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World War Z, Recensione

Gli zombie invadono Pc, PS4 ed Xbox One. Il gioco di Saber Interactive che si ispira al film del 2013 avrà fatto breccia?

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Nonostante sia passato ormai del tempo, rispondere alla domanda “Chi ha preso il posto di Left 4 Dead?” è un po’ complicato. Nessuno, sin d’ora, è riuscito ad offrire un’esperienza cooperativa semplice ma divertente, unita ad una struttura di gioco lineare ma avvincente ed altamente rigiocabile. In quest’ottica, il nuovo arrivato World War Z tenta di inserirsi esattamente nello stesso genere, offrendo una sua visione cooperativa online dell’universo infestato di zombie fuoriuscito dalla penna di Max Brooks, con il suo “World War Z. La guerra mondiale degli zombi” uscito nel 2006. E naturalmente al film quasi omonimo di Paramount.

Riuscirà il titolo firmato da Saber Interactive per Focus Home Interactive arrivato su PS4Xbox One ed, in esclusiva Epic Games Store, per Pc, il 16 aprile scorso, a spodestare il re degli shooter cooperativi online?

Ecco la nostra recensione a cura di Donato Marchisiello che ha provato per noi la versione Xbox One. Buona lettura.

GLI ZOMBIE INVADONO IL MONDO

World War Z è uno sparatutto in terza persona cooperativo online ambientato in un mondo totalmente sconvolto da un’epidemia, trasformatasi ben presto in una classica invasione zombi. Quest’ultimi, al contempo, sono differenti dal classico “lento mangiatore di cervelli”: i non morti del gioco sono veloci, si muovono in branco e sono tantissimi, in grado di creare delle vere e proprie torri di corpi in grado di valicare qualsiasi ostacolo. Il titolo, come già citato, offrirà la possibilità di affrontare l’intera campagna ludica, che consta di quattro capitoli e 11 missioni differenti, in cooperativo online con altri giocatori.
Ogni capitolo sarà ambientato in uno dei quattro “set” prescelti da Saber Interactive, ovvero New York, Gerusalemme, Mosca e Tokyo (ripresi anche dal film del 2013 con Brad Pitt protagonista ndr).

GAMEPLAY MISTO TRA STEALTH E TOWER DEFENSE

Il gioco, sostanzialmente, ci vedrà fronteggiare una serie di stage il cui gameplay sarà sostanzialmente suddiviso in due sezioni distinte, ovvero una stealth in cui dovremo far fuori una serie di nemici nel silenzio assoluto e procedere verso un luogo specifico per compiere un’azione (solitamente attivare un qualche tipo di switch), l’altra più tower defense in cui saremo chiamati a difendere un obiettivo e resistere al flusso continuo di zombi.

Gli stessi che, rispetto ad altri survival horror o pseudo tali, saranno piuttosto semplici da eliminare singolarmente, scelta logicamente intrapresa per rendere le orde affrontabili. Ovviamente, prendendo sin troppo visibilmente spunto dal retaggio offerto anche da Left 4 Dead, in World War Z avremo una serie differente di nemici da affrontare, da urlatori a nemici bardati e difficili da abbattere, ad altri che cacceranno nell’ombra e ci attaccheranno d’improvviso.

LA COMPONENTE RUOLISTICA CHE DA’ QUALCHE COSA IN PIU’

World War Z ripropone un gameplay sostanzialmente identico a quanto già fatto da Left 4 Dead lustri fa, con l’unica caratteristica di offrire un’ambientazione “realistica”. Persino i nemici speciali, nella stragrande maggioranza dei casi, saranno concettualmente vicini a quelli elaborati nel titolo Valve. È divertente? Sicuramente si. È originale? Sicuramente no. Quindi è un mero copia-incolla? La risposta è, ancora, no: rispetto a Left 4 Dead, World War Z si distinguerà per la presenza di una componente ruolistica che aggiungerà qualcosa alla longevità generale del gioco, non particolarmente elevata. Avremo facoltà, infatti, di scegliere fra una delle sei classi, ognuna con al centro un’arma di riferimento differente assieme ad una serie di abilità speciali. In aggiunta, potremo utilizzare una nutrita selezione di armi (anch’esse aumenteranno di livello) che ci consentiranno di sbloccare ulteriori caratteristiche e componenti da aggiungere.

Nonostante le possibilità offerte, il comparto gdr soffre di una certa semplicità strutturale ed un senso di “non necessario”: in sostanza, la caratterizzazione delle classi non sarà così netta e specifica, rendendole sostanzialmente tutte diverse esteticamente ma molto simili in concreto, fatta eccezione per il medico ed il meccanico che avranno alcune abilità distintive piuttosto utili per il team.
Come detto, il gioco si può affrontare in cooperativa online e, al contempo, anche in singolo, esperienza un po’ carente soprattutto a causa di un livello di intelligenza artificiale dei nostri compagni bot non particolarmente esaltante. World War Z ha anche una componente PVP concettualmente standard ma che è, al contempo, piuttosto divertente e sicuramente la sezione ludica meglio riuscita del gioco, con unlock progressivi specifici della sezione e differenti modalità competitive a se stanti.

UN COMPARTO TECNICO DI TUTTO RISPETTO

Da un punto di vista tecnico, World War Z offrirà un comparto di tutto rispetto con delle punte di qualità sicuramente ragguardevoli. Utilizzando la stessa tecnologia dietro le riprese cinematografiche, il motore grafico del gioco riesce a gestire in modo ottimale veri e propri torrenti di non morti che riempiranno lo schermo in pochi attimi. Lo Swarm Engine fa, dunque, il suo dovere.

L’aspetto rilevante e da sottolineare energicamente è anche la versatilità dell’engine di offrire tanti modelli poligonali in movimento, renderizzati in tempo reale, ad un un frame rate sostanzialmente solido e piuttosto fluido.

Tecnicamente, il gioco ha degli evidenti problemi di netcoding, con lobby malfunzionanti e spawn in partite già pressoché finite: questioni che, tuttavia, sono piuttosto classiche al day one in giochi dalla forte componente online e che, parzialmente, sono già state affrontate con la patch 1.02. Graficamente, pur mostrando il fianco a causa di una qualitatà altalenante delle texture relativa soprattutto ai modelli degli zombie generici e ad alcuni dettaglia ambientali, il gioco mette sul piatto un look di discreto livello e più che dignitoso.

È da sottolineare anche il buon lavoro generale svolto a livello di comparto audio, dove la qualità dei suoni e dei rumori è omogeneamente buona e di livello.

COMMENTO FINALE

World War Z è uno shooter online cooperativo a tema zombie, discreto e ad un prezzo accessibile. Nonostante alcuni evidenti problemi e limiti, sia strutturali che a livello di contenuti, il gioco è divertente e spettacolare. Con un supporto adeguato post lancio, potrebbe diventare uno dei punti di riferimento del settore.

Donato Marchisiello

Pregi

Cooperativa online ed un fiume di non morti!. Comparto PVP divertente. Componente ruolistica di base,

Difetti

Contenuti e gameplay non particolarmente originali. Poche missioni disponibili al lancio. Alcuni problemi strutturali e tecnici di rilievo.

Voto

7+

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1 commento su “World War Z, Recensione”

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