Titan Quest 2 segna la fine di un’attesa durata quasi 20 anni. Era il 2006 quando debuttò ufficialmente il primo Titan Quest, giunto sei anni dopo Diablo 2 ma intelligente nel proporre una signora alternativa incentrata sulla mitologia greca. E dire che negli anni questa alternativa al mondo infernale di Blizzard Entertainment non solo ha continuato a racimolare proseliti, ma si è anche arricchita ulteriormente. Ben quattro infatti sono le espansioni di Titan Quest, l’ultima delle quali, Eternal Embers (qui la nostra recensione), risale ad “appena” quattro anni fa.
Annunciato nel 2023, questo secondo capitolo si fa quindi carico di una lunga storia fatta di epiche battaglie, mostri leggendari e mirabolanti avventure. Lo sviluppo del gioco è stato affidato a Grimlore Games, team tedesco che fa capo a THQ Nordic conosciuto principalmente per aver realizzato il noto Spellforce 3. Tuffiamoci quindi in questa anteprima di Titan Quest 2. Ricordiamo che il gioco, pubblicato proprio da THQ Nordic, è disponibile in accesso anticipato solo su Pc, via Steam ed Epic Games Store.
L’arrivo su PS5 e Xbox Series X/S è previsto per il 2026, in coincidenza con l’ipotetica fine della fase di accesso anticipato. Buona lettura.
UN TRACCIATO AFFIDABILE E SICURO
Iniziamo dalla creazione del personaggio, una feature dichiaratamente “in bozza” allo stato attuale (il cui sviluppo è già stato incluso nella roadmap di futuri aggiornamenti ndr) ma che consente già di creare un discreto alter ego. Al momento potremo orientarci tra una selezione di modelli predefiniti, sia maschili che femminili, che offrono una buona varietà di corporature. Per poter scegliere elementi come acconciatura, colore di pelle e capelli, altezza e altre caratteristiche dovremo invece attendere un già citato, futuro aggiornamento.
Passando invece alla progressione del personaggio, essa è composta da diversi sistemi, dove ciascun livello guadagnato definisce via via la build che andremo poi a delineare. Il nucleo è composto da un tradizionale insieme di quattro attributi principali, divisi in Potenza, Conoscenza, Agilità e Vigore, che andranno a determinare la nostra efficienza con equipaggiamenti specifici. Oltre a questo però, i punti assegnati a questi attributi principali aumenteranno di riflesso anche altri tre attributi secondari, ovvero Astuzia, Forma Fisica e Determinazione.

Questi invece aumenteranno la capacità del nostro personaggio di infliggere diversi tipi di danni, da fisici e perforanti fino ad arrivare a quelli elementali. Per definire ulteriormente le abilità del personaggio, Titan Quest 2 ricorre a un sistema di “Maestrie” simile a quello del primo Titan Quest. All’inizio della sezione che funge da tutorial dell’Atto 1 potremo scegliere la nostra prima Maestria, mentre la scelta della seconda seguirà poco dopo.
Nel corso dell’accesso anticipato ne verranno rilasciate altre, ma al momento potremo scegliere tra sole quattro Maestrie: Warfare, Rogue, Storm ed Earth. Le prime due sono incentrate sul combattimento corpo a corpo, mentre le seconde risultano orientate sulla magia. Ognuna di esse include un set unico di abilità attive e passive, e saremo liberi di combinarle (in base alle due Maestrie prescelte) per determinare il nostro set di abilità finale.
L’IMPORTANZA DELL’ESPERIENZA ACQUISITA

Rispetto a diversi altri ARPG dove gli alberi delle abilità e l’elaborazione del personaggio può risultare un po’ caotica, Titan Quest 2 si distingue per un’interfaccia semplice e intuitiva. Dalla finestra principale delle Maestrie vedremo come ognuna di esse presenza una scheda singola che mostra le rispettive abilità di base, attive e passive, che potremo comprendere con facilità grazie a chiare finestre pop-up che ci mostreranno i modificatori unici di ogni singola abilità.
A ogni aumento di livello del personaggio, potremo assegnare alle Maestrie due punti abilità attivi e due passivi. Certo, molti giocatori potrebbero trovare limitante questa scelta del team di sviluppo, che viceversa avrebbe potuto lasciare libertà totale nell’assegnazione dei punti. Tuttavia riteniamo che essere “costretti” a migliorare quasi in egual misura sia abilità offensive che difensive aiuta indubbiamente a creare un personaggio più equilibrato, che probabilmente avrà chance di sopravvivenza maggiori.

Assegnare un punto a un’abilità ne aumenta il livello base, e una volta assegnati abbastanza punti vengono sbloccati gli slot dei modificatori. Questi ci consentiranno di plasmare l’abilità a nostro piacimento grazie a dei modificatori esclusivi. Oltretutto saremo liberi di tornare sui nostri passi in qualunque momento grazie alla possibilità di riassegnare gratuitamente i punti modificatore.
Un sistema ad alberi delle abilità “multipli” implica di solito la necessità di spendere punti abilità anche in alcune, magari non desiderate, ma necessarie per raggiungerne altre di livello più altro. Il team di Grimlore Games ha però aggirato questo limite con l’aggiunta dei punti Divinità. Ottenibili salendo di livello (e in momenti specifici della Campagna), questi punti potranno essere investiti in una Maestria per sbloccarne le abilità di livello superiore. Certo, ci ritroveremo a dover privilegiare una Maestria rispetto all’altra, ma almeno non saremo costretti a investire punti in abilità che magari potrebbero non interessarci.
MOLTO FUOCO MA POCA CARNE… PER ORA

Come nel predecessore, anche in Titan Quest 2 faremo ritorno a una rivisitazione immaginaria dell’antica Grecia. In questo caso però dovremo combattere al fianco delle divinità per fermare Nemesi, la dea della vendetta, che risulta fuori controllo nel condannare a un castigo senza fine tutti coloro che le si oppongono. Ma non si tratta solamente di una storia fatta di epiche battaglie: infatti, al di là della storia principale, similmente a un classico ARPG potremo aiutare la gente comune attraverso svariate missioni secondarie. Così scopriremo anche numerose informazioni aggiuntive circa la lore di gioco e in generale sulla mitologia greca. E’ bene però tenere presente che non si tratta di un’avventura a mondo aperto.
Certo diversi scenari saranno vasti e liberamente esplorabili, ma per la maggior parte si tratterà di un viaggio serrato e lineare con poche possibilità di fare backtracking. Gli sviluppatori non sembrano intenzionati a esplorare nuove strade, ma dobbiamo riconoscere che per quanto visto finora la storia si sviluppa a un buon ritmo, e pur essendo tutto sommato di contorno al gameplay, la scrittura e il doppiaggio si sono rivelati di ottima fattura. I contenuti attualmente presenti in questa versione in accesso anticipato possono essere portati a compimento in una manciata d’ore.

Anche dedicandosi al completamento di tutte le missioni secondarie, un giocatore avvezzo al genere (o anche solo al primo capitolo) potrebbe facilmente arrivare alla “fine” in 5 o 6 ore. Magari ne potrebbe impiegare poi qualcun’altra per sperimentare una build con maestrie differenti, ma l’impressione è che il team di sviluppo avrebbe potuto, e forse dovuto, attendere ancora un po’ e procedere con la release e presentarsi quindi sul mercato con una maggiore quantità di contenuti pronti.
In fin dei conti, la differenza tra questa versione (venduta a 30 euro) e quella di prova non è così marcata. La roadmap rilasciata da Grimlore Games tuttavia fa più che ben sperare: ad attenderci da qui al 2026 ci sono nuovi capitoli della storia, nuovi nemici e boss, equipaggiamenti, un editor di personaggi come si deve e altro ancora. Insomma, parecchia carne pronta ad arrivare su una griglia bella ardente, ma dalle dimensioni ancora limitate, per così dire.

PROMESSA DA MANTENERE
In maniera non dissimile da titoli come Baldur’s Gate 3 e Mount & Blade 2: Bannerlord, anche Titan Quest 2 è un gioco che pur avendo scelto l’accesso anticipato per esordire sul mercato, può contare in partenza su una notevole fanbase. Da una parte ciò garantisce un probabile, abbondante supporto in termini di sviluppo da parte dell’utenza, ma di contro anche aspettative notevoli per il sequel di uno degli ARPG “Diablo-like” più noti dell’ultimo ventennio. Il team di Grimlore Games ha dunque sulle spalle una responsabilità non indifferente, ma le premesse sembrano essere decisamente incoraggianti.
A far storcere il naso è giusto la risicata quantità di contenuti offerti in questa versione, che suggerisce una release probabilmente troppo affrettata. Ma la roadmap diffusa dagli sviluppatori non può che suscitare ottimismo nei cuori di chi ha amato il primo Titan Quest o di chi, semplicemente, è alla ricerca di un’epica, mitologica avventura per la quale però dovremo attendere, probabilmente, ancora parecchio.