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Scars Above, la nostra recensione

Un peculiare action sci-fi alieno elementale, dove intelligenza e forza bruta si sfidano alla pari

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Il mondo dei videogames è vasto e colmo di sfaccettature. In esso dimorano titoli per ogni gusto e carattere, dai blasonati AAA alle non meno importanti produzioni indipendenti. Scars Above, di cui parleremo oggi, va a piazzarsi all’incirca nel mezzo. L’action shooter sci-fi di Mad Head Games, erroneamente considerato già da molti come la “copia low-budget” di Returnal, costituisce infatti un coraggioso esperimento con una sua identità ben distinta.

Oltretutto nei suoi ormai 12 anni di attività lo studio serbo ha realizzato parecchi titoli indie (tra cui acclamati rompicapo e avventure punta e clicca). Questa volta però il team ha alzato l’asticella, lanciandosi in un progetto ancora più ambizioso. Saranno riusciti nel loro intento? Scopriamo con la nostra recensione della versione Pc di Scars Above. Ricordiamo che il gioco, pubblicato da Prime Matter, è disponibile anche su PS4, PS5, Xbox One e Xbox Series X/S. Buona lettura.

LA PAURA AFFINA L’INTELLIGENZA

Da sei mesi il pianeta Terra è stato raggiunto da un oggetto alieno non identificato, stazionario al di fuori della sua atmosfera. Immense sono le dimensioni di quello che gli scienziati terrestri hanno definito “metaedro”, che con la sua massiccia forma piramidale potrebbe oscurare facilmente un intero continente. Perchè è qui, da dove proviene e cosa vuole da noi? Queste sono le domande che spingeranno i leader mondiali a stabilire un “contatto”, inviando una squadra di prescelti composta dai migliori ingegneri e scienziati del pianeta. Stiamo parlando della squadra S.C.A.R (Spedizione di Contatto, Analisi e Ricerca).

Durante l’avvicinamento la struttura aliena sembra però attivarsi. L’astronave viene poi teletrasportata attraverso lo spazio, schiantandosi e disperdendosi su un inospitale pianeta alieno. Noi vestiremo i panni della specialista di missione Kate Ward, che in seguito a delle inquietanti visioni riprenderà i sensi. Visioni dove delle forme di vita aliene sembrano avvertirla, donandole al contempo la capacità di interagire con alcuni monoliti, grazie ai quali potrà rigenerare il suo corpo all’infinito. Da qui Scars Above avrà inizio…

Il “metaedro”

Non sappiamo ancora se i membri dell’equipaggio siano sopravvissuti, ma lo scopriremo presto. La nostra prima e unica “arma” sarà, in realtà, uno strumento tecnico. Un emettitore di energia che, come brillanti scienziati, modificheremo per sfruttarne a pieno le capacità offensive. A patto però di trovare dei moduli di potenziamento sparsi sul pianeta. Alcuni di essi aggiungeranno persino degli effetti elementali, mentre altri potenzieranno danni, portata, munizioni e tipo di sparo del nostro “fucile”.

Scariche elettriche, colpi di fuoco, grappoli di ghiaccio e proiettili tossici saranno i quattro elementi fondamentali con cui affronteremo ogni sfida. Utili non solo per l’abbattimento di varie bestie aliene, ma soprattutto per la risoluzione di elementali puzzle ambientali. Scars Above inoltre ci permetterà di “creare” le nostre combo elementali. Fulminare nemici in acqua, incendiarli con liquidi infiammabili, congelarli o scioglierli con l’acido scatenerà poderose reazioni e, di conseguenza, degli importanti danni da condizione.

UNA SCIENZIATA ELEMENTALISTA

Quando si dice “acqua corrente”

Più che uno “sparatutto”, Scars Above può essere definito come un’avventura action sci-fi piuttosto lineare, dove la narrazione peserà al pari con l’utilizzo degli elementi. L’esperienza nei puzzle game dello studio serbo si fa sentire, con enigmi ambientali tutt’altro che banali. Sarà richiesta infatti una certa dose di attenzione ai dettagli e pensiero laterale. A meno che non vogliate trovarvi a girare senza sosta in cerca di quelle risposte che, per tutto il tempo, sono state sotto il vostro naso.

Nel gameplay avremo anche un lato rpg, sia pure di minima entità, con skill “isolate” in due sezioni distinte: Ingegneria e xenobiologia. La prima ci potenzierà dal lato tecnologico e offensivo, la seconda invece ci permetterà di migliorare salute e protezione. Le skill saranno acquistabili singolarmente, senza seguire dei rami specifici. Le troveremo però divise per gradi, dove sbloccheremo le “fasce” più alte man mano che acquisteremo le abilità della fascia precedente.

Skill semplici e piuttosto di contorno al gameplay reale

Per acquisire le abilità di Kate dovremo trovare dei “cubi” viola nascosti un po’ ovunque. Questi, come i nemici abbattuti e scansionati, ci forniranno conoscenza (esperienza, in termini videoludici) similmente a quanto visto nei soulslike con le “anime”. Tanto per rimanere in tema, troveremo anche delle strutture simili ai “fuochi da campo”. In questo caso si tratterà di pilastri alieni, che funzioneranno come checkpoint (ripristinando salute, gadget e munizioni). Cosa però che farà spawnare nuovamente i nemici nelle zone già attraversate.

Avremo quindi degli elementi ibridati a un gioco d’avventura che non sempre, tuttavia, avranno pienamente senso. Mentre in altre produzioni il farm di esperienza e le morti saranno inevitabili per riuscire a proseguire, in Scars Above non avremo di queste necessità. Infatti non sarà possibile ottenere esperienza dalle uccisioni, ma solo materiali per l’utilizzo di gadget e munizioni. State già urlando di noia? Vi fermiamo subito, precisando che non siamo su Dark Souls, né su Returnal. Di fatto in Scars Above capiterà raramente di morire più di una manciata di volte nello stesso punto. Sempre a patto di usare il cervello, beninteso…

ANALISI, CONCLUSIONI, RISOLUZIONE

Semplici indagini che ci faranno sentire come veri scienziati

Parte fondamentale del gameplay di Scars Above la ricopriranno i cosiddetti gadget, che popoleranno gradualmente una selezione a “torta” di facile utilizzo. Tra questi avremo uno scudo personale, campi di forza “rallentanti”, combustibile liquido e così via. Le abilità “tecniche” utilizzeranno la batteria del nostro zaino, mentre gli strumenti di sopporto come cure extra e antidoti necessiteranno della “fibra”, reperibile dai resti nemici.

Parlando di veleni, gli ambienti di gioco avranno un elemento aggiuntivo al quale fare costantemente attenzione. Non a caso capiterà di essere avvelenati e spesso colti di sorpresa (ci siamo anche spaventati, più di una volta). Il terreno intorno a noi sarà pericoloso e in alcune zone rischieremo persino l’ipotermia. Dovremo affidarci quindi alla vegetazione locale e ai loro composti (trasformati da Kate in “munizioni”), fonti di calore e all’occorrenza a “bombe ambientali” contro cui sparare.

“This girl is on fiiiiiire”

Scars Above possiede anche uno “spirito” legato ai classici videogame del passato. Nelle scene in prima persona dovremo analizzare e combinare degli elementi per giungere a una soluzione risolutiva. Da qui assisteremo a un’interazione tra oggetti la cui animazione ricorda la saga dei Resident Evil. Location e creature possono invece far tornare alla mente i primi Turok degli anni 2000. In generale potremo cogliere, seppur alla lontana, dei riferimenti a titoli quali Mortal Shell, Mass Effect Andromeda, Returnal e Doom.

Sul fronte cinematografico inoltre Mad Head Games sembra aver tratto spunto dal film Oblivion (2013), con Tom Cruise. Insomma, ci è sembrato di intravedere molte fonti di ispirazione, ma l’intento di realizzare qualcosa di proprio c’è stato, e nel concreto risulta in maniera inequivocabile. Definire superficialmente Scars Above “copia” di titoli più blasonati, poi, non solo sarebbe un insulto, ma una palese dimostrazione di ignoranza viste le diverse buone idee messe sul in campo dalla software house serba.

LE CICATRICI SBIADISCONO

Potremo usare l’ambiente a nostro vantaggio

Dobbiamo infine parlare dei numerosi alti e bassi di Scars Above. Un pendolo che oscillerà per tutta la campagna, dove vivremo un’alternanza tra meccaniche riuscite e scelte meno coerenti, a volte dal discutibile senso logico. Da un lato avremo l’ottimo gunplay elementale, preciso e appagante, con una reazione ai proiettili convincente. Dall’altro ci ritroveremo un moveset della protagonista piuttosto “legato”, anche nelle animazioni di movimento. Cosa, questa, che ridurrà il senso di realismo generale.

E ancora, capiterà di imbattersi in creature ostili biologicamente adattate all’ambiente, come ragni e vermi viscidi nelle paludi e abbomini con la pelliccia nelle zone gelide. Eppure, dalla neve uscirà comunque la stessa tipologia di mostri “nudi” visti nelle paludi, mentre le bestie più grandi saranno in una più sensata versione “invernale”. Dimenticanza questa che, visto il taglio “scientifico” del titolo, farà perdere non poca credibilità. Nota dolente anche nelle espressioni facciali, apprezzabili giusto nelle cutscene in computer grafica.

Ottimo il doppiaggio in inglese, che potrà essere comunque accompagnato dai sottotitoli in italiano. Non da meno la colonna sonora, composta da sonorità ambientali e digitali oltre che da “colpi” di chitarra elettrica ben integrati con le ambientazioni. Anche graficamente la produzione di Mad Head Games si difende piuttosto bene grazie a un buon impatto scenico. Peccato per alcune texture visivamente meno curate in alcuni segmenti di mappa. Un plauso per il level design che, a dispetto della struttura abbastanza lineare del titolo, ci ha fatto smarrire l’orientamento più volte in modi così banali da farci sentire effettivamente responsabili di ciò. Purtroppo però le incertezze di Scars Above non sono finite.

Bug visivi relativi ai bozzoli e al bottino (così come le siringhe “invisibili” nell’animazione di cura) saranno sostanzialmente la norma. Intelligenti e intriganti risultano invece le boss fight, a eccezione di quella finale che ci è sembrata eccessivamente sbrigativa e in generale non all’altezza di quelle precedenti. Segnaliamo infine che il respec delle skill sarà fortunatamente libero e gratuito; cosa inutile visto che sarà alquanto difficile non acquisirle tutte entro la fine del gioco. Dove, oltretutto, la presenza di un new game+ e la possibilità di caricare la partita dopo il finale avrebbe contribuito a rendere il titolo maggiormente longevo. Certo non è da escludere un’implementazione futura in tal senso, e noi ci speriamo.

Graficamente ottimo

CONSIGLIATO AGLI APPASSIONATI

Lamentarsi per ciò che non è come si vorrebbe e non apprezzare ciò che ci si trova dinanzi, è solo il primo passo verso un futuro dove la creatività e il coraggio saranno sempre più rare. Scars Above è un progetto AA (non AAA) che merita indubbiamente una possibilità. Quello di Mad Head Games costituisce infatti un “esperimento” dall’esito complessivamente positivo, nato dall’ibridazione tra passioni, idee, elementi e meccaniche di varia provenienza. Il risultato è una sequela di aspetti ben riusciti che però vengono penalizzati da una realizzazione forse troppo sbrigativa. L’aggiunta del new game+ e una boss fight maggiormente all’altezza di quelle precedenti avrebbero giovato non poco a una produzione che, sia pure oscillando tra alti e bassi (specie dal lato tecnico), può essere considerata molto più che dignitosa.

Pregi

La trama e l'annessa narrazione saprà soddisfare gli amanti della fantascienza. Meccaniche ambientali intelligenti e originali, almeno per questo genere. Enigmi stimolanti in linea con il taglio "scientifico" della produzione. Gunplay preciso e soddisfacente. Comparto audio di qualità. Svariate idee vincenti sotto un unico tetto...

Difetti

... Che non sempre però risulteranno coerenti e sensate all'interno di un'avventura piuttosto lineare, oltre che auto-conclusiva. Vari bug visivi a suggellare costanti alti e bassi di natura tecnica. Boss fight finale deludente. La mancanza di un new game+ affossa una longevità che sarebbe potuta essere ben maggiore.

Voto

7+

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