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Street Fighter 6, la recensione di una nuova pietra miliare dei picchiaduro

Botte da orbi per tanto per i veterani quanto per i neofiti; Capcom vuole far giocare proprio tutti!

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L’iconico picchiaduro targato Capcom torna con un nuovo sfavillante capitolo. Street Fighter 6 è intenzionato ad alzare ancora di più l’asticella rispetto al quinto episodio (qui la nostra recensione). Ben accolto dalla critica ma non proprio dal pubblico; infatti, specie in termini di vendite, partì veramente a rilento. Questa nuova edizione invececerca di conferire nuova linfa vitale alla saga che ha fatto consumare le dita a tanti ragazzi nelle sale giochi. Con un occhio al passato e tante novità, l’azienda nipponica si è giocata il tutto per tutto per rilanciare questa IP. Volete sapere se c’è riuscita?

Un cambiamento drastico dopo i problemi avuti con Street Fighter 5 era assolutamente necessario in casa Capcom. Ciò è avvenuto con le dimissioni di Yoshinori Ono, il producer di quel deludente capitolo (e anche di altri titoli poco riusciti). Il suo posto venne poi assegnato a Takayuki Nakayama. E grazie a questo cambio ai vertici è potuta avvenire anche una piccola rivoluzione in termini di contenuti, offerti da questo nuovo episodio. Andiamo quindi a scoprire Street Fighter 6 nel dettaglio in questa recensione della versione PS5. Ricordiamo che il gioco, sviluppato e pubblicato da Capcom, è disponibile anche su Pc, PS4, Xbox One e Xbox Series X/S. Buona lettura.

TANTE MODALITÀ PER TUTTI

Street Fighter 6 fa quello che non vediamo spesso fare ad altri picchiaduro, cioè affianca una corposa modalità storia agli scontri nudi e puri che tutti conosciamo e aspettavamo. Questa nuova modalità, chiamata World Tour, ci permetterà di esplorare Metro City mentre impariamo e approfondiamo le meccaniche del gioco. Infatti potrebbe quasi considerarsi un super-tutorial, anche se il tutorial vero e proprio rimane comunque veramente dettagliato e ben fatto.

In quest’open world scanzonato e a volte surreale potremo creare il nostro avatar con un ricchissimo editor, e far diventare il nostro alter ego digitale un lottatore potentissimo. Girando per la città il nostro scopo sarà quello di trovare la “forza”, cioè l’energia vitale che ci porterà a combattere e a misurarci con gli altri combattenti. Tutti i cittadini presenti saranno intrisi di questa forza e saranno ben lieti di mettersi alla prova contro di noi.

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Infatti sarà possibile lottare con chiunque si parerà sulla nostra strada, mentre andremo in cerca dei maestri più forti in grado di insegnarci le loro tecniche. Troveremo così i personaggi storici di Street Fighter come Chun-Li, Cammy e anche tanti altri volti nuovi. Una volta che ci avranno accettati come allievi, ci insegneranno il loro stile di combattimento e le loro mosse speciali. Saremo quindi in grado di mescolare stili e mosse per creare un guerriero davvero temibile.

Inoltre, aumentando l’affinità con i vari maestri (seguendo le loro indicazioni e regalandogli degli oggetti), sbloccheremo delle interessanti aggiunte che ci mostreranno dei retroscena sul loro passato. Interassante il fatto che il personaggio da noi creato potrà essere usato anche online. Naturalmente non in match competitivi (appannaggio dei personaggi “ufficiali”), ma sicuramente divertenti nella modalità delle battaglie estreme, dove ci saranno molte altre variabili in grado di ravvivare il combattimento.

IMPARARE A LOTTARE NON È MAI STATO COSÌ FACILE

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Durante il World Tour avremo a che fare con missioni secondarie e minigiochi che saranno ottimi per imparare le meccaniche più complicate di Street Fighter 6. Dovremo fare mezze lune perfette, parate a tempo perfette e altre cose che saranno essenziali nei match online. Qualora non aveste voglia di giocare questa modalità non sarà un problema, poichè il tutorial di questo episodio è probabilmente il migliore mai realizzato in un picchiaduro.

Sono infatti presenti delle dettagliatissime spiegazioni che sapranno insegnarci qualsiasi fondamento, oltre alle tecniche più avanzate di questo capitolo di Street Fighter. Questo tutorial riuscirà a trasformare praticamente chiunque in un bravo giocatore, mentre coloro che sono già esperti potranno usare la funzione “allenamento” per ricreare quelle situazioni che li hanno messi in difficoltà nei match online, per poi studiare ed escogitare le giuste contromosse.

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Per darvi un’idea di quanto sia user-friendly Street Fighter 6, possiamo dirvi che vi sono delle schede informative per ciascun personaggio, dove vengono spiegati anche i momenti migliori per usare le mosse speciali di ciascuno.

Insomma, sviscerare il gioco e arrivare a comprenderne le meccaniche più profonde non è mai stato così, davvero, alla portata di tutti. Certamente servirà comunque una buona dose di impegno e costanza, ma nulla di impossibile.

E SE ANCORA NON BASTASSE

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Un capitolo a parte la merita, inoltre, la nuova mappatura dei comandi. Ci sono ben tre modalità tra cui scegliere: classico, moderno e dinamico. Il classico prevede gli storici sei tasti per sferrare pugni e calci con varia forza. La modalità moderna invece semplifica il numero di tasti e associa tre “intensità” ai tasti quadrato, cerchio e ics, e permette di sferrare una mossa speciale con il triangolo.

Anzi, se abbinata a uno spostamento laterale le mosse speciali diventano due. Questo modo di usare il pad (più facile e immediato) sarà d’aiuto ai novizi ma non solo, visto che di dimostrerà competitivo anche negli scontri ufficiali. Oltretutto anche nei futuri tornei si potranno usare entrambe le tipologie di mappatura.

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Ci sono però delle penalità da pagare per questo aumento di velocità, precisamente il 20% di danno in meno per le mosse speciali sferrate con un solo tasto. Pensiamo che un buon compromesso sia stato raggiunto. Ancora più semplice è infine la modalità dinamica.

Con questa sarà l’IA a decidere che tipo di attacco sferrare in base alla situazione di gioco, sempre premendo uno dei tre tasti che abbiamo detto prima. Chiaramente questa mappatura di comandi è dedicata a chi si affaccia per la prima volta ai picchiaduro, o se si vuole includere un bambino negli scontri. A nostro avviso è davvero apprezzabile questa intenzione di Capcom di non lasciare indietro nessuno.

E LE BOTTE VERE QUANDO SI DANNO?

Quelle le potete dare da subito! Tutti i giocatori di Street Fighter 6 non aspettano altro che sfidarsi e mettersi alla prova, e certamente Capcom non li farà aspettare. In questo capitolo infatti è stato creato uno spazio virtuale in cui i giocatori potranno entrare con il loro avatar, e da lì iniziare a scontrarsi con gli avversarsi. Sarà possibile scegliere tra diversi tipi di incontri, dove oltre a quelli classificati ci saranno sfide veloci e anche la modalità battaglie estreme.

Queste ultime sono particolari sfide in cui potremo inserire delle variabili per dare pepe al match. Far correre dei tori nell’arena, creare spazi elettrificati e tante altre diavolerie. In questo tipo di scontri potremo anche usare il nostro temibile personaggio creato nel World Tour, fornito delle combo di mosse micidiali (ma soprattutto spettacolari e divertenti) che avrà imparato.

COMBATTIMENTO CON UNA PROFONDITÀ INCREDIBILE

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Le modalità che vi abbiamo descritto finora sono solo un piacevole contorno al cuore pulsante di Street Fighter 6, cioè gli scontri tra i 18 personaggi presenti nel roster. Nakayama e i suoi ragazzi non si sono limitati a un semplice compitino di copia-incolla dal precedente capitolo, ma hanno inserito nuove meccaniche in grado di dare una profondità mai vista prima al combattimento.

Ciò che risalta di più è l’introduzione del Drive. Questa nuova tecnica si divide in azioni di attacco e altre di difesa. A inizio incontro avremo una barra Drive completa e la potremo usare per sferrare potenti attacchi come il Drive Action, o avvicinarci velocemente all’avversario con il Drive Dash. Ma anche la parata Drive e la sua più potente Drive Parry perfetta saranno essenziali nell’economia dell’incontro.

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Tuttavia non potremo abusare troppo di questo drive. Infatti qualora dovessimo esaurire la barra dedicata cadremo in un pericoloso stato chiamato Burnout. In questa condizione saremo molto più vulnerabili agli attacchi dell’avversario, che con una mossa speciale sarà in grado persino di stordirci. A quel punto saremo in sua balia, e un incontro che sembrava già vinto potrebbe ribaltarsi!

Questa nuova introduzione rende il combattimento un vero e proprio scontro strategico, dove l’organizzazione delle risorse sarà fondamentale e per nulla scontata. Chi si addentrerà nelle dinamiche più profonde di Street Fighter 6 capirà velocemente che ogni mossa presenta un costo e un beneficio, e riuscire a rispondere velocemente a quelle dell’avversario non è mai stato così importante per riuscire a sopraffarlo.

TECNICAMENTE PARLANDO

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Dopo le critiche mosse al precedente capitolo oggi non possiamo che tessere le lodi per quanto è stato fatto in Street Fighter 6. La grafica è stata rivista e le nuove arene sono stupende, con una ricchezza di dettagli incredibile. Anche i personaggi, di cui potremo scegliere tra due costumi ciascuno, risultano ottimamente ridisegnati. Inoltre la nuova meccanica Drive introduce degli sprazzi di colore che risaltano sullo schermo come esplosioni e appagano la vista.

Le imperfezioni si riscontrano soprattutto nel World Tour, dove alcuni cali di framerate potranno presentarsi durante l’esplorazione delle mappe assieme a qualche piccolo problema grafico. Si tratta tuttavia di cose di ben poco conto, soprattutto se consideriamo che si tratta dell’esordio assoluto nel franchise per questa modalità. L’altra piccola critica che possiamo muovere riguarda le musiche di sottofondo che, pur essendo complessivamente apprezzabili, non ci sono sembrate all’altezza di tutto il resto.

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DA AVERE ASSOLUTAMENTE

Street Fighter 6 segna una svolta nel mondo dei picchiaduro. Capcom vuole raggiungere più giocatori possibili uscendo dalla nicchia di gamer affezionati su cui di solito può contare. E lo fa introducendo una godibilissima modalità storia, assieme a un tutorial davvero approfondito che permette letteralmente a chiunque di imparare a giocare al meglio. Anche i diversi tipi di comandi disponibili vanno in questa direzione, con molteplici possibilità per venire incontro a tutte le esigenze.

Tuttavia, anche con l’intento di attirare nuovi giocatori, l’azienda nipponica non ha dimenticato gli appassionati di lungo corso. Questi ultimi infatti troveranno un sistema di combattimento con una profondità incredibile. I veterani saranno sicuramente felici dell’introduzione del Drive, che stratifica e completa un sistema di combattimento già apprezzato in passato. Siamo sicuri che vedremo dei tornei altamente spettacolari, dove una notevole dose di strategia sarà fondamentale per emergere.

Pregi

Sistema di combattimento profondo e variegato. Introduzione di una modalità storia piacevole e utile per imparare a giocare. Tutorial intuitivo e approfondito come mai prima d'ora. Gran comparto grafico.

Difetti

Alcuni piccoli difetti tecnici nella modalità storia e musiche non all'altezza del resto del gioco.

Voto

9,5

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