Valve “aggiorna” il contratto di adesione a Steam. Bandite le class action

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Cambiamenti sul contratto di adesione a Steam. Valve ha apportato alcune modifiche ad un punto in particolare. Il nuovo contratto che deve essere accettato per poter continuare ad usufruire di Steam, blocca le class action, ossia le cause legali di massa.
I clienti, dunque, possono andare in tribunale solo a titolo personale.

Secondo Valve “in troppi casi le class action non forniscono reali benefici agli utenti, ma portano solo dei guadagni agli avvocati, oltre a far perdere tempo e soldi alle aziende. Class action del genere non fanno bene a noi e al nostro movimento”.

Pur riconoscendo i vantaggi che a volte le class action possono portare, Valve ha proposto agli utenti di affidarsi a un tribunale di modesta entità nei casi in cui la normale risoluzione delle controversie non riescisse.

Valve ha poi aggiunto: “Rimborseremo le spese del processo sotto un certo importo. Questo pagamento è previsto a prescindere dalla decisione del giudice, a condizione che il giudice stesso non determini la frivolezza della causa o delle spese irragionevoli”.

Il contratto aggiornato pone gli utenti europei sotto l’autorità del Luxembourg office, Valve S.a.r.l. Sarà, ma non siamo del tutto convinti dai limiti imposti da Valve per continuare ad utilizzare Steam. Anche se, come riconosce lo stesso contratto, alcune disposizioni potrebbero non essere applicabili al di fuori degli Stati Uniti (punto 12).