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Sani Yang’s Laboratory, cuore romantico e mente inquieta, recensione

Una storia che alterna tenerezza e sospetto senza mai perdere ritmo

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Sani Yang’s Laboratory è uno di quei titoli che, già a una prima occhiata, ti fa capire dove vuole arrivare. Si tratta infatti di una visual novel romantica, ma incastonata dietro l’idea relativa alla gestione di un laboratorio. Un’idea che funge sia da collante narrativo che da lente per osservare un mondo particolare, abitato da creature antropomorfe.

Dietro allo sviluppo troviamo TALESshop, una software house indie sudcoreana specializzata in visual novel e dating sim con particolare enfasi sullo storytelling. La loro attenzione infatti è volta alla realizzazione di storie molto dialogate, che comprendono route multiple e con una forte attenzione a illustrazioni, musica e doppiaggio.

Andiamo a scoprire Sani Yang’s Laboratory in questa recensione. Ricordiamo che il gioco, pubblicato da Smilegate, è disponibile solo su Pc, via Steam. Buona lettura.

UN RISVEGLIO, UN DEBITO, UNA GABBIA DORATA

La premessa è semplice e “sporca” il giusto: ci svegliamo nel mondo dei Therio, una società di creature antropomorfe. A salvare per miracolo la nostra vita sono state la professoressa Sani Yang (genio scientifico con aura da scienziata folle) e la sua assistente Namo. Il problema? Nel frattempo ci siamo ritrovati con una montagna di spese mediche da saldare.

Per riuscirci non avremo altra scelta che diventare delle cavie da laboratorio. Ma contrariamente a quanto uno potrebbe pensare, da lì in poi non verremo tormentati dall’interrogativo “come fuggire da qui?”, bensì da “cosa sto accettando di diventare, restando qui?”.

Sani Yang's Laboratory

E’ un incipit obiettivamente interessante, perchè ci spinge ad approfondire sulla base di varie “molle”. La curiosità nello scoprire di che mondo si tratta, la nostra vulnerabilità intrinseca derivante dal fatto di essere, soli, deboli e “diversi” in un contesto sconosciuto, e infine il sospetto, legato alla natura del laboratorio (rifugio o trappola?).

L’opera di TALESshop gioca parecchio su questa tensione. Da una parte c’è il calore del vissuto quotidiano, la ruotine, le piccole gentilezze, mentre dall’altra vi è un costante retrogusto di “c’è qualcosa che mi stanno tacendo”.

UNA STRUTTURA PENSATA PER FARTI RESTARE

Sani Yang's Laboratory

Ludicamente parlando Sani Yang’s Laboratory si presenta come un dating sim a tutti gli effetti, con tre eroine principali (Sani, Namo e Kiwi) e route dedicate assieme a finali multipli definiti dalle scelte compiute. Un aspetto che vale la pena evidenziare riguarda il tentativo di offrire un senso di “vita da laboratorio” in grado di andare oltre al semplice flusso di dialoghi volto a un innamoramento da checklist.

Persone che lavorano, che si relazionano, che si scontrano, che si proteggono. Ed è qui che l’idea del team sudcoreano funziona meglio, cioè quando la romance non costituisce un “premio”, bensì la naturale conseguenza di trascorrere molto tempo nello stesso luogo. Respirando la stessa aria, condividendo il peso delle giornate.

E poi c’è la scelta, molto precisa, di aggiungere carne al fuoco con svariate storie secondarie relative a ricercatori Therio. Questo mostra la volontà di dare maggiore contesto e spessore al mondo di gioco, così da allargare la nostra prospettiva su di esso. Per gli amanti delle strutture narrative in stile “serie TV”, qui c’è pane per i denti insomma.

GESTIONE DEL LAB, UN’IDEA “PERFETTIBILE”

Sani Yang's Laboratory

La componente gestionale è il vero valore aggiunto di Sani Yang’s Laboratory, che lo distingue dalla stragrande maggioranza delle visual novel più tradizionali. Avremo la possibilità di reclutare studenti/ricercatori, assegnare loro dei progetti di ricerca e far crescere l’attività del laboratorio. Sulla carta costituisce un’ottima trovata. Questa componente gestionale funge infatti da “pausa attiva” tra una scena e l’altra, senza contare che dà corpo all’ambientazione.

Il laboratorio non rappresenta una semplice ambientazione che fa da sfondo a una storia, ma anche un concreto pilastro della produzione. La gestione tuttavia presenta qualche lacuna. Oltre a diventare presto ripetitiva, ci si accorge di come le scelte compiute, alla fine, non rappresenteranno altro che un passaggio obbligato per sbloccare scene aggiuntive. In sostanza, l’idea di base è davvero buona ma con un’esecuzione del genere, finisce irrimediabilmente col perdere mordente.

Sani Yang's Laboratory

Sul fronte della presentazione visiva, Sani Yang’s Laboratory punta su un mix piuttosto tradizionale ma indubbiamente efficace. Ovvero CG illustrate che accompagnano i momenti chiave della trama e render chibi 2D/3D per le normali scene di vita quotidiana nel laboratorio. E’ una scelta funzionale perchè di fatto aiuta a regolare il “tono” della narrazione. Quando essa si propone di emozionare il giocatore, il dettaglio sale vertiginosamente, per poi tornare più “normale” e leggero per il normale vissuto giornaliero.

L’elemento che però fa davvero la differenza è il doppiaggio (in coreano), la cui presenza, specie in una visual novel, non è per nulla scontata, anzi. Inspessisce lo scorrere della trama alla pari della colonna sonora (altro elemento su cui gli sviluppatori hanno voluto investire, tanto che è acquistabile separatamente dal gioco ndr), realizzata da AGUI e comprendente ben 49 tracce.

Sani Yang's Laboratory

DA AVERE SENZA RISERVE

Sani Yang’s Laboratory è un titolo che sa come intrattenere i propri astanti. Un mondo interessante che incuriosisce, un impianto narrativo solido e intrigante, tre route principali che promettono (e garantiscono) un percorso “sentimentale” coerente e un contorno di storie secondarie che arricchiscono piacevolmente la lore. Al tutto si unisce una presentazione, grafica e soprattutto sonora (versante su cui il TALESshop ha indubbiamente investito parecchio), davvero ragguardevole.

Non è però tutto oro ciò che luccica. L’originale componente di natura gestionale è meno profonda di quanto sarebbe potuta e probabilmente dovuta essere. Ciò nonostante, rimane una visual novel/dating sim stuzzicante (in più di un senso, nella fattispecie), con un cuore narrativo forte e un’ambientazione che presenta un ruolo ludicamente concreto. Da provare senza ombra di dubbio.

Pregi

Premessa intrigante e atmosfera costantemente sospesa tra rifugio e minaccia. Tre route principali doppiate e cast di supporto sorprendentemente ricco (anche nelle side story). Buon equilibrio tra CG "serie" e momenti più leggeri con lo stile chibi. Finali multipli e struttura che invoglia a rigiocare...

Difetti

... Anche se la componente maggiormente distintiva, la gestione del laboratorio, appare ripetitiva e poco approfondita.

Voto

8,5

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