L’idea di Forever Skies arriva dalla fine del 2022, anno in cui fra il rilascio di una demo e diversi beta test, questo nuovo survival aveva ottenuto una certa curiosità da parte di molti giocatori. Il progetto arrivò in accesso anticipato su Steam l’anno successivo, nel 2023, e di recente è stato finalmente rilasciato nella sua versione finale. Per fare un paragone, potremmo considerarlo una sorta di Subnautica ambientato nei cieli, con però numerose altre ispirazioni dal mondo dei titoli survival. Co-op compresa!
Un mondo, un genere assai popolare nel mercato videoludico, che però conta un numero piuttosto limitato di esemplari memorabili. Per esempio il brutale Green Hell, il cui team di sviluppo (Creepy Jar ndr) ha collaborato a questo progetto assieme alla software house principale, Far From Home. Un nutrito gruppo di sviluppatori con sede a Breslavia, in Polonia, al suo esordio nel mercato videoludico. Andiamo allora a scoprire di che pasta è fatto Forever Skies in questa recensione della versione Pc. Ricordiamo che il gioco, pubblicato sempre da Far From Home, è disponibile anche su PS5. Buona lettura.
AVIOTRASPORTATORI DI UN FUTURO LONTANO…
Nel futuro l’umanità imparerà a colonizzare lo spazio, ma come ben sappiamo ogni nuova scoperta porta sempre con sé dei rischi… E nel caso di Forever Skies si tratterà di un virus alieno, che non sta lasciando più respirare (letteralmente) gli esseri umani. La viralità è talmente elevata che nemmeno sulla stazione spaziale si trova riparo, costringendo i nostri simili a spedirci su un devastato pianeta per seguire le orme dell’ultimo sventurato scienziato in cerca di una cura…
Nemmeno a terra però la situazione sembra essere delle migliori, e come in ogni survival che si rispetti l’arrivo “sul campo” porta sempre dei problemi. Se come noi siete già sopravvissuti al virus cutaneo in Subnautica, ai misteri di The Forest e Green Hell (oltre al Covid-19), un’infezione alle vie respiratorie non dovrebbe spaventarvi, anche se aliena. Per fortuna non dovremo scarpinare molto sulle cime degli edifici prima di riabilitare e diventare i capitani di una vecchia base-dirigibile abbandonata…

Inizierà così il nostro viaggio in Forever Skies, aereo-navigando a velocità mongolfiera in mappe a vista d’occhio estese, ma circoscritte da “muri” che delimiteranno le diverse zone di pericolo del mondo fra loro. Una coltre di smog fluisce alla base dei palazzi, trasportata dal vento, come un infinito mare di morte dal quale tenersi a distanza… Per questo dovremo sempre atterrare su vari avamposti o punti di interesse sospesi sopra la coltre.
Gli eventi della campagna seguiranno il loro processo attraverso la ricerca e l’esplorazione, oltre che il raggiungimento di alcuni obiettivi e location. Quest non troppo dispersive scorreranno senza intoppi fra varie esplorazioni e costanti raccolte di ogni cosa sarà a tiro. Tutto potrà servire, e se siete accumulatori seriali in stile Fallout avrete molto tempo per dedicarvi al rilassante saccheggio. La malattia ai polmoni aspetterà.
THE RESEARCH MUST GO ON…

Viaggiando fra i palazzi e smontando/raccogliendo tutto il raggiungibile dal nostro estrattore (che smolecolarizzerà quasi ogni cosa) finiremo irrimediabilmente per scoprire sempre più cose su questo mondo. La stazione spaziale comunicherà con noi riguardo la situazione in orbita, spedendoci capsule di aiuti e messaggi “dal popolo”, mentre intorno a noi, talvolta, accadranno degli eventi.
Similmente come in Subnautica il mondo andrà avanti con un suo “orologio”, almeno per alcuni dettagli. Per il resto il salto avanti lo faremo solo completando precise richieste sulla ricerca di un misterioso Noah, alla prese con una fantomatica cura per l’umanità. Per seguire la trama saremo portati naturalmente a potenziare la nostra base volante. Unico modo per viaggiare più comodi e raggiungere altezze e velocità maggiori, necessarie per esplorare posti inizialmente irraggiungibili. Un appagante senso di progressione quello di Forever Skies.

C’è da dire però che nell’opera di Far From Home il primo mondo entro le mura iniziali potrà risultare poco variegato già dopo diverse ore di esplorazione, almeno sul fronte degli avamposti raggiungibili. Questi dopo un tot di tempo si resetteranno, riempiendosi nuovamente di tutto ciò che abbiamo già raccolto. I primi avamposti saranno simili fra loro, con giusto qualche variazione, ma probabilmente è stato voluto così. Infatti determinati elementi si troveranno in determinati avamposti.
Il vetro e il materiale biologico nelle torri-orti botanici, il metallo e il rame nelle strutture e sulle pale eoliche ad esempio, mentre saranno più variegati gli edifici più grandi e i principali. Troveremo sempre in posti inesplorati qualche elemento da scansionare, ottenendone il progetto per poterlo ricreare sulla nostra nave-pallone. L’intenzione di renderci dei nomadi volanti a caccia di risorse alla fine è stata una bella pensata, dobbiamo ammetterlo.
CHIOCCIOLA VOLANTE

A mani basse l’elemento distintivo di Forever Skies è sicuramente quello di poter letteralmente viaggiare senza lasciare casa, oltre che ampliarla e potenziarne le funzionalità. Proprio come nel film d’animazione della Disney Pixar “Up”, per intenderci. Questo ovviamente comporta anche degli impedimenti dovuti alla velocità e alla massa di carico della nave, che sarà possibile migliorare in vari modi nel corso del nostro viaggio.
Per quanto riguarda la gestione delle risorse sarà tutto abbastanza semplice. L’acqua si potrà assorbire dall’aria o ottenere dalla pioggia. Il cibo si potrà pescare fabbricando esche e catturando falene dello smog, oppure potremo affidarci al caro vecchio orto. Capiterà comunque di trovare varie razioni di cibo in giro, per cui difficilmente dovremo impegnarci a sopravvivere. Questo renderà l’esperienza tutto sommato rilassante e pacifica, almeno nella prima parte…

Più ci avventureremo “oltre la coltre” e più dovremo abituarci a cambiare approccio, diventando maggiormente indipendenti con l’utilizzo di vari macchinari. Non sempre infatti i materiali fluttueranno in giro, e spesso dovremo costruire dei raccoglitori da bordo. L’esperienza generale saprà essere appagante grazie ai tanti macchinari con cui potremo lavorare, raffinare e scoprire nuovi progetti.
L’effetto “Fallout” volante misto ai progressi in stile Subnautica rendono Forever Skies assolutamente interessante, con una trama più lineare e meno dispersiva dei suoi simili. Vi consigliamo di vagare solo il necessario, senza focalizzarvi troppo sulla prima area, decisamente più spoglia rispetto alle successive. Oltre una maggiore varietà di pericoli e progetti più utili e rari, attraversando il “muro” potremo anche scendere a terra, sotto la coltre, rendendo tutto più accattivante e rischioso.
MI SERVONO DELLE IMPALCATURE…

Abbiamo trovato più complesso invece il sistema di montaggio/editing della nave. Con un sistema a “collegamenti” che richiederà sempre una base da cui partire. Avremo qualche impedimento nel decidere dall’esterno come e dove posizionare elementi come motori e simili, oppure altre stanze. Poggiarsi su uno spiazzo sarà sicuramente la scelta migliore per gestire le costruzioni esterne.
Sul fronte grafico di Forever Skies invece potremo venir stupiti da tanta desolazione così come da tanti elementi visivamente più grezzi. L’impatto visivo sulla distanza è efficace, e anche per quanto riguarda la nostra base tutto è ben definito e in grado di soddisfare. Purtroppo però non sarà raro vedere in giro modelli raffazzonati e texture “tirate male” appena esploreremo poco più fuori dal cammino strettamente principale.
Già dopo il primo muro si incapperà in una serie di sviste che potrebbero far pensare che il titolo sia ancora in accesso anticipato… Il macchinario per l’analisi batteriologiche restituirà un oggetto con la texture “rotta”, l’icona oggetto del medikit sarà assente, le scritte nel database talvolta si oscurano senza motivo, e altre sviste del genere. Più evidenti le impalcature sui palazzi, che rimarranno sospese in aria dopo il crollo dell’edificio dovuto all’estrazione di materiali.
Altri problemi riguardano le scale verticali, che spesso si sono buggate facendoci fluttuare e rendendo impossibile la scalata. Ma nulla di tutto ciò compete con un’ottimizzazione tecnica logorante con evidenti caricamenti di mappe, stanze e ambienti che faranno bloccare di continuo il gioco per interi secondi. E la situazione peggiorerà man mano che aggiungeremo mobilio e macchinari sulla nostra base volante, rendendo l’esplorazione visivamente instabile con costanti cadute a picco degli FPS. Una vera castrazione di se stesso, in un titolo così… Serve ancora del tempo per il team di sviluppo, ma le fondamenta rimangono intriganti.

POTREBBE DARE SODDISFAZIONI
Forever Skies è un intrigante mix di elementi survival ispirato maggiormente al celebre Subnautica, da cui ne riprende diversi elementi cambiandone però l’essenza. L’opera di Far From Home infatti riesce a maturare una sua identità e originalità portando molta dell’esperienza di gioco sopra le nuvole, con diverse idee intriganti e una trama non dispersiva da seguire con interesse. Il mondo di gioco è appagante, l’esplorazione funziona e le variabili sono diverse. La raccolta dei materiali e la loro elaborazione sarà semplice e tirerà fuori il peggio del vostro lato da accumulatori seriali.
In parte rilassante, ma anche rischioso con il proseguire della trama. In poche parole, è un’esperienza a cui affezionarsi… Tuttavia a incassare i colpi più duri è il lato tecnico e in parte quello visivo. Brusche instabilità tecniche peggioreranno man mano che “faremo nostra” la dimora volante, tarpandoci le ali sul fronte dell’espansione. Superato il primo muro le cose si faranno più interessanti ma anche più grezze, con varie sviste tecniche su cui il team di sviluppo dovrà lavorare con maggiore calma. Vogliamo comunque consigliare quest’esperienza agli amanti dei survival in quanto rimane un titolo valido e originale, a cui però serve ancora un po’ di tempo…
Pregi
Portasi dietro la propria base in modalità aerea è un'idea interessante. Escalation di progressi riguardanti trama e nuove location intriganti. Gestione interna fra materiali, scoperte e analisi appagante, così come il farming in generale. Un prodotto a cui affezionarsi facilmente...
Difetti
...ma che potreste iniziare a odiare espandendovi a causa dei suoi limiti tecnici, con un'ottimizzazione sempre più logorante con i progressi di gioco... Diversi elementi visibilmente dimenticati e una qualità generale e visiva altalenante oltre il primo muro.
Voto
7-