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112 Operator, recensione

Sapremo gestire e fronteggiare le emergenze? Saremo bravi operatori e coordinatori? Il titolo di Jutsu Games ci mette alla prova

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In una società sempre più votata alla radicalità e alla violenza, effetti collaterali “naturali” spesso di sorgenti legate a tensioni sociali, economiche e culturali, il ruolo delle forze dell’ordine diviene, di giorno in giorno, più importante e, al contempo difficile. E se i videogames sono spesso lo specchio mascherato di intrattenimento della realtà, è quasi d’uopo che, all’interno d’essi, giacciano titoli che, in modi più o meno personali e originali, vadano a fornire un’esperienza ludicamente intesa di una nicchia specifica della realtà, per quanto cruda e aspra. In quest’ottica, il titolo di Jutsu Games che analizzeremo in questa sede, 112 Operator, ci pone proprio al centro di vicende crude e reali, seppur “semplificate” per esser, appunto, giocabili. Riuscirà il titolo, che ha debuttato lo scorso 23 aprile (su Steam) a divertire non “sradicandosi” dalla necessaria realtà di cui, sin dal titolo, si fregia?

Scopriamolo in questa nostra recensione.

QUESTIONI DI STRATEGIE… URBANE

112 Operator è un gestionale teso alla simulazione di stampo emergenzial-urbano, che ci metterà nei difficili panni di un centralinista, che in realtà assume i connotati di un vero e proprio “stratega”, del cuore nevralgico delle forze dell’ordine di una delle metropoli globali disponibili, otto in tutto tra cui la nostra Roma.
Dall’alto della nostra dettagliata mappa della “giungla” urbana prescelta, avremo l’arduo compito di gestire, dosando strategicamente le forze disponibili, diverse emergenze di stampo criminale, ma anche sanitario e civile, partendo da un singolo distretto sino ad allargarci alla città intera.

Ma, il nostro compito non si limiterà a quello: come un vero e proprio centralinista, capiterà anche di dover fronteggiare chiamate d’emergenza ricevute dai cittadini dove, spesso e volentieri, un nostro “consiglio” mal pensato potrebbe risultare in un drammatico epilogo. Un epilogo che gli sviluppatori, in una sorta di “intrigante” somministrazione “forzata” di realismo, si tramuterà anche in aspetti extra-compito: capiterà, infatti, di ricevere mail di ringraziamento o, al contrario, aspre, da coloro la cui vita è stata radicalmente mutata, in extremis, dal nostro agire.
Senza contare telefonate terribili nella loro pregevole recitazione, di persone che, ad esempio, cercheranno il suicidio e riusciranno a trovarlo per una nostra errara risposta. Un’aggiunta sicuramente valida ma che, per certi versi, rende il titolo adatto ad un’audience più adulta.

In linea di massima, il gameplay complessivo di 112 Operator, che ci darà la possibilità di giocare una campagna “fissa” in una cittadina oppure accedere ad una modalità sandbox, sarà, almeno concettualmente, semplice: al di là di una, apparentemente, accurata riproduzione della mappa della città prescelta, gestiremo diverse schermate dove appariranno le unità, i mezzi e gli operatori dei vari corpi disponibili, i quali saranno in attesa di una nostra perentoria chiamata “alle armi”. Nella parte alta dello schermo, avremo a disposizione una piccola barra-menu, da dove potremo sostanzialmente navigare l’intera interfaccia di gioco.

Ecco che, ad esempio avremo facoltà di controllare il tempo meteorologico, fondamentale nella scelta dell’approccio d’intervento e che, effettivamente, caratterizzerà diversi tipi di emergenze ma, soprattutto, controllare la posta elettronica, da dove raccoglieremo non solo i dettagli delle missioni e “comunicazioni interne” inerenti lo staff e l’organizzazione nel suo complessivo, ma anche, come detto, mail generiche provenienti dai cittadini.

Nel citato menu, l’opzione sicuramente più importante sarà ovviamente l’area dedicata alle unità che, al centro delle nostre movenze sull’immensa scacchiera urbana che dovremo “domare”, costituisce per certi versi il fulcro essenziale dell’azione di gioco.

PROIETTILI E SIRENE

La decisione d’intervento, infatti, sarà di fatto correlata non solo alla vicinanza geografica dell’unità al locus dell’emergenza, ma anche ad altre caratteristiche fondamentali: infatti, ogni operatore, così come elemento appartenente al sottoinsieme “unità” potenzialmente utilizzabile, avrà con sé una dotazione specifica non solo di equipaggiamento, ma anche di abilità specifiche. Ecco che, ad esempio, inviare in un conflitto a fuoco degli agenti dotati di taser non sarà una mossa particolarmente azzeccata, così come utilizzare un operatore non particolarmente capace nella guida delle auto, si rivelerà probabilmente una scelta errata nel caso si debba gestire un inseguimento. Stesso concetto si applicherà ai veicoli utilizzabili, suddivisi per velocità, capacità di trasporto ecc.

Una suddivisione sicuramente ben congegnata che però, soprattutto quando ci troveremo a gestire diversi distretti e, di conseguenza, tantissimi casi in più, diverrà quasi un “fastidio”: quando si scenderà in “trincea” e le pallottole fischianti saranno tante, il giocatore si ritroverà suo malgrado ad inviare l’unità più vicina a gestire l’emergenza, e non quella più indicata. E questa cosa, ben presto, confluirà nella scelta di una dotazione “standard” di unità e veicoli, perché in grado di risultare risolutivi, statisticamente, in più casi rispetto ad unità più “particolari”.

Queste caratteristiche si riveleranno, al contempo, fondamentali anche nella concreta strutturazione delle unità, dove saremo chiamati a comporre diversi team tenendo presenti le citate, fondamentali caratteristiche. In aggiunta, naturalmente, avremo un budget specifico con cui potremo sbizzarrirci nel dotare i nostri reparti di strumenti di tutto punto, al fine di gestire al meglio le probabili emergenze: la gestione del denaro, guadagnato ad ogni fine turno, diverrà fondamentale specialmente quando gestiremo più distretti, quando saremo effettivamente chiamati a decidere cosa acquistare e quali elementi “potenziare”. 112 Operator è un gioco complicato che mescola al suo interno diverse caratteristiche dei gestionali, incorniciato da un’estetica semplice quanto azzeccata, fondata sulla correlazione colore-emergenza (blu polizia, bianco intervento sanitario ecc).

In linea di massima, è da riconoscere l’ottimo lavoro organizzativo, a livello d’interfaccia, compiuto dagli sviluppatori: 112 Operator, nonostante una sfida medio-alta soprattutto in merito alle tante chiamate che, dopo un po’, dovremo gestire, offrirà meccaniche intuitive governate da una U.I. lineare e intuitiva. Peccato che, in linea di massima, il nostro compito sarà nella stra-grande maggioranza dei casi, semplicemente quello di cliccare l’unità “cromaticamente” giusta per l’emergenza e attenderne l’esito che sarà deciso dal “caso”: un approccio magari più approfondito, avrebbe caratterizzato e diversificato meglio il gameplay, andando ad intervenire anche su di una certa ripetitività complessiva del titolo (ma ne parleremo accuratamente più innanzi).

«112, QUESTA È UN’EMERGENZA»

112-Operator-in-game

112 Operator non sarà una mera questione di pedine su di una scacchiera: sotteso al nostro agire per contenere le emergenze urbane, ci saranno diversi eventi e situazioni che delineeranno una linea narrativa legata proprio al nostro operatore, tra vicende personali che si mescoleranno con eventi del più stretto ambito lavorativo. Nonostante la pregevole aggiunta, poiché le vicende narrate, seppur afflitte da una certa flemma “filmesca”, saranno tutte sufficientemente coinvolgenti, aggiungendo un pizzico di interesse in più alle complessive vicende di gioco. 112 Operator, quindi, non ha pecche? In realtà, non è proprio così: il titolo soffrirà di una inesorabile ripetitività delle situazioni da gestire, correlata più che altro all’approccio alle emergenze e anche, seppur secondariamente, alla “sceneggiatura” delle stesse, che diverrà dopo un po’ “protocollo” al limite dell’automazione di intervento.

Tecnicamente, 112 Operator, vuoi anche per una certa semplicità complessiva, si presenta in modo sostanzialmente solido offrendo un’esperienza ludica (e meta-ludica) sicuramente soddisfacente e caratterizzata da sporadici bug, nessuno dei quali inficerà sostanzialmente il gameplay. Per quanto concerne il reparto sonoro, in linea di massima tutto sarà qualitativamente ben elaborato, a partire dalla citata recitazione vocale nelle situazioni più disperate. Una qualità che sarà parzialmente edulcorata da una certa ripetitività degli effetti sonori, ma d’altronde una sirena… è una sirena!

COMMENTO FINALE

112 Operator è un gioco divertente, sufficientemente profondo: un “piatto” bilanciato piuttosto bene tra arcade e simulazione. Peccato che, ben presto, il gioco diverrà un un mero esercizio di velocità di click e selezione, andando a smontare una certa atmosfera che, in alcune sezioni, riesce piuttosto bene a montare grazie al gran lavoro degli sviluppatori.

A questo, si aggiunga una certa ripetitività di situazioni unitamente ad una capacità di intervento piuttosto accurata a livello di unità e dotazioni, ma più superficiale nel concreto intervento.

Pregi

Un frenetico gestionale. Divertente e "meta-ludico".

Difetti

Ripetitivo e non particolarmente longevo. Le meccaniche di intervento potevano esser maggiormente approfondite.

Voto

7,5

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