Diablo III (Recensione PlayStation 3)

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Le vicende di Sanctuary, teatro dell’universo di Diablo III irrompono su console. Domani (3 settembre), infatti, l’action gdr di Blizzard farà il suo debutto su PlayStation 3 ed Xbox 360 a distanza di quasi un anno e mezzo dall’approdo su Pc.
Fin dal suo annuncio, durante lo show del 20 febbraio scorso a New York nell’ambito della presentazione della PlayStation 4 (anche la console next-gen di Sony avrà Diablo III, così come la Xbox One, ndr), i molteplici interrogativi dei fan (ma anche degli addetti ai lavori) si sono elevati all’ennesima potenza.
Un gioco essenzialmente pensato per Pc avrebbe avuto le sue difficoltà su console, soprattutto per i comandi da riportare sul joypad. Avrebbe…
Blizzard, come vedremo nel corso di questa recensione, è invece riuscita a smentire gli scettici snellendo il titolo per adeguarlo alle esigenze dei giocatori su console.

TRISTRAM E SANCTUARY, DUE LUOGHI SFORTUNATI

Ma prima un accenno di trama, pourparleir. Sanctuary è un mondo vasto ma sicuramente non fortunato. Tristram, leggendaria cittadina (e non solo in ambito Diablo) è ancora testimone, suo malgrado, dell’inizio della fine.
Una stella cade (meglio corpo celeste anche se nel gioco si parla di stella) in prossimità della cattedrale, i morti si risvegliano, tutto diventa più cupo ed il mondo torna in pericolo. Ritroviamo una figura chiave: Deckard Cain, intento a studiare profezie ed eventi, e conosciamo Leah, sua nipote dotata di poteri magici. Le vicende che seguiranno porteranno ancora una volta i giocatori davanti a Diablo ed altri suoi innumerevoli seguaci si moltiplicheranno. La trama è, ovviamente, rimasta identica all’edizione Pc.

UN PORTING SNELLO, RIUSCITO ED UNA PICCOLA NOVITA’

E veniamo praticamente subito al nocciolo del discorso: la conversione su console. In molti si chiederanno come sia venuta. Noi rispondiamo al volo: da favola.
Il gameplay non risente minimamente del passaggio al joypad. Blizzard ha lavorato sodo per concentrarsi su questo elemento riuscendo in una piccola impresa.
Comandi, movimenti, richiamo alla gestione dell’inventario, abilità ed attacchi speciali sono tutti facilmente a portata di joypad. E non contenti c’è anche una piccola novità che dà un ulteriore tocco action al tutto: la schivata che si attiva con la levetta destra del joypad, mentre quella sinistra serve per i classici movimenti di spostamento.
Questa nuova mossa (la schivata) può essere usata per evitare soprattutto attacchi potenti anche se non sempre potrà essere decisiva per eludere i nemici. Utilizzarla al momento giusto, però, può dare soddisfazioni.
Tornando rapidamente ai comandi, con la X si attacca con l’attacco primario, con il quadrato si richiama l’abilità difensiva, col triangolo e col cerchio le tecniche ed altri attacchi (o magie) Con il grilletto L1 si assumono le pozioni mentre con gli altri le altre abilità
Si accede all’inventario con Select e troviamo un’interfaccia praticissima con menu a ruota che evidenzia l’equipaggiamento, gli oggetti secondari e le abilità primarie e secondarie suddivise tra loro in categorie (difensive, offensive, tattiche, passive ed altro, a seconda della classe scelta).
Un riordino piuttosto gradito. Sarà, inoltre, evidenziata tramite colori l’efficienza dell’equipaggiamento indossato e di quello posseduto nell’inventario in modo da suggerire rapidamente al giocatore quale armamento utilizzare in modo più efficace. Le statistiche del personaggio si dividono inoltre in tre caratteristiche: danno, difesa e salute mentre le caratteristiche dell’eroe (forza, destrezza, ecc) compaiono sotto. Interfaccia sintetica, spartana se vogliamo, ma stilisticamente carina e perfetta al suo scopo dalla quale si può attingere ad altre informazioni sulle missioni, sulle nozioni ed altro.
Il gameplay col joypad è senza dubbio positivo e divertente. Fin da subito ci si abitua al nuovo tipo di controlli e la differenza con mouse e tastiere, benché evidente, non è traumatica. Anzi, in alcuni casi diventa divertente fin quando le orde di nemici cominceranno a far sul serio. Li si apre la sfida a vantaggio della longevità.
Tutte le altre caratteristiche di Diablo III che abbiamo imparato a conoscere su Pc sono presenti, la forgiatura (o il crafting) di armi, armature ed altro.

UN’ASSENZA CHE AIUTA: MANCA LA CASA D’ASTE

Criticata ampiamente da una buona fetta di pubblico, la Casa d’Aste, ossia la compravendita online tra utenti di oggetti ritrovati, modificati o forgiati con soldi di gioco o soldi reali non c’è.
In molti potrebbero non sentirne la mancanza concentrandosi essenzialmente sul gioco. Gli sviluppatori di contro si sono concentrati sul gameplay e sull’equilibrio dei find (o ritrovamenti) che dovrebbero essere più consoni alla classe che si prende.

BARBARO, MAGO, SCIAMANO, CACCIATORE DI DEMONI E MONACO GLI EROI RITROVATI

Paragrafo dedicato a chi non conosce per nulla Diablo. Ad inizio sarà possibile scegliere cinque eroi, il loro sesso e dargli ovviamente un nome.
Troviamo il Barbaro, abile nel corpo a corpo, il Mago; fortissimo con gli elementi; lo Sciamano, il Cacciatore di Demoni ed il Monaco. Scegliere un personaggio piuttosto che un altro avrà le sue conseguenze dirette nel gameplay.
Col Barbaro potrete divertirvi in mischioni corpo a corpo epici, forte fisicamante ed abile nelle armi, i suoi attacchi fisici sono devastanti. Il mago, come sempre da supporto, può congelare o bruciare con i suoi incantesimi e così via.
Giocare in cooperativa in un parti da quattro eterogeneo rappresenta il culmine del gameplay di Diablo III.

COSA OFFRE DIABLO III SU CONSOLE

Il gioco è aggiornato all’ultima versione su Pc, la 1.08 e non risente, dunque, dei problemi di “gioventù” mostrati dalla controparte Pc e comporta numerose caratteristiche. Diablo III offre una campagna di circa 20 ore (anche di più se volete non tralasciare nulla ed andare in ogni anfratto dell’ambientazione) che però, data la struttura del gioco, permette di essere rigiocata più volte fino a far arrivare il proprio eroe al livello 60 e ad accedere ai livelli di eccellenza o Paragon, che riaprono la sfida.
Tantissime le missioni secondarie, sotto forma di eventi o di compiti da svolgere con risultati cumulabili, come ad esempio, raccogliere un tot di monete, uccidere un determinato boss con un tipo di equipaggiamento, resistere ad una particolare orda e così via. E’ vero che ogni hack and slash rischia di diventare ripetitivo ma in Diablo II le cose da fare sono veramente tante, anche su console.
E’ molto probabile che in futuro Blizzard possa convertire l’espansione Reaper of Souls, recentemente annunciata per Pc che include il Crociato ed un nuovo, e vasto capitolo.

TECNICAMENTE PARLANDO

Il gioco è una conversione diretta della versione Pc e chiaramente risente di qualche piccola limitazione di carattere grafico rispetto al gioco su computer. Nulla di trascendentale se non qualche piccolo rimaneggiamento nei dettagli che però non influisce su un buon impatto visivo. La visuale è isometrica, come da tradizione.
Per il resto, solita cura nei dettagli, nella fisica, e riascolteremo la bella colonna sonora che accompagnerà l’azione. L’audio di Diablo III è completato da un doppiaggio completamente in italiano.
E’ bene ricordare, in fine, che il gioco su console funziona anche offline mentre è possibile salvare il proprio personaggio su chiavetta USB per poi utilizzarlo a casa di amici nelle partite in cooperativa locale.

CONCLUSIONI

Ribadiamo: Diablo III su console è stata una piacevole sorpresa. Eravamo curiosi di sapere come Blizzard avesse ovviato alla questione controlli. La risposta sul campo è stata eccellente: cimentarsi col joypad riserva delle sorprese (ed anche soddisfazioni in termini di gioco) interessanti e permette di assaporare subito il gameplay.
Certo, manca sempre la gestione dell’evoluzione del personaggio al passaggio di livello, uno degli elementi cardini di ogni qualsiasi gioco di ruolo. La strada, in questo senso, deve essere un’altra se si vuol parlare di action gdr ma la divisione delle abilità in sotto-categorie serve a mettere ordine e può senza dubbio aiutare il giocatore nelle scelte da adottare durante questo o quel frangente della storia.
Tecnicamente si tratta di una copia sostanziale della versione Pc e questo è sicuramente un bene. Vale la pena ricordare che ad accompagnare il tutto ci saranno filmati ed artwork di grande livello. Votato ovviamente all’azione, Diablo III vive di nuova luce su console anche perché di titoli hack and slash ce ne sono veramente pochini ed il blasone del gioco Blizzard rimane indiscutibile.
Diablo III è un titolo piuttosto ottimizzato: come già detto in precedenza non soffre, chiaramente, dei problemi che afflissero la versione Pc al lancio, e riesce fin da subito a divertire. La mancanza della Casa d’Aste, inoltre, focalizza l’attenzione sul gameplay che non delude soprattutto gli amanti degli action ai quali è consigliato.
Un bel ritorno su PlayStation (il primo capitolo venne pubblicato su PlayStation), un bell’esordio su Xbox 360.


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Pregi

Conversione al di sopra delle aspettative. Gameplay divertente che gode del passaggio al joypad. Gioco offline. Titolo sostanzialmente ottimizzato.

Difetti

Come tutti gli hack & slash può diventare ripetitivo. Qualche calo di frame-rate nelle azioni più concitate.

Voto

9