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Ninja Gaiden: Ragebound, a volte i nemici sono alleati migliori, recensione

Se un ninja non basta a fermare i demoni, eccone due al vostro servizio!

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Ninja Gaiden: Ragebound segna il ritorno di una delle saghe più iconiche della storia videoludica. L’idea alla base è chiara: recuperare l’essenza che ha reso celebre il nome Ninja Gaiden e proporla in una veste rivolta sia ai giocatori storici che alle nuove generazioni. Fin dai primi istanti si respira quell’atmosfera che ha fatto la fortuna della serie, fatta di azione serrata, precisione e un’estetica che omaggia i grandi classici.

Non serve molto per capire che ci troviamo davanti a un titolo che vuole riportare in auge un marchio storico, senza dimenticare la sua eredità e con l’ambizione di offrirgli nuova linfa. Andiamo quindi a scoprire se il team di The Game Kitchen è riuscito nell’intento in questa recensione della versoine PS5 di Ninja Gaiden: Ragebound. Ricordiamo che il gioco, pubblicato da Dotemu e Joystick, è disponibile anche su Pc, PS4, Xbox One, Xbox Series X e Switch. Buona lettura.

L’UNIONE FA LA FORZA

La storia di Ninja Gaiden: Ragebound rimane volutamente essenziale. Seguiamo Kenji, un ninja che si trova a condividere il cammino con Kumori, un’altra ninja che in prima battuta era sua nemica ma che poi diventa sua compagna e alleata. Il legame tra i due personaggi è il motore narrativo che accompagna il viaggio, senza però rubare la scena all’azione.  Kenji e Kumori devono impedire che le forze malvagie completino il rituale per resuscitare un potente Signore dei Demoni intenzionato a incatenare il mondo nell’oscurità.

Vediamo quindi i due ninja con ideali opposti unire le forze contro un male comune. Questa unione però non rappresenta solo una sinergia di combattimento, ma anche la forza della cooperazione. Tutto questo si svolge senza lunghe cutscenes né momenti dilatati: la trama offre giusto il necessario per dare un contesto e una motivazione all’avventura. Questa scelta risulta coerente con lo spirito della serie, che da sempre mette in primo piano la sfida e la padronanza del gameplay.

COMBATTIMENTI IMPEGNATIVI E FEROCI

ninja gaidel

Il cuore pulsante di Ninja Gaiden: Ragebound è il suo sistema di gioco. I comandi rispondono con precisione millimetrica e trasmettono una sensazione immediata di controllo assoluto. Kenji può contare su un arsenale di mosse rapide e letali, rese ancora più interessanti dalla presenza di Kumori, che introduce nuove dinamiche e possibilità. Grazie a questa fusione, possiamo sperimentare combinazioni e strategie sempre diverse.

È un gameplay frenetico ma mai caotico, che premia i riflessi e l’attenzione senza però diventare frustrante. Il design dei livelli è curato con attenzione e alterna sezioni platform a combattimenti serrati. Ogni ostacolo è pensato per mettere alla prova le nostre abilità, e spesso ci si ritrova a ripetere una sequenza finché non la si padroneggia alla perfezione. Il risultato è una soddisfazione enorme quando finalmente si riesce a superare ciò che prima sembrava insormontabile.

Inoltre la presenza di collezionabili e segreti stimola a esplorare e a tornare sui propri passi per scoprire tutto ciò che il gioco ha da offrire. Alcuni boss colpiscono per intensità e design, offrendo momenti davvero appaganti. Tuttavia non tutti riescono a mantenere lo stesso livello di coinvolgimento, e in alcuni casi si rischia di cadere nella ripetitività dopo pochi tentativi. Nonostante questo restano momenti importanti dell’avventura, capaci di rompere il ritmo dei livelli e di regalare sfide intense.

La campagna principale non è lunghissima e in circa sette ore l’abbiamo portata a termine. Tuttavia la rigiocabilità risulta buona, con le modalità Hard che rielaborano gli stage, i segreti che spingono a tornare indietro e le classifiche online che offrono uno stimolo competitivo. In questo modo, anche dopo aver completato l’avventura principale, il gioco continua a invitare il giocatore a perfezionarsi e a esplorare ogni possibilità.

ADORATORI DELLA PIXEL ART, RIFATEVI GLI OCCHI!

recensione

Dal punto di vista tecnico e artistico, Ninja Gaiden: Ragebound è una piccola gemma. La pixel art in 2D è realizzata con cura, piena di dettagli e animazioni fluide, capace di omaggiare i grandi classici senza mai sembrare antiquata. Ogni ambientazione ha una personalità distinta, dalle città illuminate alle rovine oscure, e contribuisce a creare un mondo vivido e coerente.

La colonna sonora è altrettanto riuscita: melodie che ricordano lo stile dei capitoli storici, ma arricchite da una produzione moderna che le rende potenti e avvolgenti. Il comparto sonoro sostiene perfettamente l’azione, amplificando ogni scontro e donando intensità a ogni momento. I sottotitoli in italiano poi ci permettono tranquillamente di seguire gli eventi che si svolgono sullo schermo.

DA AVERE SENZA RISERVE

Arrivati ai titoli di coda, la sensazione è chiara: Ninja Gaiden: Ragebound riesce indubbiamente nell’intento di riportare in vita una saga storica senza tradirne l’essenza. The Game Kitchen ha confezionato un prodotto che omaggia il passato ma guarda avanti, con uno stile moderno e un gameplay di altissimo livello. Non è un titolo privo di difetti, ma riesce a lasciare il segno e a dimostrare che Ninja Gaiden ha ancora un posto nel panorama contemporaneo dei giochi d’azione in 2D.

Pregi

Gameplay avvincente e convincente, difficoltà elevata ma non frustrante, pixel art semplicemente sontuosa.

Difetti

La campagna principale dura pochino, anche se l'elevata difficoltà potrebbe allungare le tempistiche per i meno avvezzi.

Voto

8,5

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