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Warriors of the Nile, Recensione

Attraversiamo le rive del Nilo in questo nuovo roguelike mix tra strategico e city builder ispirato alla mitica serie Disgaea

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Quando parliamo di roguelike siamo spesso indirizzati verso atmosfere seriose e ammiccamenti più o meno velati al retrogaming, soprattutto per quanto concerne la grafica. È quindi con un certo entusiasmo che vi presentiamo Warriors of the Nile. Sviluppato dal team indie Stove Studio, il prodotto è un misto tra un gioco strategico, un city builder ed un’anime in pieno stile Disgaea. Disponibile su Steam dal 7 agosto, ricordiamo che il gioco è pubblicato da Gamera Game.

Vi lasciamo alla nostra recensione, buona lettura.

LA STORIA SERVE SEMPRE?

Nonostante background e storia siano i cardini per uno svariato numero di generi, il background è quello che prima di tutti attrae i giocatori. La storia, parte integrante di un tessuto in realtà più complesso, può anche rappresentare il punto debole di una produzione se sviluppata in modo poco coerente o non approfondita a dovere.

Warriors of the Nile è un gioco che deve buona parte del gameplay al primo fattore ed è ambientato nell’antico Egitto. La storia vede tre eroi confrontarsi con un certo numero di “Dei” per porre fine all’oscurità portata sulla terra da Apophis. In un genere che di recente è stato in parte oggetto d’abuso di un numero di prodotti alquanto similari tanto nella forma quanto nella sostanza, il prodotto di Stove Studio si stacca sfruttando un setting alquanto “fresco”.

SEMBRA FACILE, MA C’È DI PIÙ

Il tutorial ci seguirà nelle fasi iniziali di quello che è a tutti gli effetti un tattico a turni. Le mappe che andremo ad affrontare sono a griglia quadrata con grafica a schermo e nemici generati casualmente. I primi incontri serviranno per apprendere le varie meccaniche che anche se semplici richiedono impegno.

Inizialmente il gioco potrebbe apparire fin troppo facile, ma questa impressione verrà spazzata via già dopo la terza mappa quando gli incontri saranno decisamente più impegnativi. Quello che invece non cambierà è la velocità di gioco che preme sull’acceleratore dall’inizio di ogni mappa fino alla conclusione. Un’aggiunta che abbiamo particolarmente gradito è una leggera fase di “base building” dove potremo erigere la città dei nostri sogni. Pur non andando mai in profondità risulta tanto piacevole quanto utile al fine del gameplay visto che ci permetterà di ottenere svariati tipi di bonus.

GAMEPLAY

Warriors of the Nile

All’inizio di ogni mappa sul piano di gioco avremo un guerriero, un cacciatore e un mago. I nemici che si frapporranno tra noi e il successo rispecchieranno queste tre classi. Il movimento delle “pedine” si svolgerà in tutta tranquillità per mezzo del mouse, e gli incontri saranno caratterizzati da animazioni non dissimili da un boardgame strategico.

Ad ogni classe è associato un determinato tipo di mosse e di movimento. Avremo quindi guerrieri e cacciatori che potranno muoversi e attaccare, mentre i maghi potranno decidere se lanciare incantesimi o muovere. Questi ultimi in particolare, andranno difesi e mossi con attenzione poiché la loro resistenza al corpo a corpo è drammaticamente ridotta.

Altro fattore determinante è il sistema di cura che in questa iterazione prende spunto da elementi prettamente “hardcore”. La salute degli eroi non verrà ripristinata al cambio di mappa ma verrà rigenerata solo dopo il combattimento contro un boss, stessa cosa per eventuali unità perdute durante un combattimento.

Warriors of the nile

Le pozioni di cura sono presenti ma rare e molto costose. Questo forzerà il giocatore ad essere parsimonioso e puntate tutto su un diverso numero di tattiche per uscire indenne anche dai combattimenti più ostici. Per smorzare una difficoltà altrimenti sopra le righe, lo sviluppatore ha dotato ogni unità di svariate abilità e di slot per l’equipaggiamento.

Le abilità di ogni eroe possono essere sia passive che attive ed andranno acquistate per mezzo di un’interfaccia decisamente semplice ed intuiva. Anche per le armature dovremo spendere oro, ma in molti casi porremo “affidarci” ai loot che verranno rilasciati casualmente dai nemici. È una meccanica che ci è particolarmente piaciuta perché va ad approfondire in modo tangibile un gameplay tutto sommato semplice ed immediato.

NILOCITY

Visto che abbiamo parlato di basebuilding, andiamo ad analizzare questa meccanica più in profondità. Eliminato il boss alla fine della mappa, otterremo oro e “sfere” che serviranno per erigere edifici nella nostra cittadina.

Ogni costruzione darà diritto a bonus fissi quali ad esempio maggior salute, una classe armatura superiore, un bonus all’attacco. Ci sono poi edifici che  permetteranno di sbloccare abilità specifiche per gli eroi. Non siamo nemmeno vicini alla gestione di una città, ma è una meccanica che nella sua semplicità non va a rompere il ritmo tra una mappa e quella successiva e risulta veloce e simpatica.

CHE BELLO L’EGITTO!

 

Graficamente parlando, gli sviluppatori si sono chiaramente ispirati ai giochi tattici giapponesi. Il risultato è un piano di gioco con una palette ricca di colori sgargianti, unità semplici ma riconoscibili e animazioni nella media. Anche la colonna sonora, pur non raggiungendo alcuna vetta risulta orecchiabile e varia.

COMMENTO FINALE

Warriors of the Nile è un interessante roguelike. Semplice nelle meccaniche e con qualche variazione sul tema risulta longevo (anche se non troppo) e non pesante. La meccanica relativa alle cure e gli equipaggiamenti fa sicuramente l’occhiolino al pubblico hardcore, ma basta prendere confidenza e non arrendersi ai primi game over per riuscire a padroneggiare i nostri eroi al meglio.

È un prodotto indirizzato ad un pubblico di giocatori che si avvicina per la prima volta al genere, ma che grazie ad una grafica davvero di buon livello potrà dare soddisfazioni anche a giocatori più navigati. Se consideriamo che questo gioco è il frutto del lavoro di sole due persone, non possiamo che applaudirne l’impegno.

Pregi

Un buon comparto artistico. Ritmo di gioco veloce ma appagante. Semplice da imparare, difficile da padroneggiare.

Difetti

Un po' corto. Finito il gioco, c'è poco altro.

Voto

8+

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