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Aces of the Luftwaffe – Squadron, Recensione Pc

Uno shoot’em up vecchio stile che ci riporta nella II Guerra Mondiale

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La Seconda Guerra Mondiale è sempre un argomento florido per raccontare storie, aneddoti nonché ispirare registi, scrittori e non solo.

Anche il mondo dei videogiochi, chiaramente, esamina questo contesto storico. Ed offre diverse proposte. I vari Call of Duty, Battlefield o ancora Wolfenstein e perché no, i vari e vecchi shoot’em up griffati Capcom della serie 194X. Soltanto per citarne alcuni famosi. Ed eccoci qui a parlare di Aces of the Luftwaffe – Squadron, uno sparatutto a scorrimento verticale vecchissimo stile uscito lo scorso 24 luglio a firma di HandyGames dopo aver fatto il suo esordio l’anno scorso su Switch. Un gioco che ripropone la serie dopo tre annetti dopo il primo Aces of the Luftwaffe.

Ma cosa cambia dal primo capitolo? Ve lo diciamo nella nostra recensione della versione Pc.

USA, SECONDA GUERRA MONDIALE… E STANNO VINCENDO I TEDESCHI

L’ambientazione di Aces of the Luftwaffe – Squadron ci porta quindi nella Seconda Guerra Mondiale ed il fronte è quello… statunitense. Proprio così. Nel gioco, infatti, si attua una visione decisamente alternativa (Ucronia) di quanto accaduto nella realtà dei fatti. Tutti sappiamo che nella realtà, non cadde nemmeno una bomba sul suolo americano durante il secondo conflitto. In questo gioco, invece, la storia è completamente opposta: i tedeschi sono piombati in America e stanno pure vincendo.

Questo grazie alle invenzioni folli dei suoi scienziati e dei suoi assi che pilotano mezzi in grado di soverchiare le forze aeree alleate. Una potenza mai vista perché oltre ad un’incredibile quantità di ogni tipo di aereo con una flotta a dir poco massiccia, viene affiancata da armi segrete, dischi volanti e propulsione atomica… ed armi atomiche.

Un po’ come negli ultimi Wolfenstein, quindi, gli Usa sono prossimi alla caduta per mano nazista. Ma una squadra di eroi ben assortita è chiamata in causa per sconfiggere il potente nemico.

QUATTRO ASSI PER DIFENDERE GLI USA

Facciamo così la conoscenza dei quattro assi che guideremo a testa bassa contro il nemico e che impareremo anche ad apprezzare perché alcune comunicazioni tra loro sembreranno simili a quelle del famigerato “Squadrone Avvoltoi” guidato da Dick Dastartly che gli over 35 ricorderanno con affetto.

Sicuramente, è bene dirlo, i nostri quattro campioni sono decisamente più affidabili ma non sono certamente infallibili in quanto ognuno di loro avrà ciclicamente dei problemi. Ad uno calerà il sonno, ad un altro verrà mal di stomaco, e così via e ci saranno delle sessioni in cui dovremo proteggere il pilota di turno per un breve periodo di tempo. Inoltre, ed è questo che dà profondità al gameplay, ognuno di loro ha il proprio albero di abilità che unite tra loro possono mettere in seria difficoltà gli assi nemici.

Mark Taylor, il Cecchino, è una delle reclute più talentuose dell’aeronautica Usa. La sua famiglia morì avvelenata nel tentativo di fuggire dalla Germania ed anche lui è stato avvelenato.

Melissa Monroe è il Cervello del team. Figlia di un famoso generale che però è venuto a mancare presto, è diventata pilota studiando molto. Lei soffre di acrofobia che consiste nel timore ossessivo di cadere o di subire la tentazione di lanciarsi nel vuoto quando ci si affaccia da un posto elevato (il colmo per un pilota, ndr) ma ha combattuto questa paura ed è riuscita a salire su un abitacolo.

John King, il Pazzo, veterano della Guerra ha già combattuto in Gran Bretagna nel 1941. È amante del bodybuilding ed era un pugile professionista prima di volare.

Steve Davis, il Buffone, è molto ricco ma tende a nasconderlo. Figlio di un magnate e proprietario di hotel, ha preferito la vita militare. È molto socievole e fa amicizia con tutti comportandosi, appunto, da buffone.

SPARATUTTO FRENETICO DAI RITMI VARIABILI E DALLA SFUMATURA GDR

Dicevamo che il gameplay di Aces of the Luftwaffe – Squadron abbia una sfumatura gdr. Ogni personaggio ha le proprie abilità sia attive che passive che permetteranno di migliorare sia in attacco che in difesa.

La spruzzata ruolistica si materializza con il passaggio di livello dei personaggi. Le medaglie raccolte lungo il nostro cammino sono da assimilare ai punti esperienza. Ad ogni livello corrisponde un punto da spendere nell’albero delle abilità dei quattro eroi che hanno caratteristiche diverse.
Alcune abilità miglioreranno la potenza di fuoco, altre la possibilità di incassare più colpi, o di aumentare i punti vita, altri ancora offrono una schivata migliore o una riparazione più efficace o ancora si può ridurre il tempo di ricarica delle abilità e così via. Inoltre, andando avanti si sbloccheranno aerei sempre più performanti. A livelli di difficoltà maggiori le stesse versioni “rare” saranno sbloccate con ulteriori caratteristiche.

Per il resto, la peculiarità, joypad alla mano, è che sarà possibile guidare i nostri quattro eroi. Uno sarà il capitano e gli altri tre saranno gregari. Nondimeno se i nostri gregari saranno abbattuti, torneranno in gioco dopo un breve (ma intenso) lasso di tempo. Chiaro che se la squadriglia è al completo, la potenza offensiva è nettamente superiore ed efficace.
In Aces of the Luftwaffe – Squadron non si sparerà soltanto. Bisognerà avere riflessi saldi ma anche soddisfare alcuni tipi di missioni secondarie. Si dovranno, ad esempio salvare dei prigionieri o lanciare dei rifornimenti e per farlo dovremo andare in punti segnati e starci per un breve periodo di tempo evitando, al contempo, di essere abbattuti dal fuoco nemico.

Ci saranno anche missioni stealth evitando, quindi, il contatto col nemico e così via. Il focus, ovviamente, è sparare tutto l’impossibile utilizzando anche le abilità secondarie o usufruendo dei vari bonus che si trovano lungo il tragitto. Interessanti, invece, le boss fight che si concretizzano al termine di ognuno dei cinque capitoli principali ognuno composto da 5 stage per un totale di 25 livelli.

La difficoltà, invece, si attesta su livelli medio alti. A tratti diventa quasi un bullet hell che ricorda quelli di stampo giapponese ma con un po’ di pratica e soprattutto grazie alla possibilità di azzerare e riassegnare i punti abilità dei vari alberi è possibile variare approccio e quindi possibilità di superare i vari stage.

GRAFICA MOLTO CARINA E COLORATA, BUON DOPPIAGGIO

Dal punto di vista tecnico, Aces of the Luftwaffe – Squadron, non offre nulla di innovativo. Lo shoot’em up offre una classica vista dall’alto in 2d a scorrimento verticale.

L’aspetto generale è molto colorato e “stiloso” con una buona varietà dei nemici. Si apprezza anche la discreta varietà delle condizioni meteo con stage sotto la pioggia o al buio. I fondali sono discreti ed un po’ ripetitivi, forse la parte meno ispirata del gioco.

Le animazioni sono fluide e non ci sono (salvo qualche rarissimo caso) di rallentamenti anche nelle fasi più concitate. Ci sono tante scenette di intermezzo disegnate in stile vignettistico e caricaturale.

Il comparto sonoro offre alcuni brani d’accompagnamento ma si contraddistingue per un buonissimo doppiaggio (naturalmente in inglese). Le voci dei protagonisti ma anche degli antagonisti sono di livello.

COMMENTO FINALE

Aces of the Luftwaffe – Squadron è il sequel di Aces of the Luftwaffe e ripropone lo scenario della Seconda Guerra Mondiale nell’eterna lotta tra gli alleati americani ed in nazisti. Cambiano alcune cose: la più evidente è lo scrolling che da orizzontale del primo capitolo diventa verticale e l’aspetto “giocoso” toglie però un po’ di pathos.

Il tocco di ucronia che vede quindi i nazisti invadere con un discreto strapotere (scusate il quasi ossimoro) gli Usa fa il resto. Si tratta di uno shooot’em up piuttosto classico ma carino, ben disegnato, ben animato e con un livello di difficoltà davvero tosto già a “Normale”. Il gameplay ha anche uno spruzzo ruolistico che dà profondità al gameplay e diversi approcci.

Il tutto è condito da scene di intermezzo e dialoghi ben fatti. Gioco sicuramente rivolto agli amanti del genere che amano le sfide. HandyGames ha fatto un buon lavoro.

 

Pregi

Shoot’em up vecchio stile. Sfumature Gdr. Bel doppiaggio. Ucronia. Grafica molto carina. Difficile ma soddisfacente. Belle boss fight.

Difetti

Alcuni dettagli, probabilmente, sarebbero potuti essere più rifiniti. Generalmente ha un aspetto troppo cartoonesco.

Voto

7,5

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