Arrivare a Zephyr Town per la prima volta significa scoprire un villaggio che vive di vento, mulini e piccoli commerci, ma anche di speranze da ricostruire. Nei panni di un giovane agricoltore ci troveremo catapultati in una quotidianità fatta di campi da coltivare e animali da accudire, dove non ci sono scadenze o mondi da salvare. Story of Seasons: Grand Bazaar è il remake moderno dell’omonimo titolo uscito su Nintendo DS nel 2010, oggi riproposto con una veste tecnica aggiornata.
La serie Story of Seasons è da sempre sinonimo di vita bucolica, di un rifugio dalla frenesia dei giochi d’azione moderni, e anche questo capitolo non fa eccezione. Tuttavia non sono tutte rose e fiori. Per saperne di più sulla più recente incarnazione del simulatore agricolo sviluppato da Marvelous Inc seguiteci in questa recensione della versione Switch di Story of Seasons: Grand Bazaar, curata dal nostro Giuseppe Pirozzi. Ricordiamo che il gioco, pubblicato da Xseed Games, è disponibile anche su Pc, via Steam. Buona lettura.
AGRICOLTORE E IMPRENDITORE
La struttura ludica di Story of Seasons: Grand Bazaar si fonda su un ciclo quotidiano di attività agricole e di allevamento. Ogni giorno bisogna scegliere con cura semi e piante da coltivare, arare il terreno, irrigare i campi e garantire al bestiame cibo e momenti di libertà nel cortile. Con il tempo, l’orto inizia a produrre frutti e verdure mentre mucche, pecore e galline forniscono latte, lana e uova.
Queste risorse non sono solo il cuore della quotidianità, ma diventano la base per prodotti lavorati grazie ai mulini a vento, che macinano e trasformano materie prime in beni più preziosi da vendere. Il punto di arrivo di ogni settimana è il Gran Bazaar del sabato: un evento che scandisce il ritmo del gioco e rappresenta la vera anima dell’esperienza.

Qui il giocatore allestisce il proprio stand, espone ortaggi, latticini e oggetti artigianali, e si confronta con i clienti in un vivace mercato. L’obiettivo non è soltanto guadagnare, ma anche rendere il bazaar sempre più florido, attirando mercanti e visitatori.
Questo sistema dona un senso di progressione costante, spingendo a ottimizzare le giornate senza mai soffocare il giocatore con pressioni eccessive. Con il passare delle stagioni faranno la propria comparsa anche eventi come quelli a tema floreale, animaleschi e culinari, corredati da minigiochi che diversificano la formula e aumentano l’immersione nel sostrato sociale di Zephyr Town.
IL CONTADINO CERCA MOGLIE

Non è solo un reality televisivo andato in onda su FOX, ma una concreta possibilità per il nostro alter ego campagnolo. Zephyr Town non vive di solo lavoro: è popolata da abitanti che rendono l’esperienza più umana e coinvolgente.
C’è Felix, il sindaco instancabile che sogna un bazaar sempre più grande. Sua figlia Sophie, gentile e disponibile, potenziale interesse amoroso per il giocatore. Non mancano poi figure pittoresche come Lloyd, l’inventore eccentrico, o i mercanti itineranti che arricchiscono le giornate con semi rari e oggetti curiosi.

Potremo decidere se scambiare un breve cenno cordiale con chi incontriamo (premendo il tasto ZR) o se cimentarci in conversazioni più o meno appassionate. Coltivare rapporti diventa importante tanto quanto curare il raccolto. Con il tempo infatti diventa possibile stringere amicizie profonde e persino arrivare al matrimonio, unendo la gestione agricola a una dimensione affettiva che dà calore e motivazione alla routine.
Inizialmente le interazioni con i concittadini sembreranno fin troppo generiche, ma di giorno in giorno, nelle piccole chiacchiere quotidiane, viene fuori il carattere di ciascuno dei personaggi. A fare da corredo la città di Zephyr Town, piccolina ma compressa e piena di sentieri nascosti che nascondono piccole ricompense.
QUANTO CORRE IL TEMPO QUANDO CI SI DIVERTE

Il ritmo è scandito da giornate brevi e veloci: il giocatore deve decidere come impiegare al meglio le ore disponibili. Tuttavia, Story of Seasons: Grand Bazaar non risulta in alcun modo punitivo. Nonostante la presenza della barra della stamina, che limita il numero di azioni possibili, il gioco invita più alla pianificazione che alla frenesia.
E’ tuttavia possibile fare uno spuntino per ricaricare brevemente la barra della stamina o fare un salto nella vasca da bagno per fare una rigenerante immersione e tirare il fiato, pronti per riprendere col lavoro più forti di prima. Rispetto al capitolo originale, il remake migliora controlli e interfaccia, offrendo un’esperienza più fluida senza tradire lo spirito rilassato che lo contraddistingue.
È chiaramente un titolo “cozy”, ideale come rifugio bucolico, diverso da Animal Crossing per via del suo focus sull’agricoltura e sul commercio piuttosto che sulla creatività estetica. L’opera di Marvelous Inc mantiene l’approccio tipico della serie già visto anche in Friends of Mineral Town o Pioneers of Olive Town che lo differenziano anche rispetto a un mostro sacro come Stardew Valley, la cui struttura agricola è ben più estesa e diversificata al confronto.
UNA NATURA BELLISSIMA

Sul piano tecnico, la versione Switch restituisce un’esperienza piacevole e curata. I modelli 3D sono semplici ma vividi, e gli artwork che accompagnano i dialoghi trasmettono un calore umano che arricchisce la narrazione. Il framerate, pur con qualche calo sporadico, resta generalmente stabile e non compromette il gameplay. La struttura a piccole mappe garantisce caricamenti rapidi e fluidità nell’esplorazione.
Rimane una piccola ombra: l’obbligo di recarsi a tre diversi mulini per creare specifici oggetti, una scelta di design ereditata dal passato che spezza il ritmo e poteva essere aggiornata con una gestione più moderna ed efficiente. Il sonoro invece accompagna perfettamente il ritmo rilassato della vita a Zephyr Town.
Le tracce sono semplici, ma trasmettono un senso di calma e serenità, alternando melodie vivaci durante il Gran Bazaar a toni più pacati nelle giornate di lavoro nei campi. Ogni stagione introduce variazioni musicali che arricchiscono l’atmosfera e rendono più riconoscibile lo scorrere del tempo. Non si tratta di brani memorabili ma di musiche leggere e piacevoli, pensate per non stancare anche dopo molte ore di gioco spensierato.

CONSIGLIATO AGLI APPASSIONATI
Story of Seasons: Grand Bazaar si conferma un remake riuscito, capace di rinnovare un classico senza snaturarne l’identità. A differenza di altri episodi della saga come Friends of Mineral Town, Pioneers of Olive Town o A Wonderful Life, qui il cuore dell’esperienza non è solo coltivare, ma anche vendere e scambiare, rendendo il giocatore tanto agricoltore quanto mercante. Quello di Marvelous Inc è un titolo che premia la costanza, la cura e il desiderio di costruire una piccola vita serena in un villaggio ventoso e accogliente. Chi cerca un’esperienza rilassante e longeva troverà qui ore e ore di puro conforto videoludico, con un cast di personaggi interessanti e amichevoli che renderanno il soggiorno più che gradevole.