Il male è tornato. Più pericoloso che mai. A distanza di circa un anno dal suo esordio, Diablo 3 si riaffaccia su console più grande, più cattivo e più vario grazie all’espansione Reaper of Souls.
Quest’ultima, già conosciuta ed ampiamente apprezzata su Pc dallo scorso 25 marzo, ha fatto si che l’action gdr di Blizzard non solo facesse il suo ritorno su PlayStation 3 ed Xbox 360 con Diablo 3: Reaper of Souls Ultimate Evil Edition ma che debuttasse anche su console Next-Gen, PlayStation 4 ed Xbox One.
Il risultato è subito interessante e, lo diciamo fin da ora, il gioco ne guadagna sotto tutti gli aspetti. Noi parleremo soprattutto dell’edizione PlayStation 3.
LA VERSIONE CONSOLE
Prima di parlare di Reaper of Souls, vale la pena ricordare qualche piccola novità che la versione console ha avuto rispetto a quella Pc. Il gioco è molto snello con una fluidità invidiabile (benché ci sia qualche rallentamento con tanti nemici sullo schermo) e gode di un asso nella manica non indifferente: la cooperativa offline che permette di giocare in quattro tutti assieme appassionatamente.
Un po’ come ricordare i vecchi lan-party quando ci si univa faccia a faccia e si condivideva il gusto non solo del gioco ma anche dello stare insieme.
Altro punto di forza è senza dubbio l’ottimo utilizzo del controller per i comandi. Semplici, diretti, intuitivi, non si avverte la differenza con mouse e tastiera del Pc. Sembra addirittura un gioco concepito per console.
Questo valeva un anno fa con Diablo 3 e viene confermato ampiamente in Reaper of Souls: Ultimate Evil Edition senza dimenticare una piccola chicca già presente dall’edizione standard su console: l’utilizzo della mossa evasiva con lo stick analogico destro che dà un’enfasi action che ben si confà ad un gioco su console.
REAPER OF SOULS
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A quanto appena elencato c’è molto da aggiungere. Diablo 3: Reaper of Souls – Ultimate Evil Edition porta tanta altra carne al fuoco e rende ancor di più l’hack and slash targato Blizzard come uno dei migliori esponenti del genere su console.
Non solo su Next-Gen dove per ovvi motivi di gioventù di PS4 ed Xbox One, è sostanzialmente l’unico titolo del genere, ma anche e soprattutto su PlayStation 3 ed Xbox 360 dove nonostante un vastissimo parco giochi, Diablo 3 può tranquillamente essere collocato come titolo di paragone nella categoria action-gdr.
Reaper of Souls aggiunge tanta carne al fuoco. Ne abbiamo parlato in diversi nostri articoli ma riproponiamo le novità apportate da questa espansione che su Pc ha di fatto rilanciato il gioco (assieme alla famosa patch 2.0 che anticipò l’uscita dei nuovi contenuti).
L’espansione aggiunge in estrema sintesi un nuovo personaggio, il Crociato un combattente con abilità nel corpo a corpo paragonabili al Barbaro ma con più sfaccettature (assurda la sua abilità di poter tenere un arma con impugnatura a due mani e lo scudo contemporaneamente, ndr); il quinto atto che offre un nuovo scenario più Dark e cupo in linea con quello che fu la serie, ed altre ore di gameplay alla semplice trama principale e tanti nemici, mini-boss e boss da combattere ultimo fra tutti Malthael il nemico finale.
Non dimentichiamo la modalità Avventura che affianca la Campagna normale (una volta conclusa la storia) e che permette di scorrazzare per Sanctuary in libertà accettando incarichi slegati alla trama per ricevere ricompense, scorribande nei varchi del Nefilim (che offrono come ricompense i frammenti di sangue da spendere in un apposito mercante per ottenere oggetti potenzialmente fortissimi).
Troviamo anche una nuova artigiana, l’Incantatrice Mistica Myriam Jahzia che permette di rimescolare le varie qualità di un componente magico e di tramutarne l’aspetto.
Ma non finisce qui. Il Level Cap, ossia il livello massimo raggiungibile, sale da 60 a 70 ed a questi vengono aggiunti i livelli di eccellenza che permettono di rinforzare ulteriormente il proprio eroe e di personalizzarlo e c’è da segnalare un ulteriore miglioramento del sistema di loot.
Una nota sui livelli d’Eccellenza. Per chi non lo ricordasse, questi si ottengono una volta raggiunto il 70mo livello. I passaggi successivi sono Eccellenza (Paragon). Questi permettono di assegnare un punto a 16 abilità suddivise in quattro grandi categorie: Base, Offesa, Difesa e Utilità. I punti sono liberamente accumulabili, assegnabili ed azzerabili e cambiano, nei limiti, alcuni equilibri nel modo di attaccare o di difendere del proprio eroe. I livelli d’Eccellenza sono infiniti ma dopo l’800mo non sono assegnati più punti (facile il motivo: ogni abilità ha un massimo di 50 punti da assegnare. Moltiplicato per 16 fa 800).
Un’altra novità è la modalità Apprendista che rende più semplice formare gruppi con amici. Il sistema Nemesi invia mostri assetati di sangue nelle partite degli amici finché non si consuma la giusta vendetta, e le nuove funzioni di posta e doni fra giocatori permettono di condividere i tesori con i propri alleati.
GAMEPLAY DIRETTO
Diablo 3: Reaper of Souls Ultimate Evil Edition ha come principale freccia nella sua faretra l’immediatezza. Fin da subito sarà facile padroneggiare i controlli. I joypad dell’edizione PS3 e PS4 si mostrano perfetti per comandare il proprio eroe. Attacchi standard, movimenti, attacchi speciali, scelta rapida delle abilità, ma anche gestione dell’inventario e quant’altro sono intuitivi e non lasciano dubbi o incertezze.
Il gameplay è accompagnato da una difficoltà ben calibrata e l’utente può cambiarla a proprio piacimento in ogni momento. Si va da normale a Tormento VI e chiaramente più alta è la difficoltà settata, più esperienza e (soprattutto) bonus nella raccolta degli oggetti.
I combattimenti sono ben bilanciati e non ci sono particolari punti frustranti. E’ chiaro: alcuni mini-boss o incontri con gli élite sono particolarmente impegnativi. Nulla di insormontabile, a patto di non avere un personaggio praticamente nudo e giocare a Tormento, cosa che sconsigliamo vivamente.
La varietà di nemici, di attacchi con il quale abbatterli ed anche l’incedere delle missioni, la possibilità di raccogliere migliaia di oggetti e di modificarli (grazie ai castoni) fanno il resto regalando ore ed ore di gameplay che in compagnia diventano più divertenti visto che la cooperativa offre grandi soddisfazioni.
Non dimentichiamo anche la presenza di una nuova lista di Trofei e di imprese da compiere che aggiungono ulteriori motivazioni e cose da fare alla longevità.
CUOR DELLA MARCA FA TORNARE CUPA L’ATMOSFERA
Parliamo del comparto tecnico di Diablo 3: Reaper of Souls – Ultimate Evil Edition. La grafica è ben confezionata. L’espansione aggiunge diverse migliorie e Cuor della Marca, la vasta regione di Reaper Of Souls, aggiunge ulteriore varietà al tutto dando quel tocco cupo Dark-Fantasy che gli estimatori (e puristi) della serie hanno vissuto con i primi due Diablo.
I menu ottimizzati al meglio, un’interfaccia più completa, fanno il resto. Più nello specifico, anche la versione PlayStation 3 non ha nulla da invidiare a quella Pc. E’ chiaro che i 720p possano sembrare pochini ma il tutto si muove fluidamente e su una TV 32 pollici si lascia vedere.
Su PlayStation 4 assistiamo al trionfo dei 1080p a 60fps (o giù di li) che aumenta la soddisfazione visiva.
Certo, su PS3 possiamo notare qualche dettaglio in meno rispetto all’edizione Pc, qualche ombra più evanescente, ma si tratta di dettagli. La sostanza del gioco e la sua essenza sono rimaste assolutamente tali e nonostante tutto c’è spazio per alcune finezze grafiche e Diablo 3 non tradisce le attese offrendo sempre un comparto video pulito ed un audio valido con dialoghi interamente doppiati in italiano.
Convince anche la fisica, elemento che fin da subito ha fatto intuire come Blizzard abbia lavorato duramente sui particolari. Distruggere oggetti sarà divertente e vedere i frantumi girovagare per tutto lo schermo mentre si combatte può anche essere esaltante.
E’ possibile anche trasferire i propri personaggi delle versioni precedenti del gioco, previo collegamento degli account PlayStation Network e/o Xbox Live a Battle.net, in modo da continuare con loro l’avventura da dove si era lasciata.
CONCLUSIONI
Diablo 3: Reaper of Souls – Ultimate Evil Edition è la summa di un cammino di miglioramento ed approfondimento da parte di Blizzard che dopo aver portato il gioco liscio su console un anno fa ed averlo migliorato ed espanso su Pc lo ha portato nuovamente su PS3 ed Xbox 360.
La versione PlayStation 3, unitamente alle altre edizioni su console come Xbox 360, PlayStation 4 ed Xbox One offre davvero tanto.
Non si tratta di una semplice espansione che riesce comunque ad offrire tanti contenuti aggiuntivi al titolo “liscio”, ma dona nuove dinamiche di gameplay grazie anche alla presenza del Crociato, l’eroe aggiuntivo che fa compagnia al Barbaro, al Mago, al Cacciatore di Demoni, al Monaco ed allo Sciamano.
La modalità Avventura ed ammennicoli vari, i livelli Paragon, ed alcune chicche come la modalità Apprendista aumentano esponenzialmente non solo la longevità ma anche la diversità cose da fare che danno tante motivazioni in più perché offrono varietà, una componente essenziale per il successo finale di un titolo.
Il fiore all’occhiello del gioco oltre ad una solida realizzazione tecnica (pochissimi i rallentamenti mentre i tempi di caricamento sono sopportabili ed a parte questo non c’è nulla da segnalare), è rappresentato da un sistema di controllo eccellente (il joypad sostituisce molto bene mouse e tastiera) e da una modalità cooperativa davvero divertente. Se giocato con tre amici e si forma un party di quattro baldi eroi le sfide saranno all’altezza delle aspettative.
In sostanza, Reaper of Souls – Ultimate Evil Edition rappresenta il gioco da avere se siete amanti degli action gdr di stampo Fantasy anche perché su console non c’è tantissima alternativa.
Inoltre, le edizioni su Next-Gen di Diablo 3: Reaper of Souls – Ultimate Evil Edition saranno aggiornate con gli stessi contenuti dell’edizione Pc sempre in evoluzione.
Ultima analisi: Diablo 3: Reaper of Souls – Ultimate Evil Edition è divertente. E questo crediamo sia il miglior viatico per un videogioco.