Dieci anni dopo aver lanciato la sua crociata per esportare la democrazia nella galassia, l’armata degli Helldivers è tornata. E questa volta ha deciso di arruolare nuove reclute. Ad unirsi ai commilitoni sonari e piccìsti, che hanno aperto le danze nel febbraio 2024 (qui la nostra recensione del “debuttante” Helldivers 2), ci sono finalmente gli intrepidi soldati operanti su Xbox. D’altronde, quando si tratta di fare piazza pulita di alieni, non si è mai abbastanza.
Ritorniamo quindi a combattere per la Superterra scoprendo come si è comportato questo secondo capitolo sulla console di casa Microsoft. Tuffiamoci allora nella recensione della versione Xbox Series X/S di Helldivers 2, curata da Giuseppe Pirozzi. Ricordiamo che il gioco, sviluppato da Arrowhead Game Studios pubblicato da Sony, è disponibile anche su Pc e PS5. Buona lettura.
ESCONO DALLE FOTTUTE PARETI
Helldivers 2 è un libero adattamento del cult del 1997, Starship Troopers. E sì, lo sappiamo che la citazione viene da Alien, ma rende benissimo l’idea di fondo, tanto semplice quanto efficace. Ovvero fare piazza pulita di tutto ciò che si muove, preferibilmente in compagnia di altri tre amici. Ma non scambiate la semplicità dell’opera di Arrowhead Game Studios per banalità. Sin dal tutorial si intravede la volontà del team scandinavo di dare vita a un’esperienza unica, caratterizzata da una satira ironica e tagliente che sfotte apertamente le politiche espansioniste americane dello scorso secolo.
Ad accoglierci c’è la voce del Generale Brasch, pronto a guidarci nel campo di allenamento e a illustrarci le basi del gameplay. “Raccogli il fucile, ricarica solo quando hai terminato la cartuccia (le munizioni non sono illimitate, mentre le orde nemiche sì), accovacciati, fai esplodere qualche testa e buona fortuna. Benvenuto negli Helldivers.” Non ci si perde mai in chiacchiere. È anche questo il bello del gioco, si bada alla sostanza e il focus è sempre sull’immediatezza dell’azione. Dopo il breve ma intenso addestramento, si è subito imbarcati sulla propria navicella personale.

Questa funge da HUB centrale, un quartier generale da cui pianificare le prossime mosse per colonizzare, anzi, liberare quanti più pianeti. Sarà possibile impostare la rotta organizzando missioni sugli angoli più disparati della mappa stellare, accedere all’armeria per personalizzare l’equipaggiamento pre-missione (corazze, elmetti, mantelli, armi) e riscattare i punti ottenuti in gioco nel battlepass chiamato “Warbonds” per sbloccare fucili, targhette e abbigliamento. Dove una delle collaborazioni realizzate in onore dell’uscita su Xbox è un crossover con Halo ODST.
Il ciclo di una missione tipica in Helldivers 2 è tanto semplice da capire quanto intenso da padroneggiare. Gli obiettivi variano strategicamente: dalla liberazione di civili alla distruzione di nidi nemici, fino alla difesa disperata di una posizione dall’assalto di orde infinite. Ogni livello è generato proceduralmente e può articolarsi in diverse fasi, offrendo una notevole rigiocabilità. Prima di partire, il gruppo seleziona la difficoltà: una scelta cruciale che trasforma una passeggiata patriottica in un incubo surreale. Dopo aver tracciato la rotta e arruolato i propri commilitoni (grazie al crossplay integrato che unisce senza intoppi le tre piattaforme), non resta che lanciarsi sul pianeta a bordo delle iconiche Hellpod.

Una volta atterrati, l’unica filosofia è quella di farsi largo con la forza bruta e l’ingegno. Ad attendervi ci sono tre fazioni distinte, ognuna con le proprie debolezze da sfruttare: i Terminidi (insetti giganteschi e aggressivi), gli Automaton (robottoni pesantemente armati) e gli Illuminate (persone tramutate in zombie). Per fortuna che la Superterra è armata fino ai denti. Il vero game-changer sono però gli Stratagemmi. Questi potenti supporti, una volta sbloccati, possono essere richiamati in battaglia inserendo una sequenza di tasti sul D-pad, in uno stile che ricorda le Fatality di Mortal Kombat.
Questa meccanica obbliga a cercare un attimo di tregua nel caos più fitto per chiamare un rifornimento di munizioni, far piovere un fucile pesante, evocare alleati o scatenare un raggio laser che polverizzi intere orde. È in questi momenti di coordinazione e puro caos che il gioco esprime il suo massimo potenziale. I veterani noteranno inoltre una similitudine nelle animazioni del personaggio, chiaramente ispirate a quelle di Snake in Metal Gear Solid V: The Phantom Pain.
C’È SEMPRE UN PREZZO DA PAGARE
Da un punto di vista puramente tecnico, Helldivers 2 non è all’altezza del suo gameplay. Questo è il prezzo da pagare per una produzione non AAA che deve gestire un numero incredibile di nemici a schermo e una notevole fisica distruttiva. L’adrenalina del combattimento maschera efficacemente molte di queste lacune durante l’azione, ma la sensazione di avere a che fare con un motore grafico datato è palpabile.
E questo perché lo è: il gioco utilizza l’Autodesk Stingray, un motore il cui supporto ufficiale è terminato nel 2018. La produzione era ormai avanzata e, per il team, migrare a un motore nuovo avrebbe significato uno spreco insostenibile di tempo e budget. Questo si traduce in prestazioni che, in generale, non sono perfettamente ottimizzate su nessuna piattaforma, con cali di framerate occasionali persino su PS5 e Pc (tanto che la community su Steam ha dovuto creare fix amatoriali).
In questo contesto, come se la cava la console di casa Microsoft e, nel nostro caso, la Xbox Series S? La risposta è: meglio del previsto, ma con compromessi evidenti. In Performance Mode, la console mantiene un target di 30 fps per la maggior parte del tempo, ma non in modo granitico, specialmente negli scontri più caotici. I compromessi visivi sono più marcati che altrove: il livello di dettaglio di elementi come fogliame, modelli dei personaggi e ombre è nettamente più basso, rendendo questa la versione meno nitida e definita del gioco.

DA AVERE SENZA RISERVE
Rispetto al lancio del 2024, Helldivers 2 si è ulteriormente raffinato aggiungendo una mole di contenuti davvero apprezzabile e raffinando la sua proposta ludica. Superate le polemiche legate all’obbligo per gli utenti Pc di avere un account PlayStation per poter giocare rimangono da segnalare, purtroppo, le lacune tecniche che in tutto questo tempo non sono state risolte. È per questo motivo che rispetto alla recensione originale del nostro Daniele Citerio, abbiamo deciso di abbassare il voto di questa versione Xbox proprio per i problemi irrisolti.
La bontà del progetto è innegabile e quanto di buono detto prima rimane anche in questo nostro secondo contatto col titolo di Arrowhead Game Studios, ma con l’aggravante del non aver risolto quei problemi che sono sempre stati presenti. Intendiamoci, nulla che vi rovini una bella serata dedicata al cazzeggio con gli amici, per quello Helldivers 2 rimane probabilmente il miglior shooter cooperativo sulla piazza, ma indubbiamente è qualcosa di cui tener conto e che non sarà risolto a breve, secondo gli sviluppatori.
Pregi
È l'Helldivers che tutti amiamo, divertente e caciarone è una gioia per rianimare quelle amicizie che hanno bisogno di sparare a un po' di alieni. Ha carattere da vendere.
Difetti
La situazione tecnica è ancora precaria, anche se non disastrosa, ma non sembra potersi risolvere a breve.
Voto
8,5