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Armored Brigade Nation Pack: Czechoslovakia – Netherlands Dlc, recensione

Esploriamo la Cecoslovacchia con il terzo contenuto digitale per l'ottimo wargame targato Veitikka Studios

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Se Command: Modern Operations  porta la simulazione aeronavale ai suoi massimi, possiamo affermare che con Armored Brigade, Slitherine sia riuscita nel difficile compito di proporre qualcosa di complementare e altrettanto approfondito. Lo sviluppatore Veitikka Studios e il noto publisher britannico credono molto nel prodotto, motivo che ha portato allo sviluppo di contenuti digitali ad hoc per rinverdire e ampliare un’offerta già di tutto rispetto. Con il Nation Pack: Czechoslovakia – Netherlands, altre due compagini europee prendono parte ad un conflitto sempre più ampio. Scoprite insieme a noi cosa ha da offrire questa nuova e interessante espansione.

DENTRO LA SCATOLA

Armored Brigade Nation Pack: Czechoslovakia – Netherlands

Come per le altre espansioni, anche questo Nation Pack comprende un numero corposo di unità, ben duecento. L’engine è stato oggetto di ulteriori miglioramenti e rispetto alle versioni iniziali, l’impatto grafico ha fatto evidenti passi avanti. Se in Command: Modern Operation dobbiamo affidarci a tool di terze parti per osservare mezzi e soldati a distanza ravvicinata, Armored Brigade ci consente di sfruttare il livello di zoom che abbiamo sempre desiderato dall’opera di Warfare Sim.

Se vogliamo, questi prodotti risultano complementari. Nel caso del gioco sviluppato da Veitikka Studios, passare dalla classica visuale dall’alto a poter dare ordini da vicino è davvero appagante. Armored Brigade Nation Pack: Czechoslovakia – Netherlands non si smentisce.

Questo per due semplici motivi: il primo è che la vista dall’alto garantisce una panoramica tattica approfondita. Il secondo è che mira e fuoco sono gestiti dall’intelligenza artificiale, motivo per il quale una corretta organizzazione delle proprie mosse darà vita ad azioni militari davvero realistiche.

LA REPUBBLICA CECOSLOVACCA

Prima dell’intervento del 1968, l’esercito popolare cecoslovacco era ben considerato sia per capacità che per affidabilità, e la Cecoslovacchia era l’unico membro del Patto di Varsavia che non aveva forze sovietiche di stanza sul suo territorio fino a quel momento. La guerra offensiva era vista come la forma essenziale e principale di combattimento e lo strumento principale per ottenere la vittoria sul nemico.

Purtroppo, un’epurazione politica e le riforme portate in auge alla fine degli anni ’60, culminarono con un’invasione da parte di altri cinque membri del Patto. Tra gli analisti, nacque un acceso dibattito tra chi considerava le forze cecoslovacche ancora ben armate e temibili e chi mise in dubbio il loro impatto offensivo.

A livello tattico, logistica e organizzazione seguono un modello tipicamente sovietico, mentre equipaggiamento e molti veicoli sono progettati e prodotti localmente, visto il gran numero di industrie edificate durante il comunismo. Ne consegue che utilizzare questa fazione è come combattere usando una versione delle forze russe obsolete. Non è un caso che tra i mezzi corazzati, siano presenti i T-72, i T-55 e gli iconici T-34.

I PAESI BASSI

Durante la Guerra Fredda, l’esercito reale olandese (Koninklijke Landmacht) era impegnato in due compiti principali all’interno della NATO: la partecipazione alla difesa della Germania ovest da eventuali attacchi di terra da Nord e la sicurezza territoriale dei Paesi Bassi e delle importanti linee di comunicazione e rifornimento.

Sebbene considerate “laterali” rispetto all’imponente forza bellica di Stati Uniti e Inghilterra, gli olandesi potevano schierare un intero corpo d’armata in Germania, responsabile dell’ala sinistra del NORTHAG e del Primo Corpo britannico. A livello tecnico, l’esercito vanta un mix di attrezzature da non sottovalutare. A partire dai venerandi Centurion, i Leopard 1-V e i recenti Leopard 2A4, l’esercito dei Paesi Bassi è supportato anche dalle più recenti tecnologie aeree e d’artiglieria.

In ultima analisi e nonostante alcuni problemi, questa fazione rappresenta una forza moderna ed efficiente. Sfruttarlo in partita farà entusiasmare gli appassionati di corazzati e mezzi pesanti. Certo, misurarsi contro l’esercito sovietico o come nel caso di questo scenario, quello cecoslovacco, richiede comunque abilità tattica visto che risulta parecchio variegato in termini di peso e portata.

LA CAMPAGNA, PARTE 1

Armored Brigade Nation Pack: Czechoslovakia – Netherlands

La mappa introdotta in questa in Armored Brigade Nation Pack: Czechoslovakia – Netherlands è localizzata nella regione di Plzeň. Situata nella parte occidentale della attuale Repubblica Ceca, la particolare posizione la elegge a porta d’ingresso e incrocio di importanti linee di rifornimento, oggi meta di visitatori da tutta l’Europa. In gioco, risulta purtroppo non molto ampia ma comprensiva di promontori e fiumi, spunti tattici e strategici che obbligheranno a pianificare movimenti differenti in base all’esercito a disposizione.

Per quel che concerne la campagna, è ambientata durante la Primavera di Praga, evento storico che identifica un rinnovamento politico e sociale avvenuto in Cecoslovacchia nel 1968. Questa nazione era un paese satellite sotto il controllo dell’Unione Sovietica, la sua classe dirigente era eletta secondo le indicazioni di Mosca e seguiva la politica del partito comunista sovietico sia per quanto riguardava le scelte di governo interne al Paese sia per quanto riguardava le decisioni di politica estera.

La Primavera iniziò quando salì al potere Alexander Dubček, sempre nel 1968, sostituendo il presidente Antonín Novotný. Le riforme che promosse Dubček non erano rivoluzionarie ma andavano contro la visione sovietica di controllo. Inizialmente, il suo governo fu considerato vicino alla linea del Partito Comunista ma ben presto le cose cambiarono. Visto il tipo di opposizione che incarnava, fu ostacolato diplomaticamente e in seguito militarmente, quando la Russia e gli altri membri del Patto iniziarono l’invasione della Cecoslovacchia che lottò con coraggio ma alla fine dovette arrendersi.

LE CONSEGUENZE DELL’INVASIONE SOVIETICA

Una volta controllata, Mosca impose un proprio governo rappresentato da Gustav Husak che abolì tutte le riforme del suo predecessore. Le conseguenze dell’invasione sovietica della Cecoslovacchia ebbero un impatto emotivo molto forte in seno ai partiti comunisti occidentali, i quali videro alcune personalità rinunciare alla tessera e disconoscere l’operato di Mosca.

Le ambasciate e i governi occidentali protestarono in modo diverso gli uni dagli altri ma senza troppo vigore per non spaccare l’equilibrio della Guerra Fredda che era basato sulla mancanza di reciproci palesi interventi sulle politiche dei due schieramenti. Durante il gioco, il nostro obbiettivo sarà quello di respingere l’Unione Sovietica, i suoi alleati e persino altre truppe cecoslovacche fedeli all’URSS. La progressione, la scrittura e il design dei livelli che compongono la campagna sono davvero buoni. Lo sviluppatore sta chiaramente facendo passi avanti anche sotto questi aspetti.

COMMENTO FINALE

Armored Brigade Nation Pack: Czechoslovakia – Netherlands presenta un certo grado di continuità con le espansioni precedenti, pur rimanendo orfano di innovazioni. Nonostante questo, il Nation Pack: Czechoslovakia – Netherlands risulta un buon acquisto per tutti i fan della serie e ci ha convinto, visto il gran numero di unità introdotte ed una campagna nel suo complesso interessante. Se non siete fan di strategici o non vi piace il periodo storico della Guerra Fredda, difficilmente questa espansione vi farà cambiare idea.

Pregi

Tante nuove unità. Campagna interessante.

Difetti

La nuova mappa risulta limitata.

Voto

Si

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