Il mondo dei videogiochi simulativi abbraccia diversi aspetti della vita quotidiana, siano essi lavori o veri e propri hobby. Quella di Car Mechanic Simulator iinvece è una serie che ha visto numerose iterazioni, sempre nel tentativo di migliorare quanto proposto iin precedenza. Oggi ci occuperemo di Car Mechanic Simulator Pocket Edition 2, nuovo capitolo del popolare franchise sviluppato e pubblicato da Ultimate Games S.A.
A differenza della serie “madre”, in questo caso il team polacco intende presentare quegli stessi elementi iconici in ottica “ridotta”. Il risultato è altalenante, e vedremo il perchè nel corso di questa recensione di Car Mechanic Simulator Pocket Edition 2. Titolo, ricordiamo, disponibile esclusivamente per Switch. Buona lettura.
UN’OFFICINA NEL CASSETTO
Al netto della presenza di elementi casual, Car Mechanic Simulator Pocket Edition 2 è un titolo simulativo che offre al giocatore la possibilità di crearsi una propria officina. Il tutto condito dalla presenza di più di 40 veicoli e oltre mille parti di ricambio. Il principale elemento del gioco riguarda la possibilità di riparare le macchine attraverso un sistema di ordini generato casualmente. Inoltre, come per i capitolo presenti su Pc, avremo accesso a varie altre funzionalità quali per esempio la verniciatura, la messa a punto e un circuito per i test. E’ presente anche una discarica dove poter cercare vecchi bolidi da rimettere in sesto.
Il gioco è ricco di contenuti, e offre per l’appunto svariate feature interessanti per tutti gli appassionati di auto e in generale di motori. I principali miglioramenti di questa edizione riguardano una fisica avanzata, la possibilità di migliorare la propria attività di officina, un aspetto grafico superiore e il testing su tracciato. Purtroppo però tanto ben di dio non è stato implementato al meglio, ma ne parleremo con ordine. A livello di engine, il titolo si base comunque su Car Mechanic Simulator 2018, realizzato da Red Dot Games. Del quale Car Mechanic Simulator Pocket Edition 2 costituisce a tutti gli effetti uno spin-off.
AI NASTRI DI PARTENZA
Dopo un video introduttivo, dal menu principale del gioco potremo decidere se continuare una partita o se iniziarne appunto una nuova. Durante la fase iniziale troveremo un imprescindibile tutorial che consigliamo di seguire con attenzione, al fine di prendere per bene confidenza con le meccaniche. Il motivo è presto detto. Rispetto al “fratello maggiore” su Pc, qui non saremo seguito proprio passo passo.
Buona parte del tutorial infatti sarà ridotto a una serie di spiegazioni, abbastanza sbrigative, relative all’utilizzo dei vari pulsanti della Switch. Di fatto verremo spinti a lavorare di trial & error, almeno agli inizi. Mentre il joycon sinistro permetterà lo spostamento nello spazio del nostro alter ego, quello destro sarà affidato al cambio di inquadratura.
I pulsanti invece saranno necessari per eseguire tutte le altre azioni, dall’ordine del materiale alla messa in opera delle procedure di riparazione e (s)montaggio. Ed è qui che iniziano i problemi, visto che i suddetti comandi (non modificabili) porteranno non di rado a travisarne l’utilizzo, rendendo la progressione poco intuitiva.
In più di un’occasione ci è capitato di perdere tempo aggiuntivo nell’atto di trovare la combinazione di input esatta per eseguire un compito spesso molto semplice. Il resto del tempo invece passerà tra l’accettazione di una comanda e le relative operazioni sulle vetture.
LAVORO APPAGANTE MA DIFFICILE
Cambiare l’olio, sistemare i freni, controllare gli ammortizzatore, sostituire parti danneggiate della carrozzerie. Esse saranno solo alcune delle operazioni che dovremo portare a termine durante lo svolgimento delle varie commissioni. In Car Mechanic Simulator Pocket Edition 2 ogni parte di ricambio avrà una percentuale di durabilità. Più questo numero si avvicinerà allo zero, più sarà urgente la sostituzione del pezzo in questione.
Una volta identificati i pezzi non più utilizzabili su una macchina, dovremo trovare il fornitore giusto al telefono. Spesso arriveremo ad accumulare molti pezzi di ricambio da riutilizzare, cosa che renderà il tutto un po’ più realistico. Alla fine di ciascun incarico invece guadagneremo denaro che potremo reinvestire nel lavoro successivo.
In questo senso la progressione risulterà piacevole, anche grazie a un sistema di punti esperienza che garantirà man mano l’accesso a strumentazioni migliori e in generale all’ampiamento dell’officina. Il problema è che tali miglioramenti si potranno ottenere con il contagocce. Dunque per arrivare a ottenere l’officina dei nostri sogni saranno necessarie parecchie ore di gioco.
Probabilmente troppe, vista e considerata la ripetitività delle azioni che dovremo compiere nel nostro lavoro all’officina. Resi più frustranti dai comandi ai quali abbiamo accennato pocanzi. Essendo un titolo che intende rivolgersi agli appassionati di auto e motori, è probabile che questi ultimi tenderanno a chiudere un occhio sulle sbavature.
BELLO O COMPROMESSO?
Come abbiamo detto prima, l’engine di Car Mechanic Simulator Pocket Edition 2 è quello basato su Car Mechanic Simulator 2018. Il risultato in termini grafici è gradevole, anche se va detto che la Switch fa fatica nelle sessioni più impegnative. Specie nel corso delle prove sul tracciato (quando andremo a testare le macchine riparate), la console tenderà ad arrancare vistosamente.
Anche le texture appaiono “sporche”, a simboleggiare la necessità da parte degli sviluppatori di ridurre fortemente i dettagli al fine di garantire una sufficiente fruibilità. Una serie di compromessi che ritroviamo anche sul fronte audio, con poche tracce ripetute continuamente.
Qualche effetto sonoro in più, soprattutto ambientale, non avrebbe guastato. Per quanto si tratti di elementi certamente secondari in produzioni di questo genere. Certo su Pc ci possono essere le mod a venire in nostro soccorso. In questo caso invece saremo costretti ad accontentarci di ciò che avremo di fronte.
POTREBBE DARE SODDISFAZIONI
Car Mechanic Simulator Pocket Edition 2 è un titolo dal grande potenziale, tuttavia mal sfruttato e ottimizzato. Il sistema di controllo richiederà tempo per essere assimilato. E anche in quel caso risulterà comunque ostico e macchinoso. Le imperfezioni dei veicoli e i problemi che dovremo affrontare saranno fin troppo evidenti, anche per via di una progressione interessante ma nel complesso davvero troppo lenta. Senza contare gli eccessivi compromessi sul lato hardware. Quello di Ultimate Games S.A è un prodotto che si rivolge a una nicchia ben precisa, probabilmente capace di sorvolare su questi problemi. Il tutto allo scopo di godersi l’unico titolo di questo tipo attualmente disponibile sulla console ibrida di Nintendo.