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BoneCraft, la nostra recensione

D-Dub Software prende spunto dagli universi di World of Warcraft e Warhammer 40.000 mescolandoli in un mondo erotico pieno di battute e sarcasmo

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BoneCraft è un titolo particolare, che prendendo spunto da pilastri come World of Warcraft e Warhammer 40.000 ha realizzato un’avventura erotica condita da un linguaggio assai colorito, ma che riesce a divertire. Dietro a tale progetto c’è D-Dub Software, uno studio indipendente che esordì proprio con la prima versione di BoneCraft nel lontano 2012. Perchè prima versione? Perchè sette anni dopo il gioco approdò su Steam in una versione migliorata, con supporto al 4K, framerate sbloccato e molto altro ancora.

In attesa dell’imminente BoneTown: The Second Coming Edition (in uscita domani nello store di Valve), oggi siamo qui a parlarvi di BoneCraft in questa recensione, curata dal nostro Claudio Szatko. Vi ricordiamo che il gioco, disponibile solo su Pc, è consigliato a un pubblico adulto. Per questo motivo, specie attraverso gli screenshot, non possiamo mostrare i contenuti nella loro interezza. Buona lettura.

WORLD OF WHORE CRAFT

BoneCraft è un hack ‘n’ slash per adulti, nel quale vestiremo i panni del capitano Fort Worth, leader della fazione degli Space Wranglers. L’obiettivo è quello di condurre i nostri subordinati dalle ragazze aliene più focose dell’universo. All’inizio del viaggio Fort Worth (intento a fare lo scemo coi suoi compagni) decide di pisciare sul quadro dei comandi della nave.

Di conseguenze ne perde il controllo, e dopo essere finito in mezzo a una tempesta di asteroidi, finisce con lo schiantarsi su un pianeta sconosciuto. Questi eventi rocamboleschi fungeranno da tutorial, nei quali verremo introdotti alle diverse meccaniche di gioco. Nel frattempo entreremo in contatto con l’anima umoristica del titolo. Esageratamente sguaiata ma altrettanto divertente, che ci terrà compagnia per tutto il viaggio (comprese le varie… tappe).

BoneCraft

Il nostro protagonista, il capitano Fort Worth, è un combattente piuttosto versatile. Non solo potrà eseguire attacchi leggeri e pesanti con la sua arma da mischia, ma potrà anche contare su un set di due armi a distanza. Fucile a pompa, lanciafiamme, cannone… Ce ne sarà per tutti i gusti. Non mancheranno anche delle granate (esplosive e incendiarie). 

Esse utilizzeranno una parte delle munizioni dell’arma equipaggiata. Ma essendo complessivamente molto efficaci, varranno decisamente il loro costo. Una capacità interessante in nostra dotazione sarà quella di poter tracannare del carburante per jet o di ingoiare proiettili per ottenere benefici temporanei. Assumere una fiaschetta di carburante aumenterà significativamente sia la velocità di movimento che l’altezza dei salti.

BoneCraft

Mangiare munizioni viceversa ci consentirà di infliggere molti più danni. In quest’ultimo caso il bonus durerà circa 6-7 secondi, ma costerà solamente un solo colpo dei cinquanta che sarà possibile portare per ciascuna tipologia di munizione. Insomma si tratta di un buff di cui varrà la pena approfittare.

Almeno nei casi in cui potremo avere abbastanza tempo per farlo, senza ricevere un’ascia in faccia. La possibilità di effettuare delle parate completa un sistema di combattimento sorprendentemente sviluppato per un gioco erotico. Il cui scopo, a una prima e superficiale occhiata, sembra solo quello di fornicare in mezzo a una valanga di umorismo volgare.

LA SPADA NELLA DOCCIA

BoneCraft

I primi abitanti del pianeta con cui avremo a che fare saranno dei rozzi orchi con un forte accento cockney. Agli inizi l’incontro si svolgerà pacificamente, ma non appena essi proveranno a “utilizzare” il nostro sexbot… Si scateneranno le ostilità. Dovremo respingere varie ondate di orchi, spada a catena alla mano. Complessivamente le loro armi saranno meno efficaci delle nostre.

Ciò nonostante alla bisogna potremo raccogliere e usare le loro stesse armi. In più sarà possibile impartire dei comandi di base al nostro “commando”, formato da quattro elementi. Il tutto allo scopo di garantirci una difesa aggiuntiva, o per sterminare tutto ciò che si muoverà dinanzi a noi. Finora abbiamo dunque parlato di svariati buoni elementi relativi al sistema di combattimento.

BoneCraft

Esso però è lungi dall’essere perfetto, e in particolare risente di due problematiche non trascurabili. La prima riguarda la telecamera, che in diversi casi faremo fatica a gestire. La seconda è invece relativa ai nemici, che dopo averli colpiti un paio di volte verranno scagliati molto, troppo indietro. Non di rado cercare di uccidere un singolo avversario sarà come afferrare una saponetta scivolosa nella doccia.

Una meccanica di “aggancio” (anche con la telecamera) avrebbe sicuramente alleviato il senso di confusione e frustrazione, mantenendo la visuale fissa sul bersaglio di turno. Tra l’altro iniziando a giocare si avrà subito voglia di cambiare i settaggi predefiniti relativi proprio alla telecamera, che di default è settata troppo vicina al nostro personaggio.

INCONTRI RAVVICINATI DEL TERZO DITO

BoneCraft

Indipendentemente dal fatto di sconfiggere i nemici in autonomia o con l’aiuto dei nostri compagni, non sarà possibile ottenere esperienza. Viceversa, una volta sconfitti, i nemici lasceranno cadere denaro e munizioni. All’inizio di ogni missione potremo accedere a una vasta gamma di oggetti. Potremo acquistare nuove armi da mischia, potenziare quelle a distanza e persino reclutare compagni più forti per la nostra squadra.

Nello stesso menu sarà inoltre possibile selezionare il grado di difficoltà della missione, che andrà da Facile a Difficile. Ciascuna di esse avrà tre o più obiettivi da completare, e morendo ci ritroveremo a doverne selezionare una da capo, per giunta privi di eventuali armi da mischia precedentemente acquistate. Visto e considerato che il loro costo è relativamente basso, si tratta quindi di una penalità alquanto leggera.

BoneCraft

BoneCraft offre complessivamente 12 missioni abbastanza ben differenziate, anche se una di esse non contiene altro che un’orgia di elfi. Relativamente alla parte erotica del gioco, facciamo presente che qualsiasi femmina che capiterà di incontrare sarà liberamente “approcciabile”. Sia che si tratti di un’orchessa verde grassoccia o di un’elfa viola tutta curve.

Dopo aver parlato con una di loro avrà inizio il mini-gioco “fisico”, in cui dovremo eguagliare la velocità e la potenza della nostra partner durante l’amplesso. Ciò avverrà attraverso un sistema di barre, che dovremo monitorare per essere sicuri di soddisfare le esigenze di entrambi. Simili atti potranno anche rientrare nell’obiettivo di una missione, come nel caso del saccheggio di un villaggio.

PORN TO BE ALIVE

BoneCraft

Copulare con un’aliena avrà altresì la funzione di ripristinare completamente la salute del nostro personaggio. Per quanto i suddetti mini-giochi possano essere ripetuto all’infinito, ripeterli per più di una volta non porterà ad alcun vantaggio concreto, relativo al gameplay. I nemici non potranno attaccarci mentre saremo “impegnati”…

Gli unici di cui dovremo preoccuparci saranno paradossalmente i nostri compagni, che si precipiteranno verso tutte le donne che gli si pareranno davanti. Nel caso in cui riescano a parlare per primi con loro, verremo quindi “battuti” sul tempo. Nel menu degli aggiornamenti/potenziamenti ai quali abbiamo fatto riferimento in precedenza sarà inoltre possibile acquistare diverse “posizioni”, da usare durante gli amplessi.

BoneCraft

Ci verrà inoltre indicato come “sbloccare” diverse ragazze che di fatto non potremo incontrare durante la campagna principale. BoneCraft offre dunque una ricca varietà di posizioni e di partner, senza dimenticare la possibilità di sperimentare dei “ménage à trois”, e non solo. Per quanto sia possibile accedere anche a scene omoerotiche, esse avranno come protagonisti sempre e solo personaggi femminili.

I rapporti tra uomini non sono dunque presenti nel gioco, a eccezione di un caso specifico che riguarderà un caso di “shemale” (evitiamo di approfondire in questa sede per ovvie ragioni). Parlando delle “scene” in sé, sono tutte rigorosamente non censurate, doppiate e animate in maniera più che discreta. Completando il gioco inoltre verrà sbloccato un bordello, che aumenterà ancora di più le opzioni a nostra disposizione. In tutti i sensi.

TACCHI A SQUILLO

BoneCraft

Anche se sufficientemente differenziate, le missioni in BoneCraft non colpiscono certo per la profondità. In genere comporteranno l’uccisione di un certo numero di nemici o la raccolta di oggetti. Alcune richiederanno la difesa di qualcuno, altre invece ci porteranno in una modalità pseudo “cattura la bandiera”. Carina l’idea ma non così divertente, e anzi abbastanza frustrante.

Nel caso di quest’ultima in particolare ci siamo ritrovati a vincere per pura fortuna. In solitaria abbiamo catturato i luoghi designati mentre i nemici potevano contare su una quantità infinità di orchi che, respawnando, cercavano di fare lo stesso.

Graficamente parlando il titolo di D-Dub Software è lungi dall’eccellere. Ricordiamo dopotutto che si tratta di una sorta di remastered, e che la grafica è praticamente la stessa di 9 anni fa. Gli sviluppatori hanno però migliorato le texture in maniera intelligente, senza stravolgere lo stile originale del gioco. In più hanno permesso di raggiungere una fluidità che prima era pura utopia. L’unico problema evidente è dato dal fatto che l’interfaccia utente non sempre “scala” in rapporto con la risoluzione impostata dal giocatore.

Per esempio giocando in 2K abbiamo notato che la minimappa appariva ben più piccola del “dovuto”. E visto che giocando ci ritroveremo comunque a doverla usare spesso, ci converrà comunque abbassare la risoluzione, quantomeno a 1080p. Molto bene anche il comparto audio e quello relativo alle prestazioni, con un framerate che si è mantenuto consistente proprio come la libidine del capitano Fort Worth.

BoneCraft

CONSIGLIATO AGLI APPASSIONATI

Il completamento della campagna di BoneCraft ha richiesto poco più di cinque ore. Dove a dominare non è stato solo l’erotismo, ma anche e soprattutto l’umorismo volgarmente esagerato che contraddistingue il titolo. Pieno zeppo di riferimenti anche a giochi come Zelda e Warhammer 40.000, ci siamo ritrovati a ridere per la maggior parte del tempo, in una trepidante attesa per la scena successiva. Un umorismo assimilabile a quello dei cartoni animati dei Republican Space Rangers di GTA IV, che gli appassionati certamente avranno ben presente.

A 7 anni di distanza dalla release originale, su Steam è disponibile da tempo questa versione rimasterizzata del gioco, che ha mantenuto intatto nel tempo lo stile originale della produzione. Tanti contenuti lascivi, una buona quantità di contenuti e una squadra di marines spaziali degenerati da accompagnare in un’incredibile avventura. Quella realizzata da D-Dub Software è un’esperienza costantemente divertente. Anche se le missioni non sono così memorabili e la durata complessiva del gioco non è grandissima, si tratta di un titolo ambizioso che sicuramente merita fiducia.

Pregi

Un umorismo sguaiato e divertente fa da padrone al netto del "tema" principale del gioco. Tante partner e "posizioni" disponibili. Giocata a difficoltà difficile, la campagna non sarà poi così facile e veloce da completare. Ottimizzazione molto ben riuscita e comparto audio curato e di forte impatto.

Difetti

Telecamera a tratti ingestibile; la mancanza di un "lock" della visuale si fa sentire, soprattutto in combattimento. Qualche bug durante la scelta delle missioni. Mini-mappa e in generale interfaccia utente che non "scala" in maniera proporzionale alla risoluzione settata sullo schermo.

Voto

7+

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