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S.W.A.N.: Chernobyl Unexplored, recensione PS5

L'esordiente studio Volframe ci porta a vivere i mesi successivi al disastro di Chernobyl; ecco come è andata

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Chernobyl e le drammatiche conseguenze del disastro che questo nome richiama sono ben note a tutti quanti. Tantissime opere cinematografiche, letterarie e videoludiche hanno preso spunto dagli eventi del 1987, traendone spesso storie molto interessanti. S.W.A.N.: Chernobyl Unexplored, lo anticipiamo, però non c’è riuscito.

Come avremo modo di scoprire, il titolo realizzato dall’esordiente studio polacco Volframe non riesce minimamente a lasciare il segno, al netto di un’idea di base alquanto intrigante. Di seguito la recensione della versione PS5 di S.W.A.N.: Chernobyl Unexplored. Ricordiamo che il gioco, pubblicato da Art Games Studio, è disponibile anche Pc, PS4, Xbox One, Xbox Series X/S e Switch. Buona lettura.

PERCHÈ SI CHIAMA CHERNOBYL UNEXPLORED?

Questa è la prima domanda che sovviene dopo aver terminato l’introduzione che ci attenderà in S.W.A.N.: Chernobyl Unexplored. Infatti Chernobyl si rivela essere solamente la zona in cui sarà collocato l’istituto di ricerca che andremo a esplorare. Purtroppo però non avremo la possibilità di vedere alcunché al di fuori di esso. Perciò scordatevi di poter passeggiare nella Zona Proibita come in Chernobylite (qui la nostra recensione) o di poter vedere le conseguenze dell’esplosione della centrale nucleare.

La storia tuttavia inizia in maniera incoraggiante, mettendoci nei panni di un ricognitore che dovrà controllare la presenza di alcuni segnali di vita presso un edificio di ricerca russo segreto, chiamato proprio S.W.A.N. Acronimo che starà per Syndrome Without A Name. Sotto questa definizione gli scienziati che vi lavoravano hanno raggruppato una serie di malattie che non potevano essere catalogate in maniera convenzionale.

swan chernobyle

Senza fare troppi spoiler, vi diremo che anche gli studi condotti in questo posto non erano convenzionali e che il capo della ricerca, il professor Kaydanovskiy, era ben presto uscito dal seminato. Questo luminare era convinto di poter aprire dei varchi interdimensionali usando le abilità di certi pazienti, e sembrerebbe pure che ci sia riuscito! Scoprire a quali strani sviluppi questi studi hanno portato lo lasceremo a voi, se ne avrete il coraggio.

Non tanto perché il gioco in sé vi farà tremare di paura. Certo, l’ambientazione è abbastanza angosciante e vi saranno diversi jump scare ad attenderci. Peccato però che ben pochi di essi sortiranno l’effetto sperato, senza contare che anche il resto non risulterà così impressionante. Questo a causa della scadente realizzazione tecnica del titolo, che scoraggerà l’arrivo ai titoli di coda (cosa, comunque, che richiederà poco più di due ore scarse).

ESPLORANDO LA MENTE UMANA

swan chernobyl

In S.W.A.N.: Chernobyl Unexplored dovremo muoverci tra gli oscuri corridoi della clinica di ricerca e risolvere elementali puzzle ambientali per poter avanzare e scoprire tutti i segreti che si celano laggiù. Per farlo preparatevi a leggere deliranti e lunghissimi papiri su esperimenti, dimensioni alternative e macchinari inventati.

Come abbiamo anticipato prima, mentre l’idea di partenza è buona, il suo sviluppo e la sua realizzazione non lo sono altrettanto. Le strampalate teorie che vengono sostenute durante il gioco inizieranno velocemente a implodere su loro stesse.

swan chernobyl

Chi cercherà di leggerle cercando di intuirne il senso rimarrà con un misto di confusione e incredulità. Esse però serviranno a giustificare il cambio di gameplay che ci porterà dentro a una specie di fps con un’arma sperimentale dalle meccaniche incredibilmente macchinose. Quest’aggeggio infatti andrà caricato con diversi tipi di munizioni.

Ma non basterà solo questo, visto ceh dovremo anche cambiare la modalità di fuoco a seconda del tipo di munizione. Senza contare la necessità di muoversi continuamente per evitare di cadere in strani buchi che si formeranno nel pavimento. Il risultato sarà una fase di gioco veramente lenta e poco intuitiva, che ci farà persino sperare di cadere in quelle voragini. Facendo sì di trovare nella morte il conforto da tutta quest’esperienza..

A CHI VUOI FAR PAURA?

A livello grafico S.W.A.N.: Chernobyl Unexplored compie una figura che altro non possiamo definire che imbarazzante. Sia gli ambienti che i modelli delle varie figure umanoidi che popoleranno gli scenari risulteranno vecchie di almeno un paio di generazioni. I ragazzi di Volframe hanno cercato di impiegare al meglio gli effetti di luce e ombre per sortire un po’ di sana paura. Tuttavia, a dispetto delle diverse sorgenti d’illuminazione, tali effetti saranno contraddistinti da una pessima resa complessiva.

Anche il comparto sonoro ci è sembrato alquanto scadente, con un silenzio assordante alternato giusto da suoni e rumori bizzarri, provenienti da punti imprecisati. Non c’è dubbio che ad aver determinato questo risultato sia stata un budget risicato. Il che, per un o studio esordiente, sarebbe comunque comprensibile. Peccato però che il prezzo base (quasi 25 euro) appare, a fronte di quello che ci viene proposto, alquanto inadeguato. Per non dire esagerato.

swan chernobyl

Persino peggio sono probabilmente le fasi shooter. Dove il giocatore verrà trasportato in un mondo tridimensionale formato solo da un pavimento sospeso in aria, e nient’altro come sfondo o contorno. Se non bastasse i nemici saranno rappresentati da semplici contorni di umani con due ricche varianti: nero o bianco. I già descritti problemi nel gameplay di queste fasi saranno il giusto coronamento alla triste ambientazione.

Da segnalare, come ciliegina sulla torta, che tutto il gioco è disponibile solamente in inglese. Perciò doversi sorbire montagne di testo potrebbe non essere esattamente il massimo. Specialmente per quelli che dovessero avere un livello di preparazione nella lingua particolarmente basso.

S.W.A.N.: Chernobyl Unexplored

DA EVITARE

Ci dispiace dirlo, ma S.W.A.N.: Chernobyl Unexplored è da bocciare praticamente sotto quasi tutti gli aspetti. L’unica cosa che si salva del titolo d’esordio dello studio Volframe è l’idea alla base del progetto, che però non viene minimamente sfruttata a dovere. Tecnicamente imbarazzante, visivamente brutto/arretrato e contorto nella trama. Non ci resta che consigliarvi di investire diversamente il vostro tempo (e il vostro denaro)..

Pregi

Idea di base interessante...

Difetti

Il problema però è tutto il resto. Comparto tecnico arretrato, fasi fps farraginose e longevità ai minimi.

Voto

4

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