Recensioni

Graceful Explosion Machine, Recensione Pc

Sostieni IlVideogioco.com

Caro lettore, la redazione de IlVideogioco.com lavora per fornire aggiornamenti precisi e affidabili in un momento lavorativo difficile messo ancor più a dura prova dall’emergenza pandemica.
Se apprezzi il nostro lavoro, che è da sempre per te gratuito, ti chiediamo un piccolo contributo per supportarci. Vorremmo che il vero “sponsor” fossi tu che ci segui e ci apprezzi per quello che facciamo e che sicuramente capisci quanto sia complicato lavorare senza il sostegno economico che possono vantare altre realtà. Sicuri di un tuo piccolo contributo che per noi vuol dire tantissimo sotto tutti i punti di vista, ti ringraziamo dal profondo del cuore.




Gli shoot’em up sono uno dei pilastri dei videogiochi con titoli che hanno fatto epoca. A partire da Space Invaders ed Asteroids per continuare con giochi più sofisticati quali Gradius, R-Type, Delta, X-Out, Xenon, Battle Squadron e molti altri (non li abbiamo certo menzionati tutti, ndr), abbiamo assistito ad una naturale evoluzione naturale di un genere molto amato in passato.

In tempi più recenti abbiamo visto titoli come Sine Mora (che proprio nelle scorse ore è tornato con la versione remaster intitolata Sine Mora Ex), per non dimenticare Resogun e Geometry Wars.

In questi giorni, però, è giusto segnalare l’arrivo su Pc, via Steam, e su PlayStation 4, di Gracefull Explosion Machine che gli utenti Switch già conoscono visto il suo recente approdo sulla console ibrida di Nintendo avvenuto lo scorso aprile.

Il gioco è firmato da un piccolo studio indie chiamato Vertex Pop che nel recente passato ha realizzato titoli simili come We are Doomed uscito nel 2015.

Dopo due anni, quindi, gli sviluppatori indie puntano nuovamente il mercato con un nuovo shoot’em up, riusciranno a far breccia?

Ecco la nostra recensione della versione Pc.

GAMEPLAY INTELLIGENTE DAI RITMI FRENETICI

Degli shoot’em up di una volta ricordavamo il ritmo, la varietà dei nemici e delle armi, nonché la particolarità di questo o quello stage o determinati passaggi e combattimenti con i boss. In questo caso il discorso è un po’ diverso: Graceful Explosion Machine è un titolo leggermente atipico perché il suo gameplay è, si, fondato sulla velocità ma occorre avere anche una discreta propensione “tattica” per superare al meglio le ondate nemiche.

Il gioco si svolge su livelli ad ambientazione spaziale. Per superare la modalità “Storia” che narra dei soliti alieni invasori colpevoli di aver distrutto il nostro mondo per accaparrarsi risorse naturali, infatti, dobbiamo ripulire quattro pianeti diversi ognuno con i suoi otto stage. Ogni stage si suddivide in tre fasi. Guideremo una navicella arancione dalle forme quasi rotonde ma piuttosto potente (anche le formiche nel loro piccolo…) che potrà disporre di quattro armi e della abilità di schivare i nemici.

Queste quattro armi che fanno parte del nostro arsenale, però, devono essere usate con oculatezza: sparare semplicemente a casaccio non aiuterà nella progressione. Il motivo è presto detto: ogni arma, oltre ad avere la sua peculiarità, consuma energia e si esaurisce.

A parte il classico sparo (Blaster). Questa, infatti, è l’unica arma che se usata a ripetizione e senza una minima pausa, si surriscalderà facendoci sparare a vuoto. Pesante fare cilecca di fronte ad uno o più nemici.

La altre tre armi (e la schivata), consumeranno (più tradizionalmente) energia. Bisognerà, quindi alternare i nostri attacchi con i missili che di certo non hanno bisogno di presentazione e vanno a colpo sicuro sul bersaglio, o con la “spada” (Energy Sword) che consiste in un raggio di energia circolare particolarmente potente ma molto rapido che spazza tutto e tutti, o ancora un laser estremamente distruttivo (Sniper Beam) che però rallenta i movimenti. Bene, questi tre armamenti attingono all’energia della navetta e quindi si esauriranno molto presto. A venirci in aiuto sono le distruzioni dei nemici che una volta fatti fuori rilasciano delle gemme bonus che ricaricano pian piano l’energia. Capita, qua e là, anche di trovare alcuni bonus che offrono una vita supplementare.

Il problema è quello quindi di gestire al meglio l’energia e di sapere quando sparare o schivare o usare un determinato tipo di armamento.

Il problema basilare, invece, è quello di superare l’enorme numero di nemici presenti sullo schermo. Il gioco ci viene in aiuto: si può attivare una sorta di scatto che serve ad evitare l’impatto con i colpi e ad eludere le navette di turno. Anche in questo caso, come accennato, per utilizzare questa abilità si consumerà la barra dell’energia. Ma questa caratteristica difensiva sarà presto decisiva.

A volte sembrerà di stare davanti a dei Bullet Hell di stampo giapponese viste le enormi difficoltà nel districarsi tra gli alieni invasori che ben presto impareremo a maledire in tutte le lingue del mondo (anche morte e dialetti più o meno conosciuti), anche di nuova concezione.

Sarà, inoltre, possibile districarsi invertendo la rotta e schivando “manualmente” i nemici ed i colpi. Se la conformazione dello stage lo permette. Il tutto si svolge in un livelli a scorrimento “fissi”. Le “mappe” dei livelli varieranno nelle tre fasi visto che ad inizio saranno aggiunte o modificate degli elementi degli stage e la posizione della fonte dei nemici ma la loro estensione è piuttosto risicata.

In sostanza, colpo d’occhio e riflessi, come da tradizione, dovranno fare a braccetto anche con un pizzico materia grigia per avere la meglio di nemici senza scrupoli e, ad ogni fase, e stage, sempre più forti e vari. Alcuni di essi, infatti, si eliminano proprio con un determinato tipo di arma. Questo costringe i giocatori a prendere confidenza con tutto l’arsenale che, seppur non essendo vasto, diventa prezioso ed efficace. Peccato, aggiungiamo noi, l’assenza di un sistema di progressione che forse avrebbe giovato ma che probabilmente non avrebbe permesso al gameplay di svolgersi come lo conosciamo.

Ma non serve soltanto andare avanti negli stage. I perfezionisti e gli amanti delle sfide punteranno a realizzare il punteggio più alto ed il sistema di assegnazione dei punti è regolato da particolari combo e moltiplicatori che si attivano grazie alla velocità nell’eliminare i nemici. Se si viene toccati si perderanno i moltiplicatori cosa che per chi ambisce a far apparire il proprio nome in cima alle classifiche online mondiali può essere una tragedia. Ancora peggio se si perde una vita: si riparte da zero. Chi ama la corsa al punteggio più alto ha trovato pane per i propri denti. E Graceful Explosion Machine offre adrenalina.

Altra piccola cosa da segnalare, però, e questo perché siamo legati ai canoni piuttosto classici, è l’assenza di veri e propri boss. Chissà se arriverà una modalità specifica in futuro tramite aggiornamento gratuito o dlc. Con il mercato odierno, tutto è possibile.

A livello contenutistico, oltre alla modalità “Storia” segnaliamo le Sfide che permettono di giocare in serie i livelli di uno dei pianeti a scelta con difficoltà sempre più insana.

La longevità offerta è quella di uno shoot’em up medio. In qualche ora (e tanti tentativi) si poterà a termine il gioco, ma le sfide e la caccia al punteggio più alto potrebbero spingere i più avvezzi o accaniti a rigiocare il titolo.

GEOMETRICAMENTE MINIMALISTA E COLORATISSIMO

screenshot04

Ma come si presenta Graceful Explosion Machine? Beh, stilisticamente è molto interessante. Troviamo gli stage con colori netti e forme marcate. Non ci sono tantissimi dettagli a dire il vero ma i nemici, dalle forme vagamente geometriche e dall’aspetto minimalista e le varie esplosioni ne fanno un piccolo spettacolo pirotecnico. Discreta anche la varietà di alieni pronti a farci la pelle che incontreremo lungo gli oltre 30 stage suddivisi in quattro ambientazioni diverse.

Davvero interessante a nostro avviso perché queste scelte, anche cromatiche, facilitano il gameplay non mandando in confusione il giocatore con gli elementi dei livelli. Esplosioni (queste si molto geometriche) molto vivaci e comunque mai confusionarie sono un tocco di classe. Ci è piaciuta anche l’interfaccia. Semplice ma efficace ed in grado di offrirci tutte le informazioni essenziali che ci servono.
Una scelta, quella stilistica che ci è piaciuta. Chiaramente chi ama il “barocco” visto in alcuni titoli del passato vada avanti. Interessanti anche le musiche che accompagnano degnamente il nostro cammino. Nulla di storico, si intenda, ma fanno bene il loro lavoro.

screenshot07

COMMENTO FINALE

Gracefull Explosion Machine è uno shoot’em up che ricorda un po’ le dinamiche di Resogun miste a quelle di Geometry Wars. Offre un gameplay davvero interessante che si strizza l’occhio alla prontezza di riflessi ed alla velocità d’esecuzione ma anche alla necessità di variare strategie in corsa nell’utilizzo dei missili piuttosto che degli spari o del laser o la necessità di avere la barra di energia sempre carica per utilizzare anche una schivata che può fare la differenza tra un punteggio alto e la fine della partita.

Chi ama i titoli classici sentirà la mancanza di veri e propri boss lungo il cammino lungo i vari stage. Fatto che, però, non mina la qualità del gameplay che ci è piaciuto assieme ad una direzione artistica minimale che bada al sodo e che arriva bene anche con qualche piccolissima finezza di forme e colori. Niente di eccezionale, ma di discreto impatto e con una bella esplosione di colori continua.

Il gioco ci ha intrigato parecchio e lo consigliamo a chi ama il genere. Certo, è piuttosto difficile ma questo crea una sfida interessante grazie ad un gamepley studiato molto bene. Chi ama, infine, la scalata alle classifiche troverà senza dubbio in Graceful Explosion Machine un valido gioco da spremere.

 

Pregi

Gameplay intelligente, impegnativo ma non impossibile. Buona longevità. Classifiche online. Artisticamente semplice ma efficace…

Difetti

… ma non avremmo disdegnato ancora più dettagli nonostante tutto funzioni. Pur non impossibile, ci sono passaggi davvero complicati.

Voto

8+

Tags

Sostieni IlVideogioco.com

Caro lettore, la redazione de IlVideogioco.com lavora per fornire aggiornamenti precisi e affidabili in un momento lavorativo difficile messo ancor più a dura prova dall’emergenza pandemica.
Se apprezzi il nostro lavoro, che è da sempre per te gratuito, ti chiediamo un piccolo contributo per supportarci. Vorremmo che il vero “sponsor” fossi tu che ci segui e ci apprezzi per quello che facciamo e che sicuramente capisci quanto sia complicato lavorare senza il sostegno economico che possono vantare altre realtà. Sicuri di un tuo piccolo contributo che per noi vuol dire tantissimo sotto tutti i punti di vista, ti ringraziamo dal profondo del cuore.




Commenta questo articolo