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Fresh Start Cleaning Simulator, recensione

Il mondo è un posto fin troppo caotico, prendetevi una vacanza green... E magari date anche una bella ripulita

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Ogni tanto è necessario staccare la spina, prendersi un po’ di riposo e tagliarsi fuori dalle classiche situazioni in cui ci viene spesso ordinato di andare a vincere una guerra da soli. Fresh Start Cleaning Simulator ci chiederà non a caso di fare, viceversa, una cosa tanto semplice quanto tranquilla. Ripulire l’ambiente e riportarlo al suo splendore. Come dite? E’ una mansione molto complessa? Non qui, non con il nostro fidato aspirapolvere/idropulitrice portatile.

Sotto il nome di Chicken Launcher, un piccolo team di sviluppo indipendente si è presentato già da qualche anno sul mercato portando con sé degli “umili” titoli di natura ambientale. Alcuni mesi fa abbiamo recensito sulle nostre pagine No Place Like Home, da cui questo nuovo progetto riprende varie meccaniche. Ci troveremo dinanzi a un “fresco inizio” o a un bagno ghiacciato? Scopriamolo nella nostra recensione di Fresh Start Cleaning Simulator.

Ricordiamo che il gioco, pubblicato da Awaken Realms, è disponibile esclusivamente su Pc, via Steam. Buona lettura.

SOMMERSI DALLA ME-RAVIGLIA

Il mondo ha bisogno di noi e dei nostri servizi, quindi senza ulteriori preamboli ci ritroveremo a fare la cosa che sappiamo fare meglio (?). Ripulire e rinfrescare vari ambienti colti da esplosive catastrofi di sporcizia. La natura è in pericolo e i suoi animali/abitanti ci chiederanno aiuto attraverso delle cartoline dagli spiritosi e piuttosto “evergreen” giochi di parole. Si volerà dunque da una località all’altra, nel mondo, per salvare i suoi habitat naturali.

Nei dieci livelli disponibili in Fresh Start Cleaning Simulator attraverseremo i principali continenti del pianeta e avremo modo di riconoscere (in piccole varianti) sia flora che fauna “di casa”. Man mano che purificheremo gli ambienti infatti la fauna del posto uscirà allo scoperto. Non basterà però solo fare pulizia e aspirare i detriti, ma dovremo anche “annaffiare” l’arida vegetazione, così da rinvigorirla e riportarla al suo verde splendore.

Quando lasci il gatto a casa da solo

Pulendo/rimuovendo i cumuli di fanghiglia e spazzatura noteremo anche delle strutture con le quali interagire. Che siano ponti da riparare per proseguire, casette abbandonate o cucce per animali, noi saremo in grado di aggiustare tutto, a patto di reperire i pezzi sparsi sotto le macerie. Le missioni in Fresh Start Cleaning Simulator saranno nel complesso semplici e non particolarmente memorabili. In effetti riusciremo a completarle anche senza leggere le istruzioni. Basterà infatti ripulire e interagire con ogni oggetto “fuori posto”.

In alcuni casi avremo delle piccole variazioni come nutrire gli animali, spegnere incendi o salvare alcune specie, ma nulla di particolarmente originale. Tutto potrà essere risolto raccogliendo gli oggetti, per poi consegnarli nel punto richiesto. A tutto il resto invece ci penserà il nostro attrezzo multifunzione, di cui vi parleremo fra poco. Una volta ottenuto un buon risultato generale, potremo dunque salutare la location e il suoi “animali tipici” per dirigerci altrove.

RISOLVERE IN UN BATTI-BALENA

Fresh Start in pillole

Il gameplay di Fresh Start Cleaning Simulator risulterà estremamente semplice e apprezzabile da chiunque, specie dai “gamer della domenica”. Dovremo solamente aspirare liquidi da qualsiasi fonte d’acqua disponibile e “spararla” sui cumuli di fango per “scioglierli”. Idem sulla vegetazione rinsecchita, al fine di rivitalizzarla. Una volta “distrutti” i cumuli di sporco rimarranno degli scarti, che dovremo aspirare con l’altro comando del nostro “fucile”.

Ogni buona azione ci ricompenserà in esperienza, che potremo poi spendere per acquisire miglioramenti da tre diversi alberi di skill. In cima alla catena di abilità e potenziamenti troveremo l’upgrade speciale di quella categoria. Nuovo spazio in borsa, più acqua nel serbatoio e così via, compresa la possibilità di ottenere e migliorare due robot che replicheranno le nostre due principali attività. Essi infatti potranno innaffiare e aspirare autonomamente una volta piazzati.

Gioiosa cooperazione

Dopo aver aspirato abbastanza lerciume in Fresh Start Cleaning Simulator e “abbeverato” la natura a sufficienza, si sbloccheranno nuovi stadi di risanamento, che potremo attivare liberamente. Alcuni stadi faranno tornare la fauna nel loro habitat, mentre la maggior parte delle volte avremo solo una vista “aerea” sul nostro operato. Non particolarmente appagante ma giusto di “riepilogo”, il che farà presto cadere nel dimenticatoio tale funzione.

Tra i primi upgrade disponibili avremo inoltre un radar (o sonar, più similmente) che evidenzierà gli elementi naturali ancora non rivitalizzati o non completamente nutriti. Parlando di un “simulatore di pulizia”, come scritto nel nome, ci saremo aspettati che tale funzione fosse sul podio, invece no. Il radar infatti non evidenzierà la spazzatura, rendendo complicato ritrovare piccole lattine e, di fatto, ottenere il 100% di completamento. Basterà comunque raggiungere il 95% per procedere, anche se a costo di una certa perdita di coerenza.

FARE LA DIFFERENZ-IATA

Pulire, pulire, pulire

Fresh Start Cleaning Simulator è un titolo umile, da prendere con il giusto peso (ovvero senza peso). Per quanto l’esperienza generale risulti rilassante e piacevole, a volte ci sembrerà di lavorare non tanto per il piacere di farlo, quanto per proseguire. Da innaffiare il giardino ai lavori socialmente utili la differenza talvolta sarà davvero sottile. Tutto dipenderà da come vi approccerete al titolo. A piccole dosi sarà rilassante e gradevole, ma difficilmente potrà “aspirare” a qualcosa di più.

Il lato tecnico purtroppo non riesce a portare con sé aria fresca, per così dire. Graficamente può risultare piacevole, ma presenta uno stile generale di basso dettaglio grafico, temporalmente molto arretrato. Vero che l’esperienza non punta sul fattore visivo, ma di certo una maggiore rifinitura di alcune texture non avrebbe guastato. Soprattutto negli animali, anch’essi in generale gradevoli, ma realizzati in modo visivamente più frettoloso rispetto al resto.

Il guanto accarezzerà dove vuole

Tecnicamente possiamo quindi associare il titolo di Chicken Launcher a uno scolapasta. Un pubblico giovanissimo o in generale casual potrà ignorare i vari inciampi strutturali, ma noi ne abbiamo trovati molti senza davvero cercarli. Piccoli modelli di strutture potranno farci incastrare nel terreno. Il bot innaffiatore ignorerà talvolta obiettivi nel suo campo d’azione, altre volte invece sparerà inutilmente, colpendo ostacoli posti davanti un obiettivo. Inoltre nell’area del bot innaffiatore è possibile affiancare il bot-aspiratore, ma non viceversa.

I due bot, insieme, ci aiuteranno non poco a smaltire la grossa mole di lavoro, almeno finché non li perderemo di vista. Essi infatti non saranno evidenziati dal radar, e andranno sempre recuperati manualmente. Il titolo ci darà luce verde nel piazzare i bot in posti irraggiungibili come in acqua. Su un pavimento sopraelevato? Finirà sotto e addio. Il 100% del risanamento inoltre sarà talvolta impreciso, con ancora modelli rilevati dai radar o spazzatura avanzata. Speriamo in qualche fix con i futuri aggiornamenti, ma al momento purtroppo si vola piuttosto bassi.

Gli animali avranno un’animazione in loop

SCONSIGLIATO

Fresh Start Cleaning Simulator prova a fare del suo, con un simulatore che più di pulizia riguarderebbe il risanamento e il recupero ambientale. Per quanto la spazzatura non manchi, alla fine della fiera i cumuli risulteranno sempre e solo degli “ostacoli” a una natura bisognosa di aiuto. Anche se alcune specie tipicamente “protette” appariranno con il risanamento, tutto il resto sarà fin troppo preimpostato, dandoci la sensazione di star ripulendo un presepe, più che un ambiente naturale. Fortunatamente i potenziamenti verranno in nostro soccorso per rendere più funzionale il nostro lavoro, a patto di fare attenzione agli svariati inciampi tecnici che evidenziano uno sviluppo frettoloso e poco attento.

Quelli di Chicken Launcher è un titolo che fa della tranquillità e della semplicità il suo primo obiettivo. Sfortunatamente però non riesce sempre a pieno nell’intento, lasciando ai giocatori un prodotto “finito”, ma con un’impostazione fin troppo lineare e svogliata nei contenuti. Se riuscirete a chiudere un occhio sul lato tecnico, l’esperienza potrà regalarvi qualche ora di riposo tra un titolo e l’altro, prima di finire riciclato anch’esso. Una maggiore cura generale sarebbe stata apprezzata, soprattutto nel sopracitato lato tecnico. Dopotutto, nello stesso ambito abbiamo titoli molto simili realizzati con qualità superiore (e per giunta free-to-play) come Island Saver. Consigliato solo a un pubblico smaliziato con poche o nessuna pretesa.

Pregi

Un passatempo da "altri 5 minuti" per i momenti di vuoto o di semplice stacco mentale. Piacevole a piccole dosi. Cartoline "creative".

Difetti

Realizzato frettolosamente, distrattamente e con poca coerenza verso se stesso. Inciampi tecnici in quantità su vari fronti. Pre-impostazione e ripetizione generale al limite del sopportabile.

Voto

5,5

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