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Supermoves, ninja warrior royale, recensione

Quando il parkour è alla portata di tutti, contendenti e creativi. Ancora meglio se fino a 40 giocatori...

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Si aggiunge alla ridotta schiera di titoli dedicati al parkour un nuovo contendente, in grado di offrire qualcosa che, forse, nessun’altro ha ancora proposto. Supermoves è un titolo arcade e multiplayer dedicato ad un parkour focalizzato sul divertimento, più che sul realismo. La possibilità di poter partecipare alle modalità multiplayer senza comprare il gioco (utilizzando la demo), tra l’altro, è veramente una “super-mossa”.

Dietro allo sviluppo troviamo Makea Games, una piccola software house indie finlandese al suo esordio con un titolo certamente sperimentale, per certi versi. L’accesso all’edizione deluxe del gioco ci ha anche permesso di mettere le mani su alcuni elementi cosmetici esclusivi che vi mostreremo più avanti. Senza dilungarci oltre, andiamo a scoprire di cosa si tratta con questa recensione di Supermoves.

Ricordiamo che il gioco, pubblicato dallo stesso studio di sviluppo, è disponibile solo su Pc, via Steam. Buona lettura.

IL BORDO DELLO SPECCHIO

Contenutisticamente parlando Supermoves è una fiera del divertimento di massa, o almeno l’intento del titolo vuole essere questo. Non solo una longeva campagna con eventi, gare a tempo e minigiochi in articolate arene urbane, ma anche una modalità editor e un ricco comparto multiplayer online. Le macro aree disponibili nella campagna sono 10, suddivise fra mappe aperte in stile “mini-open world” con piccole missioni poco impegnative, seguite da gare, prove a tempo e cacce al tesoro contro l’IA.

Se pensiamo che tali modalità possono essere avviate in multigiocatore competitivo contro un massimo di 40 giocatori, beh, il tutto non può che farsi decisamente interessante. Corse a ostacoli, tag team, alta marea (dove l’acqua salirà costantemente), sprint da punto a punto e altro ancora. Una sorta di Ninja Warrior ma in stile Fall Guys. Un’idea originale quanto valida, completa anche di un editor semplificato con cui creare percorsi e sfide, oltre che condividere e giocare le creazioni degli utenti.

Tolte di mezzo le “side quest” sparse nelle mappe libere, potremo mettere alla prova cosa avremo imparato dalle competizioni contro altri corridori controllati dall’IA. Il tutto al fine di raggiungere i campionati di parkour a fine carriera. Ogni mondo non richiederà più di 30 minuti per essere completato, ma di certo la varietà che gli sviluppatori hanno provato ad aggiungere si fa apprezzare. Anche se parliamo comunque di incarichi relativamente banali…

In Supermoves tuttavia le mappe di gioco e i livelli saranno decisamente sopra le righe. Palestre straripanti di palline colorate, città sommerse, parchi naturali, acqua-park e molti altri. A volte invece ci saranno veri e propri percorsi volanti (in barba alla fisica) per un più divertente spirito arcade. Sarà proprio questa leggerezza il focus del titolo, con salti e interazioni con trampolini e teleferiche ampiamente semplificati a discapito del realismo.

NEWTON NON APPROVA, MA SEGUE…

Possibilità non da poco in Supermoves sarà quella di poter usare sia la prima che la terza persona. In entrambe ci siamo trovati a nostro agio, ma abbiamo comunque preferito la telecamera sulle spalle, per mere questioni pratiche. Considerando un gameplay piuttosto veloce, in ambienti stretti o open space pieni di corde, ringhiere e pedane di salto, avere una visuale “esterna” aiuterà non poco.

I movimenti saranno semplici da gestire, visto che quasi ogni interazione sarà automatica con il semplice contatto. Per scavalcare piccoli ostacoli, aggrappasi alle teleferiche o correre sui muri infatti basterà avvicinarsi. Mentre per arrampicarsi su piattaforme più elevate servirà saltare o usare le “super mosse”. Queste ci permetteranno di compiere capriole in aria, con la stessa funzionalità di un doppio salto.

Il sistema semplificato di movimento presenterà tuttavia delle animazioni rapide e abbastanza macchinose. Per esempio la super mossa durante la schivata risulterà “incompleta” sull’atterraggio. Anche quella “wall-to-wall” all’indietro potrebbe mostrarsi meno grezza… Dall’altro lato della medaglia però Supermoves ci mostrerà qualche chicca come le verticali sulle funi e il sistema di rotolate, utili per atterraggi dall’altro.

Verremo avvisati riguardo cadute mortali da altezze eccessive, ma anche lanciandoci dai palazzi il nostro personaggio atterrerà sempre come nulla fosse. Visto lo stile arcade, sarebbe sensato avere almeno un’animazione dedicata, come la perdita dell’equilibrio (da grandi cadute) per dare valore alla rotolata nell’atterraggio. Abbiamo infine provato a giocare online ma la difficoltà a trovare giocatori è stata moltissima. La funzione per creare un tornero online invece restituisce un errore tecnico: perciò potremo solo partecipare…

ATTENTO A DOVE CADI…

Supermoves non nasconde quanto le sue ispirazioni provengano in parte dal cult Mirror’s Edge. Fra palazzi vetrati, pareti dai colori accesi e movimenti in prima persona “riconoscibili” potremo sentirci subito in famiglia, solo in una versione più accelerata e giocosa. Nonostante una grafica piacevolmente dettagliata e ricca di modelli curati (vedi gli interni dei palazzi, molti visibili) il titolo risulta piuttosto pesante a livello tecnico.

Abbiamo dovuto smanettare un po’ nelle impostazioni grafiche prima di riuscire a stabilizzare il gioco a livello di framerate, attivando per esempio l’NVIDIA DLSS e impostandolo su “performance”. Un settaggio anche nella media risulta comunque faticoso da mantenere, soprattutto per la mole di dettagli e la vastità di alcune aree. L’illuminazione, le ombre e i riflessi sicuramente fanno la loro bella figura, ma a volte troveremo anche delle dimenticanze, come modelli alle quali non sono state applicate le texture.

La modalità creativa di Supermoves risulta invece pratica e accessibile. Perfetta per creare il proprio percorso dei sogni o, per i più creativi, intere zone, sfide e gare con checkpoint, regole e meteo a scelta. Per certi aspetti tuttavia la produzione appare ancora un po’ grezza. Qualche scritta nei menu infatti mostra ancora frammenti di codice, mentre la telecamera in terza persona talvolta si blocca in prima, superando ostacoli vicini alle nostre spalle.

Per quanto riguarda le super move, sarebbe bello poterne avere altre da scegliere, oltre ai soli salti mortali. Il team di sviluppo potrebbe per esempio sostituire l’animazione e permetterci comunque di eseguire il salto doppio. Le sfide giornaliere e settimanali inoltre (utili per sbloccare skin di vestiario) si potranno completare solo online. Un vero spreco, considerando i server deserti. Almeno abbiamo potuto indossare qualche accessorio più alla moda con la nostra edizione deluxe…

CONSIGLIATO AGLI APPASSIONATI

Supermoves potrebbe essere il primo “parco di divertimenti” per appassionati di parkour. Le possibilità illimitate fornite da un semplice editor valgono da sole il prezzo del biglietto. La campagna e le mappe aperte sono inoltre una gradita aggiunta, così come il design dei livelli e i loro colori. Sempre accesi, divertenti e variegati. Peccato che si sia voluto dare troppa importanza a un comparto online desolato, che non ci permetterà di sbloccare decine di skin, ottenibili con sfide dedicate solo al comparto multigiocatore. Togliendo alcuni aspetti più spigolosi e una certa pesantezza tecnica, la creazione di Makea Games ha riempito certamente riempito un “vuoto” nel campo del parkour “videoludico” competitivo e creativo.

Pregi

Finalmente un editor accessibile in campo parkour. Campagna variegata e di qualità, come il design delle mappe e dei percorsi. Tante modalità appassionanti per sfide competitive in singolo e online...

Difetti

...con però una certa assenza di giocatori, che rende irraggiungibili i contenuti cosmetici delle sfide giornaliere in quanto eseguibili solo online. Una certa pesantezza tecnica che può migliorare sul fronte ottimizzazione. Qualche elemento meno curato qua e là.

Voto

7

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