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Ghoul Britannia: Land of Hope and Gorey anteprima early access

Abbiamo provato la prima parte dell’avventura punta e clicca Ghoul Britannia: Land of Hope and Gorey e del lato oscuro della Brexit narrato da Binary Space

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Spesso, molti giochi vengono presi da storie realmente accadute, o dai libri. Basti pensare a tutto il ciclo di videogiochi dedicato alla Seconda Guerra Mondiale (ed anche alla Prima Grande Guerra). Ci sono poi i giochi tratti da fatti politici più o meno rilevanti, dove persino i presidenti possono essere i veri eroi, come in Saint Row. È questo il caso di Binary Space, un piccolo sviluppatore indipendente australiano che nel suo portfolio vanta collaborazioni sullo sviluppo di giochi come Powerslide e and Dirt Track Racing. Infatti, il 9 ottobre scorso, ha rilasciato in accesso anticipato su Steam per Pc Windows e Mac il suo ultimo lavoro, Ghoul Britannia: Land of Hope and Gorey.

Ma di cosa parla questo titolo dal nome così “roboante”? Di un fatto recente, che prende le prime pagine dei giornali ogni volta in cui esce qualcosa di nuovo: la Brexit.

Abbiamo provato la versione in accesso anticipato del gioco firmato da Binary Space e ve ne parliamo in questa nostra anteprima. Buona lettura.

LA VERSIONE EARLY ACCESS

La versione in accesso anticipato da noi provata, include i primi cinque capitoli del gioco scritto da Jonathan L. Howard (già autore delle storie di Broken Sword: Shadow of the Templars nonché di Johannes Cabal: The Necromancer). Gli altri cinque capitoli arriveranno all’inizio del 2020 assieme alla versione “definitiva”, la 1.0 che segnerà l’uscita del gioco in data ancora da stabilire.

AIUTO, GLI ZOMBIE!

Anche chi evita i quotidiani e i telegiornali, spesso raccoglitori dei fatti più negativi che la mente umana possa partorire, saprà sicuramente cosa sia la Brexit. Sancita da un referendum del 23 giugno 2016, segna l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea.
Il fatto divertente, è che il referendum venne indetto con la ferma condizione che il voto vincente sarebbe stato il “NO”. Il voto, segnò una spaccatura anche all’interno del Regno unito stesso, con Inghilterra e Galles favorevoli a uscire, e la maggioranza di Scozia e Irlanda del Nord a voler rimanere.

Alla fine, per un 3% scarso, il “SI” vinse, e vennero avviate le procedure per questa “Exit”. Da allora, se ne sono dette di un po’ tutti i colori, con i partiti politici a scaricarsi il barile a vicenda, sfociando in diverse liti anche davanti ai media. E fino alle scorse ore.

All’interno di questo contesto, troviamo il primo ministro britannico del gioco, Nigel Frottage. Il genio della situazione, ha avuto una pensata fantastica. Resuscitare i morti per usarli come forza lavoro. Ma tra il voto finale, e la “nuova scelta politica”, tutto va a quel paese. Il pretesto alla base del gioco, segue anche alcune accuse non tanto velate sulla xenofobia.

Insomma, è un gioco incentrato sulla base di una scelta politica, e in quanto tale potrebbe scontentare un determinato tipo di videogiocatore, soprattutto coloro che potrebbero rimanere offesi o non contenti per qualche battuta di troppo.

In questo contesto, esplode la grana degli zombie. Usati come manodopera a basso costo, com’è prevedibile vanno fuori controllo, iniziando a devastare la città e portando panico e paura ovunque. Tra i personaggi che seguiremo nella nostra avventura, ci sono Hope Andrews e Dave Gorey. La prima, è una sopravvissuta alla catastrofe che in precedenza sbarcava il lunario con piccoli lavoretti, constatando che persino durante l’apocalisse, gli idioti rimangono tali. Il secondo, è invero uno zombie ma che incredibilmente ha conservato la propria sanità mentale. Il suo obbiettivo è quello di capire il perché dei placidi lavoratori come gli “zombie”, hanno improvvisamente dato vita a questo incubo. Il personaggio di Dave in particolare, è molto bravo nelle battute acide o infelici, a seconda della situazione.

Le storie di questi due personaggi, andranno ad incrociarsi in maniera sorprendentemente ben congegnata, segno che la scrittura alla base di questa avventura punta e clicca è di buon livello.

GAMEPLAY

Come scritto sopra, parliamo di un’avventura punta e clicca di stampo classico. Quindi il nostro compito sarà quello di indagare in ogni scena, cercare attrezzi e oggetti da usare e combinare. Tutto il comparto ludico è gestito per mezzo del mouse, con qualche scorciatoia da tastiera a semplificarci il lavoro. Alcuni dei puzzle presenti in gioco sono un po’ astrusi, o nel miglior caso adatti ad un pubblico di videogiocatori non alle prime armi con questo tipo di gioco.

Ad esempio, in una delle fasi iniziali, ci troviamo a studiare un oggetto, che appare totalmente inutile. Solo dopo aver indagato su una cosa completamente diversa troviamo infine il corretto utilizzo. È importante provare e riprovare diverse combinazioni, soprattutto nella stessa scena.

Il particolare di questa avventura è che tutte le aree che visiteremo sono “semi-quadrate”, con la telecamera spesso collocata a tre quarti. Questa inquadratura sarà capace di darci un’idea “complessiva” dell’ambiente, piuttosto che una più classica inquadratura in due dimensioni a scorrimento, dove il nostro acume verrà messo alla prova dalla continua ricerca di particolari importanti. È questo il caso di giochi come Tales of the Neon Sea, ad esempio. Dopo qualche ora di gameplay, possiamo dire di condividere questa scelta, perché garantisce un buon livello di immersione ed è capace di mostrare l’abilità dello sviluppatore nel creare ambienti piccoli ma ricchi di particolari.

DISEGNI A MANO SUGGESTIVI

La componente grafica è artisticamente ispirata agli anni ‘90, e combina sfondi in due dimensioni colmi di oggetti e personaggi in 3d con sprite realizzati in computer grafica. La qualità del lavoro svolto sugli ambienti non è affatto da sottovalutare, anzi è davvero ben realizzata.

Esattamente come per Gaia Beyond, il disegno a mano è capace di regalare scorci davvero suggestivi, regalando piccoli particolari che la grafica interamente realizzata al computer non sempre riesce a mettere sul campo. Le animazioni, pur non brillando nel numero sono ben realizzate, e non appaiono troppo legnose, così come i personaggi.

Ovviamente, le movenze degli zombie risulteranno più “cadenzate”, ma questo è un effetto voluto. Durante il nostro gameplay inoltre, non abbiamo sofferto di bug o crash che inficiassero la partita.

COMMENTO FINALE

Sono pochi gli sviluppatori capaci di lavorare su progetti che potremmo definire “rischiosi”, trattando quindi tematiche arcigne o che per stessa natura sono antitesi per una determinata tipologia di sensibilità e pensiero.

Binary Space però, non è tra questi, ed è stata capace di proporci, almeno in queste fasi iniziali, un gioco gradevole e a suo modo scherzoso. Ghoul Britannia: Land of Hope and Gorey va preso per quello che è: un gioco. I messaggi al suo interno ci sono, e possono essere condivisi o meno, ma certamente è una storia che gli amanti delle avventure punta e clicca non dovrebbero lasciarsi scappare, anche perché si rivolge proprio ad un pubblico già “allenato” con queste meccaniche.

I 12.49 euro dell’accesso anticipato, sono ampiamente giustificati, e consigliamo anche ai neofiti di tenere d’occhio questo bel prodotto disegnato a mano.

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