Intervista a Giorgio Pica sullo status del GEC in Italia

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Le competizioni eSports crescono in modo esponenziale. Si moltiplicano, infatti, i tornei di videogiochi a livello internazionale con montepremi sempre più grandi ed appetibili paragonabili a quelli dei tornei di tennis o di golf, tanto per fare un parallelo con competizioni capaci di muovere grandi cifre.

Se la situazione all’estero cresceal punto che recentemente il comitato organizzatore che promuove la candidatura di Los Angeles per le Olimpiadi del 2024 ha comunicato (non sappiamo quanto provocatoriamente o meno) l’inserimento dei videogiochi competitivi nel programma Olimpico laddove ovviamente la città californiana venisse scelta come sede tra otto anni – ci chiediamo a che punto sia in Italia.

Abbiamo sentito Giorgio Pica, segretario nazionale del GEC (Giochi Elettronici Competitivi), per fare un punto sulla situazione nel nostro Paese. Due anni fa, lo ricordiamo, c’è stata una svolta decisa grazie all’Asi, un ente riconosciuto dal Coni, che creò, appunto, il GEC.

Da allora sono nate alcune associazioni sportive dilettantistiche (ASD) che svolgono attività nell’ambito del GEC in tutto il territorio nazionale ma vediamo di cosa si tratta attraverso questa intervista con Pica. Una chiacchierata che ci ha fatto conoscere alcuni aspetti interessanti con numeri che pian piano stanno crescendo e con dettagli ai più sconosciuti ma necessari per svolgere come si deve, anche nel nostro Paese, un’attività eSports come si deve.

Due anni fa il riconoscimento del Coni, attraverso l’ASI, qual è la situazione attuale del GEC?

“La crescita è continua, costante e generale. Siamo partiti con 4 ASD due anni fa ed adesso sono 52 in tutta Italia praticamente equamente distribuite tra Nord, Centro e Sud, con circa 20.000 iscritti. Ma ci sono anche associazioni culturali che fanno parte di questa famiglia. Aumentano anche i tornei e le manifestazioni di rilievo che si, al momento sono sempre concentrate in fiere ed eventi più ampi, stanno diffondendo”.

Come nasce l’esigenza di far conoscere il GEC attraverso l’ASI (Associazioni sportive e sociali Italiane)?

“L’idea nasce per dare uno standard a queste competizioni sul territorio. E’ nato il settore sportivo che svolge attività e tutela chi pratica gli eSports. L’ASI (Associazioni sportive e sociali Italiane) ci ha dato l’opportunità di svolgere attività sportiva. Puntiamo anche a far conoscere i videogiochi in modo più diffuso nonché il loro corretto utilizzo. Tecnicamente non è una federazione e quindi per quanto riguarda le sovvenzioni siamo noi ad autofinanziarci, ma come ente riconosciuto abbiamo già un regolamento ed offriamo servizi”.

Quali servizi offrite agli iscritti ed alle società?

“Offriamo consulenza base, burocratica in primis visto che molte associazioni sono composte da giovani alle prime esperienze con il mondo della burocrazia e più in generale col mondo del lavoro tecnico. Diamo anche consulenza fiscale alle associazioni nonché un gestionale dove è possibile fare il tesseramento, richiedere autorizzazioni tornei ed altro. Nondimeno diamo supporto logistico e materiale per lo svolgimento di manifestazioni da noi riconosciute organizzate dalle ASD iscritte”.

Quali sono le manifestazioni di rilievo, avete un calendario?

“Il calendario GEC per il 2017 non è stato ancora pubblicato, lo rilasceremo a seguire. La stagione degli eventi è suddivisa nel corso dell’anno solare. Con l’anno nuovo rilasceremo alcune pagine sul nostro sito con i prossimi tornei. Mentre è già partito, a fine settembre, il campionato a squadre che è di carattere stagionale con la regular season e che si chiuderà ad aprile con le finali dei play off dal vivo a Roma”.

Come si chiama questo campionato a squadre e che formula ha?

“La competizione si chiama Lega Prima. E’ una sorta di serie A per intenderci, alla quale possono iscriversi soltanto le associazioni (le ASD, ndr). In questa prima edizione sono presenti otto squadre da nord a sud con incontri sia dal vivo che online. La stagione regolare prevede incontri di andata e di ritorno e tutti i match sono trasmessi in streaming su Twitch.TV/GEC

Quali sono i videogiochi riconosciuti come competitivi?

“Ve ne sono tanti. Tra questi cito Overwatch, Counterstrike, Hearthstone, LOL. Quest’ultimo (League of Legends) è il più giocato ma altri stanno crescendo”.

Alle ipotetiche Olimpiadi di Los Angeles del 2024 potrebbe trovare spazio nel programma dei Giochi anche quello per gli eSports. Un suo pensiero.

“Beh, nel giro di otto anni può cambiare tantissimo e quindi potremmo anche essere maturi al punto di poter fare delle Olimpiadi. Personalmente potrebbe andare bene anche una Olimpiade parallela e specifica per i videogiochi piuttosto che una integrazione ma forse è ancora presto per parlarne. Ancora si deve decidere la sede dei Giochi del 2024 (la conosceremo a febbraio, ndr) e quindi è un po’ prematuro però l’idea potrebbe concretizzarsi visto l’enorme crescita che gli eSport hanno fatto nel corso degli ultimi anni e c’è da credere che il meglio dovrà ancora arrivare. Ci sono competizioni che non hanno nulla da invidiare a sport tradizionali ed in grado di riempire i palazzetti con pubblico di tutte le età e di portare le famiglia intere alle competizioni cosa che in alcuni sport tradizionali purtroppo avviene sempre di più rado”.

L’Italia nel contesto internazionale come è messa?

“Sul piano dell’organizzazione di eventi ancora un passetto indietro però stiamo sulla giusta scia. Adesso abbiamo eventi con postazioni ottime, sia dal punto di vista tecnico che di connessione, sponsor e pubblico. Tra le squadre più forti segnalo la ASD Forge, proveniente dalla Sardegna, che partecipa alle Challenge Series europee paragonabile un po’ alla Europa League del calcio. Manca ancora la Uefa ma a livello europeo ci si sta muovendo”.

Le nazioni più forti in Europa?

“A livello organizzativo e di movimento, sicuramente la Germania è la più avanti”.

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Chiusa l’intervista, diamo alcune piccole informazioni utili sul GEC.

La quota di affiliazione annuale per società è di 150 euro. Ogni club ha la sua quota discrezionale da far pagare ai propri soci.

Le partite di campionato della Lega Prima sono trasmesse sul canale Twitch. Il sito ufficiale del campionato a squadre, con tanto di calendario, è disponibile a questo indirizzo.