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Modern Warfare, Prime Impressioni sull’Alpha Test

Prime sparatorie di riscaldamento in vista della guerra moderna di Activision

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Annunciato ufficialmente il 30 maggio scorso, Call of Duty: Modern Warfare è il nuovo progetto in cantiere di Activision, che approderà su PS4, Xbox e Pc il prossimo 25 ottobre.

Si tratta, né più né meno, che di un reboot della serie, non un proprio remake, un “nuovissimo Modern Warfare reimmaginato in tutti gli aspetti“: questo è stato il commento d’esordio di Dave Stohl, uno dei dirigenti di Infinity Ward, lo studio di sviluppo dietro a Modern Warfare.

LE PRIME NOVITA’ DEGNE DI NOTA

Altri dettagli non di poco conto, emersi durante la fase d’annuncio dello scorso maggio, sono stati la possibilità di giocare in cross-play fra Pc e console. Inoltre, sembra cosa fatta l’abolizione dell’amato/odiato Pass Stagionale, così da non spaccare la community in utenza di serie A e una di serie B. “Unire la community” sembra proprio il mantra di Infinity Ward, che punta così a realizzare un Call of Duty come non se ne vedevano da almeno dieci anni.

Altre novità che emersero dal primo annuncio, quello di maggio di quest’anno, riguardano il nuovo motore grafico proprietario che si pone al passo con le più recenti tecnologie audio e video. Si è da subito precisato che il nuovo DirectX Raytracing, tanto desiderato Pc dalle configurazioni di ultimissima generazione, sarà supportato, insieme a nuove tecniche di modellazione tridimensionale, di illuminazione e di campionatura dell’audio. Oltre al Raytracing, esclusivo appannaggio Nvidia, si presenta anche il nuovo filtro di Adaptive Shading, che dovrebbe migliorare la resa visiva delle ombreggiature senza intaccare le prestazioni.

AL DI LA’ DELLA TECNICA: IL CALL OF DUTY DEFINITIVO?

Oltre ai virtuosismi grafici che stanno sviluppando gli sviluppatori di Infinity Ward, Call of Duty: Modern Warfare promette di essere un gioco bello anche da giocare, non solo da guardare. L’annuncio di un’offerta di gioco che va a coinvolgere campagna in solitario, modalità cooperativa e multigiocatore online va a riempire un vuoto che, negli ultimi anni, la vecchissima guardia di Call of Duty (categoria piena di ragnatele, a cui appartiene anche chi vi scrive, ndr) ha visto crescere nell’offerta della serie. Vuoto che divenne molto sconfortante quando è emersa la totale assenza di una campagna narrativa di Black Ops IV.

Ad ogni modo, quello che ha sempre distinto Call of Duty dai suoi concorrenti è la modalità multigiocatore facile da padroneggiare ma difficile da abbandonare. Veloce, instancabile, varia e sempre stimolante, con costanti sfide giornaliere, settimanali e di comunità, ultimamente affiancate da una personalizzazione del proprio avatar virtuale che farebbe invidia anche al miglior editor di The Sims.

Quest’anno, Call of Duty: Modern Warfare mira a unire le community di appassionati delle varie piattaforme in un unico, pirotecnico, calderone mandato avanti dal cross-play. In questo calderone troveranno posto modalità 2v2, classici deathmatch e team deatchmatch 6v6, ma anche arene che possano coinvolgere venti, quaranta oppure oltre cento partecipanti. Certamente qualcosa di mai visto prima nella serie. Ma bando alle ciance, vi parliamo dell’alpha test di Modern Warfare che abbiamo svolto.

ALPHA TEST 22-25 AGOSTO, LA NOSTRA PROVA

Abbiamo avuto l’opportunità di provare Call of Duty: Modern Warfare durante questo fine settimana, grazie alla possibilità offerta da Activision a tutti i possessori di PlayStation 4 di prendere parte gratuitamente ad un alpha test. La prova è stata affrontata su PS4 Pro, collegata ad un televisore Full HD, quindi con la modalità Supercampionamento attivata per massimizzare la resa visiva, quando possibile.

La modalità di gioco messa a disposizione, sulle prime, è stata la 2v2 “Scontro”, a cui si è affiancata in seguito la modalità “Gunfight”.

La differenza sostanziale è presto spiegata: nella modalità Scontro si parte con un equipaggiamento casuale, selezionato dal gioco stesso. I giocatori, dunque, devono destreggiarsi nelle piccole ma dettagliatissime mappe adattandosi subito al tipo di arma impugnata. Corre molta differenza tra l’imbracciare un fucile da tiratore scelto ed uno a canne mozze, pertanto il giocatore più veloce e versatile viene premiato e la squadra che elimina quella avversaria guadagna un punto vittoria. La partita viene vinta con la conquista del sesto punto vittoria.

Nella modalità Gunfight, invece, si parte disarmati e bisogna correre a raccogliere le armi disseminate un po’ ovunque nella mappa. Una sorta di “Battle Royale” a squadre in cui il più veloce e scaltro riesce ad avere la meglio sull’avversario e a guadagnare il fatidico punto vittoria.

In entrambi i casi, qualora ci fosse uno stallo tra le squadre, dopo quaranta secondi scattano i “tempi supplementari”, una bandiera viene issata al centro del campo e la squadra che ne prende il controllo ottiene il punto. Se anche in questo caso, nessuna squadra prevale, vince quella che ha inferto più danni al nemico, pur senza ottenerne eliminazioni.

GUNPLAY CONVINCENTE

La cosa più brutta di tutto l’alpha test di Modern Warfare è che, prima o poi, deve finire. Le premesse per giocare decine (quando non centinaia) d’ore a Call of Duty sono tutte lì: pistole, fucili mitragliatori, fucili d’assalto e a canne mozze, lanciarazzi, granate stordenti e a frammentazione ci danno il bentornato a casa. Nel frattempo, il nuovo motore grafico (che appare già sprecato per le modeste console di ultima generazione) muove tutto senza affanni, con fluidità estrema e una pressoché totale assenza di bug.

Anche il matchmaking non tarda ad avviare la partita. Ad eccezione di un unico caso in cui ci è sembrato di giocare con persone davvero brave e ben al di sopra delle nostre capacità, è sembrato tutto abbastanza equilibrato e ben gestito.

Ottima la resa delle armi, dal loro comportamento “fisico” a quello sonoro. A proposito di quest’ultimo, occorre segnalare che la community si è lamentata della gestione dei volumi che riguardano i passi del proprio soldato, a quanto pare talmente assordanti da non permettere di sentire quello degli altri. Questa, forse, era una precisa scelta di gameplay ma la sostanziale ed immediata bocciatura da parte dei primi feedback ha fatto fare un passo indietro ai programmatori, che hanno già promesso di riportare certe sonorità ai livelli dei vecchi Call of Duty.

BUONA LA PRIMA

La prima uscita pubblica, sia pure per un’alpha test, di Call of Duty: Modern Warfare ci è sembrata assolutamente buona.
Tecnicamente trasmette solidità e bellezza visiva. Il comparto sonoro è di tutto rispetto, mentre il fronte giocoso è di quelli a metà strada tra il classico e il nuovo. Una cosa è certa: il pad ha ripreso a fondersi tra le mani come quando giocavamo a World War 2 e non vediamo l’ora di scoprire cosa hanno in serbo per noi gli sviluppatori di Infinity Ward.

LE FASI DI PROVA UFFICIALMENTE ANNUNCIATE

Oltre al test alpha, disponibile per tutti gli utenti PS4 dal 22 al 25 agosto, già agli inizi di questo mese sono stati fissati gli appuntamenti dedicati a chi, il gioco, lo ha già prenotato e a chi è ancora incerto e vuole provarlo prima di procedere ad eventuale acquisto. Riportiamo di seguito le date già ufficializzate:

Beta esclusiva PlayStation 4

  • 12 -13 settembre (accesso anticipato, PlayStation 4)
  • 14 – 16 settembre (open beta, PlayStation 4)

Beta con crossplay testing

  • 19 – 20 settembre (accesso anticipato, Pc e Xbox One; open beta, PlayStation 4)
  • 21 – 23 settembre (open beta, PlayStation 4, Pc, Xbox One)

A cui si è aggiunto l’alpha test oggetto delle nostre impressioni. Va da sé che l’open beta del 21-23 settembre prossimo sarà certamente lo stress test più importante perché coinvolgerà proprio tutti coloro che scaricheranno e proveranno Call of Duty: Modern Warfare ad un mese dal suo esordio.

 

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