Il vincitore di Curiosity: What’s Inside the Cube non ha ancora avuto il premio, Molyneux ha dimenticato il suo Dio?

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Bryan Henderson, nel maggio del 2013, vinse l’esperimento Curiosity: What’s Inside the Cube. Fu lui ad abbattere l’ultimo cubo dell’enorme monolite del gioco di 22Cans e ad aggiudicarsi il premio promesso da Peter Molyneux.

Bene, il giovanotto, all’epoca diciottenne, ricevete la promessa da parte dell’eclettico game designer di diventare un Dio, a tempo determinato, in Godus, god game che è in Early Access su Steam di cui per ora si hanno poche notizie visto che lo sviluppo si è spostato sulle versioni mobile.

C’erano altri premi ma a parte una maglietta ed un poster firmati dai componenti del team di cui non se ne sa nulla.

Ne parla diffusamente un articolo di Eurogamer dal titolo evocativo: Il Dio che Peter Molyneux ha dimenticato.

Ovviamente Henderson ha scritto costantemente al team di sviluppo ma ancora nulla. Beh, e dire che il premio gli avrebbe dovuto cambiare la vita.

Il problema però diventa di un certo rilievo: Godus rischia di non essere completato e quindi il fatto di diventare un Dio in questo gioco (sia pure per un tempo limitato, ricordiamo), sembra evento piuttosto lontano.
Insomma, un sogno (perché comunque far parte di un progetto videoudico dopo averla spuntata in un contest frequentatissimo che è stato Curiosity è sempre una cosa bella e fortunata) che si scontra contro la dura realtà che spesso e volentieri sgretola tutto e tutti. Certo è che il giovane Bryan Henderson meriterebbe comunque un premio da Molyneux.