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Project Motor Racing, la nuova strada del sim racing, recensione

Un debutto ambizioso che punta a unire accessibilità e autenticità, tra grandi promesse e qualche curva da rifinire

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Project Motor Racing arriva sul mercato col chiaro intento di ritagliarsi uno spazio tra i pesi massimi del sim racing. Il team di Straight4 Studios presenta un titolo che punta tutto sulla quantità e sulla varietà, proponendo un garage ricchissimo, tracciati iconici reinterpretati e un sistema di gara costruito per essere vissuto in ogni sfumatura, dal meteo dinamico ai cicli giorno/notte. L’obiettivo è semplice: offrire un’esperienza completa, intensa e soprattutto adatta sia ai giocatori più tecnici sia a chi cerca un modello di guida immediato.

La domanda, però, rimane fondamentale: riuscirà questo nuovo progetto a coniugare davvero ambizione e solidità? Scopriamolo in questa recensione della versione PS5 di Project Motor Racing, curata dal nostro Simone Mafara. Ricordiamo che il gioco, pubblicato da Giants Software, è disponibile anche su Pc e Xbox Series X/S. Buona lettura.

UNA GUIDA A METÀ TRA SIMULAZIONE E SPETTACOLO

Il modello di guida di Project Motor Racing si posiziona in una fascia intermedia tra la simulazione rigorosa e un’impostazione più permissiva. Pur presentandosi come sim racer, su pista dimostra una maneggevolezza che ammicca a prodotti come Forza Motorsport e Gran Turismo, senza però raggiungere il loro livello tecnico o la severità di iRacing.

Le vetture risultano generalmente prevedibili e accessibili, con la possibilità di effettuare manovre e correzioni anche in condizioni limite. La varietà del parco auto è uno degli elementi più riusciti del gioco. Prototipi moderni, categorie GT3, GT4, GTO, vetture classiche e modelli più particolari compongono un catalogo ampio e ben studiato.

Project Motor Racing

Anche i tracciati offrono un buon bilanciamento tra storia e adrenalina, da Lime Rock Park a Mt Panorama, passando per una reinterpretazione di Monza. Le gare multiclasse, molto flessibili, ampliano ulteriormente le possibilità di personalizzazione. L’IA, invece, vive di alti e bassi. Sin dalla presentazione avrebbe dovuto rappresentare un’evoluzione importante per lo studio…

Ma nella pratica si dimostra estremamente aggressiva, pronta a occupare la linea ideale anche quando comporta contatti inevitabili. I piloti avversari sono più ostili rispetto ad avversari in senso stretto, guidando “dritti per la loro strada”, e rendendo alcune sessioni particolarmente caotiche. Una situazione migliorabile che potrebbe beneficiare di aggiornamenti successivi.

TRA CARRIERA E MULTIPLAYER

Project Motor Racing

La carriera di Project Motor Racing propone un percorso strutturato e curato, senza rivoluzionare il genere ma mantenendo una buona attenzione ai dettagli gestionali. La sua natura “survival-style” deriva dalla possibilità concreta di mandare in difficoltà economica la propria organizzazione. La partecipazione agli eventi comporta spese importanti, così come la manutenzione delle vetture danneggiate, e perfino la posizione geografica del garage influisce sui costi di trasferta.

Gli accordi con gli sponsor offrono modelli di guadagno differenti e rendono la gestione del team più dinamica. È possibile affrontare la carriera in modalità autentica, dove la difficoltà è al massimo e i riavvii di gara sono esclusi, oppure optare per un approccio più morbido e personalizzabile. Nel complesso, la progressione risulta coinvolgente, con una struttura solida che accompagna il giocatore tra sfide e scelte di gestione della scuderia.

Project Motor Racing

Il multiplayer punta su immediatezza e chiarezza. L’esperienza online non richiede season pass e le lobby personalizzate permettono di organizzare gare rapide o eventi più elaborati. Il sistema classificato è semplice da comprendere e pensato per chi vuole mettersi alla prova senza complicazioni.

Non introdurrà novità radicali nel panorama sim racing, ma funziona bene, è stabile e accessibile a tutti. Purtroppo la community si comporta principalmente anche in maniera peggiore rispetto al’IA, spesso puntando a gettarti fuori pista che a sorpassarti lealmente, ma questa rimane comunque una dinamica comune a tanti altri titoli di corse.

MOTORI RUGGENTI E CIELI DINAMICI

Project Motor Racing

Sotto il profilo tecnico, Project Motor Racing dà il meglio di sé sul fronte audio. Il suono dei motori è potente, dettagliato, pulsante, uno dei migliori che si possano ascoltare in un racing game recente. L’interfaccia, pulita e intuitiva, permette di muoversi tra menu e opzioni senza incertezze o percorsi inutilmente complessi. Dal punto di vista grafico il gioco alterna momenti di grande impatto a sezioni meno ispirate. Le condizioni meteo dinamiche e il ciclo giorno/notte regalano scenari suggestivi, dai tramonti più colorati alle notti rischiarate solo dai fari della vettura.

In altre visuali, soprattutto in chase cam, il colpo d’occhio può risultare leggermente meno convincente, pur restando piacevole nel complesso. Dopo la patch del day one, Project Motor Racing beneficia di un’esperienza più stabile e reattiva. Le performance in condizioni notturne risultano più fluide, l’aggiornamento migliora la gestione del meteo dinamico e i caricamenti sono generalmente più rapidi. Anche la resa delle gare multiclasse appare più consistente. Non si tratta di una rivoluzione completa, ma i progressi sono percepibili e contribuiscono ad affinare il pacchetto.

DUE ANIME DI GUIDA: PAD E VOLANTE

Project Motor Racing

Project Motor Racing cambia volto a seconda del dispositivo utilizzato. Con il DualSense il gameplay offre un’esperienza più che accessibile. La risposta dei comandi è morbida, il comportamento delle vetture meno realistico e accomodante, e l’intero modello di guida sembra calibrato per garantire divertimento anche senza un setup dedicato. La mancanza del radar e uno spotter poco comunicativo, però, rendono la visuale abitacolo più rischiosa del dovuto, costringendo talvolta a ripiegare su una visuale esterna.

E’ inoltre caldamente consigliata una rimappatura dei comandi in quanto quelli pre-impostati non risultano comodissimi per la simulazione della guida. Con il volante invece, l’esperienza diventa più precisa e gratificante. Il force feedback restituisce vibrazioni, pesi e perdita di aderenza in modo credibile, rendendo la guida più simile a una simulazione pur mantenendo quell’impronta leggermente arcade che caratterizza il titolo. Non raggiunge la complessità dei simulatori più avanzati, ma resta piacevole e più ricca di sensazioni rispetto all’uso del pad.

Project Motor Racing

CONSIGLIATO AGLI APPASSIONATI

Project Motor Racing è un esordio ambizioso, ricco di contenuti e capace di divertire senza mettere mai davvero in soggezione. La selezione di auto e piste è di buon livello, il sound design è ottimo, mentre la carriera offre una progressione difficile ma che può risultare sostanziosa, sostenuta da una gestione economica non semplicissima ma funzionale.

Restano margini di miglioramento, in particolare nell’intelligenza artificiale e in alcuni elementi visivi, ma la base è promettente. Il risultato finale è quello di un racing game accessibile, che avrebbe bisogno di alcuni aggiornamenti mirati da parte di Straight4 Studios per diventare appassionante. Il percorso è tracciato, ora sta al team di sviluppo.

Pregi

Ottima varietà di auto e tracciati. Audio di livello altissimo e un modello di guida accessibile ma divertente.

Difetti

IA troppo aggressiva, spotter poco utile e resa grafica non sempre costante.

Voto

7

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