Tanto tempo fa, il mondo dei videogiochi era dominato da alcuni generi che ormai vengono definiti retro. Tra questi, perché oggetto della nostra recensione, gli shoot’em up.
Chi ha qualche annetto in più ricorda con nostalgia i vari R-Type, Delta, Armalyte, Uridium e poi Project X, ma anche Battle Squadron, Silkworm e compagnia bella.
Da qualche tempo, però, chi vuole fare un salto indietro nel tempo, pur rimanendo nei canoni della modernità, ha un titolo su cui può contare: Syder Arcade. Un fiero esponente del genere.
Uno shoot’em up, appunto, multi-direzionale (cioè a scorrimento sia a destra che sinistra) firmato dagli italiani di Studio Evil, una piccola software house indipendente di Bologna che ha realizzato questo titolo davvero interessante e che vi segnaliamo nonostante sia passato già diverso tempo dalla sua pubblicazione su Steam.
IN UN UNIVERSO LONTANO…
La storia è delle più classiche. Umani contro Alieni. Non si può sbagliare. Mette d’accordo tutti e ci si può implementare sopra un gioco senza particolari problemi. E così, in un universo profondo, i terrestri della colonia spaziale di Miza sono costretti a difendersi strenuamente da una forza misteriosa.
… LA SALVEZZA SI CONQUISTA A SUON DI LASER E BOMBE…
A mali estremi, estremi rimedi. Siamo così costretti a scendere direttamente in “campo” scegliendo una delle quattro navicelle a nostra disposizione, ognuna dotata di caratteristiche diverse, e cominciare a far piazza pulita.
Le differenze tra le navette, come detto, differiscono per velocità, resistenza, armamento ed armamento speciale. Sceglieremo una scheggia che però non è molto potente? Opteremo per una navicella lenta quanto una cinquecento (attenzione, modello originale), ma piuttosto resistente quanto un carroarmato, oppure per una via di mezzo? O per un’esotica astronave a forma di insetto?
… IN UN UNIVERSO LONTANO… A DUE DIREZIONI
Ed ora parliamo del gameplay di Syder Arcade che si presenta classicissimo e piuttosto solido. I comandi del gioco sono semplici: le classiche direzioni, un pulsante per lo sparo, uno per l’arma speciale e l’altro per cambiare direzione.
Semplice e compatto perché si riesce a fare quello che si deve senza distrarsi con attacchi in combo ed altre cose arzigogolate che alcune volte fanno da contorno al gameplay dei giochi dei nostri tempi.
Come accennato, infatti, Syder Arcade è uno shoot’em up a scorrimento multidirezionale a destra ed a sinistra. In sostanza bisognerà affrontare delle ondate di mostri per scortare delle navi, o per gettarsi in attacchi sempre più violenti contro nemici senza scrupoli.
I nemici distrutti, inoltre, spesso e volentieri, lasciano vari bonus che permettono di migliorare l’armamento, di avere uno scudo temporaneo, di recuperare energia vitale o energia per l’attacco speciale e così via.
E’ anche presente una sorta di mappa-radar che ci mostra la nostra posizione e quella dei nemici e degli alleati segnalati rispettivamente da puntini rossi e verdi. Utile fino ad un certo punto.
La difficoltà è scalabile ed è raccomandato l’uso del joypad benché l’utilizzo della tastiera a livello semplice è comunque efficace. A livello medio sarà già più difficile. E superare i sei stage non sarà per niente facile.
Il gioco include anche una modalità survive. Il nome dice tutto. Bisognerà resistere il più a lungo possibile ad ondate sempre più forti e frequenti di astronavi nemiche. I più meritevoli avranno i punteggi salvati.
GRAFICA IN 2D E SONORO PARECCHI EVOCATIVI E DI IMPATTO
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Il volto di Syder Arcade è davvero bello. Così come l’aspetto sonoro. Tecnicamente, Studio Evil ha realizzato un lavoro mirabile grazie al sapiente utilizzo dell’Unity 3d.
Il gioco a scorrimento si presenta in 2d (un 2,5d, diciamo) fatto veramente bene con luci, ombre, dettagli, animazioni ed atmosfera davvero mirabili. Ottime le esplosioni ed anche la varietà sia delle ambientazioni dei livelli che delle astronavi. Tutto si muove al meglio.
E c’è di più: è possibile scegliere diversi stili per ricordare i bei tempi con possibilità di giocare Syder Arcade con una grafica super come quella dei giorni nostri oppure applicare alcuni “filtri”. Si può giocare così in bianco e nero, con la stessa risoluzione del Commodore 64, in CGA, in VGA, in stile Amiga HAM (che sul classico Amiga 500 permetteva di visualizzare su schermo tutti e 4096 colori della palette) e tanti altri stili.
C’è da dire che non sempre la scelta premia il gameplay visto che con alcune, a causa dei pochi colori o della risoluzione, rende ancora più difficile giocare.
Il tutto è accompagnato da una colonna sonora davvero evocativa che ha ricordato i fasti di alcuni brani ad 8 e 16 bit.
Il tutto sembra davvero ricordare i grandi classici del passato ed in particolar modo Project X, uno dei migliori titoli, benché poco pubblicizzati, di Team 17.
COMMENTO FINALE
Una bella sorpresa. Un bel vestito capace di nascondere anche una bella anima. Del resto oltre le gambe c’è di più. Syder Arcade ci offre la possibilità di giocare uno shoot’em up come si deve, vecchio stile, con la grafica dei giorni nostri e con la possibilità di cambiarla a nostro piacimento grazie a varie opzioni che acuiscono l’operazione nostalgia di Studio Evil.
Tecnicamente parlando, il gioco non si discute. Pochissime le indecisioni (qualche rallentamento, impercettibile con tantissimi oggetti sullo schermo. Capita a tutti, ndr). Il gameplay viaggia sui canoni classici anche se non è detto che questo possa piacere a tutti. Soprattutto ai giovincelli.
I giocatori di vecchio stampo, però, gradiranno sicuramente. Il vero neo sta nel piccolo numero di livelli disponibili. Solo sei missioni che negli anni ’80 potevano andare bene ma che ai giorni nostri (benché il titolo sia del 2012, ndr) sembrano pochini.
E’ vero che è possibile rigiocare qualunque livello con le quattro differenti astronavi, con la difficoltà desiderata e con lo stile grafico preferito ma questo, se può offrire una sfida valida non aumenta di tanto la longevità che viene confortata dalla modalità Survival.
Simpatico, inoltre, il livello di valutazione dei punteggi che tiene conto del comportamento effettivo del giocatore premiandolo con bonus soprattutto se la difficoltà è elevata ed il titolo vanta anche il supporto dei Trofei di Steam.
In sostanza, Syder Arcade rievoca, riuscendoci in modo impeccabile, i bei vecchi shoot’em up di una volta con una formula semplice, arricchita da qualche raffinatezza ma non troppo in termini di contenuti. Ribadiamo, tuttavia, che si tratta di una bella sorpresa.
Pregi
Gameplay solido. Grafica a tratti sontuosa. Musica splendida. Tanti stili grafici evocativi. Rigiocabile. Una sfida tosta (e scalabile). Campagna principale e Modalità Survival.
Difetti
… ma soli sei livelli per una campagna che dura comunque pochino. Piccolissime incertezze.
Voto
8+
1 commento su “Syder Arcade, Recensione Pc”