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Soulstice, la nostra recensione PS5

Non combatterai mai da sola, se hai una sorella fantasma sulla spalla

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Soulstice ha fatto parlare di sé già dalla suo primo annuncio, e possiamo anticipare che gli sviluppatori milanesi di Reply Game Studios non hanno deluso le aspettative. Si tratta infatti di un action game frenetico e ben fatto, risultato delle fatiche di uno studio indipendente nostrano. Anche se il titolo non è privo di difetti, siamo felici del fatto che il nostro paese stia contribuendo sempre più spesso ad arricchire il mercato videoludico con prodotti di qualità.

Fortemente ispirato a giochi più famosi quali Devil May CryBayonetta il titolo nostrano riesce comunque a distinguersi per alcune trovate originali nel suo gameplay. Scopriamo in cosa in questa recensione della versione PS5 di Soulstice. Ricordiamo che il gioco, pubblicato da Modus Games, è disponibile anche su Pc e Xbox Series X/S. Buona lettura.

IL VELO SI STA PER SQUARCIARE

La storia di Soulstice è ambientata in un mondo dark e decadente, in cui il regno degli uomini e quello degli spiriti sono divisi da una sottile barriera chiamata il Velo. Questa separazione però non è sempre netta, e infatti alcune entità particolarmente potenti possono aprire una breccia per favorirsi il passaggio tra i due mondi. In questo modo gli spiriti maligni si riversano nel mondo umano, portando morte e distruzione. Ma qualcuno li può ancora fermare.

L’Ordine della Lama Cinerea è un’organizzazione deputata al controllo di queste invasioni. Dove per combattere questi nemici sovrannaturali si avvale di alcune particolari guerriere, chiamate Chimere. Queste combattenti sono il risultato della fusione di due persone in un unico corpo. Le due sorelle Briar e Lute costituiscono la chimera protagonista della storia, colei che guideremo nell’ardua lotta per chiudere la breccia sopra la città di Ilden.

Soulstice

Tutte le vicende che coinvolgono le nostre due protagoniste si svolgeranno interamente in questa città. La esploreremo in lungo e in largo, partendo dal porto fino ad arrivare all’imponente cattedrale che si può vedere in lontananza fin dai primi attimi di gioco. Quest’originale trovata ha i suoi punti forti, ma anche alcuni deboli. È sicuramente interessante vedere come cambia la città dai bassifondi fino ad arrivare ai quartieri più agiati.

Ma la stessa ambientazione dopo qualche ora potrebbe risultare piuttosto ripetitiva. Anche perché non vi è mai un vero e proprio stacco, anche nella scala cromatica, tra le varie aree che esploreremo. Infatti la palette di colori usati è limitata e rimane sempre su tinte scure, probabilmente per creare la sensazione angosciante e di decadimento che la città in rovina vuole trasmettere. E in questo, se non altro, ci riesce benissimo!

TWO IS MEI CHE UAN

soulstice

Il punto forte (e anche quello più originale) di Soulstice è sicuramente il suo gameplay. La chimera che possiamo controllare è costituita da due entità, la combattiva e agguerrita Briar e la più pacata ed eterea Lute. Quella che potremo direttamente comandare è solo Briar, mentre Lute fornirà supporto difensivo e attaccherà i nemici autonomamente.

L’arma principale di Briar sarà una sola, mentre quelle secondarie saranno diverse e le sbloccheremo avanzando nell’avventura. Quello che accomuna questo titolo ai suoi “fratelli maggiori”, come Bayonetta o Devil May Cry, è la possibilità di creare innumerevoli combo sia con l’arma principale che alternando quella secondaria. Inoltre sarà possibile usare diverse mosse speciali che sbloccheremo grazie ai cristalli accumulati.

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Lanciare i nemici in aria, far roteare un pesante martello o usare il letale arco saranno solo alcune delle opzioni disponibili. La sorella minore Lute invece sarà chiamata in causa per difendere Briar dagli attacchi nemici. Schiacciando con il giusto tempismo il tasto cerchio (parliamo ovviamente della versione PS5) potremo freezare per alcuni secondi gli avversari che si stanno scagliando contro Briar, oppure devieremo i proiettili a lei destinati.

Ma Lute non sarà utile solo in fase difensiva, in quanto durante i combattimenti con gli attacchi di entrambe faremo aumentare la Coesione tra le due sorelle. Quando la Coesione sarà al massimo potremo attivare degli attacchi devastanti, e la spada di Briar diventerà un’arma veramente letale. Lute inoltre sarà essenziale quando combatteremo gli spiriti incorporei, che solo lei può rendere tangibili. Attenzione però a usare quest’abilità oculatamente, altrimenti la stremeremo e dovrà allontanarsi da noi.

ITALIAN STYLE IS A GOOD STYLE

Soulstice

Lo studio italiano Reply Game Studios ha fatto un buon lavoro riguardo alla parte tecnica in Soulstice, anche se piccoli difetti non mancano. La grafica è curata e abbiamo trovato davvero gradevoli i personaggi principali in cel-shading. Il framerate a volte risulta ballerino, ma nulla di troppo disturbante o che possa inficiare lo svolgimento del gioco. Risulta viceversa ripetitiva, come avevamo già accennato, l’ambientazione generale. Nonostante i fondali siano molto belli e ispirati.

Infatti non c’è mai uno stacco netto tra i vari ambienti, e quindi potrebbe risultare pesante la ripetizione degli stessi elementi molto similari tra loro durante l’esplorazione della città di Ilden. Anche la telecamera potrebbe essere rivista. La visuale è fissa durante l’esplorazione, con un risultato molto interessante. Durante gli scontri invece diventa dinamica, ma spesso e volentieri non risulta molto efficiente, a meno di un nostro diretto intervento.

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Anche la colonna sonora non brilla per epicità o originalità. Il minimo sindacale viene raggiunto, ma di certo non ci metteremo ad ascoltare l’OST in separata sede. Mentre il doppiaggio, affidato a una veterana come Stefanie Joosten (Metal Gear Solid V), non delude affatto. Purtroppo anche i dialoghi tra Lute e Briar non sono particolarmente brillanti, il che è un vero peccato.

Sarebbe stato bello vedere approfondita la lore di gioco, o semplicemente il rapporto tra le due sorelle. Altro piccolo rammarico, data l’origine italiana dello studio sviluppatore, è la mancanza della nostra lingua. Infatti tutto il gioco è in inglese e solo i sottotitoli in italiano. Data l’origine della produzione sarebbe stato bello avere un doppiaggio nella nostra lingua. Tuttavia ci rendiamo conto che il budget limitato a disposizione di uno studio indipendente abbia portato a scelte diverse, quasi obbligate.

Soulstice

DA AVERE SENZA RISERVE

Soulstice è una piccola perla partorita dalla software house nostrana nota come Reply Game Studios, che ci porterà nell’immensa città di Ilden. Dove dovremo chiudere il varco che si è aperto tra il mondo dei vivi e quello dei morti. Un action frenetico con una buona dose di originalità che sicuramente divertirà tutti i giocatori. Due sorelle unite nel corpo e nell’anima saranno le protagoniste di questa impari lotta contro le forze del Caos. Preparatevi a inanellare una serie di combo con tutte le armi disponibili!

Pregi

Divertente action con molte combinazioni e varie armi. Ben sviluppata la sinergia tra le due protagoniste. Ottima grafica con fondali bellissimi...

Difetti

... Anche se risultano piuttosto ripetitivi. Telecamera a volte imprecisa, che dovrà essere "addomesticata" dal giocatore. Framerate talvolta incerto.

Voto

8

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