Ereban: Shadow Legacy, recensione di una tenebrosa avventura furtiva

E se potessimo agire nell'ombra usando letteralmente un potere legato a quest'ultima?

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Circa due anni fa, nel corso dell’Xbox & Bethesda Showcase, Ereban: Shadow Legacy veniva presentato la prima volta al pubblico. L’esordiente Baby Robot Games, software house indie con base a Barcellona, aveva un accordo col noto publisher svedere Raw Fury, che prevedeva di lanciare il gioco non solo su Pc, ma anche sulle console Microsoft attraverso l’Xbox Game Pass.

Per motivi che non sono stati precisati, tuttavia, poco più di un mese fa il team di sviluppo ha annunciato su Twitter/X la fine dell’accordo con Raw Fury, e di conseguenza anche l’arrivo su Xbox One e Xbox Series X/S. Ciò però non ha scoraggiato gli sviluppatori, che hanno comunque portato a termine quanto si erano prefissati rilasciando in autonomia il gioco, e annunciando che la versione per console verrà realizzata in ogni caso, anche se non è chiaro quando.

Nell’attesa non ci resta quindi che andare a scoprire Ereban: Shadow Legacy in questa recensione dell’unica versione attualmente disponibile, quella Pc, via Steam. Buona lettura.

UNA LAMPANTE LIBERTÀ D’AZIONE

In Ereban: Shadow Legacy vestiremo i panni di Ayana, l’ultimo membro di una razza ormai dimenticata, capace di “fondersi” con l’ombra, e quindi in possesso di incredibili abilità. Nel corso dell’avventura dovremo vedercela con la Helios, una potente corporazione ultra-tecnologica che apparentemente ha risolto la crisi energetica in tutto l’universo, ma che in realtà cela diversi segreti…

Dopo essere stati quasi assoldati da loro per via dei nostri talenti, finiamo in una trappola e quindi imprigionati, salvo essere poi liberati dai True Sons. Un gruppo di resistenza umana che ha come obiettivo quello di smascherare la Helios e i suoi loschi fini. La tenebrosa e affascinante protagonista accetta quindi di sposare la causa di questi ribelli, ma nel frattempo cercherà anche di scoprire la vera causa della fine del suo popolo assieme a un eventuale coinvolgimento della Helios.

Iniziamo col dire che a dispetto di una prevedibilità di fondo (in termini di sviluppo), la trama appare comunque intrigante, specie dalle ottime premesse iniziali. Ci sarebbe però piaciuto avere un approfondimento maggiore su Ayana, sostanzialmente un’aliena, eppure così “umana”. L’avventura nel complesso prevede una comoda struttura a livelli, che potremo anche rigiocare singolarmente. Ciò risulterà parecchio comodo poichè Baby Robot Games offre un approccio aperto a dispetto della natura fisicamente delimitata degli scenari.

Per portarli a termine infatti non ci sarà mai un unico modo: anzi, saremo spinti ad agire con creatività sperimentando diverse strade per portare a termine la missione, più vari obiettivi opzionali. Un po’ come nella serie di Dishonored, per esempio, sarà possibile scegliere di spargere sangue (per modo di dire, visto che la stragrande maggioranza dei nemici saranno robot) oppure no. E ciò avrà anche delle ripercussioni sugli sviluppi della trama.

AGIRE LETTERALMENTE NELL’OMBRA

Come si può facilmente intuire a questo punto, Ereban: Shadow Legacy è un’avventura furtiva. Tuttavia, a differenza dei “maestri” dello stealth quali Solid Snake e l’Agente 47, non disporremo di concrete capacità di combattimento al di fuori delle uccisioni furtive.

Nel caso in cui dovessimo essere scoperti, quindi, potremo solo scappare, pena il game over. Ammesso e non concesso che potremo sempre trovare il modo di usare il nostro potere per eludere completamente tutti i nemici, va detto che anche in caso di avvistamento avremo diversi assi nella manica per tagliare la corda.

La capacità di fondersi con le ombre risulterà infatti un potere estremamente versatile. Oltre a poter diventare invisibili, saremo in grado di superare vari tipi di ostacoli e persino di spostarci tra le ombre di oggetti in movimento per raggiungere punti altrimenti inaccessabili.

Quest’ultima in particolare è una meccanica davvero interessante, che potrà essere adoperata in maniera estremamente creativa. Progredendo nell’avventura inoltre sbloccheremo diverse abilità aggiuntive, sempre legate all’ombra. Anche se si tratta formalmente di azioni (creare distrazioni, occultare corpi ecc) canoniche del genere, è il modo in cui il loro svolgimento viene eseguito tramite il potere delle ombre a risultare accattivante.

NON TUTTO RIESCE A LUCCICARE…

A fronte di un gameplay ben ragionato e realizzato in Ereban: Shadow Legacy abbiamo tuttavia riscontrato alcuni limiti, causati perlopiù da un’IA dei nemici non proprio al top. In primis la fuga da loro dopo essere stati scoperti ci è sembrata tendenzialmente troppo semplice. Nonostante il loro utilizzo di torce (nemiche dell’ombra, come si può immaginare), in generale una volta scomparsi dal loro campo visivo non faranno granchè per trovarci, e desisteranno sin troppo facilmente.

In altri casi invece siamo stati scoperti pur essendo piuttosto ben nascosti, senza una ragione apparente. Inoltre nel corso della nostra prova abbiamo sofferto di alcuni bug legati all’attraversamento delle ombre, tra cui qualche caduta “fuori-mappa” e personaggio bloccato in oggetti fisici. Eventi comunque rari mitigati oltretutto da un buon numero di checkpoint (che ci hanno permesso di non dover ripetere da capo il livello), ma si tratta pur sempre di imperfezioni che speriamo di veder risolte con delle patch future.

Visivamente invece l’opera di Baby Robot Games si presenta con una grafica cel-shading di buona fattura, che riesce a valorizzare l’ottimo design dei personaggi (protagonista in primis) e degli scenari, che tuttavia appaiono anche avari di dettagli, complici delle texture non proprio ad altra risoluzione in diversi casi. Va però ricordato che per la software house spagnola si tratta del titolo d’esordio (per giunta auto-pubblicato): dunque possiamo e dobbiamo riconoscere la bontà di quanto svolto, al netto dell’arretratezza di fondo.

Anche se non particolarmente memorabile, la colonna sonora si è dimostrata di buon livello, e capace di sposarsi con le tematiche della narrazione. A farci storcere un po’ il naso è stato giusto il doppiaggio (disponibile solo in inglese), non particolarmente “sentito” nella sua esecuzione. Trattandosi, ribadiamo, di una produzione indie in tutto e per tutto, apprezziamo tuttavia il fatto che ce ne fosse uno. Cosa tutt’altro che scontata.

CONSIGLIATO AGLI APPASSIONATI

Ereban: Shadow Legacy è un’accattivante avventura stealth che riesce a rielaborare in maniera ludicamente creativa quella che è la struttura propria di titoli sui generis. L’affascinante protagonista Ayana e le sue incredibili capacità arrivano a lasciare comunque un segno grazie a una trama interessante (con del potenziale tuttavia inespresso) e a un gameplay solido, almeno nelle intenzioni. Qualche défaillance sul piano tecnico tra IA dei nemici e limiti legati indubbiamente alla natura indie del progetto si fanno sentire, senza però andare a intaccare eccessivamente la bontà del prodotto. Quello di Baby Robot Games è quindi un esordio più che positivo, e aspettiamo di vedere il team catalano nuovamente all’opera in futuro.

Pregi

Trama sci-fi con il suo perchè. Per quanto totalmente derivativo, il gameplay appare solido e accattivante grazie alla rielaborazione "ombrosa" delle meccaniche tipiche del genere. A livello di design (ludico e visivo) si intravede la passione del team di sviluppo...

Difetti

... Ma anche i limiti dettati sia dalle risorse che dall'inesperienza. IA dei nemici non di rado discutibile. Alcuni bug mitigati da un buon numero di checkpoint. Tecnicamente un po' arretrato.

Voto

7+