In primo pianoRecensioniPS5PC

Lost Soul Aside, tra azione frenetica e fantasy orientaleggiante, recensione

Il sogno di un uomo divenuto realtà, seppur con qualche incrinatura

Sostieni IlVideogioco.com

Caro lettore, la redazione de IlVideogioco.com lavora per fornire aggiornamenti precisi e affidabili in un momento lavorativo difficile messo ancor più a dura prova dall’emergenza pandemica.
Se apprezzi il nostro lavoro, che è da sempre per te gratuito, ti chiediamo un piccolo contributo per supportarci. Vorremmo che il vero “sponsor” fossi tu che ci segui e ci apprezzi per quello che facciamo e che sicuramente capisci quanto sia complicato lavorare senza il sostegno economico che possono vantare altre realtà. Sicuri di un tuo piccolo contributo che per noi vuol dire tantissimo sotto tutti i punti di vista, ti ringraziamo dal profondo del cuore.




Lost Soul Aside nasce come progetto indipendente di un singolo sviluppatore, Yang Bing, che ha avuto l’idea e ha iniziato a plasmare il tutto. L’ambizione e il potenziale del progetto ha convinto Sony ad affidargli un team di sviluppo e così l’opera di UltiZero Games è diventata una dei titoli più attesi provenienti dalla Cina. Il percorso produttivo è stato lungo e difficile, con tanti rinvii e tanti problemi, ma alla fine il day-one è finalmente giunto.

Ci siamo dunque immersi in questa avventura per scoprire se e quanto il gioco è stato all’altezza delle promesse. Di seguito la recensione della versione PS5 di Lost Soul Aside. Ricordiamo che il gioco, pubblicato da Sony, è disponibile anche su Pc, via Steam. Buona lettura.

UN VIAGGIO TRA DESTINO E RIVELAZIONI

La trama di Lost Soul Aside segue la storia di Kaser, un giovane guerriero che vive in un mondo devastato da un antico conflitto tra uomini e creature sovrannaturali. Il prologo ci mostra come anche tra gli umani ci sia discordia, e che un impero tirannico sta opprimendo i poveri cittadini.

Insieme ad altri compari Kaser sta organizzando un nucleo di sovversivi, quando improvvisamente l’invasione di nemici alieni sconvolge ancora di più il loro mondo. Durante quest’attacco, il protagonista entra in contatto con Arena, un’entità misteriosa che prende la forma di un drago. 

lost soul

Kaser si fonde con Arena e diventano compagni inseparabili. Questa unione non avviene solo dal punto di vista narrativo ma anche in termini di gameplay. La relazione tra i due costituisce il cuore pulsante della vicenda, oscillando tra collaborazione, scontro di volontà e riflessione sul peso delle proprie scelte.

Non siamo di fronte a una trama che punta sull’originalità assoluta, ma la costruzione del mondo, il ritmo narrativo e l’estetica generale riescono a immergere il giocatore in un contesto ricco di suggestioni. L’influenza delle grandi saghe fantasy orientali è evidente, ma Lost Soul Aside tenta anche di ritagliarsi un’identità propria, fatta di momenti intimi e di colossali battaglie contro boss che sembrano usciti da un film d’animazione.

COMBATTIMENTO ADRENALINICO E FLUIDITÀ STILISTICA

lost soul

Ciò che più ci ha conquistati è senza dubbio il sistema di combattimento. Lost Soul Aside non si limita a proporre un action tradizionale, ma lo arricchisce con una fluidità sorprendente e una coreografia quasi danzante. Kaser può concatenare colpi rapidi con spadoni, armi leggere e poteri magici, dando vita a combo che premiano sia il tempismo che la creatività del giocatore.

La presenza di Arena aggiunge un ulteriore strato di profondità. Il drago non è un semplice compagno passivo, ma interviene con mosse speciali, trasformazioni e potenziamenti che permettono di ribaltare l’esito degli scontri. La possibilità di evocare attacchi devastanti o di usare le sue capacità come supporto difensivo trasforma ogni battaglia in un’esperienza dinamica e imprevedibile.

La velocità è uno degli aspetti più impressionanti: i combattimenti si svolgono a un ritmo serrato, con schivate fulminee, teletrasporti e concatenazioni che rendono ogni scontro simile a una sequenza cinematografica. La somiglianza con saghe come Devil May Cry e Final Fantasy XV è evidente, ma il gioco non si limita a copiarne lo stile: cerca invece di bilanciare l’accessibilità con una curva di apprendimento che premia chi vuole padroneggiare ogni meccanica.

Tuttavia, l’aspetto esplorativo non raggiunge sempre la stessa intensità dei combattimenti. Sebbene vi siano alcune attività aggiuntive, la struttura rimane tendenzialmente lineare, più vicina a un action story-driven che a un open world. Le brevi deviazioni che possiamo prendere durante gli spostamenti ci premieranno con oro e con oggetti o ingredienti per creare dei consumabili: nulla però che ci spinga a setacciare la mappa a fondo.

UN FUTURO CHE A VOLTE FA DIMENTICARE IL PRESENTE

Dopo un’attesa così lunga e travagliata, era lecito immaginare che Lost Soul Aside potesse sorprendere anche dal punto di vista tecnico, diventando un nuovo punto di riferimento per il genere. Purtroppo non è esattamente così. Il colpo d’occhio iniziale è indubbiamente piacevole, con ambientazioni ampie, effetti particellari curati e un design artistico che mescola fantasy e tecnologia in maniera affascinante.

Tuttavia, scavando più a fondo, emergono i limiti che pesano sull’esperienza. Le texture non sempre sono all’altezza delle produzioni attuali. Alcuni modelli secondari appaiono poco rifiniti e le animazioni facciali risultano rigide, spegnendo l’impatto emotivo di molte scene narrative. Dato il costo del gioco, quasi 70 euro, ci saremmo aspettati una maggior cura di questi aspetti, senza contare quanto sia un peccato non vedere sfruttate appieno le potenzialità di PS5.

Un’altra cosa da considerare è l’equilibrio della difficoltà. Se da un lato i giocatori più esperti troveranno pane per i loro denti, dall’altro chi è meno abituato ai combat system complessi potrebbe sentirsi sopraffatto, soprattutto nelle prime ore.

La curva di apprendimento infatti non sempre risulta graduale, e un tutorial più approfondito sarebbe stato certamente d’aiuto. Inoltre non è possibile scegliere la difficoltà del gioco, anche se dopo un tot di morti ci verrano dati degli oggetti in grado di aiutarci in maniera consistente.

DA AVERE SENZA RISERVE

Lost Soul Aside è il frutto di una visione ambiziosa che riesce in gran parte a concretizzarsi. L’opera di UltiZero Games, supportata da Sony, dimostra come il panorama videoludico cinese sia pronto a competere su scala mondiale, proponendo un titolo che combina azione mozzafiato, estetica affascinante.

Certo non è un titolo perfetto, e alcune scelte narrative unite a un lato tecnico zoppicante potrebbero far storcere il naso. Ma la forza del combat system ne fanno un’esperienza da non perdere per chi ama gli action ad alta intensità. È un viaggio che mette alla prova abilità, riflessi e concentrazione, e non possiamo che raccomandarlo vivamente.

Pregi

Ennesima dimostrazione dell'ascesa dello sviluppo di videogiochi in Cina. Gameplay divertente e profondo, a base di adrenalina e velocità per soddisfare i giocatori più esigenti in tal senso. Livello di sfida davvero appagante...

Difetti

... Per quanto un tutorial più approfondito sarebbe stato utile. Grafica non all'altezza delle produzioni più recenti. Prezzo un po' eccessivo a fronte dell'offerta, specie sul versante tecnico.

Voto

8

Tags

Sostieni IlVideogioco.com

Caro lettore, la redazione de IlVideogioco.com lavora per fornire aggiornamenti precisi e affidabili in un momento lavorativo difficile messo ancor più a dura prova dall’emergenza pandemica.
Se apprezzi il nostro lavoro, che è da sempre per te gratuito, ti chiediamo un piccolo contributo per supportarci. Vorremmo che il vero “sponsor” fossi tu che ci segui e ci apprezzi per quello che facciamo e che sicuramente capisci quanto sia complicato lavorare senza il sostegno economico che possono vantare altre realtà. Sicuri di un tuo piccolo contributo che per noi vuol dire tantissimo sotto tutti i punti di vista, ti ringraziamo dal profondo del cuore.




Commenta questo articolo