Come ogni anno, EA Sports propone la sua visione del calcio. Nuove caratteristiche, nuovi miglioramenti (alcuni riusciti, altri un po’ meno e comunque poi corretti con patch) e ritocchi caratterizzano l’evoluzione di Fifa.
Qui vi parliamo della versione PlaySation 3 di Fifa 15, gioco uscito il mese scorso assieme alle edizioni per PlayStation 4, Xbox One, Xbox 360 e Pc.
Anche questa edizione, lo diciamo fin da ora, non offre tantissime novità rispetto al suo (illustre) predecessore. Ci sono tanti ritocchi, soprattutto dal punto di vista del gameplay e qualche lieve miglioria grafica qua e la. Ma sembra ormai una strada obbligata visto che già da un anno sono presenti le console Next-Gen e che il futuro ed il grosso del lavoro degli sviluppatori è, ovviamente, rivolto a queste piattaforme.
Da dire, comunque, che questi ritocchi, sia tecnici, che visivi, sono assolutamente palpabili e confermano quanto di buono avevamo visto nella demo nelle nostre prime impressioni.
COSA OFFRE FIFA 15 SU PLAYSTATION 3
Fifa 15 si presenta in modo familiare. Troviamo EA Sports Football Club, le amichevoli, il Match Day, le competizioni ufficiali di diverse nazioni (con le licenze complete della Serie A, della Premier League), le sfide di abilità, il calciatore virtuale, le modalità carriera (sia per gestire l’intera squadra del cuore che per il proprio alter ego) e, il Match Day Live (servizio con Goal.com per avere le notizie sul calcio reale in Fifa 15) e l’immancabile Ultimate Football Team.
La prima grossa differenza rispetto alle edizioni Next-Gen è la mancanza della modalità Pro Clubs.
Troviamo più di 70 stadi, 41 di questi sono reali, 21 sono inglesi (tutti quelli del massimo campionato e Wembley), gli altri provengono da altri 11 Paesi mentre gli altri 30 sono fittizi. Trentacinque, invece i campionati ufficiali sparsi in tutti e cinque i continenti, inclusi gli esotici massimi campionati turco, australiano, arabo e coreano.
Qualche novità, ad esempio, la troviamo nella modalità Carriera. Il sistema di scout è stato semplificato. Cercare e seguire un talento sarà meno macchinoso che in passato. I preziosi osservatori (dipende da quanto vogliate puntare sui giovani talenti, ndr), potranno segnalare anche automaticamente i punti deboli della rosa gestita in modo tale da poter indirizzare le proprie ricerche.
Il calciomercato, da qualche stagione sempre più importante nella serie Fifa, offre ancora più variabili per le trattative rese ancora più profonde. Comprare e vendere giocatori sarà una vera e propria arte. Tra i dati da tenere in conto per le trattative anche i rapporti con staff, con i media ed altro.
Sono state arricchite le opzioni tattiche visto che ogni squadra si può personalizzare con sei formazioni diverse ed assegnare ad ogni giocatore (portieri esclusi, benedetti estremi difensori, sempre esclusi dai moduli e dai tatticismi, ndr) un massimo di cinque “compiti” di attacco e di difesa. E’ anche possibile avere suggerimenti per le sostituzioni visto che è stata aggiunta questa voce nella gestione delle formazioni durante le partite.
Interessante anche la carriera giocatore. Come sempre si può scegliere qualsiasi ruolo (anche portiere, da Fifa 2011, è così, ndr) e con le proprie prestazioni, le proprie giocate si miglioreranno le proprie caratteristiche. A tratti esaltante la possibilità di far diventare un illustre sconosciuto campione ambito dai club più importanti.
Una comodità interessante e di sostanza perché velocizza di molto alcune operazioni ed adattare la squadra al proprio volere.
Da notare anche alcune scorciatoie nei menu. Finalmente è possibile, al termine di un’amichevole, scegliere direttamente dalla schermata del dopo partita se effettuare la rivincita con formazioni diverse. In passato si doveva uscire e rifare tutto dall’inizio.
L’INTRAMONTABILE ULTIMATE TEAM
Una delle caratteristiche peculiari della serie Fifa è senza dubbio la presenza dell’Ultimate Team. Modalità che offre la esaltante possibilità di creare e gestire un proprio club personale acquistando tramite pacchetti di carte, i giocatori, i potenziamenti, gli allenatori, i contratti, le maglie più prestigiose, gli stadi più grandi ed altro.
Ma come ben si sa, costruire la squadra fatta di campioni può servire fino ad un certo punto: caratteristiche come nazionalità, campionato e squadra reale in cui i giocatori militano, moduli preferiti ed altro fanno si che affinità ed affiatamento cementino la propria squadra pronta a disputare tornei (a patto che i server EA Sports permettano, ndr), sempre più importanti, prestigiosi e ricchi di premi che variano da moneta virtuale per acquistare i vari pacchetti virtuali o “figurine” singole.
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C’è anche la novità delle Squadre Sperimentali che permette di realizzare una squadra virtuale con qualunque giocatore e provare le varie affinità tra i calciatori. Utile per provare prima di iniziare a pensare concretamente a cambiare i giocatori.
L’altra novità, è la possibilità di prendere in prestito, per un numero di partite limitato, i giocatori nella lista EA Sports Football Club.
E non finisce qui: infine, è possibile organizzare stagioni tra amici per confermare il fatto che il Football Ultimate Team può essere considerato un gioco nel gioco che offre un gameplay parallelo.
GAMEPLAY ANCORA PIU’ FISICO
Uno dei punti forti della serie Fifa, negli ultimi anni, è stato senza dubbio il gameplay e la capacità di saperlo rinnovare di anno in anno vincendo da qualche tempo la sfida con la concorrenza.
EA Sports ha lavorato molto per limare i difetti e migliorare ancor di più il realismo.
Più fisico, maggior controllo dei movimenti degli atleti in campo ed un comportamento più realistico del pallone sono sempre da sempre le basi sulle quali il gameplay viene rinnovato di anno in anno.
Fin da subito, dalla demo, abbiamo notato i cambiamenti nel gameplay. I giocatori rispondono meglio ai comandi. Operazioni come dribbling e contrasti sono più convincenti grazie all’aumento delle animazioni ed alla fisica rivista. L’intelligenza artificiale è stata nettamente migliorata ed assistere ad errori inspiegabili (diversi da quelli gratuiti che possono essere dettati anche dalle caratteristiche del calciatore) dovuti a cali improvvisi sono diminuiti.
Non, però, eliminati. Il cammino verso la perfezione è lungo ma è doveroso segnalare i miglioramenti, anzi, queste limature.
Le fasi difensive ed offensive sono dunque migliorate e più realistiche che in passato e questo permette anche di realizzare giocate ancora più belle e soddisfacenti dal punto di vista videoludico. Le squadre stanno meglio sul campo ed è un dato importante. Più logiche e frequenti le sovrapposizioni in attacco per creare spazi, ma anche i rientri difensivi e le famose diagonali con contrasti più difficili da superare.
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Più difficile andare a segno sia per una fisicità migliore in generale, sia per la bravura dei difensori e soprattutto dei portieri. Quest’ultimi (lo abbiamo visto soprattutto su PS4 ma anche su PS3 non sono male), adesso sono ancora più spettacolari e non fini a se stessi con una varietà di parate ancora più ampia rispetto al passato. Smanacciate, uscite a valanga, doppi interventi (anche tripli a volte), miracoli, parate di piede (anche in stile hockey sul ghiaccio) finanche le parate “con le unghia” e molto altro ancora nel nuovo repertorio dei numeri 1.
Difficile vedere papere, che però non sono ancora state eliminate del tutto ed alcune sono dovute ad un’intelligenza artificiale migliorata senza dubbio ma non ancora perfetta, come abbiamo già accennato. E, paradossalmente, è meno difficile eluderli ed appoggiare a porta vuota.
E spesso e volentieri gli estremi difensori saranno sicuramente decisivi in modo positivo provocando l’ira funesta dei giocatori che controllano la squadra.
Da non sottovalutare la fisica del pallone. Ancora più credibile sia nei passaggi che nei tiri. I filtranti, che siano alti o bassi, sono si fondamentali per tentare di bucare le difese ma non sono sempre vincenti.
Si può optare per qualunque tipo di giocata. Passaggi rapidi e di prima, improvvise verticalizzazioni, rinvii alla meno peggio e così via. Il pallone nella stragrande maggioranza dei casi ha traiettorie credibili anche in caso di contrasti e di rimbalzi falsati dall’acqua o da campi in condizioni non ideali.
Abbiamo, invece, notato, una più facile (o meglio, meno difficile) realizzazione dei calci di punizione. Trovare la rete su calcio piazzato ci è sembrato meno frustrante che in passato.
In difesa, inoltre, usare il proprio fisico sarà necessario per evitare caterve di gol. Ogni distrazione può essere fatale. E metterci il corpo anche in modo plateale può segnare la differenza. I contrasti sono davvero interessanti e possono offrire spunti notevoli. Giocare “con i gomiti e di gomoti” può essere risolutivo in molte occasioni per arginare le folate offensive ma alcune volte possono anche essere sanzionate dall’arbitro.
COMPARTO VISIVO PIU’ PULITO, TELECRONACA RINNOVATA
Parliamo ora del comparto tecnico del gioco. Su PlayStation 3 e generalmente su console Old-Gen, assistiamo ad un impatto visivo classico ma potenziato. Luci ed ombre migliorate e qualche piccola finezza.
Tutto funziona come deve funzionare, effetti atmosferici compresi. Non tutti i giocatori hanno il loro aspetto reale. In Serie A, ad esempio, i big (e non tutti) hanno il loro aspetto reale. In B, invece, solo Catania, Livorno e Bologna, le tre retrocesse dall’ultimo massimo campionato, hanno “usufruito” dell’accordo tra EA Sports e Lega per le 20 squadre della Serie A con rose, maglie e loghi ufficiali.
Tra i cadetti non è ovviamente così e diverse formazioni hanno loghi fittizi. Emblematica la presenza del Borgocalcio (il Vicenza). Il fotorealismo, dicevamo… Higuain, Pirlo, Vidal ed altri big della A, possono essere facilmente riconoscibili.
Purtroppo abbiamo soltanto tre stadi italiani (San Siro, Olimpico di Roma e Juventus Stadium) mentre la Premier League può vantare su una copertura totale.
Interessante l’editor del giocatore nella Carriera “da solista” con tantissime possibilità di personalizzazione per realizzare al meglio il proprio alter ego calciatore.
Le animazioni sono potenziate e più fluide. Ad occhio questo dato viene a galla, magari, non subito ma si palesa comunque. Si evidenzia quindi un lavoro di “pulitura” decisamente importante. C’è anche una inquadratura supplementare, ancora più utile per i “tattici” che amano avere sotto controllo ampie porzioni di campo.
Anche il contorno fa il resto: il pubblico è decisamente più “interessante”, diciamo così, che in passato. Più dettagliato e meno anonimo. Non si può pretendere chissà che cosa, ma anche i modelli poligonali di questi e la loro varietà hanno subito un minimo restyling.
Rinnovata anche la telecronaca. Dopo anni di commenti firmati Caressa-Bergomi, si è passati alla nuova coppia formata da Pierluigi Pardo e Stefano Nava. La differenza si nota ma i nuovi contenuti non ci esaltano più di tanto.
Pardo fa la sua parte. Anche il buon Nava, per carità, ma riteniamo sia un po’ timido e poco naturale con commenti tecnici a volte troppo striminziti ed ovvi.
Inoltre, come sempre, con l’incedere delle partite, le telecronache cominciano ad assomigliarsi o, ancor peggio, ad essere inappropriate. Alcune volte abbiamo ascoltato commenti che non erano attinenti all’azione appena svolta. Succedeva in passato, continuerà a succedere in futuro anche se come sempre si limerà questo aspetto.
Effetti sonori sempre sugli scudi, così come eccellenti i cori da stadio. Quest’ultimi sono oggettivamente migliorati e più intensi. You’ll Never Walk Alone, il coro dei supporters del Liverpool, è stato implementato ed è sicuramente carico di effetto.
La colonna sonora è affidata a vari brani molto orecchiabili e da sempre si propone come uno dei punti forti dell’intera produzione calcistica griffata EA Sports.
COMMENTO FINALE
Fifa 15 fa il suo dovere anche su Old-Gen. C’è tanta sostanza, ci sono cose da fare e la loro gestione è diventata ancora più semplice grazie ad un’ulteriore semplificazione dei menu. Carriera, Ultimate Football Team, comparto multiplayer, le sfide, i giochi di abilità, stagioni e campionati in ogni parte del mondo permettono di non annoiarsi anche perché c’è sempre l’immancabile Ultimate Team.
Le vere differenze le troviamo in campo con un gameplay non rivoluzionato ma più corposo, più realistico che lascia meno spazio alle distrazioni gratuite agli errori inspiegabili grazie ad un’intelligenza artificiale migliorata. E non di poco.
Certo, non c’è la perfezione perché ogni tanto assistiamo a cose inspiegabili ma sono meno presenti che in passato. Più reattivi i giocatori per cui le giocate, anche ad effetto, sono più facili da realizzare. Eludere il portiere in uscita torna finalmente una cosa possibile e non una chimera, così come segnare su calcio di punizione. Le azioni eleganti e travolgenti possono susseguirsi ed alternarsi a contropiedi fulminei, o ad azioni difensive anche “sporche” ma efficaci.
Il bello, in Fifa, è che è possibile giocare con tante squadre e notare come anche le partite tra club minori e meno dotati dal punto di vista tecnico, sono divertenti. Non solo stelle del calcio ma anche “scarpari” (termine siciliano per indicare un calciatore, e non solo, scarso, ndr) possono offrire momenti divertenti.
La fisica del pallone è più realistica, e questo permette tiri più veri, passaggi più autentici ed un gameplay più soddisfacente. I portieri sono più forti anche se altalenanti: a tratti imbattibili a tratti paperoni anche se, come abbiamo già specificato, questi strafalcioni sembrano essere più limitati.
A questo aggiungiamo un’atmosfera più carica che rende le partite più emozionanti, un comparto tecnico che per quanto riguarda la versione PS3 ha saputo migliorarsi anche se di poco, una colonna sonora interessante e la novità del commento televisivo affidato a Pierluigi Pardo ed a Stefano Nava.
Tecnicamente non si discute più di tanto. Gli stadi sono resi bene, anche le superfici del campo, gli effetti atmosferici, le varie inquadrature mostrano un buon lavoro che si basa su quello già fatto nel corso degli anni. Il fatto però che il tutto giri in modo più fluido e con pochissime incertezze non può che far bene. Ci sono alcuni tocchi di classe anche se mancano, per ovvi motivi, quelli visti su PlayStation 4 (su Next-Gen vediamo l’erba del campo più definita, le zollette di terreno ed i ciuffi che saltano, e così via). Su PS3 non vi dono molti giochi di calcio…