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Override 2: Super Mech League, Recensione Pc

Dopo una roboante open beta il mech brawler tridimensionale di Modus Games ha ora sfoderato tutta la sua potenza; vediamo come è andata

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La settimana scorsa Override 2: Super Mech League ha debuttato ufficialmente su tutte le piattaforme. Questo dopo l’ottimo riscontro di un open beta (che abbiamo trattato in un’anteprima) che ha messo in mostra tutte le potenzialità di questo mech brawler tridimensionale targato Modus Games. Ma andiamo con ordine.

Nel 2018 il mondo dei videogiochi ha visto nascere Override: Mech City Brawl, che ha cominciato a far apprezzare alla community alcune meccaniche fondamentali che oggi ritroviamo nel suo successore. Anche se aveva alcuni difetti, esso ci ha consegnato un brawler in arene tridimensionali che ricordava i giochi a tema Kaiju come Godzilla: Save The Earth. Un titolo storico per PS2, oltre che una delle ultime testimonianze di un genere che nell’ultimo decennio è quasi totalmente mancato.

Rispetto all’open beta ci siamo ritrovati dinanzi a nuove modalità di gioco, personaggi ospiti dalla serie giapponese Ultraman (1967) e un gameplay ancora più fluido e completo. Di seguito la nostra recensione della versione Steam di Override 2: Super Mech League, curata dal nostro Claudio Szatko. Vi auguriamo una piacevole lettura.

DA EROI A INTRATTENITORI

Override 2: Super Mech League è ambientato sette anni dopo la campagna di Mech City Brawl. L’invasione dello Xenotipo è stata sconfitta con successo, e i gloriosi mech che hanno difeso il pianeta Terra ora si occupano di intrattenere i suoi abitanti. I piloti hanno iniziato a competere all’interno di una lega Mech globale con l’obiettivo di diventare campioni. Ed è qui che inizia la campagna di gioco. Essa è introdotta da un’agente di nome Zoe, che a parole ci spiega il funzionamento del torneo. Cominceremo giocando in delle esibizioni locali con lo scopo di guadagnare accordi di sponsorizzazione. Alla lunga essi ci permetteranno non solo di guadagnare crediti, ma anche di raggiungere i campionati professionistici.

Il tutto ci viene presentato in formato di missioni, che prevedono diversi obiettivi e modalità. Esse includono risse tutti contro tutti con 4 giocatori, combattimenti in solitario 1vs1 e battaglie a squadre 2vs2. Tutte quante ci consentiranno di guadagnare crediti. Rispetto al predecessore questo secondo capitolo risulta un po’ più spoglio a livello di campagna, e si presta maggiormente alla ripetitività. Tuttavia fa tutto ciò che è necessario per intrattenerci a dovere. Per ottenere accordi di sponsorizzazione ci saranno anche degli obiettivi specifici da ottenere durante i combattimenti, come per esempio eseguire 100 parate entro 90 minuti di scontri reali. Una meccanica che ci ha colpito, inoltre, è la possibilità che il gioco offre di scegliere se affrontare ogni combattimento contro i bot, o contro giocatori umani.

MOLTI ROBOTTONI UNICI

Override 2: Super Mech League

All’inizio della campagna Override 2: Super Mech League ci concede cinque mech per ogni partita. L’intenzione è quella di scoraggiare i giocatori dall’atto di dipendere in maniera eccessiva da un solo stile di combattimento. Ciò è assai comprensibile, specie se si considera che il gioco comprende un roster di 20 mech totali, ciascuno con attributi specifici e parametri nascosti. Per esempio, Setesh è molto potente ma ingombrante, metre Mya è agile ma infligge meno danni. Per diventare professionisti abbiamo dovuto sbloccarne uno dal garage in cambio di 1000 crediti. Fatto ciò, ci siamo ritrovati a combattere solamente con i mech aquistati. Ognuno di loro può essere personalizzato con una skin alternativa. Divise in cinque parti e con diversi colori, esse sono acquistabili per 250 crediti a pezzo.

Ciascun combattente robotico impiega un set di mosse di base. Uno scudo per la difesa rapida che gli avversari possono rompere, la possibilità di afferrare e lanciare i nemici (assieme a oggetti), scatti e doppi salti per raggiungere piattaforme sopraelevate. Gli attacchi principali consistono in pugni e calci, che si dividono in forti e veloci. Non mancano abilità speciali uniche per ciascun mech. Per esempio Aura può lanciare la propria aureola per infliggere danni ad area. Pescado afferra gli avversari con una lingua simile a quella di una rana, con cui può lanciarli lontano. Watchbot può stordire gli avversari vicini, e così via.

CAMBIAMENTI E PERFEZIONAMENTI

Override 2: Super Mech League

Rispetto alla beta abbiamo notato alcuni cambiamenti che vanno a perfezionare ancora di più questa esperienza di combattimento. Che ora lascia ai giocatori ancora più libertà durante gli scontri. In precedenza gli attacchi speciali richiedevano di caricare una barra prima di poter essere utilizzati. Ora invece possono essere adoperati a piacimento. Inoltre è stato rimosso il contatore di calore di Mech City Brawl, una “misura anti-spam” contro i pulsanti che faceva surriscaldare i mech nel caso in cui si venissero eseguiti troppi attacchi consecutivi.

Il cambiamento più decisivo tuttavia è stato apportato sul fronte delle “abilità definitive”. Originariamente esse diventavano disponibili dopo aver subito il 75% di danni rispetto alla propria salute, e ci permettevano di lanciare un attacco devastante. Questa volta invece, i “cerchi gialli di carica” appariranno sullo stage, e rimanendo in piedi al loro interno potremo caricare gradualmente la barra gialla che ci verrà mostrata. Una volta riempita, potremo scatenare questi potentissimi attacchi contri i nostri avversari, anche più di una volta durante ciascuna partita. Dal momento che il processo di ricarica viene ridotto anche subendo danni, possiamo constatare quanto tale meccanica, alla fin fine, sia piuttosto equilibrata.

Oltre alla campagna/campionato, Override 2: Super Mech League presenta una classica modalità di allenamento e, ovviamente, il multiplayer. Il quale consente fino a quattro giocatori di unirsi sia in locale che online in combattimenti contro tutti e battaglie a squadre. Per esempio c’è Controllo, una modalità in stile “Re della collina” in cui un cerchio blu appare all’interno dello stage. Esso si chiude lentamente, spostandosi via via in nuove posizioni. Ricorda non poco i titoli battle royale oggi così noti e apprezzati, dove l’atto di rimanere fuori da tale cerchio risulterà fatale per il mech di turno. Molto interessante è anche la modalità Xenoswarm, una sorta di combattimento a oltranza contro orde di demoni alieni.

IL FRONTE TECNICO

Override 2: Super Mech League

Abbiamo testato Override 2: Super Mech League con un Pc armato di una RTX 2060 e di un processore i5 9600K, con cui abbiamo giocato in risoluzione 2K e tutti i settaggi al massimo. Durante le varie battaglie il framerate superava tranquillamente i 70 fps, calando vistosamente solo durante momenti abbastanza caotici come quelli della modalità Xenoswarm. Dove i cali di frame sono stati veramente e tristemente consistenti. In generale però siamo rimasti colpiti dal livello di ottimizzazione, specie vista e considerata la cura per i dettagli che il gioco possiede.

Per esempio i mech tendono a danneggiarsi e sporcarsi man mano che la loro salute diminuisce, gli stage tendono a danneggiarsi e distruggersi completamente lasciando il vuoto dopo una lunga battaglia, e così via. Questi dettagli tutt’altro che trascurabili aiutano a rendere l’esperienza di gioco ancora più coinvolgente e realistica. Gli efetti sonori sono anch’essi realizzati con cura, e garantiscono dei rumori dello scontro di acciaio contro acciaio veramente impressionanti. Anche il rumore prodotto dagli attacchi speciali e dalle armi da fuoco non è da meno.

COMMENTO FINALE

Override 2: Super Mech League si è dimostrato un ottimo sequel di Mech City Brawl, che specie sul fronte ludico è stato vistosamente superato grazie al lavoro compiuto da Modus Games. Un gameplay più divertente e raffinato, prestazioni migliorate e un roster abbondante di mech rendono il gioco molto più che un semplice rimaneggiamento del predecessore. Sebbene il campionato possa risultare ripetitivo (specie se giocato in solitaria), la modalità multigiocatore può invero risultare assai divertente, nonostante gli sporadici cali di framerate. Raccomandiamo il titolo un po’ a tutti, ma soprattutto ai fan di vecchia data dei giochi Kaiju.

Pregi

Ottimo numero di combattenti tra cui scegliere, tutti con caratteristiche e abilità uniche. Modalità multigiocatore particolarmente divertente e competitiva. Grafica e comparto audio molto curati.

Difetti

A lungo andare la campagna risulta piuttosto noiosa e ripetitiva. Sporadici cali di framerate, soprattutto durante la modalità Xenoswarm.

Voto

8

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