MediEvil, ecco perché potrebbe avere successo

Alcuni motivi per cui il remake finirà con l'attrarre tanto i giocatori nuovi quanto gli aficionados del classico per la prima Playstation

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In questi giorni i visitatori della Gamescom stanno avendo la possibilità di provare la demo del remake di MediEvil, classico iconico della prima Playstation molto atteso dai fan. Sarà possibile cimentarsi in questo titolo a partire dal prossimo 25 ottobre, solo su PS4.

Una demo capace di suscitare diverse riflessioni sulle ragioni che renderanno MediEvil un titolo appetibile tanto per i neofiti del gioco originale uscito nel lontano 1998, quanto per gli affezionati con grandi aspettative sul lavoro realizzato da Other Ocean. Quest’ultimi di recente hanno diffuso un video sul dietro le quinte.

Riportiamo qui, dal Playstation Blog Italiano, uno speciale sui tre motivi validi per ciascuna delle due categorie di giocatori che potrebbero rendere MediEvil un titolo imperdibile.

Tre punti per i novizi e tre punti per gli aficionados, basati sulla prova della demo, effettuata sul campo della Gamescom.

MEDIEVIL PER I NEOFITI

Nell’anima di MediEvil vi è una manciata di Dark Souls

Una delle sorprese più inaspettate è stata che MediEvil ricorda Dark Souls… Nonostante sia stato pubblicato più di un decennio prima dell’epico e complicatissimo titolo fantasy di FromSoftware. Questa sensazione si presenta dopo aver superato la cripta del tutorial, assieme al cimitero in cui è immersa.

Il primo motivo è che i livelli di MediEvil sono costituiti da dei labirinti compatti disseminati di segreti e scorciatoie; il secondo è che il gioco è molto difficile. Non si tratta di un semplice hack and slash in cui basta premere pulsanti a caso per avanzare: i singoli nemici possono causare danni notevoli, soprattutto quando attaccano in gruppo, dove diventano capaci di rispedire rapidamente nella tomba gli avventurieri più sprovveduti.

Ma le somiglianze non finiscono qui. Per espandere il proprio arsenale, è prima necessario trovare o sbloccare nuove armi. Alcune di esse si rovineranno con il tempo fino a diventare inutilizzabili (come gli scudi e le clave), mentre altre saranno disponibili solo in numero limitato (come i coltelli da lancio e i dardi da balestra). Questo elemento, abbinato a livelli articolati che richiederanno strategie particolari (come l’ardua scalata al Mausoleo in cima alla collina, dove sarà necessario schivare o bloccare con lo scudo dei giganteschi massi) e a scontri con boss enormi e complicati, non potrà che ricordare le atmosfere di Dark Souls… Ma con uno spirito decisamente più irriverente.

MediEvil è un’opportunità unica sia per i fan di FromSoftware che per gli appassionati di genealogia videoludica di vivere un’esperienza alternativa, antecedente a quella che caratterizza ora un genere molto apprezzato.

Si vestiranno i panni di un cavaliere leggendario con dei conti in sospeso

La trama del gioco sarà la stessa, lasciata immutata, del 1998. Il protagonista sarà di nuovo il redivivo Sir Daniel Fortesque, ex nobile cavaliere che dopo 100 anni di riposo nella sua cripta è ormai poco più di uno scheletro in armatura.

Tuttavia, armato di spada e di un arsenale sconfinato, si preparerà ad affrontare il male e a salvare ancora una volta il suo regno.

Le leggende a volte possono, tuttavia, esagerare

Secondo la leggenda Sir Daniel Fortesque fu un prode cavaliere che un secolo prima sconfisse il malvagio stregone Zarok. Purtroppo, la realtà è molto meno lusinghiera: Dan fu il primo a morire a causa di una freccia vagante, che lo colpì in pieno durante una carica sul campo di battaglia.

Per questo motivo, non gli fu mai permesso di entrare nel Salone degli Eroi (l’equivalente del Valhalla nell’universo di MediEvil). La sua inattesa resurrezione gli darà quindi la possibilità di entrare davvero nella leggenda, assicurandosi un posto fra i più grandi eroi di Gallowmere.

PER I VETERANI

Gran parte del gioco originale è stato mantenuto

Il remake di MediEvil non intaccherà il cuore del gioco che molti giocatori avranno avuto modo di conoscere nel 1998: intensi combattimenti all’arma bianca, livelli pieni di segreti e tonnellate di humor macabro. Other Ocean, lo studio incaricato di far risorgere quest’avventura in terza persona per il pubblico moderno, ha infatti preferito concentrarsi soprattutto sul lato estetico.

La nuova versione per PS4 spingerà al massimo lo stile grafico a tema horror, conservando tuttavia la sua anima alla Tim Burton. La progettazione originale dei livelli è stata lasciata volutamente intatta, seppur con qualche occasionale e gradita sorpresa. Per fare qualche esempio, la mappa del mondo avrà un look del tutto rinnovato, mentre il Salone degli Eroi, un mondo in cui Sir Dan può ricevere armi e potenziamenti dagli altri leggendari guerrieri di Gallowmere, risulterà arricchito con nuove storie.

Il doppiaggio includerà nomi originali, battute classiche e nuove voci

Farsi capire è difficile quando si è privi di mascella. Eppure Jason Wilson (che è anche l’autore della storia di MediEvil) era riuscito in modo ammirevole a dare carattere ai rantoli di Sir Daniel Fortesque, rendendoli divertenti piuttosto che orribili. Quindi, dato che nessuno meglio di lui poteva catturare la personalità di Dan, Wilson ha registrato nuovamente tutte le sue battute per questo remake su PS4.

In altre sezioni, il gioco conserva i dialoghi in alta risoluzione del cast originale di supporto. Per esempio, le tante garguglie di pietra sparse nei livelli daranno ancora i loro consigli con le loro voci stridenti e monotone, esattamente come facevano nel 1998. Tuttavia il cast includerà anche qualche aggiunta, tra cui la nuova voce narrante prestata dalla doppiatrice Lani Minella (Soul Calibur VI, God of War, XCOM 2).

Colonna sonora originale nuovamente registrata

Neanche la colonna sonora è stata modificata, ma al contrario è stata arricchita. Nel remake per PS4 gli effetti orchestrali riprodotti al sintetizzatore del gioco originale sono stati sostituiti dai reali strumenti dell’orchestra Sinfonica di Praga, che ha registrato dal vivo i brani ispirati allo stile di Danny Elfman. A supervisionare questa nuova versione è stata, non a caso, la coppia di compositori Bob & Barn, autori e produttori della colonna sonora originale.