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The Secret of Monkey Island: Special Edition

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Gli anni passano ma Monkey Island rimane sempre il termine di paragone per indicare le avventure punta e clicca.
Un capolavoro inestimabile nato dal frutto di un buon lavoro tecnico e da una trama e sceneggiatura da premio oscar. Così, LucasArts, in occasione del ventesimo anniversario, nell’estate dell’anno scorso, rilanciò il titolo su Steam all’irrisorio prezzo di 8,99 euro con una veste grafica e sonora rinnovata e dal titolo inequivocabile: The Secret of Monkey Island Special Edition.
Questo è stato il primo remake con protagonista Guybrush Treepwood che, dopo un ottimo successo, è stato seguito dal secondo capitolo (già recensito in questo blog) ed uscito l’estate andata agli archivi da tre mesi.

GRAFICA E SONORO ADEGUATI AI TEMPI

E’ ovvio che per un’operazione di remake in grande stile, l’aspetto visivo e quello sonoro, in generale l’aspetto estetico, debbano subire opere di restauro non indifferenti per rimanere appetibili ai nostri giorni. Ventuno anni sono tanti.
Così è stato. La grafica, pur conservando il 2d, è stata rivoluzionata. I fondali sono stati rifatti sulla base di quelli storici con definizione e dettagli più ampi (ovviamente) anche se a volte il risultato non è quello che ci si sarebbe aspettati. Stessa cosa vale per i personaggi che sono stati ridisegnati: i principali sono belli, alcuni dei secondari non sembrano troppo curati.
Le musiche ricalcano i temi originali che contribuirono molto al grande successo di allora. I pezzi sono stati potenziati da intense sessioni orchestrali. In più c’è il parlato in inglese. Niente paura: i sottotitoli del gioco sono in italiano.

Ripercorrere le strade di Melee Island sarà emozionante

SPIRITO DEL GIOCO IMMUTATO

Il merito principale dell’operazione nostalgia lanciata da LucasArts è senza dubbio quello di aver migliorato il migliorabile senza snaturare lo spirito del gioco. Si è pensato soltanto ad adeguarlo ai tempi.
Ritrovare lo scanzonato Guybrush Treepwood appena arrivato sull’isola di Meleè nei Caraibi, con tanta voglia di diventare un “temibile pirata” non ha prezzo ed il cammino sarà ricco di incontri, viaggi e prove incredibili. Dialoghi e trovate geniali scandiranno l’azione che sarà condita anche da tanti enigmi equilibrati.

INTERFACCIA DIVERSA

Altra novità riguarda l’interfaccia. In casa Lucas hanno preferito minimizzarla al massimo. E così la celebre Scumm che permette grazie ad un semplice click di svolgere tutte le azioni possibili (parlare, raccogliere, usare, ecc. ecc.) e di utilizzare gli oggetti raccolti nell’inventario ha lasciato spazio a delle icone singole che si attivano con la rotellina del mouse.

QUEL FASCINO FATTO DI PIXEL

Piccola chicca per gli amanti del gusto retrò è la possibilità di giocare la versione originale cliccando il tasto F10 durante una partita. A quel punto riassaporeremo in toto quanto vissuto 21 anni fa mentre per i più giovani sarà come fare un viaggio a ritroso nel tempo.

CONCLUSIONI

Monkey Island Special Edition ha avuto il merito di conservare la sua anima “pura”. I dialoghi e la trama di questa avventura sono rimasti tali e quali a quelli che hanno reso magico il titolo originale.
Tecnicamente si è pensato di apportare delle modifiche sostanziali alla grafica ed al sonoro con buoni risultati su tutti i fronti soprattutto per quanto concerne la colonna sonora.
Scomoda, invece, la “nuova” interfaccia che non è immediata. Gradevole l’opportunità di rigiocare l’originale (ripetuta anche in Monkey Island 2 al quale è stato aggiunto anche il commento del team originale, ndr) e di passare con un semplice tasto dal vecchio al nuovo. Davvero un’edizione speciale…

 

SCHEDA

Genere: Avventura

Sviluppatore: LucasArts

Editore: LucasArts

Data di rilascio: 15 luglio 2009

Requisiti Minimi

Sistema Operativo: Windows XP / Vista

Processore: Intel Pentium 4, 3 GHz o AMD Athlon 64 3000+

RAM: 256 MB RAM, 512 MB per Vista

Scheda video: 128 MB con supporto per Shader Model 2.0

DirectX: Versione 9.0c o superiore

Scheda audio: Compatibile con DirectX 9.0c

Pregi

Rimasta immutata l'anima dell'originale. Un Classico che rivive. Remake grafico adeguato. Colonna sonora sontuosa e doppiaggio in inglese convincente. Possibilità di giocare all'originale di 21 anni fa.

Difetti

Interfaccia dei comandi migliorabile. Alcuni dettagli grafici non sono resi al meglio.

Voto

9

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