Recensioni

Train Fever, Recensione Pc

Sostieni IlVideogioco.com

Caro lettore, la redazione de IlVideogioco.com lavora per fornire aggiornamenti precisi e affidabili in un momento lavorativo difficile messo ancor più a dura prova dall’emergenza pandemica.
Se apprezzi il nostro lavoro, che è da sempre per te gratuito, ti chiediamo un piccolo contributo per supportarci. Vorremmo che il vero “sponsor” fossi tu che ci segui e ci apprezzi per quello che facciamo e che sicuramente capisci quanto sia complicato lavorare senza il sostegno economico che possono vantare altre realtà. Sicuri di un tuo piccolo contributo che per noi vuol dire tantissimo sotto tutti i punti di vista, ti ringraziamo dal profondo del cuore.




Train Fever 2209m

Tanto tempo fa, un signore di nome Sid Meier, uscì dal cilindro un gioco sulla gestione delle ferrovie. I più grandicelli avranno già intuito di cosa si stia parlando: il titolo era Railroad Tycoon e seppe stuzzicare molti.

Era il 1990 e da allora i giochi sui trenini (chiamiamoli così ma sappiamo bene che dietro ci sono simulazioni molto importanti, ndr) si sono moltiplicati. Oggi vi parliamo di Train Fever, gioco sviluppato dal team svizzero Urban Games uscito poco più di due settimane fa su Steam per Pc Windows, Mac e Linux.

Si tratta, lo diciamo fin da subito, di un titolo capace di catturare l’attenzione di chi ama il genere simulativo, gestionale e di chi ama costruire la propria rete di trasporti urbani. Si, perché non si vive di soli treni ma anche di tram e bus. Un titolo magari non troppo pubblicizzato ma in grado di offrire tanto sia in termini ludici che di sfida.

UN VIAGGIO NEL TEMPO LUNGHISSIMO

Train Fever 2209

Iniziamo a descrivere Train Fever. Il gioco offre un viaggio nel tempo itinerante che parte dal 1850 ed arriva ai giorni nostri. Vedremo, grazie a questa simulazione l’evolversi delle città grazie alla rivoluzione dei trasporti.

Dai calessi a cavallo ai tram elettrici, dai treni a carbone, alle super frecce in un cammino esaltante, soprattutto se si è appassionati del genere. Con cittadine, grandi come villaggi, trasformate nell’arco dei tempi in agglomerati urbani sempre più efficienti e ramificati.

Il giocatore può scegliere diversi fattori quali la difficoltà, la grandezza della mappa, (che sarà generata casualmente), tra piccola, media e grande, la sua geografia (zona montagnosa, o meno) e così via. Nulla di nuovo all’orizzonte ma era doveroso segnalarlo.

Train fever 2209 b

PRESIDENTE DELLA PROPRIA SOCIETA’

Il compito del giocatore è semplice: essere il presidente di un’azienda di trasporti appena nata e di realizzare una rete capillare di linee sia stradali che di ferrovie per passeggeri ma anche per merci.

Va da se che leggere la mappa e sfruttarne le sue peculiarità sarà importantissimo perché piazzare i propri depositi, le stanzioncine, organizzare le linee e tutto il resto sarà ovviamente vitale per le risorse della propria compagnia.

Anche una mappa piccola avrà le sue insidie. Bisognerà fare, quindi, delle mosse oculate. Sfruttare all’inizio le strade e cominciare a capire il “meccanismo” per rendere le prime linee redditizie sarà importante per poi pensare in grande stile.

Train Fever 2209 c

Iniziare subito con un collegamento extra urbano, oltre ad essere ultra dispendioso, può essere fin da subito problematico perché potrebbe non garantire i guadagni desiderati.
Come detto già in precedenza, non gestiamo soltanto il trasporto delle persone ma si può anche optare per quello di merci. Leggere la mappa nel modo corretto, trovare il collegamento ferroviario (o stradale) più diretto in modo di risparmiare soldi preziosi, e di costruire soprattutto dove effettivamente ci sia bisogno.

Il gioco aiuterà con dei menu dove visualizzare oltre alle città della regione anche le liste delle cave, delle miniere, degli oleodotti e di altri impianti industriali per collegarli al meglio e cominciare a guadagnare anche con le merci.

LIBERTA’ D’AZIONE: FACILE DA IMPARARE, DIFFICILE DA GESTIRE

Train Fever 2209 e

Il gameplay di Trainfever è incoraggiante. Benché ad inizio partita difficilmente si avranno dei punti d’appoggio nonostante l’esistenza del tutorial. Tuttavia, i comandi sono piuttosto semplici e costruire la propria linea ferroviaria o stradale sarà immediato grazie ad un’interfaccia spartana ma efficace. Il gioco permette di costruire le proprie infrastrutture in (quasi) assoluta libertà. Non esistono griglie, quindi i più creativi potranno anche realizzare ferrovie o collegamenti stradali arzigogolati piene di curve.

Basteranno alcuni click per piazzare i propri binari e durante la fase di progettazione, il gioco dirà se sarà possibile effettivamente concretizzare quella linea ed i costi per metterla a terra. In caso di conflitto con altre costruzioni, non se ne farà nulla e bisognerà vedere strade alternative.

Il problemino però è dietro l’angolo: la libertà c’è, ma è un po’ apparente perché il sistema vede diverse collisioni e ci vorrà tempo per trovare una linea adeguata. Forse ci vorrebbero meno ristrettezze che fanno perdere diverso tempo soprattutto perché piazzare delle linee con tunnel e ponti richiede troppi tentativi per evitare conflitti. Un po’ di elasticità gioverebbe.

train fever 2209 h

Interessante, di contro, il fatto di poter già utilizzare le strade esistenti. Si potranno anche allargare le strade, scegliere se mettere il solco per la linea ferrata o per la linea del tram e così via. Ah, sarà anche possibile rinominare i nomi delle proprie stazioni e fermate.

Fondamentale sarà piazzare le fermate dei bus (che fungeranno anche da quelle per tram purché la strada venga aggiornata con la linea dedicata), le stazioni passeggeri e merci. I depositi, le rimesse, ma anche stare attenti a settare bene le linee, ovvero il tragitto di ogni vettura per assicurare un servizio accurato per il pubblico e redditizio per la propria azienda.

Molto divertente ma difficile perché vi assicuriamo che anche a livello semplice, iniziare a guadagnare non sarà una passeggiata. E la gestione economica, piuttosto spartana, ricorderà che la cifra iniziale di cui si dispone è frutto di prestiti per cui sarà sempre importante con i primi guadagni cominciare a ripagare il prestito per non avere tassi di interesse simpatici come martellate nelle gengiva.

Train Fever 2209 i

La gestione delle linee si complicherà col passare del tempo e con l’evoluzione tecnologica. Se dall’inizio si parte con pochissimi mezzi (poco costosi tra l’altro) con cavalli, l’avvento dell’elettricità porterà inevitabilmente a dover potenziare non solo le proprie vetture ma anche la rete stradale e ferroviaria. Quest’ultima potrà essere ampliata con possenti terminali.
Il traffico, inoltre, aumenterà e sarà imperativo piazzare bene i segnali di rallentamento in punti strategici evitando al contempo gli ingorghi senza però aumentare i tempi di attesa per gli utenti.

Questo, però, esalta anche gli amanti dei treni che potranno usufruire di locomotive sempre più veloci e potenti, di una maggiore personalizzazione e quant’altro. Stesso discorso vale anche per le vetture cittadine.

Il problema del gameplay è sostanzialmente questo: si imparano i comandi piuttosto semplicemente ma i tutorial non aiutano a comprendere come ottimizzare le proprie azioni, dove indirizzare le linee e non tanto dal punto di vista fisico (assolutamente immediato pur con qualche ristrettezza che abbiamo descritto) ma da quello pratico (visto che si va alla rinfusa ed all’avventura nella speranza di trovare la linea fortunata e guadagnare subito).

Forse, qualche missione imposta dal gioco potrebbe aiutare a dare brio perché a volte ci si sente abbandonati allo stato brado.

DETTAGLIO GRAFICO INTERESSANTE E PESANTEZZA DI HARDWARE

Train Fever 2209l

Dal punto di vista tecnico, Train Fever è molto gradevole. Sia con il dettaglio grafico al minimo che con tutti i settaggi al massimo. Il problema però, è probabilmente un altro. L’ottimizzazione.

Scegliere una mappa piccola piuttosto che una media o una grande influenzerà moltissimo nelle prestazioni perché il programma dovrà gestire molte più informazioni.

Se da un lato questa scelta può essere utile per computer dalle prestazioni modeste, questo può non andare meglio per Pc con hardware performanti. Durante le partite, ad esempio, zoomare o esplorare la mappa può causare diversi rallentamenti e non del tutto giustificabili.

Il fatto poi di generare nuove partite può richiedere diversi minuti. Circa 3-4 minuti per iniziare una partita su una mappa piccola. Su una regione di maggiori dimensioni questo tempo aumenta.

Un peccato, ma siamo certi che questo problema potrà essere risolto con un supporto attivo e nuove patch.

Train Fever 2209 l

Vale la pena spendere qualche parola per descrivere il buonissimo lavoro dal punto di vista grafico con strutture ben realizzate e disegnate credibili. Attenzione per i dettagli come i riflessi dell’acqua dei fiumi ed altro benché non si possa gridare al miracolo.
Da non sottovalutare neppure la grande varietà offerta sia dagli scenari generati che dagli ambienti urbani che si trasformano col passare del tempo. Cambia tutto, anche l’architettura e certi scorci sono un piacere per gli occhi.

Simpatiche le canzoni di accompagnamento che non sono noiose e stanno perfettamente col tema del gioco. Una, in particolare, ci sembra un omaggio al celebre brano PopCorn ma potremmo anche sbagliarci. Se avete voglia, prestate orecchio.

Da notare come Trainfever supporti le mod che sicuramente potranno dare varietà al gioco ma potrebbero renderlo sempre più rigiocabile grazie a scenari ispirati.

CONCLUSIONI

Train Fever è un gioco interessante con un potenziale da non sottovalutare. Benché non sia un gioco perfetto dal punto di vista tecnico e benché richieda parecchia attenzione, il titolo riesce a dare soddisfazioni.

Urban Games ha svolto un lavoro mirabile anche se tante cose devono essere migliorate soprattutto nell’ottimizzazione. Con una CPU Quad Core, una scheda grafica da 2gb con supporto DirectX 12 ed 8gb di ram non si possono aspettare diversi minuti prima di iniziare una partita nuova su una mappa piccolina.

Tantissime però le cose positive: costruire la propria linea sarà facilissimo e man mano che ci si avvicina ai giorni nostri, l’evoluzione tecnologica potrà venirci in soccorso sostituendo i treni a carbone con quelli elettrici, i tram a cavallo con quelli meccanici e così via.

Il gioco vanta un ottimo gameplay a nostro avviso ed ha una certa profondità data da una natura sandbox che però deve essere ancora supportata per rendere al meglio. Confidiamo in un supporto lungo e fruttuoso e nella presenza di alcune missioni, o compiti specifici che possano aiutare a prendere confidenza con i meccanismi del gioco perché i tutorial presenti sono inadeguati

Train Fever, comunque, potrebbe interessare non solo gli appassionati ed i nostalgici di Railroad Tycoon ed altri titoli del genere, ma anche i neofiti benché forse non sia il gioco più semplice per affezionarsi a questo tipo di gestionali.

 

Pregi

Divertente. Esaltante quando si ingrana. Ottimo gameplay. Supporta le Mod. Comparto tecnico di buona fattura...

Difetti

… ma con diversi aspetti da limare. Bug presenti qua e la. Ottimizzazione da migliorare. Non ci sono compiti specifici.

Voto

7,5

Tags

Sostieni IlVideogioco.com

Caro lettore, la redazione de IlVideogioco.com lavora per fornire aggiornamenti precisi e affidabili in un momento lavorativo difficile messo ancor più a dura prova dall’emergenza pandemica.
Se apprezzi il nostro lavoro, che è da sempre per te gratuito, ti chiediamo un piccolo contributo per supportarci. Vorremmo che il vero “sponsor” fossi tu che ci segui e ci apprezzi per quello che facciamo e che sicuramente capisci quanto sia complicato lavorare senza il sostegno economico che possono vantare altre realtà. Sicuri di un tuo piccolo contributo che per noi vuol dire tantissimo sotto tutti i punti di vista, ti ringraziamo dal profondo del cuore.




7 commenti su “Train Fever, Recensione Pc”

  1. se posso permettermi una precisazione, il gioco si ispira a Tranport Tycoon di Chris Sawyer 😉 … e si torna indietro ben di 20 anni … era il 1994

    1. Grazie per il commento e per la precisazione (si impara sempre da tutti ed è bello così). Ho comunque menzionato Railroad Tycoon perché comunque (ad occhio e croce) è stato il primo titolo sulla costruzione e gestione della ferrovia. Train Fever, è giusto, estende il concetto già esteso da Transoprt Tycoon di Chris Sawyer come giustamente ricordato da te. Grazie ancora

      1. si hai ragione… Il grande Sid Meier ha avuto l’onere e l’onore di traghettare il genere verso livelli superiori, decretandone forse l’immortalità … ma per un vecchio 40enne come il sottoscritto 😀 , che 20 anni fa si divertiva con un 486 e ben 8 mb di RAM a far girare trenini con Transoprt Tycoon, mi sono “sentito in dovere” di menzionare probabilmente uno dei capostipiti del settore 😉 … comunque, e me ne scuso per non averlo fatto prima, complimenti per la recensione. purtroppo sempre meno appassionati al genere si avvicnano, forse troppo attratti da “sparattutto” troppo immediati e troppo uguali far di loro … ma come dicevo, parlo da “vetusto” gamer 😀

        1. Sono contento di avere un lettore (spero di leggere spesso i tuoi commenti sul mio umile sito che ieri ha compiuto 4 anni) poco poco più grande di me 🙂 Io ne ho 37, quindi siamo sostanzialmente coetanei 🙂 Ti ricorderai, a proposito, di treni e compagnia bella, di A-Train anche quello un gioco molto complesso anche se preferivo di gran lunga Railroad Tycoon. PS., nel tuo ultimo commento ho messo un più, ma ne vorrei mettere tantissimi altri. 🙂

          1. messo nei preferiti 😉 … come dimenticare A-Train… o anche Locomotion, ma a questo punto non rendere omaggio a OTT sarebbe un delitto 😀 … se iniziamo a fare una lista di tutti i gestionali che si sono sacrifcati nel nome della “videoludica” moderna, scende la lacrimuccia 😉

          2. Non è soltanto il gestionale ad essere stato ridimensionato dall’avvento degli fps, ma anche platform, avventure grafiche e strategici che avrebbero potuto avere trade diverse e più “brillanti”. Ad ogni modo per fortuna che ogni tanto ci sono questi titoli che spezzano la monotonia e ricordano i bei vecchi tempi 🙂

      2. … mi permetto anche di aggiungere che questo gioco è stato sviluppato da un gruppo di ragazzi attraverso il “crowdfunding”, senza avere alle spalle grandi SH con budget “senza fondo” … il risultato che ne esce lo ritengo di ottimo livello, se poi pensiamo a titoloni del passato, lasciati morire dalle stesse SH senza un briciolo di assistenza degna del loro nome, o correzione di grossolani bug segno di un betatesting approsimativo o del tutto inesistente… il primo test Drive Unlimited della Atari di dice qualcosa? 😀

Commenta questo articolo