Incredibile pensare quanto da un semplice “materiale di scarto” proveniente da un titolo “ignorante” come un Serious Sam, si potesse creare tanto. Eppure è proprio così che nacque il primo The Talos Principle (qui la nostra recensione). Croteam infatti era al lavoro su Serious Sam 4, dove l’idea era quella di inserire meccaniche inedite per la serie, volte alla risoluzione di enigmi in sezioni dove per la prima volta non ci sarebbe stato da combattere. Ciò che venne fuori fu così apprezzato che il team croato decise di realizzare un’opera a parte, lasciando invece il quarto capitolo di Serious Sam fedele alla tradizione.
Oggi parleremo quindi di The Talos Principle 2, prequel (e non sequel, a dispetto della numerazione) di uno dei migliori puzzle game finora rilasciati. Dietro al gioco troviamo Jonas Kyratzes (The Eternal Cylinder, Clash: Artifacts of Chaos) e Tom Jubert, (The Swapper, Subnautica), questa volta affiancati anche da Verena da Kyratzes (The Hand of Merlin, Serious Sam 4). Siete curiosi di sbirciare oltre il creato a suon di enigmi? Allora seguiteci nella nostra recensione della versione Pc di The Talos Principle 2. Ricordiamo che il gioco, pubblicato da Devolver Digital, è disponibile anche su PS5 e Xbox Series X/S. Buona lettura.
SUPERARE IL TEST DI TURING
Cos’è l’uomo? Un complesso groviglio di meccanismi puri, che si incastrano alla perfezione come gli ingranaggi di una macchina ben pensata e ancor meglio realizzata. Un involucro consapevole e autonomo in grado di eseguire ragionamenti imponenti e trovare soluzioni ingegnose. Un individuo in grado di sopravvivere e di evolversi attraverso il tempo, conquistando e facendo suo l’ignoto. Queste tematiche erano già ampiamente affrontate nel 1600 da molti dei nostri illustri predecessori…
Per Cartesio, i corpi degli uomini e degli animali funzionavano al pari dei meccanismi di un orologio creato da Dio. Per Leonardo da Vinci, l’uomo vitruviano era la perfetta rappresentazione dell’uomo al centro del cosmo. Così come per molti altri filosofi e teologi, la concezione dell’universo e dell’uomo-macchina si rispecchiava ne “L’analogia dell’orologiaio”. Un universo perfetto come gli ingranaggi di un orologio, disegnato da un architetto intelligente e meticoloso. The Talos Principle 2 fa suoi questi concetti, aggiungendone molti altri…
L’androide sensiente che impersoneremo sarà “1k”, ultimo (e millesimo) umanoide meccanico risvegliatosi dal giardino-simulazione in cui Elohim accoglie i suoi “bambini”. Una location di stampo egizio, dei puzzle da risolvere come “prove” e dei cancelli da aprire. The Talos Principle 2 ci farà credere per un attimo di essere ancora in una versione migliorata del primo capitolo, almeno finché non ci renderemo conto di trovarci nel tutorial.
Al nostro risveglio infatti ci ritroveremo (noi giocatori e il nostro alter ego) spaesati di fronte a tanta meraviglia. L’ultimo nato in una civiltà autonoma di androidi muniti di coscienza, consapevoli di essere i prodotti di un fondatore sconosciuto che li ha “lasciati indietro”. Il lato migliore di una nuova umanità, determinati nel voler essere migliori di quegli esseri umani che, in un passato indefinito, si annientarono con le loro stesse mani.
TRANSUMANESIMO E DIVINITÀ GRECHE
Una volta mossi i primi passi nell’evoluta e futuristica città di Nuova Gerusalemme e fatto le prime conoscenze con i nostri numerati “colleghi”, tuttavia, qualcosa smuoverà le masse. Una “proiezione” si manifesterà durante la nostra cerimonia di nascita, davanti agli androideschi occhi di tutti. Un evento fin troppo misterioso e sconvolgente per essere semplicemente lasciato al caso. Partiremo quindi come veri pionieri alla volta di terre inesplorate, inseguendo l’energia di quella misteriosa visione nella speranza di trovare delle adeguate risposte…
Nelle isole in cui giungeremo non ci saranno solo delle geniali stanze ad enigmi ad attenderci, ma anche i conflitti eterni fra entità della mitologia greca. Prometeo, Sphinix e Pandora sembrano contendersi i ruoli per qualcosa che va ben oltre la nostra comprensione, e che saremo destinati a scoprire. Come in passato, anche in The Talos Principle 2 non mancheranno i riferimenti ai testi antichi, tra cui affascinanti estratti di libri da varie epoche (anche recenti) e riflessioni sul creato e sulla percezione dello stesso.
Dopo i trascendentali eventi del primo capitolo eravamo pronti ad aspettarci di tutto, e nonostante la nuova strada intrapresa non siamo rimasti delusi. Trovarsi in prima persona a valutare e rispondere (con multiple scelte) alle eterne domande senza risposta dell’umanità sarà qualcosa di sublime. Come anche affascinante sarà trovarsi fra alcune delle più coinvolgenti storie della mitologia greca.
La prigionia di Pandora, le ali di Icaro e la condivisione del fuoco della conoscenza rubata agli Dei da Prometeo sono solo alcuni esempi. Per poter proseguire nella nostra ricerca attraverso una trama sempre più intrigante dovremo però metterci alla prova raccogliendo i frammenti della luce di Prometeo. Questi “fuochi” di conoscenza saranno racchiusi alla fine di ogni stanza ad enigmi. E raccogliendone abbastanza, saremo in grado di aprirci nuove strade…
PENSARE È UMANO, AGIRE È MECCANICO
The Talos Principle 2 espande la meccanica di esplorazione vista nel precedente capitolo offrendo mappe molto più vaste e aggiungendo una modesta quantità di attività secondarie. Una volta sbloccati i vari “mondi” saranno raggiungibili utilizzando una rapida monorotaia. Ogni location proporrà otto variazioni di “stanze” puzzle basate sull’elemento di gameplay presente nello stesso scenario.
Per esempio nella terra iniziale avremo uno “splitter” laser e dei puzzle basati sul suo utilizzo. Enigmi dalla difficoltà crescente e perfettamente tarata, che saranno in grado di esplorare ogni possibile utilizzo sul campo degli elementi forniti al giocatore, combinandone spesso gli effetti con altri strumenti già sbloccati. Un perfetto susseguirsi di sfide logiche che sapranno tenerci impegnati a volte anche per varie decine di minuti, prima di avere “l’illuminazione”.
L’ideale sarà sempre quello di seguire l’organizzazione predefinita dei livelli, numerati in ordine crescente. Questo perché in ogni primo livello di ciascun scenario ci verrà “presentato” il nuovo elemento di gameplay, come in una sorta di livello tutorial mascherato. Saremo comunque liberi di approcciare ogni stanza in qualsiasi momento, anche se potremo perdere quel filo invisibile di continuità che unirà, per difficoltà e processo cognitivo, ogni enigma al successivo.
Nonostante il primo capitolo comprendesse diversi elementi di gameplay peculiari, solo alcuni di essi sono stati ereditati da The Talos Principle 2. Non parliamo di nuovi puzzle basati sulle stesse meccaniche, ma di un materiale completamente nuovo che ha saputo farci sentire alle prime armi nonostante avessimo già consumato la prima esperienza. Solo alcuni elementi di base permangono, come le ventole, i cristalli riflettenti e i cubi.
MAI INCROCIARE I FLUSSI
Il gameplay di The Talos Principle 2 sarà fresco e costantemente stimolante. Avremo a che fare con apparecchi posti in cima a treppiedi in grado di raccogliere ed emettere raggi laser, rifrangerli, alternarli, sdoppiarli o cambiarne il colore. Alcune torrette potranno disabilitare meccanismi, altre scavare buchi nei muri o creare ascensori gravitazionali. Le fasi di “registrazione” presenti nel primo capitolo invece vengono qui riproposte in modo altrettanto creativo, prendendo il controllo di vari cloni di 1k. Saremo in grado di controllarli momentaneamente “passando il testimone”, al fine di aiutarci con le nostre stesse mani. Geniale.
Esplorando invece le enormi aree esterne potremo trovare valide perle di filosofia generale e riflessioni sul senso della vita, nonché alcuni extra in grado di approfondire la lore del titolo. Come se non bastasse potremo anche dialogare con i nostri compagni di spedizione, conoscendone il carattere, le paure o le perplessità, oltre che i loro pensieri sugli eventi della trama. A completare un quadro sociale finemente curato si aggiungerà la possibilità di “commentare” nei forum e nelle chat social, ottenendo il favore o il dissenso degli altri androidi a seconda delle nostre risposte.
Impossibile dunque lamentarsi riguardo al gameplay di The Talos Principle 2. La sua semplicità nel piazzamento degli oggetti è guidata da meccaniche solide, impermeabili e impossibili da aggirare o “rompere”, neanche per errore. Ironia della sorte, Croteam ha “assunto” un bot per testare i suoi puzzle, risolvendoli per decine di migliaia di ore, scovandone ogni possibile falla.
Si denota infine un rigoroso passo avanti in merito alle animazioni degli androidi. Dalla mimica facciale ai movimenti, non più “robotici” e freddi, ma più “umani” (gioco di parole) e convincenti rispetto al passato. E ovviamente non possiamo tralasciare la stravagante modalità fotografica. Ricca non solo di ogni funzione di scatto possibile, ma anche di una mole di pose (tra cui anche buffe) esagerata. Da provare assolutamente.
DATE UNA MEDAGLIA AL GAME DESIGNER
Cosa dire riguardo il lato tecnico di The Talos Principle 2? Una meravigliosa follia. In un’epoca dove tutto è già stato fatto ed è ormai sempre più difficile restare a bocca aperta, Croteam continua a creare arte. Se con le location del primo episodio siamo stati conquistati dalle suggestive architetture caratteristiche dell’arte storica, stavolta verremo folgorati da un modello di architettura a metà fra il rinascimentale e il fantascientifico.
Ogni singolo scenario rappresenta un imponente capolavoro di design architettonico. Delle vere opere d’arte, sorprendenti tanto nelle strutture quanto negli scorci naturali di ogni singolo ecosistema. Tutto questo ben di Dio sarà inoltre caricato viaggiando nelle gallerie della monorotaia. Una scelta obiettivamente intelligente, in grado di regalarci un’esperienza priva di caricamenti di sorta, oltre che degli stupendi panorami “da finestrino” nell’attesa.
Menzioniamo in conclusione la colonna sonora, ovvero un’ode alla musica orchestrale avente una potenza tale da far venire i brividi all’ingresso di ogni nuovo scenario. Essa sarà spesso affiancata da delicati cori angelici, con coinvolgenti motivetti che ispirano perfettamente l’idea di un futuro tecnologico immerso nella natura. Anche il comparto audio generale non è da meno, con “rumori” di interazioni tra elementi scenicamente convincenti e immersivi.
L’impatto grafico generale scatenato dall’utilizzo dell’Unreal Engine 5 risulta impressionante e ricco di dettagli. Dalle decorazioni nei muri “scavate” e raramente piatte ai modelli di androidi, differenti per usura e design in base al periodo di nascita. Una leggera grana permea le zone con un massiccio fogliame e la distanza focale tiene saldi gli FPS caricando rapidamente le texture:nulla di cui preoccuparsi. Se dovessimo trovare il pelo nell’uovo in The Talos Principle 2, menzioneremo giusto una fisica ambientale piuttosto incurante della nostra presenza. Peccato infine per la mancata localizzazione in italiano, ma questo è un altro problema…
DA AVERE ASSOLUTAMENTE
Ammettiamolo, superare se stessi dopo un primo e così trascendentale capitolo come The Talos Principle era una missione quasi impossibile. Eppure il team Croteam ci è riuscito. Un gioco nato da una costola di Serious Sam che si è trasformato in qualcosa di completamente nuovo. E brillando di luce propria è riuscito a rivoluzionare la concezione dei puzzle game a cui siamo stati abituati, unendo magistralmente fattori come open word, arte, mitologia (in questo caso greca) e una profonda trama esistenziale e filosofica. Ha inoltre affiancato a tutto ciò un’odissea orchestrale da brividi, in grado di accompagnarci attraverso moltissimi puzzle spacca- neuroni, ma anche geniali e appaganti, oltre che dalla difficoltà perfettamente calibrata.
The Talos Principle 2 riuscirà a mantenere alto l’interesse zona dopo zona, stuzzicandoci con temi e domande esistenziali sublimi, e ci permetterà anche di replicare, imponendoci nella storia universale col nostro pensiero logico. Verremo guidati sempre più a fondo nel cuore dei suoi eterni segreti, a suon di sfide ricche di nuovi e validissimi elementi, originali nella forma tanto quanto nell’utilizzo. Una cura generale impressionante che ci farà sentire nuovamente alle prime armi, e in grado di godere un’altra volta di una realizzazione perfetta e meticolosamente architettata. Delle piccolissime sviste di natura visiva, pari a granelli di sabbia in una galassia, non possono e non dovrebbero privare questo capolavoro del titolo e del voto che gli spetta. Ne fanno davvero uno ogni 10 anni di titoli così. Chapeau.
Pregi
Una rivoluzione per il genere dei puzzle game. Progressione sempre intrigante e avvincente, unita a una difficoltà sana, equilibrata e appagante. Puzzle geniali e perfettamente architettati, mai riciclati o frustranti. Grafica e colonna sonora ci faranno andare e tornare dal "paradiso" più volte. Chi è dietro al level design merita un aumento. Trama esistenziale affascinante, ricca di rimandi ai più appassionanti miti greci. Sostanzialmente privo di difetti...
Difetti
.., Ma potreste finire col domandarvi di cosa siete fatti, voi e l'universo in cui abitate.
Voto
10