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Football Manager 2020, la nostra recensione

È ora di sederci in panchina e mettere alla prova la nuova versione del più famoso manageriale calcistico di sempre

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Nuovo anno, nuova versione del manageriale calcistico che tutti conosciamo. Nonostante i molti tentativi, ad oggi nessun’altra software house è riuscita a minacciare il trono su cui Sports Interactive e Sega siedono da quasi un ventennio. Da Championship Manager (da noi Scudetto) a Football Manager, questa simulazione vanta di volta in volta un sempre più alto punto di contatto con la realtà calcistica che vive ogni appassionato. In questa versione 2020 uscita su Steam il 19 novembre, troviamo qualche novità e tante conferme. Ecco quindi la nostra recensione di Football Manager 2020 per Pc. Buona lettura.

NOTTI MAGICHE

Ogni simulazione, per definirsi tale, deve poggiare le sue basi su coerenza, precisione dei dati, e una similitudine con la realtà. Simcity 4, era e rimane ancora una delle migliori forme di simulazione “cittadina”, così come Football Manager rappresenta quella calcistica.

Lo scorso anno, forti di diverse novità e una rinnovata interfaccia, Si Games decise di rompere in parte con il passato, e il risultato è stato più o meno gradito da buona parte della fanbase, zoccolo duro e fedele dei giocatori che ogni anno aprono le tasche del portafoglio per accaparrarsi l’ultimo arrivato. In realtà, non era proprio tutto rose e fiori, ma il risultato finale assicurava molte ore di gioco e tanto divertimento.

Se confrontiamo un Championship Manager 00/01 (freeware!) a Football Manager 2020, l’impatto può essere devastante quanto una sindrome di Stendhal. Se lo facciamo con un capitolo più recente, i cambiamenti si vedono ma sono più “sottili” man mano che ci si avvicina ai giorni nostri.

LE NOVITÀ DEL 2020

  • Un nuovo engine grafico in 3d, dove le partite simulate mostreranno per davvero pregi e difetti dei giocatori. Per “toccare con mano” questa caratteristica, è imprescindibile una simulazione “estesa” della partita, e non ridotta alle sole azioni chiave.
  • Il centro di sviluppo delle giovanili. In questa nuova schermata, verranno raggruppati tutti i dati circa la crescita dei nostri “pulcini” compreso il potenziale e la forma in quel momento. Il tuo staff provvederà ad indicarti lo sviluppo per mezzo delle “stelline” che oramai sono diventate parte integrante del sistema di gioco, ma qui ti verrà indicato anche il potenziale “reale” se dati in prestito o spostati in prima squadra.
  • Una profonda revisione delle responsabilità dell’allenatore e dello staff, con una più ampia scelta nelle deleghe da affidare al proprio staff tecnico.
  • L’introduzione di un codice etico, che andrà a regolamentare i comportamenti scorretti dei giocatori in campo e fuori.
  • La negoziazione dei contratti dei giocatori è stata ampliata aggiungendo clausole relative anche al minutaggio durante la stagione.
  • La “Visione del Club”, ossia un piano quinquennale a lungo termine che potrà essere modificato e ampliato, e avrà particolare importanza in fase di assunzione da parte del nuovo club.

Insomma, Football Manager 2020 non offre nessuna rivoluzione ma tante piccole novità atte a semplificare la vita del giocatore e aumentare l’immersione in un mondo calcistico, sempre più complicato e sfaccettato.

PRENDI IL PATENTINO

La prima cosa da fare in ogni carriera è quella di creare il proprio alter ego. Oltre a deciderne nazionalità, fattezze estetiche e squadre preferite, sarà nostra cura scegliere che tipo di allenatore interpreteremo, a partire dall’esperienza di calcio giocato e il patentino di partenza. Un allenatore con esperienza da giocatore dilettante, e un patentino nazionale di classe “C”, non sarà sulla bocca dei club più blasonati, e dovrà fare tanta gavetta per emergere.

Intraprendere una carriera partendo come ex calciatore famoso e con un buon patentino, potrà assicurarci la fiducia di dirigenza e staff anche di club di prima fascia, ma soprattutto per chi non ha dimestichezza con le meccaniche di questa serie, è bene tenere a mente che più si sale, più la pressione e i risultati contano.

Altra scelta determinante per ogni partita, è la selezione dei campionati. Questa, varierà anche in base alle caratteristiche del proprio sistema, e più campionati e giocatori avremo nel database, più il proseguo della partita richiederà tempo. Solitamente, una decina di nazioni e una ventina di campionati assicurano una certa soddisfazione. C’è poi la possibilità di rimuovere un campionato per il quale non abbiamo più interesse ed aggiungerne uno nuovo anche nel corso della partita.

A livello licenze, eccezion fatta per la Bundesliga tedesca, nulla di nuovo sul fronte della Premier League, assente dallo scorso anno. La community si è prontamente attivata e già ora ci sono molte modifiche che permetteranno di simulare la propria lega preferita anche a livello visivo, ma è un peccato constatare che SI Games si stia accomodando un po’ troppo nella certezza del lavoro svolto dalla propria community.

IN PANCHINA

Avete scelto la vostra squadra del cuore? Siete partiti come allenatore di belle speranze e avete trovato un club che vuole puntare su di voi? Qualche che sia la scelta iniziale, prima o poi sarà il momento di gestire il club.

Per farlo, oltre ad avere un’idea calcistica, non dovrete scappare di fronte alla gargantuesca mole di dati che il gioco fornirà. Dai preparatori, ai giocatori, tutto l’impianto ludico si basa sulle caratteristiche tecniche, fisiche, mentali, e le abilità. I “trucchi del mestiere” per avere successo (pazienza a parte), sono oggetto di guide e tutorial di ogni tipo, ma in nostro aiuto abbiamo anche i tutorial in seno al gioco che forniranno utili informazioni e ci guideranno in tutto il percorso che ci apprestiamo ad intraprendere.

Il fatto di essere più user friendly possibile, e di allargare l’immediatezza a favore di un pubblico anche non avvezzo alle difficoltà che il gioco ci propone sono oggetto tutt’oggi di discussioni piuttosto accese. Noi, da giocatori incalliti di questa da più di vent’anni, possiamo dire che forse un po’ meno aiuto e più impegno sul fronte delle novità, migliorerebbero sensibilmente la sensazione di “già visto” che permea la serie di anno in anno, spesso favorendo i critici.

Due aspetti fondamentali ma spesso lasciati “in automatico” sono quelli relativi all’allenamento e alla formazione. Il primo, non ha subito particolari cambiamenti rispetto al restyling proposto lo scorso anno, il quale ha portato diversi benefici sul fronte simulativo. C’è da notare che finalmente, l’allenamento individuale di ciascun giocatore copre tutte le aree di abilità, e potrà essere assegnato anche ai portieri.

I menu relativi alle tattiche non hanno subito grossi cambiamenti, e non a caso tutti i moduli personalizzati di Football Manager 2019 che avete scaricato da internet, saranno importabili anche in questo capitolo.

In partita, la rivisitazione dell’engine grafico si vede. Le animazioni dei portieri sono più realistiche, ci sono più passaggi lungo le linee, e le tattiche appaiono decisamente più attinenti a ciò che abbiamo impostato. Allo stesso tempo, è aumentato il numero di errori anche sotto porta per giocatori più deboli o giovani in erba, così da simulare meglio la differenza da un buon giocatore ad uno più scarso.

Ciò che invece non convince affatto è la rivisitazione di alcuni aspetti dell’interfaccia. Tanto per cominciare, sono sparite le scorciatoie per visitare la squadra under 20/riserve e l’under 18. O meglio, esistono ma verranno sbloccate solamente se accetteremo di guidare personalmente l’allenamento generale o individuale delle giovanili.

Certo, il centro di sviluppo offre un riepilogo molto approfondito, ma la mole d’informazioni tutte raccolte in una sola schermata potrebbe risultare indigesta per molti, noi compresi che preferivamo sì tante informazioni, ma non tutte insieme. Insomma, non sempre accorpare è una soluzione.

C’è poi la nuova veste dell’area riepilogativa della dirigenza, che andrebbe ripresa in toto da Football Manager 2019, perché in questa nuova iterazione è meno ordinata rispetto a prima. Basti pensare ai budget ingaggi, e il limite di staff tecnico a disposizione imposto dalla dirigenza per le varie cariche, dove prima tutto era riepilogato in una piccola schermata, mentre ora dobbiamo districarci tra ben due menu.

A CHI SI RIVOLGE FOOTBALL MANAGER 2020?

Se arrivate da Football Manager 2019, le introduzioni sono più che marginali, e pertanto il titolo potrà interessarvi solo se acquistato in forte sconto. Se invece siete ancorati alla vostra carriera di Football Manager 2017/2018, la mole di novità è tale che giustifica tranquillamente l’esborso.

COMMENTO FINALE

Football Manager 2020 non è radicalmente diverso dallo scorso anno. Chi si aspettava una revisione totale, o il famoso aggiornamento relativo ai media e alla stampa, rimarrà alquanto deluso. Le novità introdotte però, sono sicuramente un valore aggiunto ad un prodotto che ogni anno cerca di avvicinarsi alla realtà. È più coinvolgente, a suo modo sperimentale e anche divertente, soprattutto per le partite di lungo corso grazie alla visione del club.

I 54,99 euro richiesti per sedersi in panchina, sono un investimento sicuro per chi non è passato dalla versione 2019, ma è chiaro che come un giovane giocatore in erba, ci sono ampi margini di miglioramento.

Pregi

La visione del club è un’aggiunta interessante. Il match engine è migliorato. Una vagonata di calciatori e leghe, soprattutto grazie ai mod.

Difetti

Sul fronte licenze, qualcosina si potrebbe fare. Ogni anno, ci si adagia troppo sulla fanbase e sui modder. Conferenze stampa e gestione dei media sono anacronistiche. Prezzo alto, soprattutto per chi arriva dalla versione 2019

Voto

7,5

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