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Cyber Rats, tra corridoi, sangue e neon, recensione

Tra trappole, cacciatori e panico costante, ogni passo del roditore è una scommessa al buio

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C’è un’idea, in Cyber Rats, che funziona al primo sguardo e ti resta addosso per tutto il tempo. Immaginate di impersonare un grazioso topo da laboratorio… Che finisce però in un incubo al neon, controllato da un’IA sadica che osserva ogni tuo singolo movimento, nonché errore.

Dietro a tutto troviamo Outpost Games, una software house fondata e composta da un singolo sviluppatore danese, Ronnie Ree, che vanta esperienze da lead animator in studi come IO Interactive (Hitman) e Ghost Ship Games (Deep Rock Galactic) e che si sentiva pronto a realizzare il proprio videogioco.

Entriamo allora nel labirinto con questa recensione di Cyber Rats. Ricordiamo che il gioco, pubblicato dallo stesso sviluppatore, è disponibile solo su Pc, via Steam. Buona lettura.

UN LABORATORIO SPIETATO E ASFISSIANTE

La premessa è semplice, nonchè cristallinamente spietata. Vestiremo i “panni” di un ratto, intrappolato in una struttura di test controllata dall’IA. Ogni run è un esperimento, e quest’ultimo prevede la nostra morte come dato statistico. La progressione non si incentra sull’arrivare a un “boss” di turno, bensì sul giungere vivi all’angolo successivo sapendo che trappole, mostri e minacce varie potrebbero trasformarci in poltiglia da un momento all’altro.

E qui sta il primo merito del gioco: Cyber Rats non punta solamente sull’atmosfera per riuscire a metterci pressione, ma lo fa proponendo (o meglio, imponendo) regole, un ritmo serrato e naturalmente la consapevolezza che non c’è posto sicuro nel laboratorio. Dopotutto viene scandito a caratteri cubitali: “nowhere to hide”. Non c’è posto in cui nascondersi. Un linguaggio diretto per dirci, anche, che non dobbiamo aspettarci alcuna clemenza.

OBIETTIVO CHIARO, PANICO COSTANTE

Cyber Rats

Cyber Rats offre il classico gameplay facile da comprendere ma difficile da “masterare”. Dovremo entrare nel labirinto (generato proceduralmente), completare degli obiettivi e trovare una via d’uscita. In mezzo sarà possibile trovare tutte le variabili capaci di trasformare ciascuna run in un’esperienza survivalistica dalla durata notevolmente limitata.

Percorsi che cambiano, minacce in grado di leggere i nostri movimenti e reagire di conseguenza (senza possibilità di contrattacco da parte nostra), trappole e via discorrendo. La generazione procedurale è un’altra carta vincente da parte di Outpost Games, ma in parte anche una condanna visto che il ripetersi di alcuni elementi sarà inevitabile.

Cyber Rats

Dove altre produzioni di natura roguelite si limitano a conferire al giocatore statistiche più elevate e null’altro, Cyber Rats prova a spingere anche sul nostro immaginario. Run dopo run infatti potremo sbloccare nuovi colori e tipologie di ratto, con stili volutamente disturbanti: cyborg, zombie, mutanti ecc. Aspetti che ci ricorderanno ancora di più la nostra natura, nonchè destino, di cavia da esperimenti.

Da evidenziare poi il supporto post-lancio dello sviluppatore operato finora. Recentemente infatti è stata introdotta una modalità Hardcore che ci lascerà con un solo ratto a disposizione, senza aiuti/risorse su cui contare e con permadeath. Un modo per ricordare il fatto che si tratta di un titolo rivolto anche a giocatori in cerca di un po’ di vera sfida.

“GRAZIOSO” FUORI, SPLATTER DENTRO

Cyber Rats

Altro valore aggiunto di Cyber Rats è la sua estetica “contrastante”. Da una parte infatti abbiamo dei graziosi modelli stilizzati per i roditori protagonisti, che però posso essere decapitati e in generare ridotti in poltiglia con uno stile tra il gore e il body horror leggero. Un mix che potrebbe infastidire i giocatori più sensibili, ma che ci ricorda con la sua inappuntabile coerenza il contesto in cui ci troviamo. Crudele, spietato, totalmente privo di clemenza verso il nostro topo (e verso i nostri stessi errori lungo il percorso).

In termini di prestazioni, il titolo gira davvero fluidamente. Oltre a essere leggero (circa 1GB di spazio su disco), le prestazioni risultano davvero solide. A livello audio c’è da segnalare l’impiego “temporaneo” (e comunque dichiarato a chiare lettere sulla pagina Steam) dell’IA per quanto riguarda le generazione di tracce audio e doppiaggio. I quali risultano discreti, ma speriamo in futuro di poter vedere qualcosa di più originale. Fermo restando che per essere un gioco realizzato da un singolo sviluppatore, il risultato è ben più che semplicemente apprezzabile nel suo complesso.

Cyber Rats

DA AVERE SENZA RISERVE

Cyber Rats è un titolo che nella sua semplicità ci ricorda l’importanza del non dover piacere a tutti. Un intento che oltretutto facilita l’atto di risultare memorabili, cosa in cui l’opera di Outpost Games riesce. Si tratta di una giostra tanto spietata quanto magnetica, con obiettivi chiari e con una tensione palpabile a ogni passo che arricchisce il desiderio di dimostrare che un roditore dal destino apparentemente segnato può ancora ribaltare il risultato. Certo, la ripetitività di fondo e l’impianto audio “provvisorio” tolgono un po’ di mordente alla produzione, ma resta comunque l’insieme di sforzi di un singolo sviluppatore che è comunque riuscito a mettere sul piatto un’esperienza memorabile nonostante l’assenza di combattimenti attivi.

Pregi

Concept azzeccato che fa del suo essere contrastante la carta vincente: tenerezza e horror brutale allo stesso tempo. Progressione tematica con originale sblocco di ratti e skin extra. Support post-lancio incoraggiante. Labirinti procedurali capaci di suscitare autentica tensione...

Difetti

... Ma inevitabilmente ripetitivi a causa del ripetersi di svariati elementi. Audio (musica e doppiaggio) temporaneo generato dall'IA di qualità altalenante.

Voto

8

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