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Cities: Skylines, Recensione PS4

Il city builder di Paradox approda sulla console di casa Sony

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L’evoluzione delle console e del mercato ha permesso l’arrivo di giochi che in passato difficilmente avremmo visto perché considerati tipicamente per Pc. Soprattutto se parliamo di city builder.

Difficilmente ma non un caso isolato perché titoli come SimCity, già nel lontano 1989, si presentarono su alcune console dell’epoca. Stesso discorso per SimCity 2000 mentre SimCity 3000 è stato portato su Nintendo DS a diversi anni dalla sua uscita.

Ma questa è storia. Andiamo all’attualità: pochi giorni fa ha fatto il suo esordio su PlayStation 4 un titolo che su Pc ha praticamente soppiantato SimCity (anche se riteniamo che SimCity 4 e SimCity 3000 siano comunque classici intramontabili, piuttosto divertenti e profondi) portando il genere a nuove vette. I più attenti avranno già capito: stiamo parlando di Cities: Skylines, uscito su computer nel 2015 a firma Paradox Interactive e Colossal Order in modo trionfale. Lo scorso aprile, il titolo è approdato su Xbox One e poco più di due settimane fa, esattamente per Ferragosto, ha fatto capolino anche sulla ammiraglia di casa Sony con una versione appositamente rivisitata da Tantalus Games.
Tale versione include anche la prima espansione uscita in ordine cronologico, After Dark che offre più “vita notturna”, ma senza le altre espansioni uscite in questi anni e soprattutto priva diverse caratteristiche che su Pc hanno firmato una netta differenza con la concorrenza come ad esempio il supporto alle mod, il terraforming ed altro.

Sarà in grado il re di questo genere a farsi rispettare anche su PS4? Sarà appetibile per un pubblico più abituato ad altro ma non del tutto esente da giochi dai ritmi più compassati e riflessivi? E soprattutto, come risponderanno i comandi? Saranno in grado di sostituire adeguatamente mouse e tastiera?

Ecco la nostra recensione di Cities: Skylines PlayStation 4 Edition. Buona lettura.

INTERFACCIA SEMPLICE, COMANDI BUONI MA NON TROPPO PRECISI

La versione PlayStation 4 propone una interfaccia utente piuttosto semplice a molto simile a quella Pc. I comandi rivisitati per il DualShock 4 sono piuttosto reattivi nella fase di selezione e di cambio di menu. E questo è un bene perché l’immediatezza è fondamentale. Scegliere cosa costruire e dove costruire verrà semplice.

L’interfaccia riesce ad offrirci tutte le informazioni che ci servono e ad andare facilmente da un menu all’altro, da un’opzione all’altra, da una costruzione all’altra con estrema chiarezza. Alcuni comandi poi sono stati ben implementati come la rotazione e lo zoom della mappa che saranno fondamentali nello stilare “il piano di edificazione” della nostra futura metropoli.
Non ci vorrà molto a selezionare le zone da destinare all’edificazione di case (si inizierà con quelle di bassa densità), centri commerciali o industrie. Così anche per scegliere le varie fonti di energia.

Ma il problema, soprattutto all’inizio, è quello della realizzazione dei collegamenti stradali e degli allacciamenti alle reti elettriche e dell’acqua/fognario. Se con mouse e tastiera si poteva giostrare con estrema precisione dimensioni e forme, con il joypad ci vorrà un po’ più di pazienza e tanto tempo al punto che consigliamo di mettere il gioco in pausa e progettare le reti. Pratica già fatta ampiamente su Pc ma da esasperare su console.
Quando si gestisce una cittadina con poche centinaia di abitanti il problema può essere secondario (e trovare soluzioni a possibili errori o distrazioni è meno traumatico) ma se si hanno più ambizioni e si vuole cominciare ad ingrandire il nostro piccolo centro trasformandolo, diciamo dal Villaggio Pinguino. fatto da qualche villetta gradevole. a Metropolis e poi a città sempre più grandi con centinaia di migliaia di abitanti (e palazzi, grattacieli, mega centri commerciali ed industrie megagalattiche nonché strade sopraelevate ed un robusto sistema di metropolitane e servizi pubblici), il discorso può farsi serio perché la gestione dei trasporti soprattutto necessita per forza di cosa di maggior precisione.
Non tanto dal punto di vista estetico ma da quello pratico e soprattutto economico: una svista può farci spendere soldi supplementari ed abbattere costruzioni, magari abitate o redditizie, non è mai una buona idea.
Una via dritta piuttosto che una curva può anche essere utile ma non esattamente funzionale al panorama. La varietà di strade in Cities: Skyline è enorme, a doppio senso, alberate, a più corsie, secondarie e molto più complicate ed è possibile anche realizzare percorsi circolari (come nell’ultimo SimCity uscito nel 2013, ndr).

Prima di chiudere questo paragrafo, accenniamo anche al comando per mettere in pausa ed a quello per accelerare o rallentare il tempo. Tre i livelli di velocità: Normale, veloce e velocissima.

GAMEPLAY DAVVERO PROFONDO CON INFINITE POSSIBILITA’

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L’apprendimento della costruzione delle strade, così come quella di tutte le altre strutture, è affidato a dei tutorial che però sono estremamente sbrigativi e servono sostanzialmente ad insegnarci quali siano i comandi da utilizzare per concretizzare le nostre idee basilari. Per il resto dovremo fare da noi facendo, come abbiamo già scritto qualche riga più indietro, attenzione.

Tutto poi sarà al servizio della logica perché in Cities: Skylines, i fattori di una crescita costante sono legati all’equilibrio. Ci piace sottolineare come sia possibile in questa versione scegliere di giocare con fondi infiniti senza quindi volersi affannare a studiare soluzioni funzionali per far progredire la città ed al tempo stesso avere un bilancio in attivo per continuare a finanziarne i progressi. Se, però, si deciderà scegliere questa opzione non si potranno conquistare i Trofei, immancabili, su PS4.

Ma non ci sono soltanto i Trofei da conquistare. Il gioco offre dei traguardi “interni” che variano secondo il numero di abitanti. Da 500 abitanti in su si potranno attivare le strutture per la Sanità (cliniche, pronto soccorsi e così via) e per lo smaltimento di rifiuti. Arrivati a quota 1.000 potremo piazzare (soldi permettendo), stazioni della polizia o dei vigili del fuoco nonché le prime scuole. Man mano che si sale, il nostro ventaglio di edifici a disposizione aumenterà a dismisura permettendoci di abbellire, modernizzare ed espandere la città anche con impianti sportivi, monumenti, parchi, canili e tanti edifici che danno un insieme vasto, variegato ed appagante… a tratti anche traumatico. Non sarà facile, anche visivamente ed affettivamente, che grattacieli e grossi complessi abitativi vadano a sostituire le bellissime villette a schiera di una strada secondaria. E che questa strada venga ingrandita collegando non più casette deliziose ma più imponenti condomini eleganti (a seconda della zona, ndr).

Cities: Skylines trova la sua grandezza nella (quasi) assoluta libertà d’azione e nell’offrire sempre tanti spunti per cercare di variare le proprie scelte o correggerle. Il gioco terrà conto, ad esempio e come giusto che sia, del tasso di inquinamento atmosferico.
Le industrie dovranno stare lontane dalle case e dai centri commerciali, ma bisognerà fare attenzione anche all’inquinamento delle acque e quindi piazzare depuratori vicino alle fonti (laghi, fiumi, mare). Questo c’era già nei SimCity ma qui è stato realizzato allo stato dell’arte. Non basteranno, ad esempio, una pompa d’acqua e delle tubature per offrire un servizio funzionante ma bisognerà anche mettere lo scarico delle acque reflue in una posizione adeguata in modo che le fognature non inquinino l’acqua potabile. Occhio anche alla diffusione di questi servizi perché la città crescerà ed i relativi collegamenti dovranno essere capillari in modo da non lasciare nessun abitazione, centro commerciale o sito industriale senza acqua, elettricità ed almeno un collegamento viario (che si tratti di strade, autostrade o ferrovie).

Ma la raffinatezza arriva ad alti livelli con l’inquinamento acustico: le pale eoliche sono ottime dal punto di vista ambientale ma turbano gli abitanti della città che quindi avranno bisogno di cliniche per curarsi e comunque di vivere ad una certa distanza da queste centrali che sono comunque piuttosto costose e meno potenti rispetto alle fonti di energia fossile che di contro è estremamente inquinante. Il gioco vede al futuro e spinge i sindaci a realizzare città ecosostenibili. Man mano che si creeranno dei problemi ci verrà comunque spiegato come poterli superare. I cittadini sono stanchi di vedere altre villette e vorrebbero divertirsi? Bene, si costruiranno parchi, aree verdi ma anche aree ricreative, impianti sportivi e molto altro.

I cittadini, anche in Cities: Skylines, hanno bisogno di tutto e man mano che la città si espanderà, sarà possibile costruire una maggior varietà di edifici ed ampliarne la capienza selezionando nelle abitate, commerciali ed industriali un maggiore livello di densità.
Questo permetterà la costruzione di grattacieli e palazzi che si stagliano e che cambiano la skyline della nostra metropoli. Ma si potranno piazzare tutte quelle strutture che servono comprese innumerevoli ricreative, per il benessere degli abitanti come scritto poco sopra. Senza tralasciare la gestione una rete di trasporti estremamente efficace (a patto di non bisticciare col joypad) in tutte le direzioni: strade, autostrade, raccordi, ferrovie, metropolitane, linee di autobus e così via come porti ed aeroporti. La larghezza delle strade sarà fondamentale e sarà altrettanto vitale collegare le diverse zone. Come su Pc, è anche possibile acquistare degli ampi lotti di terreno confinante man mano che verranno soddisfatti alcuni requisiti per espandere letteralmente il proprio centro abitato battendo quindi altri chilometri quadrati di territorio.

Gli abitanti hanno sempre richieste in evoluzione e le loro domande sono tenute sotto controllo dall’interfaccia utente che registra le tendenze. A volte sarà più utile costruire case per soddisfare le loro richieste, o destinare aree all’industria.

La gestione del bilancio non sarà impossibile e ci saranno possibilità per aumentare i nostri introiti limitando, quando possibile, le spese. Non solo tasse ma anche politiche utili per portare soldi alle casse comunali. Si può decidere, ad esempio di legalizzare le droghe leggere con un cospicuo aumento dei ricavi da tasse e turismo.

A proposito di turismo: ci sono le strutture ricettive, attivandone le relative politiche comunali, nelle zone più idonee della città, ovvero agli ingressi e molto altro. Insomma, Cities: Skylines ci regala un gameplay profondo con un livello di difficoltà non esattamente facile, soprattutto all’inizio ma non impossibile. Basterà entrare nei giusti meccanismi ed all’inizio si potranno fare cose sempre più decenti. Andando avanti ci vorrà sempre più pratica. Non sarà semplice, ad esempio, chiedere dei prestiti: gli interessi seppur non alti, all’inizio sono quasi insostenibili.

Ma le politiche possono essere molteplici: si può incentivare l’utilizzo dei mezzi pubblici rendendoli gratuiti per combattere traffico ed inquinamento o ancora incoraggiare l’utilizzo delle biciclette; si può approvare il riciclo ed attivare dei detector per il fumo e molto, molto, altro per rimpinguare le casse comunali o aggiustare il tiro sulle linee guida della disciplina dei cittadini.

LE BELLEZZE DELLA CITTA’ TRA ANFRATTI DELIZIOSI E PALAZZONI DA LASCIAR A BOCCA APERTA

Dal punto di vista tecnico, Cities: Skylines è un bel vedere anche su PS4. Ha qualche cosa in meno rispetto alle configurazioni alte, ma nel complesso è piuttosto ben fatta. Non mancano i dettagli interessanti dati anche dalla possibilità di costruire deliziose strutture in posti naturali molto belli: in riva al mare o in collina. Va da sé ma è pur sempre utile sottolineare come sia possibile scegliere all’inizio della partita la mappa sulla quale erigere le nostre fondamenta: pianure, collina, delta dei fiumi, zone costiere o su isole. Ogni ambientazione avrà le sue caratteristiche come tipo e densità di vegetazione, di alture sulla mappa e di risorse sul territorio.

Non solo gli edifici sono variegati ma ognuno di essi è molto dettagliato. Per non dimenticare degli effetti naturali, delle luci e delle ombre e su come il ciclo giorno-notte cambi aspetto alla città. Vedere un complesso armonizzarsi con la natura o una megalopoli cresciuta dal nulla è appagante. Costruire una piccola Beverly Hill o New York o ancora città immerse nel verde sarà una gioia per gli occhi grazie ad un 3d pulito e senza troppi fronzoli ma in grado di offrire spesso e volentieri piccole raffinatezza soprattutto quando la città prende (o ha già) forma.

La transizione tra giorno e notte vede effetti ombre e luci interessanti mentre è possibile zoomare da altezze satellitari a praticamente l’altezza della strada. Al massimo dettaglio di zoom abbiamo notato qualche effetto pop up nella vegetazione e qualche piccola incongruenza nelle animazioni (scriptate) dei cittadini. Nulla di grave o che mini l’esperienza di gioco.

Bene le musiche, varie e sempre in tono con il gameplay oltre che essere rilassanti con motivi orecchiabili ed alcuni pezzi mirabili. Del resto la colonna sonora di Cities: Skylines sarà presto protagonista di una nuova aggiunta della versione Pc del gioco al momento intitolata Concerts che permette di organizzare festival culturali aggiungendo strutture e politiche cittadine inedite.

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COMMENTO FINALE

Non c’è tantissimo da aggiungere a quanto già scritto. Cities: Skylines PlayStation 4 Edition (questo il titolo completo di questa edizione) porta sull’ammiraglia di casa Sony l’essenza del capolavoro assoluto che abbiamo ammirato ed apprezzato su Pc da due anni a questa parte. Certo, mancano alcune cose rispetto alla versione regina come alcune espansioni, gli editor per gli edifici e le mappe ed il supporto alle mod. Ed in più ci sono alcune piccole incertezze come la non precisione a tratti dei comandi ed alcune “limitazioni” dovute all’hardware della console. Diversamente staremmo parlando di un gioco da 9,5-10. Così non è ma è pur sempre divertente ed interessante giocarlo anche col joypad grazie ad un’interfaccia ben realizzata.

Peccato manchi l’italiano per non potersi godere anche i vari commenti dei cittadini che, tramite social fittizi (che ricordano Twitter) informano il primo cittadino, ovvero noi, ed invitino ad intervenire su qualche problema ricorrente.

Cities: Skylines prende molto dal passato ma proietta nel futuro questi insegnamenti molto bene. E su PS4 è gradevole. Se non avete un Pc e comunque non volete rinunciare a costruirvi la vostra città dei sogni, fate pure: è il gioco che fa per voi. Confidiamo, infine, che le espansioni, ed il supporto alle mod vengano poi aggiunte da Paradox.

 

Pregi

La base della versione Pc c’è tutta. Gameplay profondo e molto libero. Buona interfaccia. Grandissima varietà. Giocabile e rigiocabile. Graficamente gradevole. C’è anche l’espansione After Dark…

Difetti

… ma mancano le altre espansioni. Non c’è il supporto alle mod. Assente l’editor. I comandi sono discreti ma non precisi come mouse e tastiera.

Voto

8,5

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