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Spider-Man, Recensione PS4

Il gioco di Insomniac Games ha messo in fermento tutti i fan dell’Uomo Ragno: ma tanta attesa era giustificata?

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È stato uno dei giochi che hanno colpito maggiormente pubblico e addetti ai lavori fin dal suo annuncio nel corso dell’E3 2017, al punto da generare poi un grandissimo hype scemato solo al momento del suo arrivo nei negozi in questi giorni. Parliamo di Marvel’s Spider-Man, il videogioco realizzato da Insomniac Games in esclusiva per PlayStation 4, basato sul personaggio creato da Stan Lee (testi) e Steve Ditko (disegni) nel 1962. Un’attesa che si è concretizzata il 6 settembre con l’uscita del titolo e con la prima posizione nelle classifiche italiane divulgate la settimana scorsa.

Un titolo che abbiamo deciso di recensire con calma, e solo dopo averlo giocato a lungo e fino in fondo, per poterlo raccontare e valutare come merita.

SPIDER-MAN, TU SEI L’UOMO RAGNO

Marvel’s Spider-Man è un’avventura story-driven ma a mondo aperto, che strizza l’occhio a Batman Arkham di Rocksteady Studios, in cui l’utente controlla l’Uomo Ragno in una New York ricreata fedelmente in digitale, dov’è possibile spostarsi da grattacielo a grattacielo saltando da una “liana” di ragnatela all’altra.

La storia, che non è legata in particolare a nessuna versione di Spider-Man, fumettistica o cinematografica che sia, racconta di una nuova minaccia per la Grande Mela costituita inizialmente dal super criminale bipolare Mister Negativo, e dai suoi scagnozzi, gli Inner Demons, ma che poi si evolve in una serie di situazioni piene di colpi di scena e sorprese.
E proprio per questo motivo, qui ci fermiamo per evitare spoiler. Il motivo per il quale non ci sono particolari legami con storie già esistenti del personaggio è perché Marvel intende dare inizio a una nuova era per i videogiochi incentrati sui suoi supereroi, ma non vuole che essi siano dei tie-in: piuttosto desidera che i giochi godano di cicli di sviluppo propri e staccati da quelli legati a film, eventi a fumetti o cartoni animati.

Inoltre ha voluto garantire agli sviluppatori una certa libertà nella creazione di scenari e personaggi che pur rimanendo fedeli in buona parte a quelli originali, mostrano peculiarità inedite e danno vita a storie un po’ differenti. Di certo la trama ha un ruolo importante nel gioco, e scava a fondo nell’animo del protagonista. Questo avviene anche attraverso le dinamiche tra lui e gli altri personaggi chiave. Il rapporto e l’interazione con loro hanno un ruolo centrale nella crescita di Peter e dell’Uomo Ragno. Gli utenti hanno modo perfino di sperimentare tutti i lati della vita del ragazzo, controllandolo anche nei momenti in cui non è l’eroe mascherato, nella vita quotidiana fatta di gioie e delusioni.

SPIDER-MAN, LE TUE RAGNATELE…

Quello di Marvel’s Spider-Man è un Peter Parker più maturo, ormai esperto nella lotta ai crimini di New York City.

Al tempo stesso, è un ragazzo alla ricerca di un equilibrio tra il caos della sua vita privata e quella professionale, gravato dalla responsabilità di salvare il destino di nove milioni di newyorkesi. Non da meno anche l’interazione con i suoi antagonisti, caratterizzati con personalità ben definite e profonde, come nel caso dei vari Kingpin, Doctor Octopus, e così via, assume un ruolo importante nella sua evoluzione. Per quanto riguarda la giocabilità, come in ogni free roaming a mondo aperto sono decine le attività da svolgere oltre agli incarichi principali. Dalle chiamate della polizia alla perlustrazione notturna dei vicoli della città, la New York del gioco è piena di eventi opzionali, mini-giochi, segreti e da collezione.
Peccato solo che molte di queste missioni secondarie siano state concepite forse con troppa sufficienza, al punto da risultare un tantino noiose e prive di mordente, non riuscendo per tipologia o qualità del premio a invogliare più di tanto l’utente a compierla.

 

La rapidità di movimento, ma anche la possibilità di muoversi in verticale garantiscono comunque tante varianti al gameplay, nonché molti luoghi da visitare e punti dove appostarsi anche a testa in giù per sorvegliare il quartiere o preparare qualche trappola per catturare i criminali nella tela del ragno. Magari appendendoli in appositi bozzoli o immobilizzandoli quell’attimo giusto per poi colpirli e stordirli, afferrarli dall’alto e trascinarli via. E se le cose dovessero mettersi male e il fattore sorpresa non dovesse bastare, la possibilità di lanciare ragnatele attraverso i braccialetti posizionati all’interno della tuta assicura all’eroe un buon vantaggio e la possibilità di afferrare degli oggetti e usarli per colpire i nemici, oppure di legare i suoi avversari per poi scagliarli via, appenderli come dei salami al soffitto o ancora per bloccarli per qualche secondo, se non per strappare loro letteralmente le armi dalle mani per poi riempirli di pugni e calci.

SPIDER-MAN, CHE FORTE SEI TU!

Dopo otto anni dietro la maschera, Peter Parker è un veterano della lotta al crimine, quindi in grado di improvvisare in scontri incentrati sul freeflow combat, eseguendo acrobazie estreme, muovendosi con agilità e interagendo con l’ambiente sfruttando al meglio tutte le risorse a sua disposizione. Tra queste, combo sempre più devastanti, gadget e costumi intercambiabili potenziabili con una serie di modifiche e dotati di abilità univoche. Elementi necessari per venire a capo di scontri dinamici contro nemici la cui intelligenza artificiale lascia un po’ a desiderare, ma che spesso sono ben equipaggiati con scudi, bastoni elettrici, coltelli e armi da fuoco, rendendo la sfida discretamente difficile.

A supportare una giocabilità tutto sommato buona, c’è infine un comparto tecnico d’eccezione, caratterizzato da una grafica spettacolare. Il tutto gira in maniera fluida e viene impreziosito da un’ottima rappresentazione di luci, effetti particellari e di riflesso, che servono a rendere più vivi e colorati gli enormi grattacieli della Grande Mela. In estrema sintesi, Spider-Man di Insomniac Games si ritaglia un suo spazio importante in una ipotetica classifica dei giochi visivamente più belli di quest’anno. Idem il comparto audio che può contare su uno splendido doppiaggio in italiano e su una colonna sonora di stampo cinematografico capace di accompagnare splendidamente ogni momento dell’avventura.

COMMENTO FINALE

Spider-Man di Insomniac Games è certamente uno dei titoli più interessanti del 2018. Il gioco a dire il vero non è molto originale e in diversi punti sembra strizzare l’occhio ai migliori esponenti del genere, a cominciare da quel Batman di Rocksteady che ha certamente ispirato l’opera fin dall’inizio.

Ma a parte la mancanza di originalità resta un titolo ben confezionato, divertente da giocare, da vedere e da interpretare, grazie a una storia ben raccontata, a un personaggio come sempre simpatico e affascinante, e a tutti quegli elementi tipici che lo caratterizzano, come l’azione, l’avventura, le fasi stealth e quelle picchiaduro.

Pregi

Trama, regia e messa in scena molto curata. Giocabilità divertente e ben calibrata. Il fascino del personaggio di Spider-Man e del suo universo.

Difetti

Missioni secondarie ed eventi opzionali poco ispirati. Pattern d’azione dei nemici da rivedere. Niente di originale sotto al sole,

Voto

9-

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