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Operencia: The Stolen Sun, Recensione PS4

Dopo aver esplorato i dungeon di Operencia su Pc, abbiamo deciso di continuare il nostro viaggio anche su Playstation 4

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Se avete letto la nostra recensione della versione Pc di Operencia: The Stolen Sun, saprete che ci ha favorevolmente stupito, grazie ad un background decisamente ispirato unito ad una difficoltà scalabile e molte scelte azzeccate. Consci delle potenzialità del prodotto proposto dal team ungherese Zen Studios, abbiamo quindi deciso di proporvi la recensione anche della versione per Playstation 4. Come per quella Pc, anche quella per la console Sony è disponibile dallo scorso 31 marzo.

Buona lettura.

MITI E LEGGENDE

Operencia: The Stolen Sun è basato sui miti e leggende magiare, un’ambientazione tanto ricca quanto misteriosa visto che molte di esse sono tramandate attraverso racconti. Tra i personaggi che spiccano in questo “pantheon” di eroi dei e figure dalle fogge più varie, c’è sicuramente Attila cui è dedicato il tutorial all’inizio del gioco.

Per muovere il personaggio sfrutteremo l’analogico sinistro, mentre osserveremo il mondo attorno a noi con lo stick destro. I comandi sono fluidi e ci siamo trovati più a nostro agio di quanto pensavamo. Tutte le azioni verranno completate attraverso il tasto “X”, mentre il pulsante sinistro della croce direzionale darà accesso al diario, all’inventario e alle schede del personaggio.

Finito il tutorial introduttivo, avremo la possibilità di creare il personaggio che guideremo durante il corso dell’avventura. Le classi sono tre e rappresentano i canoni classici del genere:

  • Guerriero
  • Ranger
  • Mago

Guerriero e mago si spiegano da soli, mentre il ranger possiamo accorparlo ad un ibrido tra arciere e ladro. Ogni classe ha le sue peculiarità e caratteristiche principali, ad esempio il giocatore che farà il ranger punterà molto sulla destrezza. Le altre opzioni di creazione sono il sesso, il nome, e l’estetica attraverso una manciata di ritratti ben caratterizzati, purtroppo in numero esiguo.

INIZIA IL VIAGGIO

Ogni dungeon che esploreremo rappresenterà un’ambientazione tipica di miti e leggende magiare, e nella maggior parte dei casi ci troveremo a combattere nemici e risolvere puzzle di vario tipo. Questi ultimi, potranno comporsi di pulsanti da premere nel giusto ordine o ingranaggi da sistemare, tutti con difficoltà nella media.

Ad inizio partita, a seconda dei settaggi che sceglieremo, dovremo disegnare la mappa “a mano” o vederla tracciata in automatico dal gioco. È molto importante esplorare ogni livello nella sua interezza, perché potremo recuperare risorse utili e trovare oggetti che ci serviranno per continuare la partita.

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Un fattore interessante e a suo modo innovativo, è il sistema di alchimia. Questa interessante meccanica è stata sviluppata in modo differente dal semplice mischiare reagenti a caso. Infatti, per creare la pozione desiderata, andremo a risolvere una sorta di mini puzzle che se portati a termine, ci faranno ottenere la pozione desiderata. È una meccanica che sulle prime può dare qualche grattacapo, ma in realtà è semplice e quando il giocatore avrà preso la giusta confidenza si rivelerà anche appagante.

Ogni dungeon pullulerà di mostri che non vedono l’ora di farsi una festicciola, e pur senza respawn degli incontri, prima o poi verrà il momento di menare le mani. Il combattimento è in perfetta linea con i dogmi classici del genere, peccato non poter disporre il proprio party sul piano di gioco come accade invece in The Bards Tale IV. I nemici si posizioneranno su tre file, una avanzata una mediana e una retroguardia.

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Per uscire vittoriosi da ogni scontro, dovremo sfruttare con attenzione le debolezze dei nostri avversari, usando le abilità del nostro party con parsimonia. Il gioco presenta un interessantissimo sistema di fatica che prevede un uso limitato di abilità per lo scontro. Per fare un esempio, potremo lanciare una magia con danno da fuoco solo per un numero di volte predeterminato.

Per usarle nuovamente, dovremo attendere dai 3 ai 4 turni. In scontri di basso livello non sarà un problema ma nelle fasi avanzate del gioco, usare le abilità con parsimonia si rivelerà una tattica vincente. È importante precisare che la difficoltà degli scontri è sotto la media del genere, quindi anche giocatori non navigati si troveranno a loro agio. Per chi vuole la sfida, le opzioni ad inizio partita offriranno diverse scelte con le quali rendere il gioco più “movimentato”.

QUALITÀ VISIVA

Rispetto ad altri titoli dello stesso genere, Operencia si destreggia davvero alla grande proponendo una grafica di tutto rispetto specialmente su Playstation 4. A dispetto di quanto si potrebbe pensare, il livello di dettaglio tra il porting Playstation 4 e la controparte Pc è praticamente identico, quindi complimenti allo sviluppatore che non è dovuto scendere a troppi compromessi.

Tra le opzioni grafiche, possiamo decidere se concentrarci sulle performance o sulla risoluzione. Abbiamo fatto diverse prove, ma anche in questo caso la differenza è davvero minima. Quello che invece si nota è che favorendo la risoluzione il framerate tende a scendere sensibilmente, risultando fastidioso anche su PS4 Pro. Consigliamo quindi di mantenere attivata l’opzione per favorire le prestazioni.

IN ITALIANO

Sia su Pc che su Playstation è difficile trovare giochi di ruolo in italiano, specialmente se sono di nicchia e provengono da software house con budget limitati.

Zen Studios invece, ha puntato sul nostro paese localizzando il gioco anche nella nostra lingua. Tra l’altro, la traduzione è davvero ben fatta. L’unico neo della versione console è il font davvero piccolo, auspichiamo una patch che permetta di deciderne la dimensione o lo ingrandisca perché dalla distanza si fa fatica a leggere bene.

COMMENTO FINALE

Operencia: The Stolen Sun, si conferma anche su console Playstation. Questo dungeon crawler unisce meccaniche classiche ad alcune piccole variazioni sul tema davvero interessanti. È una bella avventura che ci terrà impegnati per un buon numero di ore, e goderselo nella nostra lingua ha davvero una marcia in più.

Su Playstation 4 il gioco si comporta benissimo e i comandi risultano comodi ed immediati. Il livello grafico, che di tanto in tanto va a miscelare elementi in tre dimensioni con oggetti in cell shading, si comporta bene con qualche incertezza dovuta all’hardware PS4 Pro solo se andiamo a privilegiare la risoluzione. Lo consigliamo sia a giocatori esperti che ai neofiti, grazie ad una difficoltà ampiamente scalabile.

Pregi

Divertente e appagante. Visivamente fa la sua figura. Difficoltà scalabile. Tutto in Italiano.

Difetti

Finisce. Party non posizionabile nelle battaglie. Combattimenti semplici.

Voto

8,5

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