varie quest secondarie potranno essere considerate come delle vere e proprie “mini-campagne principali”. In questi casi capiterà di vedere due personaggi affrontare una (breve) storia comune, dove verranno offerti sia equipaggiamenti che gustosissime informazioni aggiuntive sulla lore.

Octopath Traveler II

Ciò rappresenta uno degli aspetti meglio riusciti dell’opera di Acquire. Anche se per sua stessa natura risulta divisivo in quanto finiremo inevitabilmente per privilegiare questo o quel personaggio a discapito di altri. Facciamo però presente che sarà possibile avere a disposizione l’intero roster di personaggi inizialmente selezionabili, ma dipenderà dalle scelte che effettueremo giocando.

La componente narrativa è di pregio, e offrirà lo spaccato di eroi vivi che interagiranno tra loro attraverso svariate linee di dialogo evidenziando paure, ambizioni e speranze. Se (parafrasando Frankie’s Lair) in Final Fantasy VI non esistono protagonisti poichè ogni personaggio ha un ruolo ben preciso e uno spazio che verrà approfondito, l’intreccio di personaggi che però non vengono mai a contatto diretto tutti insieme è forse l’unico, vero difetto di Ocotpath Traveler II.

UNA NATURALE EVOLUZIONE

Octopath Traveler II

Possiamo dirlo senza timore di essere smentiti. Octopath Traveler II è un jrpg capace di offrire il meglio dell’esperienza senza snaturare la propria identità con le discutibili “occidentalizzazioni” che da un po’ di tempo a questa parte stanno alterando la tradizione del genere. Come per esempio Tales of Arise (qui la nostra recensione), un ottimo prodotto che però rimane più un arpg che non un jrpg.

Proprio grazie a questa forte anima del sol levante Acquire ci fa riabbracciare un sistema di combattimento a turni improntato sulla ricerca strategica delle debolezze nemiche. Il tutto potendo contare su un party composto da quattro personaggi. L’obiettivo sarà proprio quello di scovare i punti deboli, su cui dovremo insistere al fine di porre i nemici nello stato di “dominato”. In questo modo potremo renderli inermi e infliggere molti più danni.

Octopath Traveler II

A livello di armi avremo a disposizione un roster “classicheggiante” con spade, asce, lance, archi, bastoni e ovviamente incantesimi. Oltre agli attacchi normali potremo anche utilizzare delle abilità, apprendibili anche sfidando a duello gli npc sparsi nel mondo di gioco. C’è poi la meccanica relativa alla “Potenza”, che richiama un altro jrpg a cui siamo molto affezionati: Bravery Default.

In modo non dissimile da esso qui potremo saltare dei turni, accumulando forza da rilasciare in un unico e potente attacco successivo. Un sistema che si rivelerà versatile e strategico, soprattutto contro i boss. E’ importante precisare che sebbene la curva d’apprendimento di Octopath Traveler II risulti abbordabile e in linea con altre proposte sui generis, la produzione può comunque risultare implacabilmente punitiva. Specialmente ignorando la meccanica del “dominio” o sottovalutando l’importanza di una buona strategia sui turni.

PIXELLOSAMENTE RICERCATO

Octopath Traveler II

Nel corso degli ultimi anni abbiamo osservato un gran numero titoli che hanno fatto un uso impeccabile di una pixel art “potenziata”. Impossibile non citare in tal senso opere come Graveyard Keeper ed Eastward, che ancora oggi risultano esponenti di uno stile artistico che ha molto da dare con buona pace di chi accomuna i pixel a schermate impersonali e dalla resa povera.

Similmente al suo predecessore, Octopath Traveler II presenta una veste grafica in 2D-HD che brilla di luce propria. Gli ambienti sono meravigliosi e ricchi di dettagli grazie all’uso intelligente di effetti particellari che ben s’intonano con il contesto. Anche personaggi principali e npc godono di un buon numero di animazioni che, seppur abbozzate, risultano in linea con un 2D-HD ai massimi.

Octopath Traveler II

Da questa produzione ci aspettavamo legittimamente qualcosa di nuovo, e il team di sviluppo non ci ha deluso. Questo proponendo un ciclo giorno/notte capace di cambiare il mondo di gioco in modo preminente, e offrendo al giocatore dei colpi d’occhio assolutamente appetibili in termini di wallpaper. Questa nuova (per la serie) feature legata all’alternanza tra giorno e notte non è meramente estetica, visto che nemici, azioni disponibili e incontri infatti cambieranno a seconda dell’orario.

Anche gli stessi scenari risultano più intricati rispetto al passato. Acquire e Square Enix hanno palesemente puntato sulla verticalità e sul gioco di inquadrature, per aggiungere aree segrete invisibili a una prima occhiata. A tratti Octopath Traveler II pare essere a cavallo tra jrpg e un’avventura punta e clicca, peccato però che l’utilizzo del mouse sia limitato ai soli tasti. Ottima la colonna sonora composta e arrangiata dal noto Nishiki Yasunori, con tracce forse meno incalzanti del primo capitolo ma comunque evocative e di spessore.

Octopath Traveler II

DA AVERE SENZA RISERVE

Octopath Traveler II si rivela più di un semplice “more of the same”, portando tanta carne al fuoco che farà breccia tra gli amanti del genere. Questa nuova iterazione offre infatti un’esperienza migliore, bilanciata, profonda e anche punitiva se presa sottogamba. A livello prettamente contenutistico possiamo dire che per arrivare ai titoli di coda serviranno decine e decine di ore, perciò la longevità è assicurata. La storia, la componente artistica, le interazioni tra i personaggi e in generale l’esperienza nel suo complesso evidenziano inoltre un consistente passo in avanti rispetto al predecessore.

Per quanto il team di Acquire abbia voluto proporre sì qualcosa di nuovo, evitando però di stravolgere l’efficace formula già vista in passato. Certo non tutto è perfetto, a partire dai comandi su tastiera non proprio user friendly rispetto a quelli da pad e una struttura narrativa che difficilmente fugherà i dubbi di quell’utenza avvezza a storie con un filone unico. Concludendo, si tratta quindi di un titolo che non dovrebbe mancare nella libreria di un amante di jrpg: ma se il primo capitolo non vi ha convinto, difficilmente cambierete idea con questo.

Pregi

Ben più di un more of the same. Storia e personaggi accattivanti. Artisticamente stupendo. Combat system semplice ma appagante. Ottima longevità.

Difetti

Controlli da tastiera un po' macchinosi. Struttura narrativa non adatta a tutti.

Voto

8

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