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Metro Redux (Recensione Pc)

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Metro-Redux header

I remake vanno di moda. Che si chiamino rebirth, remaster, remix ed altro. Sono tanti gli esempi che però vi risparmiamo perché andremo a parlare direttamente di Metro Redux, interessante bundle in altissima definizione di due sparatutto in prima persona ad ambientazione post-apocalittica molto conosciuti come Metro 2033 ed il piuttosto recente Metro: Last Light.

Chi conosce la serie ed è avvezzo agli fps conosce già i due giochi in questione realizzati dal team ucraino 4A Games ed ispirati dalle opere letterarie dello scrittore Dmitry Glukhovsky che ancor prima di essere amati per la loro realizzazione tecnica sono stati apprezzati per la profondità dell’ambientazione e della storia benché si tratti si sparatutto.

Il publisher Deep Silver e 4A Games hanno quindi pensato con l’avvento delle nuove generazioni di console (PlayStation 4 ed Xbox One) di ripresentare gli ultimi due titoli della saga. Noi ci occuperemo della versione Pc.

COME E’ NATO IL REMAKE

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C’è subito da dire che 4A Games dopo l’uscita di Metro: Last Light nel maggio dello scorso anno ha cominciato a lavorare sul remake in vista delle console Next-Gen. E lo ha fatto in un clima che ben presto è diventato insostenibile a causa della crescente tensione politica (e non solo) tra Ucraina e Russia.

Metro Redux è nato sotto questi auspici con il team di sviluppo costretto ad emigrare a Malta per evitare il peggio.

IL MONDO DI GIOCO

Uno scorcio di Metro 2033 Redux, come vedete la grafica è stata decisamente potenziata: luci, texture, dettagli
Uno scorcio di Metro 2033 Redux, come vedete la grafica è stata decisamente potenziata: luci, texture, dettagli

Ed ora, un piccolo riassunto sull’ambientazione è doveroso. In Metro 2033 ci si trova a Mosca. La capitale russa (e non solo) è devastata da un olocausto nucleare avvenuto 20 anni prima.
I pochi sopravvissuti (non sappiamo se definirli fortunati o meno) al disastro si sono rifugiati nei tunnel della metropolitana della città per sfuggire alle radiazioni della superficie ed a quello che ne è derivato: bestie mutanti che ormai dominano quello che un tempo fu la capitale russa.

IL MIO NOME E’ ARTYOM

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Protagonista è il soldato Artyom, nato poco prima della guerra nucleare. E’ uno dei sopravvissuti e scopre di avere un ruolo centrale nel futuro dei suoi compatrioti, perché legato in qualche modo a dei misteriosi esseri che stanno iniziando ad apparire sia nelle profondità della metropolitana che in superficie: i Tetri, dei mutanti molto potenti e decisamente pericolosi perché in grado di entrare nella mente delle persone e renderle folli.

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Fatta questa premessa, andiamo a parlare dei due titoli. In passato, gli autori hanno riproposto la storia con grande cura e dovizia di particolari. L’ambientazione dovuta alle opere di Dmitry Glukhovsky è stata, ed è, senza dubbio uno dei piatti forti del gioco.

Questi mostri attaccano la metro, divenuta ultima roccaforte “sicura” (tra virgolette) dell’umanità. Ma c’è altro. Non tutto sembra quel che è e non ci si può fermare all’apparenza. Artyom, il protagonista, è in cerca di un perché e di una soluzione. Tra momenti di azione ma anche di fasi stealth, supportate da una storia valida e coinvolgente, Metro scorre e si fa apprezzare.

REDUX E’ UNA GIOIA PER GLI OCCHI

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Come è facile immaginarsi, l’opera di rifacimento è molto visibile. Texture dettagliatissime, effetti luce, ombre, animazioni più fluide ed altro di estremamente tecnico che preferiamo saltare fanno si di trovarsi davanti ad un’opera di pregevole fattura.

E’ chiaro che il titolo più interessato da questa rivoluzione visiva sia Metro 2033 uscito originariamente 4 anni fa (marzo 2010).

Chi ha, inoltre, la fortuna di provare la risoluzione 4K può maggiormente godere di questi cambiamenti.

In Metro 2033 molte zone che prima apparivano scure sono completamente esaltate da un grande gioco di luci e da texture in alta risoluzione che evidenziano particolari prima omessi. E così, alcuni angoli bui della metro adesso celano alcuni dettagli.
Senza dimenticare i tanti effetti particellari che non dovrebbero più stupire ma che riescono sempre ad essere di grande impatto.

Per quanto riguarda Metro: Last Light, invece, il salto generazionale, sembra essere meno evidente rispetto a Metro 2033 purtuttavia le differenze evidenziano e confermano l’ottimo lavoro di restyling svolto da 4A Games.

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La varietà è ampia e, andando in superficie, si potrà contemplare la desolazione profonda dettata da una città distrutta e profondamente sconvolta dalla guerra. Il tutto da un senso di desolazione.

UN REMAKE CHE HA ANCHE SOSTANZA

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Non si vive di sola grafica. E Metro Redux non fa eccezione proponendo anche alcuni contenuti aggiuntivi. Metro 2033, anche in questo caso, è il più interessato dalle novità. Sono state aggiunte animazioni inedite ma anche modificate alcune missioni. Nondimeno troviamo di filmati di intermezzo che legano la trama spiegandola al meglio.

Alcuni stage divisi in origine, in più parti sono stati unificati rendendo il tutto più snello e si possono consultare sia l’orologio che l’inventario.

Non mancano, quindi, novità sostanziali che danno più corpo all’opera di remake con gli autori che hanno mostrato una certa propensione non solo al lavoro grafico ma anche all’aggiunta contenutistica.

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Metro: Redux, in sostanza, è il risultato è un’offerta interessante che può essere acquistata nella sua totalità a circa 40 euro. E’ possibile anche acquistare i singoli titoli in formato digitale (a circa 20 euro cadauno).
Entrambe le versioni vantano tutti i dlc proposti. Si offre così la possibilità di scegliere. Del resto chi, ad esempio, ha giocato a Metro: Last Light e non ha interesse alla novità Stealth introdotta da Redux, può rivolgere il suo interesse all’acquisto di Metro 2033 Redux che appare, per ovvi motivi di età, trasformato.

GAMEPLAY RINNOVATO ED AMPLIATO

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Dal punto di vista del gameplay i due giochi sono molto validi e fedeli a loro stessi: Metro 2033 è stato aggiornato con le meccaniche introdotte in Last Light tra cui, in primis, l’intelligenza artificiale migliorata. Troviamo anche la personalizzazione delle armi, la pulizia della maschera ma anche attacchi furtivi e non letali. Insomma, piccoli tocchi di classe che male non fanno e che riscaldano il cuor…

Molto lavoro è stato fatto proprio sugli attacchi furtivi in Last Light grazie alla novità più corposa di Metro Redux.

I due giochi vantano due stili di gameplay Sopravvivenza e Spartan. La Sopravvivenza è stata realizzata per gli amanti dello stealth ed è più sensata se combinata con la modalità Ranger che riduce il quantitativo di munizioni a disposizione e reperibili, allunga i tempi di caricamento delle armi e rende più vulnerabile Artyom.
A queste condizioni, va da se che l’approccio alla partita sarà molto, ma molto più oculato e ragionato onde evitare una morte rapida e per niente indolore.

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La Spartan è, sostanzialmente l’opposto di quella che abbiamo appena descritto, con un approccio più classico con più munizioni e mostri meno restii a morire.

Le modalità Ranger e Ranger Difficile sono in realtà livelli di difficoltà che si aggiungono a Normale e Difficile. Questi introducono una difficoltà superiore: sono tolti i riferimenti in video ed aumento i danni, sia quelli inflitti che da infliggere. In Ranger Difficile la sfida aumenta di capitolo in capitolo per una vera e propria fatica videoludica. Almeno per chi non è abituato al genere.

La collezione offre oltre ad una sfida sempre crescente anche diverse ore di longevità. Si può arrivare tranquillamente a 30 ore (per i due titoli, ovviamente) anche se questo dato è estremamente variabile e dipende dall’approccio che si ha  e dalla modalità scelta.

Ma non è tutto oro ciò che luccica. Il proverbio si materializza in qualche problema sulla qualità alternante dei presenti nella Metropolitana in Metro 2033. Si tratta di incertezze minime, sia chiaro, perché per il resto, assistiamo ad un’opera mirabile.
Anche alcune animazioni in alcuni casi sono legnose e l”intelligenza artificiale ha, alcune volte, delle amnesie. Ma ci si può passare sopra visto l’enorme lavoro svolto. La versione Redux sembra un altro titolo rispetto all’originale di 4 anni e mezzo fa.

COMMENTO FINALE

Metro Redux riesce a farsi apprezzare per qualità e quantità offerti. Chi ama la serie potrà senza dubbio tenere in considerazione questa raccolta che include i remake di Metro 2033 e Metro: Last Light ed i rispettivi dlc. Il primo è stato letteralmente investito da una colossale opera di maquillage. Entrambi però hanno una modalità aggiuntiva, la Sopravvivenza che acuisce le tematiche stealth.

Riscendere nella metropolitana più famosa del mondo videoludico, imbracciare il fucile, tentare di sopravvivere ai mostri in un contesto post-apocalittico. angosciante ben confezionato e coinvolgente perdendosi negli abbellimenti grafici, rappresenta una importante esperienza videoludica.

Anche per chi non è molto avvezzo agli fps questa offerta è senza dubbio allettante sia per contenuti sia per ambientazione, sia per storia (in un fps non è facile, oggettivamente) che coinvolge fin dalle prime battute i giocatori spingendoli ad andare avanti.

In sostanza, non si tratta di un semplice remake che punta sulla nostalgia e che offre soltanto una grafica migliorata e poco altro. Al di la del corposo lavoro tecnico, troviamo oltre a tutti i contenuti originali  anche una modalità aggiuntiva che serve a rimescolare il gameplay. Certo, c’è qualche imperfezione tecnica frutto del “peccato originale” ma da un remake difficilmente si può ottenere di più.


Pregi

Remake di grande livello tecnico. Non solo grafica, anche sostanza. Metro 2033 realmente migliorato. Modalità Sopravvivenza che rimescola il gameplay. Ambientazione post-apocalittica resa molto bene.

Difetti

Qualche imperfezione qua e la (soprattutto in Metro 2033). Alcune incertezze nella I. A.

Voto

8,5

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