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Swordshot, (mini) recensione

Un grazioso casual game basato sulla tempistica mette a dura prova i nostri riflessi

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Il principio cardine dei casual games è quello di essere immediati, fruibili e – se capita – avere la capacità di rubare il tempo agli appassionati grazie all’effetto “ancora una partita e smetto”. Questo è il caso di Swordshot grazioso passatempo uscito qualche mese fa su iOS ed Android ed approdato lo scorso 26 maggio su Steam per gli utenti Pc.

Swordshot è stato sviluppato da Oleg Klaus ed è sulla piattaforma di Valve sotto il marchio del publisher Crescent Moon Games.

Vi lasciamo alla mini recensione della versione Windows di questo passatempo indie. Buona lettura.

STORIA

Beh, anche Swordshot ha un suo filo conduttore. Una perla misteriosa e potentissima che è stata frantumata da una forza ostile. Il nostro compito è quello di sconfiggere i nemici per poter conquistare questi frammenti e rimetterli insieme riscoprendo il potere di questa perla.

GAMEPLAY E MECCANICHE BASATE SULLA TEMPISTICA

Swordshot

Andiamo al sodo perché è inutile riempire di parole inutili una recensione su un gioco con queste meccaniche. Il gameplay è incentrato sulla tempistica ma oltre ai riflessi bisogna essere anche “furbi” ed avere pazienza per non farsi prendere dalla frenesia.

Il gameplay è semplicissimo: la nostra spada spara colpi di energia e dovremo colpire il nemico che a sua volta, però, è difeso da delle protezioni moventi. Quest’ultime ruotano attorno al bersaglio e sono infrangibili.

Nostro scopo è quello di colpire il nemico tante volte quanto richiesto dallo stage evitando di abbatterci sulle protezioni. Avendo un numero limitato di colpi, dovremo essere quanto più precisi possibile. Pena, la perdita di una vita.

Swordshot

In nostro soccorso, oltre alla pazienza ed ai riflessi – nonché al colpo d’occhio che avremo nello studiare il movimento delle difese che non sarà sempre in un’unica direzione – la possibilità di scegliere alcuni potenziamenti. Colpi speciali, vite supplementari, tre possibilità in più ed altro. Tutto questo ha però un costo e lo si paga con le monete raccolte da ogni colpo andato a segno e da ogni mini-stage portato a termine. Ci sono anche degli stage bonus che vengono attivati se si colpiscono dei bersagli speciali che ruotano attorno al nemico.

Vincendo questi duelli si andrà avanti di stage in stage. Superando un certo numero di quadri potremo raggiungere il checkpoint dal quale riprenderemo le nostre partite successive. I frammenti sono 7 ognuno con la propria ambientazione, tipo di nemici e numero di livelli da superare prima completarlo.

Il merito del gameplay è che è assolutamente immediato e non si deve imparare nulla salvo aspettare il momento giusto. Il demerito, a nostro avviso, è che tutto si limiti a questo e non c’è troppo altro da fare dato che non potremo neppure muovere la nostra spada. Forse un po’ di dinamismo supplementare avrebbe giovato. Anzi, sicuramente.

PIXEL ART E MUSICA

Anche il comparto tecnico è molto semplice ma adeguato al contesto. La grafica in pixel art è decisamente minimalista e ricorda tantissimo i primissimi titoli arcade o degli home computer di fine anni ’70 inizio anni ’80. Sembra di essere di fronte ad un titolo per ZX Spectrum. I colori sono netti e lo sfondo nero è imperante. Ci sono anche delle animazioni di contorno che fanno il loro dovere. Peccato non ci sia troppa varietà per quanto riguarda i nemici da battere.

Il tutto è accompagnato da un’ottima musica che ha dei temi orecchiabili e ben fatti. Sicuramente uno dei punti forti del gioco.

COMMENTO FINALE

Swordshot è un casual game semplice che fa dell’immediatezza del gameplay e del suo aspetto retro che ricorda moltissimo i primi titoli per Spectrum, il suo punto di forza.

Non c’è molto da aggiungere dal punto di vista tecnico o artistico che si basa su una grafica in pixel art minimalista e su un buon comparto sonoro.

Tornando al gameplay invece è estremamente semplice ed è un peccato che non ci siano ulteriori cose da fare salvo che aspettare il momento giusto e sparare. È altrettanto vero che non sarà facile e bisognerà avere la pazienza di imparare i movimenti delle difese e quando usare i bonus. Per il resto nulla da eccepire. Se vi piacciono questo tipo di giochi dategli una possibilità. Ricordate sempre che si tratta di un passatempo. In quest’ottica vi potrà dare soddisfazioni ma sicuramente filo da torcere. E vale il “prezzo del biglietto”.

Pregi

Grafica ed aspetto minimalista che danno l'immediato senso di retro game. Buonissimo sonoro. Gameplay immediato. Sfida ardua.

Difetti

Il gameplay è troppo risicato, avremmo desiderato qualche “mossa” in più.

Voto

7

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1 commento su “Swordshot, (mini) recensione”

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