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Armored Brigade, Recensione

Conosciamo questo profondissimo simulatore di Guerra Fredda ed il suo dlc Italy-Yugoslavia

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Con Armored Brigade, Matrix Games e Veittikka Studios, ci riportano in Europa, durante il controverso periodo della Guerra Fredda.

Con uno stile che riprende da lontano la serie Close Combat, comanderemo battaglioni e mezzi pesanti su terreni più moderni rispetto alla Seconda Guerra Mondiale, ma su scala in un certo senso diversa da quella “operazionale” in senso stretto. Come sarà andata? Mettetevi comodi: DannyDSC ha curato questa recensione dello strategico per Pc e del nuovo dlc, Nation Pack Italy-Yugoslavia.

SI TORNA IN MATRIX

La Guerra fredda inizia subito dopo la WWII (Seconda Guerra Mondiale, ndr). Dato che la nostra razza proprio non vuol fare a meno dei conflitti, Stati Uniti e Russia pensarono bene di iniziare a giocare a mahjong con i destini e le paure delle persone, compresa la minaccia atomica sfruttata poi anni dopo da diverse software house (il post apocalittico è un genere che va molto di moda oggi).

Le varie “schermaglie”, il più delle volte verbali, portarono alla creazione di due blocchi. Quello Occidentale e quello Orientale, detto anche “blocco comunista”. Nell’Occidente, trovavano posto i Paesi della NATO, varie nazioni amiche.

L’Oriente, comprendeva l’allora Unione Sovietica, i suoi alleati del Patto di Varsavia, e altri Paesi che non si erano allineati. Tanti scenari, molte notizie, paura, mezzi in movimento pur senza sparare un colpo. Qualche sparuta schermaglia sulla decima pagina di un quotidiano, azioni di guerriglia che probabilmente non verranno mai rese pubbliche, e scenari ipotetici a far felici i teorici del complotto. In questa sede, ci soffermeremo su scenari ipotetici, ma senza complottisti. Matrix Games, ha affidato lo sviluppo di questo prodotto ad un team interno, Veittika Studios, con il compito di creare un gioco operazionale in tempo reale che rendesse la simulazione snella, realistica, profonda, immediata. Sedetevi sulla scrivania, preparate le mappe, perché è il momento di entrare in guerra…

QUANTO È BELLA LA SIMULAZIONE

Piccola divagazione prima di entrare nel vivo di questa recensione. La guerra, non è mai bella, soprattutto perché in guerra, non ci finiscono mai i veri artefici, e perché è sempre una questione di soldi e risorse. Chi ci finisce in mezzo, sono sempre quelli che contano zero, e che spesso perdono tutto.

La guerra, NON È MAI BELLA, MAI. La strategia militare, la simulazione, si. Possiamo simulare tutte le guerre che vogliamo, combattere con le armi più avanzate di cui possiamo disporre, senza far male a nessuno. Un altro motivo per cui strategia militare e simulazione sono interessanti, è che ci permettono di NON DIMENTICARE.

Dimenticare ciò che è accaduto, gli errori commessi, ci impedirà di imparare ad abbracciare un futuro migliore. Se qualcuno ai piani alti leggesse questa recensione, pensi quanto può essere redditizia una simulazione che non prevede esodi di massa, carestie, e molto altro. E, per inciso, si possono far soldi anche con le simulazioni.

AI SUOI ORDINI SIGNORE!

Installato il gioco, siamo pronti a prendere le redini e il comando delle nostre truppe. Potremo optare per una serie di scenari, oppure una campagna che si articolerà su più missioni. Il nostro suggerimento, è di iniziare con alcuni tra gli scenari. Vengono spiegati i concetti base utili a familiarizzare con il gioco e allenarci per la campagna.

Termini come Line of Sight (cosa un’unità può vedere in base agli ostacoli, al terreno che percorre, ad abilità ad essa associata), e tipi di terreno, saranno comuni per tutti gli appassionati, soprattutto il secondo. Chi si avvicina per la prima volta ad un titolo di questa portata però, avrà bisogno di una bella infarinatura, e di una lettura del manuale, tra l’altro davvero ben fatto, su cui torneremo più avanti.

Deciso il teatro della nostra prima incursione, e scelto il fronte da comandare (non in tutti i scenari sarò possibile scegliere da che parte muovere le unità), verremo catapultati sulla mappa di gioco. Armored Brigade, ha dalla sua un fattore decisamente non da poco, la grandezza delle mappe.  Ogni mappa è davvero imponente, e se lo zoom iniziale può trarci in inganno, basterà usare lo scroll per capire di cosa stiamo parlando. Si va da uno zoom minimo che copre un’intera regione, ad uno zoom massimo dove vedremo le nostre “piccole” unità che aspettano i nostri ordini, e tutto questo su mappe realistiche.

Attenzione, non stiamo parlando di realismo a livello grafico, o della conformazione dei terreni, ma proprio di mappe riferite ad aree del globo realmente esistenti. Quale che sia il fronte selezionato, le nostre unità saranno lì, ad attendere i nostri ordini, ognuna con il suo bel simbolo NATO, questa volta sotto forma di icone “digitalizzate”, anziché le classiche icone da boardgame che possiamo trovare in titoli come War in the East o The Operational Art of War (III o IV).

Veittika Studios, ha deciso per un’interfaccia minimalista, ma efficace. In alto, troveremo il classico menu opzioni e un utilissimo tasto che ci mostrerà le varie scorciatoie da tastiera (lo useremo spesso). Al centro, due piccoli grafici che mostreranno la “forza” delle varie unità rimaste sul campo, mentre sulla destra una serie di informazioni che andremo ad analizzare più del dettaglio.

BRIEFING

Il briefing della missione conterrà importanti informazioni sullo scenario in questione e sui nostri obbiettivi.

OOB

Order of Battle, ossia una panoramica delle unità a nostra disposizione. Negli scenari preparati dagli sviluppatori, questo menu conterrà un numero di unità predeterminate, mentre durante la campagna e negli scenari personalizzati, avremo la possibilità di comporre a piacimento le nostre forze.

TEMPO DI GIOCO/PAUSA TATTICA

Armored Brigade è un operazionale in tempo reale con pausa tattica che potremo usare a piacimento.  Potremo anche decidere per una velocità di gioco normale, o far scorrere il tempo più velocemente. In quest’ultimo caso, l’uso del fast forward è fortemente consigliato solo dopo aver impostato al meglio tutte le unità.

TEMPO ATMOSFERICO

Avrà un ruolo molto importante, tanto quanto il tipo di terreno e gli ostacoli. Di notte, o in condizioni di meteo avverse, per esempio, la visibilità sarà ridotta. La line of sight delle unità sarà quindi inferiore, impedendo ai nostri uomini di “intercettare” truppe nemiche. Ora del giorno, condizioni di visibilità, e tempo atmosferico, giocheranno un ruolo molto importante durante ogni azione. Tanto per noi, quanto per il nemico

La parte inferiore dell’interfaccia è affidata ad una mini mappa con 3 filtri, di cui uno per la Line Of Sight, ed un altro (fighissimo) che mostrerà una visuale 3d della mappa, dove verificheremo le altezze ed eventuali ostacoli meno visibili nella visuale classica in 2d.  Per selezionare un’unità basterà un click con il tasto sinistro, con in basso a sinistra una rappresentazione grafica e 2 riquadri con i dati a corredo. Questa panoramica, va a confermare una gestione dinamica della battaglia, senza dover scorrere tra una serie di menu o una micro gestione esasperata. Condividiamo questa scelta, anche se è bene precisare che sarà necessario prendere confidenza con le varie scorciatoie da tastiera.

MOVIMENTO E COMBATTIMENTO

Finita la fase di deploy (posizionamento), è ora di passare all’azione. Trattandosi di un wargame operazionale, potremo muovere interi battaglioni, o singole unità. Nel nostro caso, scegliamo sempre la seconda opzione che pur essendo lenta, risulta ben più precisa, soprattutto quando vogliamo un movimento delle truppe su determinati punti strategici.

Cliccando con il tasto destro su una delle nostre unità, avremo accesso ad un’immediata e comprensibile serie di azioni, alcune a disposizione solo dell’unità selezionata. Gli scout ad esempio, potranno essere inviati con compiti di infiltrazione, che forniranno importanti dettagli circa il posizionamento delle truppe nemiche. Selezionando l’artiglieria, potremo ordinare il lancio di alcune salve per creare cortine fumogene su una determinata area, o ancora, il classico “bombardamento”. In quest’ultimo caso, precisiamo che contraerea e artiglieria, avranno come bersagli aree, e non punti precisi. È una precisazione forse inutile, ma doverosa. Per il resto, il movimento delle unità e l’assegnazione di determinati compiti è quanto di più semplice visto di recente, ma questa semplicità è riferita solamente alla metodologia con cui vengono inviati gli ordini, non certo per la battaglia.

Urge un esempio: durante una fase di gameplay, abbiamo scelto uno scenario disponibile con il nuovo dlc uscito di recente, di cui parleremo tra poco. Muovendo i nostri uomini (in questo caso appartenenti alla Jugoslavia), abbiamo mosso la fanteria nel tentativo di creare una manovra di accerchiamento larga, visto che gli ordini erano di prendere possesso di due posizioni strategiche.

I nostri scout, avevano l’ordine di lavorare sulla distanza, e contrassegnare le unità nemiche lungo le strade e i campi. Nel mentre, le nostre truppe avevano l’ordine di avanzare in verticale, con due gruppi rinominati “Expendables” che avrebbero fatto da apripista all’avanzata. Tutto molto semplice all’apparenza, la fase di assegnazione dei compiti ci ha preso una ventina di minuti, ma l’avanzata si è dimostrata ben più difficile. Le nostre truppe, in movimento di notte, hanno incontrato da subito una certa resistenza, e a causa di una limitata visibilità (line of sight + condizioni meteo+condizioni giornaliere) hanno sofferto diverse perdite. Due salve di cortine fumogene, partite troppo in ritardo, hanno solamente tamponato una situazione che poteva essere in realtà ben peggiore.

La line of sight, ciò che le nostre unità sono in grado di vedere, le rende tutto fuorché onniscienti. Ci informeranno di eventuale resistenza, ma finché unità nemiche con i loro occhi o la strumentazione in loro possesso, saranno in grado di informarci solo sulla presenza, ma non la posizione esatta.

Questo breve esempio ci fa capire due cose. Armored Brigade non è solo un progetto ambizioso, ma è un operazionale in tempo reale realistico e ben strutturato, che riesce a far immedesimare il giocatore e far percepire il vero senso di una manovra militare. Questi fattori, sono determinanti, se vogliamo qualcosa più di un semplice operazionale in cui muovere le icone NATO. War in the East, è profondo come pochi, difficile e lungo da padroneggiare, e rende bene lo scenario bellico che ci farà vivere (pur se in un contesto storico differente), ma il titolo proposto da Veittikka Studios, ci farà immedesimare anche nelle singole unità, e questo è un punto a suo favore. Solo altre due serie possono fregiarsi di queste “features”; una è Close Combat, sempre di Matrix Games. L’altra è Combat Mission di Battlefront (da non confondere con Battlefield…). Dalla sua, Armored Brigade non solo ha mappe decisamente più ampie, ma soprattutto sono reali

Per quanto riguarda l’intelligenza artificiale di Armored Brigade, siamo di fronte ad un lavoro di fino, migliorato ulteriormente grazie alla patch 1,024. Il comportamento della fazione avversa tenderà a metterci alle corde nei casi in cui dovessimo difendere la nostra posizione. Nel caso fossimo noi ad attaccare, cercherà in ogni modo di posizionarsi nell’area più vantaggiosa possibile, e non andrà all’attacco a tutti i costi di un’unità inviata con il solo scopo di fare da “civetta”, mentre tentiamo di usare le altre per un accerchiamento.

Di tanto in tanto ci è parsa forse troppo “propositiva”, ma parliamo di casi sporadici, e perfettamente in linea con una simulazione tattica. Studio del terreno, condizioni climatiche, line of sight, topografia, sono armi a nostra disposizione, che verranno usate anche dal nostro interlocutore digitale, non dimenticatelo mai.

IL PRIMO DLC: NATION PACK ITALY – YUGOSLAVIA

Uscito lo scorso 9 maggio, questo dlc porta con sé ben due eserciti. Il nostro tricolore, e quello jugoslavo, entrambi con tutte le unità dell’epoca perfettamente riprodotte in quanto a dati e statistiche. Giusto per precisazione, non parliamo di un dlc con due unità, stiamo parlando di una nuova mappa che copre un’area di ben 61×61 km, e 250 unità che si vanno ad aggiungere alle 500 del gioco base. 750 unità, ricercate, riprodotte, portate in Armored Brigade.

Un lavoro immane, di certosina passione, cui pochi altri titoli possono aspirare. In concomitanza del dlc è uscita anche una corposa patch, che ha portato numerose migliore, tra cui un tool che permette di generare campagne dinamiche. Oltre ad essere semplice da usare, questo tool permetterà di creare campagne con diverse missioni, che a seconda di vittoria o sconfitta, vedranno uno dei due eserciti ritirarsi, e migliorare le proprie difese in previsione di un’offensiva. A seconda dell’andamento delle varie schermaglie, sarà possibile combattere più volte in una stessa mappa, ma con una “piccola” (enorme) differenza. I danni ad edifici, postazioni difensive, strade, che la mappa ha riportato nella battaglia precedente, saranno tutti li ad attenderci. Con quel che comporta in termini di logistica e gestione dei movimenti. Esattamente come nella realtà…

Un dlc con 250 (Duecentocinquanta) unità ed una grossa mappa, con poi le aggiunte al gioco base (completamente gratuite), valgono poco meno di 15 euro? Secondo noi si, ed è così che dovrebbero essere tutti i contenuti digitali. Non 9.99 euro per un’unità o per un singolo scenario.

COMPLETO, VASTO… È BELLO?

Tecnicamente parlando, il gioco porta mappe ricche di dettagli dal punto di vista topografico, con un dettaglio in linea con il clima della guerra fredda. Una mappa dettagliata con un motore grafico in 3d avrebbe fatto gridare al plagio certi irriducibili dei Combat Mission, portando ad una Seconda Guerra Fredda nei vari forum.

Già ci immaginiamo i ban, le accuse, le prove sottobanco, i sentito dire, ma non continuiamo oltre per non rischiare di fare i “qualunquisti”.

No, Armored Brigade ha una sua anima tanto sul fronte AI, interfaccia e gameplay, quanto sul fronte grafico. Le immense mappe, non godono di tantissimo dettaglio, ma sono perfette per l’economia di gioco. Strade, foreste, casolari, colline, pianure, c’è tutto quello che serve al proprio posto, ed è realistico. Per quanto riguarda le unità, il dettaglio informativo è immane, a livello grafico dobbiamo fare una distinzione. Sebbene dalle opzioni venga permesso di usare sia i simboli NATO che la rappresentazione grafica di ciascuna unità, il nostro consiglio è di rimanere sulle icone.

Se siete già conoscitori di questo tipo di giochi, annuirete annoiati (un po’ come se parlassimo della scoperta dell’acqua calda per capirci) e lo capiamo, ma è importante specificarlo per chi non è avvezzo a questo genere.

Imparare a memorizzare i simboli, garantirà di giocare anche ad altri prodotti dello stesso tipo senza impazzire, e se ne aveste bisogno, con una piccola ricerca nel web troverete diversi schemi da stampare sia su A4 che su A3, che faciliteranno di molto il compito.

In secondo luogo, per quanto il lavoro di Veittikka Studios sul fronte grafico sia discreto, durante le nostre prove è emerso che spesso è facile confondersi tra unità “simili”, cosa che con i simboli nato non accadrà. Animazioni e grafica quindi, passano in secondo piano, anche se il lavoro è di buon livello. L’audio ci è sembrato poco vario, ma anch’esso utile nell’economia del gioco. Anzi, considerata la dimensione delle mappe, il rumore di spari ci avvertirà di una schermaglia in corso.

MANUALISTICA E LOCALIZZAZIONE

Le 68 pagine del manuale di Armored Brigade in pdf, saranno un’utile guida che ci accompagnerà nelle prime ore di gioco. All’interno, non ci si perderà in divagazioni o parole sull’ambientazione, quanto su ciò che il gioco offre, i vari comandi, e molte spiegazioni circa i menu e le varie funzionalità. Un buon manuale, sintetico e chiaro.

La lingua italiana, non è supportata, ma questa volta siamo a favore di questa scelta per due motivi. Molti acronimi d’uso comune in questo tipo di giochi, sono tutti in inglese, e più in generale, quasi tutti gli acronimi militari. Inoltre, allenandoci con un titolo di tale portata, nel caso passassimo ad altri prodotti anche in contesti storici differenti (War in the East, ma soprattutto Command: Modern Air/Naval Operations), ci sentiremo meno spaesati.

 

COMMENTO FINALE

Armored Brigade è un progetto ambizioso, profondo, sfaccettato, e sviluppato con passione. Si incentra su un periodo storico che può non piacere a tutti, ma è indubbio che la software house sia riuscita a renderlo affascinante, invece di aggiungersi all’esorbitante moltitudine di titoli ambientati nella WWII. Per carità, una mappa ambientata in Market Garden farebbe la felicità di molti (compreso il sottoscritto. Market Garden sarebbe davvero fantastica, degna di un bel dlc. Armored Brigade Market Garden, la finestra d’uscita decidetela voi, purché sia dopo settembre), ma mai come in questo caso la Guerra Fredda ci è piaciuta.

L’intelligenza artificiale di ottimo livello, l’accurata precisione dei dati riferiti alle unità, la grande quantità di variabili e di studi da effettuare, anziché mandare le truppe allo sbaraglio, sono solo alcune delle molte caratteristiche che il titolo porta con sé. Non ultima, la possibilità di impersonare un’unità, ponendoci al centro di un conflitto, in prima persona. È un gioco adatto ai palati più esigenti, ma che con un po’ di impegno e dedizione, darà molte soddisfazioni anche ai meno esperti.

Pregi

Mappe Immense. Un esorbitante numero di unità. Profondo e complesso, ma immediato.

Difetti

Grafica delle unità nella media. Comparto audio non all'altezza di tutto il resto.

Voto

8,5

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