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F1 2017, Recensione PS4

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Col mondiale di Formula 1 nella sua fase cruciale, Codemasters irrompe con il suo nuovo titolo con licenza ufficiale su uno degli sport motoristici più seguiti.

F1 2017 ha fatto capolino a fine agosto su Pc, PS4 ed Xbox One, sotto etichetta Koch Media col suo carico di novità, tante opzioni e cose da fare.

Vediamo, quindi, cosa propone F1 2017 che vuole essere il punto di riferimento per gli appassionati di questo genere di racing sportivi.

Ecco la nostra recensione sulla versione PlayStation 4. Buona lettura.

PIATTO RICCHISSIMO

Ci sembra doveroso iniziare col dire che questo nuovo capitolo della serie dedicata al mondiale di Formula 1 offre un piatto davvero ricco di eventi e competizioni.

Non solo una modalità Carriera riscritta, potenziata ed arricchita ma anche tante gare e modalità sia in single che online da godere ed imparare a conoscere. Si possono, naturalmente correre i singoli gran premi, ma ci si può cimentare anche nelle prove a tempo su qualsiasi dei venti circuiti del calendario nonché su altri 5 tracciati in versione alternativa tra cui Montecarlo di notte.

La novità più grande in termini contenutistici è la modalità Campionati. Questa permette di partecipare ad una ventina di competizioni con regole diverse. È possibile, ad esempio, partecipare fin da subito ad un campionato alternativo con le vetture storiche presenti. Molti di questi si sbloccano ottenendo sempre più “stelle”. A questi 20 campionati si affiancano altrettante prove di abilità che ricordano tanto i classici scenari. Queste consistono nell’eseguire i compiti prestabiliti come ad esempio terminare un giro sotto un determinato tempo, o superare un certo numero di vetture e così via.

Tutto questo aumenta di tantissimo la longevità che si attesta davvero su livelli altissimi. Chi, ad esempio, si trova per la prima volta davanti ad un titolo del genere dopo anni di assenza ne rimarrà piacevolmente sorpreso. La presenza di tantissimi Campionati alternativi, infatti, è senza dubbio un grande valore aggiunto.

Ogni competizione ha le proprie regole. Il campionato Classico, ad esempio si svolge su 12 corse su vetture d’epoca e con i punteggi antichi visto che solo i primi sei porteranno punti come capitava negli anni ’80 e ’90. Ci sono altre tipologie come campionati sprint che si suddividono in sei tappe, o tour a doppio confronto con qualifiche e due gare per appuntamento (un po’ come nei monomarca o nelle classi Gran Turismo per intenderci).

Stesso discorso si applica alle sfide di abilità. Queste sono state anche inserite tra gli eventi della Carriera per aumentare il realismo e sono stati inseriti anche per mostrare gli impegni promozionali supplementari dei piloti di Formula 1 tra un fine settimana e l’altro. Piccolo rammarico per il fatto che proprio questo aspetto, la gestione delle sponsorizzazioni o eventuali interventi in conferenza non siano stati aggiunti. E’ possibile che in futuro questi dettagli possano essere aggiunti.

Ad ogni modo, ribadiamo il fatto che il piatto offerto da F1 2017 sia davvero ricco e pieno di tante sfide e cose da fare che offrono anche una certa varietà d’azione. Davvero interessante.

CARRIERA, UNA STELLA NASCENTE O UNO SCUDIERO ANONIMO?

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Uno dei punti focali dei contenuti di F1 2017 è senza dubbio la modalità Carriera. Parlato del (ricchissimo e sorprendente) contorno, parliamo ora di questo importante segmento del titolo griffato Codemasters. Si parte col fatto che, tutto, ovviamente, sia rapportato ai regolamenti tecnico-sportivi del 2017 con limitazioni nella sostituzione dei motori e di altre componentistiche delle monoposto ed altro.

È possibile scegliere liberamente con quale scuderia partire. Va da sé che scegliendo team blasonati come Ferrari, o Mercedes l’obiettivo sia quello di primeggiare tentando di vincere il Mondiale. Se si opzionano team di rincalzo, il target cambierà: Redbull ad esempio punterà a tornare al vertice, la Williams ad essere un team importante di centroclassifica, la Force India ad insidiare le posizioni importanti così come la Renault e la Toro Rosso mentre se volete partire dal basso, la Haas F1 chiederà di fare punti in modo costante nel corso della stagione, così come la nobile decaduta, la Mc Laren mentre la Sauber, la cenerentola, avrà obiettivi modesti, finire le gare e portare a casa alcuni punti.

Sotto questo aspetto il tutto è stato scritto in modo abbastanza realistico o quanto meno credibile. Se si seleziona un livello di difficoltà generalmente medio, ed a meno di essere dei fenomeni, è infatti impensabile mettersi su una Sauber e puntare alla vittoria.

Il tutto si svolge su canoni a cui altri titoli del genere ci hanno abituato come ad esempio il confronto con il compagno di squadra o le rivalità con altri piloti. Tutto, come ovvio che sia, dipenderà anche dai risultati in pista e dagli obiettivi portati a termine. Giri veloci, pole position stampate, piazzamenti sempre più prestigiosi frutteranno tanti punti esperienza ma anche popolarità.

L’esperienza si accumula prendendo parte a tutte le sessioni dei gran premi. Servirà anche a sviluppare la vettura, a fare conoscenza anche con tutti i circuiti e quindi a migliorare il feeling con la monoposto e l’ambiente. Tanti i test da fare: usura gomme, consumo carburante o ancora scegliere la traiettoria ideale nelle curve e così via. Tutto questo servirà al team per studiare soluzioni da applicare alla vettura negli eventi successivi.

Ci sarà un interessante albero di sviluppo (un po’ simile allo skill three nei giochi di ruolo, ndr), dove poter spendere i vari punti acquisiti, in vari settori: motopropulsore, telaio, resistenza ed aereodinamica. Non avremo tantissimi punti da ogni evento completato ma bisogna ricordare sempre che la nostra carriera si spalmerà nel corso di 10 stagioni e ci sarà tempo per arrivare al vertice… e per starci.

Per farlo, però, bisognerà, sudare le classiche sette camice. Imparare come detto non solo a conoscere la monoposto ma anche i suoi limiti ed i punti strategici di ogni tracciato sarà fondamentale ed a migliorare il tutto oltre alla pratica sarà l’applicazione delle varie indicazioni degli ingegneri. Sapere mettere a punto la monoposto fa tantissimo e può sopperire, talvolta, al gap prestazionale tra un team e l’altro benché a livelli di difficoltà più ardui bisognerà essere davvero dei maghi del setup. Ma anche questo potrebbe non bastare. Chiaramente essere su Ferrari o Mercedes aiuta.

GAMEPLAY ADATTO A TUTTI

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F1 2017 offre un interessante gameplay adatto a tutti. Questo grazie a tantissime opzioni presenti sia per selezionare i livelli di difficoltà o delle varie sfaccettature dei regolamenti. Questi sono importanti e fanno la differenza tra un arcade di alto livello ed un’esperienza simulativa. Il taglio di curva ad esempio è punito severamente così come i contatti tra le monoposto possono essere sanzionati. E questo potrebbe compromettere l’esito del GP. Tuttavia è molto realistico e la sfida si accende alla grande.

A livello di guida, anche col joypad, F1 2017 si comporta molto bene ed è piuttosto fedele nel seguire i setup oltre che a rispondere piuttosto bene ai nostri comandi.

Troviamo dei setup predefiniti con l’aerodinamica più o meno carica in favore di una stabilità in curva o della massima velocità in generale. Ovviamente noi potremo anche variare e personalizzare a nostro piacimento i vari carichi ed ottenere l’alchimia che più ci aggrada.

Lo stile di guida inoltre sarà condizionato dallo stile scelto. Ci sono quelli preselezionati quali principiante, dilettante, esperto, professionale ed élite. Questi modificano le varie impostazioni ed anche questi preselezionati possono essere modificati.
Più facile il livello è più semplice sarà controllare la nostra monoposto. Troveremo opzioni su cambio automatico o manuale, controllo trazione variabile, assistenza alla frenata, linea ideale. Il gameplay va quindi da uno stile arcade puro ad uno decisamente più simulativo (non troppo comunque) dove i contatti o gli urti possono anche compromettere la fragile meccanica o elettronica del nostro bolide. E bisognerà avere una grande manualità per esibirsi alla difficoltà più alta. Senza aiuti non sarà per niente facile stare in pista. Bisognerà davvero avere una sensibilità fuori dal comune.

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La sfida con l’intelligenza artificiale, inoltre è interessante. F1 2017 si comporta bene. Gli avversari sono tutto sommato credibili e saranno duri a superare. Bisognerà scegliere bene i punti per gli attacchi ma non è detto che questi vadano a buon fine. È comunque possibile eseguire sorpassi in staccata molto spettacolari ma bisognerà essere bravi anche a difendere la posizione.

Ogni vettura, si comporta in modo differente, ed è interessante anche pilotare le vetture storiche con le loro differenze. La guidabilità cambia da monoposto in monoposto. Non che ci siano delle differenze epocali ma la Ferrari F2004 con i suoi oltre 330km orari è davvero potente e mediamente riesce a dare alcuni secondi al giro alle altre. Estremamente guidabile anche la Williams del 1992 (la FW14B che permise a Nigel Mansel di coronare, finalmente, il sogno iridato grazie anche alle sospensioni attive ed una evidente superiorità tecnica della monoposto britannica motorizzata Reanult).

Ma ci ha colpito il gameplay sotto la pioggia. Bisognerà davvero essere concentrati guidare con avverse condizioni meteo perché basterà un non nulla per trovarsi fuori pista o andare simpaticamente dritti o contro le barriere.

In gara, dai box ci segnaleranno tutte le informazioni necessarie quali distacco da chi ci precede e da chi ci è dietro, il tipo di strategia da adottare o se preferiamo cambiarla, le varie condizioni che si verificano come ad esempio regime di bandiera gialla dove è vietato il sorpasso, oppure bandiera blu che ci indica, tra le altre cose a chi sta per essere doppiato l’obbligo di far spazio a chi è più veloce di noi per non compromettere la gara di chi è al vertice (ebbene si, abbiamo subito l’onta di essere doppiati), o anche sulla condizione della nostra monoposto dopo un contatto o quando fermarci ai box per il cambio gomme e rifornimenti e così via.
Nondimeno, a tal proposito, l’auricolare collegato al DualShock permetterà di chiedere informazioni attraverso comando vocale attraverso una lista specifica. Molto divertente. Sono presenti anche il giro di ricognizione e l’intervento della safety car. Fanno ciccia ed aggiungono atmosfera.

LE 12 VETTURE CLASSICHE

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Un piccolo riassunto delle vetture classiche presenti. Doveroso ricordarle in sede di recensione.

  • Ferrari 412 T2 del 1995
  • Ferrari F2002 del 2002
  • Ferrari F2004 del 2004
  • Ferrari F2007 del 2007
  • McLaren MP4/4 del 1988 – (dlc della F1 2017 Special Edition)
  • McLaren MP4/6 del 1991
  • McLaren MP4-13 del 1998
  • McLaren MP4 -23 del 2008
  • Williams FW14B del 1992
  • Williams FW18 del 1996
  • Renault R26 del 2006
  • Red Bull Racing RB6 del 2010.

EGO ENGINE PIENO DI RAFFINATEZZE

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Tecnicamente il gioco si difende bene. F1 2017 è la naturale evoluzione della serie ed offre scorci davvero interessanti. I circuiti sono riprodotti abbastanza fedelmente così come le monoposto che si tratti di quelle attuali o di quelle storiche.

È possibile naturalmente cambiare le varie visuali quando si è alla guida: da dentro l’abitacolo, in terza persona ed altre. Non mancano i dettagli in pista e nella monoposto. Non ci ha convinto del tutto, invece, la qualità delle varie scene di intermezzo. Interviste, incontri, ma anche le fasi dentro i box, non ci sono sembrate al top. Per carità, si tratta di dettagli infinitesimali vista la bontà di tutto il resto della produzione.

Al top, a nostro avviso, le condizioni meteo con l’effetto pioggia che ci ha convinto con tanto di goccioline che offuscano la visuale nonché la presenza di varie pozzanghere lungo il percorso. Bene anche gli effetti luce, ombra, i riflessi ma anche gli impatti e le animazioni. Il tutto si muove abbastanza fluidamente con pochi cali prestazionali anche su PS4 anche se quando sono presenti molte auto c’è qualche incertezza.
Notevole, invece, la possibilità di guidare con il clima dinamico, ossia variabile. Questo dà un pizzico di pepe ai GP. Rivedere le strategie, le entrate ai box ed azzeccare il cambio gomme può davvero fare la differenza tra un disastro ed il trionfo. Inoltre, rende tutto molto divertente rimescolando tutto e permettendo anche alle monoposto inferiori di giocarsela fino alla fine.  La sensazione di velocità è ben resa ed il motore EGO che muove tutto fa una gran bella figura.

La riproduzione dei circuiti è splendida. Passare da templi della velocità come Silverstone e Monza a salotti come Montecarlo, Baku o ancora Melbourne è sempre un bel vedere. Ed è possibile correre a tutte le ore del giorno ed in qualunque condizione meteo.
Più in generale F1 2017 ci permette di fare un vero e proprio giro del mondo con 20 circuiti standard ed altri 5 supplementari. Ottimo anche l’audio con gli effetti del rombo dei motori veritieri ed anche il boato del pubblico ai nostri sorpassi o quando si stampa un tempo interessante al giro. Discreto, invece, il doppiaggio che però sarebbe potuto essere più caratterizzato in certi frangenti. Alcune volte le frasi sono lette in maniera troppo fredda rispetto agli eventi in game. Il commento delle fasi salienti (presentazione del GP e dei risultati) è affidato a Carlo Vanzini di Sky ed a Luca Filippi. Certamente non manca la professionalità ma non c’è quel pathos che avrebbe fatto ulteriormente la differenza e reso il commento memorabile.

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COMMENTO FINALE

F1 2017 ci è piaciuto. Il motivo è semplice: la grande offerta di contenuti unita alla buona realizzazione tecnica. Codemasters ha fatto un buon lavoro consegnando un titolo adatto a tutti. Il gameplay, infatti, è godibile sia da chi ama un’esperienza simulativa (ma non troppo, almeno in senso generale), sia ai neofiti (anche ai bambini) che vogliono giocare un titolo dedicato alla Formula 1 senza però dover pensare alla resistenza della monoposto o ai regolamenti da non infrangere. Ed è proprio a quest’ultimi utenti che effettivamente, il gioco si rivolge. Potremmo, infatti, definire, F1 2017 come un arcade simulativo ma è comunque molto divertente e non frustrante.

Sui contenuti, il gioco ci ha stupiti. Sono tantissimi grazie alla presenza di numerose gare e competizioni extra. La modalità Campionati assieme alla Carriera è praticamente il fiore all’occhiello di F1 2017. Il single player sostanzialmente offre tantissime ore di longevità. Ci sono anche le sfide online e la caccia al miglior tempo in rete è sempre un ottimo incentivo per migliorarsi. Per non parlare del fatto che il gioco avrà la competizione eSport.

Tale competizione sarà organizzata da Gfinity ed è vista per essere un evento annuale. L’edizione 2017 si basa ovviamente su questo nuovo titolo e premierà il vincitore con l’accesso diretto alla semifinale nel 2018, una giornata in un Gran Premio di propria scelta e la possibilità di diventare un personaggio nel prossimo capitolo della serie F1.

Tale competizione si svolgerà in tre fasi: le qualificazioni per stabilire i 40 piloti più veloci, le semifinali a Londra il 10 e l’11 ottobre e le finali per i 20 driver a Yas Marina come parte del GP di Abu Dhabi del 24 e 25 novembre.

Il gameplay come detto è godibile sia che si giochi col joypad sia con il volante (che consigliamo). Tecnicamente parlando, F1 2017 è molto interessante ed a tratti spettacolare ed esaltante pur con qualche incertezza. Poche cose, per fortuna che non minano l’esperienza globale. Consigliato sicuramente a chi ama la Formula 1.

 

Pregi

Tantissimi contenuti. Modalità Carriera ampia ben variegata. Modalità Campionati e sfide aumentano a dismisura la longevità. Gameplay divertente e scalabile. Meteo dinamico ottimo. Gioco adatto a tutti. Tecnicamente interessante.

Difetti

…alcuni cali prestazionali. Le scene di intermezzo sottotono rispetto alla media. Alcune parti del doppiaggio mancano di enfasi.

Voto

9-

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